865 resultados para dispersioni petrolio mare


Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

In this Study we examine the spectral and morphometric properties of the four important lunar mare dome fields near Cauchy, Arago, Hortensius. and Milichius. We utilize Clementine UV vis mulfispectral data to examine the soil composition of the mare domes while employing telescopic CCD imagery to compute digital elevation maps in order to determine their morphometric properties, especially flank slope, height, and edifice Volume. After reviewing previous attempts to determine topographic data for lunar domes, we propose an image-based 3D reconstruction approach which is based on a combination of photoclinometry and shape from shading. Accordingly, we devise a classification scheme for lunar Marc domes which is based on a principal component analysis of the determined spectral and morphometric features. For the effusive mare domes of the examined fields we establish four Classes, two of which are further divided into two subclasses, respectively, where each class represents distinct combinations of spectral and morphometric dome properties. As a general trend, shallow and steep domes formed out of low-TiO2 basalts are observed in the Hortensius and Milichius dome fields, while the domes near Cauchy and Arago that consist of high-TiO2 basalts are all very shallow. The intrusive domes of our data set cover a wide continuous range of spectral and morphometric quantities, generally characterized by larger diameters and shallower flank slopes than effusive domes. A comparison to effusive and intrusive mare domes in other lunar regions, highland domes, and lunar cones has shown that the examined four mare dome fields display Such a richness in spectral properties and 3D dome shape that the established representation remains valid in a more global context. Furthermore, we estimate the physical parameters of dome formation for the examined domes based on a rheologic model. Each class of effusive domes defined in terms of spectral and morphometric properties is characterized by its specific range of values for lava viscosity, effusion rate, and duration of the effusion process. For our data set we report lava viscosities between about 10(2) and 10(8) Pas, effusion rates between 25 and 600 m(3) s(-1), and durations of the effusion process between three weeks and 18 years. Lava viscosity decreases with increasing R-415/R-750 spectral ratio and thus TiO2 content; however, the correlation is not strong, implying an important influence of further parameters like effusion temperature on lava viscosity.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Il presente lavoro di tesi nasce dall’esigenza di comprendere e studiare come viene affrontata, e gestita, l’emergenza in mare derivante dallo sversamento accidentale, o volontario, di idrocarburi; il sistema di risposta nazionale a questo genere di emergenze si sviluppa su più livelli e per ogni livello sono individuati gli organi responsabili e i relativi compiti. Le azioni da intraprendere sono specificate negli elaborati di pianificazione redatti dall’Agenzia Nazionale di Protezione Civile, dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, dalle Capitanerie di Porto Locali, dalle Province e dai Comuni; i primi 3 si occupano dell’emergenza in mare, mentre le Province e i Comuni si occupano degli interventi da attuare sulla costa in seguito allo spiaggiamento degli idrocarburi. La regione Emilia-Romagna, in particolare, non possiede elaborati di pianificazione per la gestione del rischio di inquinamento costiero; per questo motivo, sulla base delle indicazioni riportate negli elaborati di pianificazione nazionale e consultando elaborati già esistenti di altre regioni adriatiche, è stata redatta una proposta di linee guida per la redazione di un Piano Comunale d’Emergenza che preveda il rischio di inquinamento costiero. Per poter prevedere quale tecnica di bonifica sarà possibile applicare ad uno sversamento di idrocarburi, esistono software che modellano i processi chimico-fisici che la sostanza subisce con il passare del tempo. Ogni tecnica ha dei limiti sia di efficienza che di applicabilità; essi sono principalmente dovuti alle condizioni meteomarine e ai processi che la sostanza subisce nel tempo una volta sversata; la conoscenza di questi limiti permette di effettuare, nella maggior parte delle situazioni, la scelta della tecnica di intervento più appropriata ed efficiente a seconda della situazione. La tesi è strutturata come segue. Nel Capitolo 1 sono descritte le problematiche e le cause relative agli incidenti in mare che comportano il rilascio di idrocarburi in esso e gli effetti che questi hanno sull’ambiente e i cambiamenti che la sostanza subisce una volta sversata in mare. Nel Capitolo 2 sono descritte le strategie di intervento per il recupero degli idrocarburi sversati in mare e le tecniche di bonifica attuabili sulla costa impattata dallo sversamento. Nel Capitolo 3 è illustrato il sistema di risposta nazionale all’emergenza derivante dallo sversamento in mare di idrocarburi; ad ogni livello è dedicato un paragrafo del Capitolo 3. Inoltre sono presentate delle linee guida per la redazione di un Piano Comunale d’Emergenza che preveda il Rischio di Inquinamento Costiero da idrocarburi e altre sostanza nocive. Nel Capitolo 4 è illustrato il software ADIOS 2 che permette di modellare i processi chimico-fisici che la sostanza subisce quando viene sversata in mare e di simulare l’utilizzo di alcune strategie di intervento. Nel Capitolo 5 sono riportate le considerazioni conclusive e i risultati ottenuti.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Taphonomic research of bones can provide additional insight into a site's formation and development, the burial environment and ongoing post-mortem processes. A total of 30 tortoise (Cylindraspis) femur bone samples from the Mare aux Songes site (Mauritius)were studied histologically, assessing parameters such as presence and type of microbial alteration, inclusions, staining/infiltrations, the degree of microcracking and birefringence. The absence of microbial attack in the 4200 year old Mare aux Songes bones suggests the animals rapidly entered the soil whole-bodied and were sealed anoxically, although they suffered frombiological and chemical degradation (i.e. pyrite formation/oxidation, mineral dissolution and staining) related to changes in the site's hydrology. Additionally, carbon and nitrogen stable isotopeswere analysed to obtain information on the animals' feeding behaviour. The results show narrowly distributed δ13C ratios, indicating a terrestrial C3 plant-based diet, combined with a wide range in δ15N ratios. This is most likely related to the tortoises' drought-adaptive ability to change their metabolic processes, which can affect the δ15N ratios. Furthermore, ZooMS collagen fingerprinting analysis successfully identified two tortoise species (C. triserrata and C. inepta) in the bone assemblage,which,when combined with stable isotope data, revealed significantly different δ15N ratios between the two tortoise species. As climatic changes around this period resulted in increased aridity in the Mascarene Islands, this could explain the extremely elevated δ15N ratio in our dataset. The endemic fauna was able to endure the climatic changes 4200 years ago, although human arrival in the 17th century changed the original habitat to such an extent that it resulted in the extinction of several species. Fortunately we are still able to study these extinct tortoises due to the beneficial conditions of their burial environment, resulting in excellent bone preservation.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

La campagna scientifica Medits, nell’ambito della Sezione G del Programma Nazionale Italiano per la Raccolta dei Dati Alieutici (Reg. Ce. N°199/2008; N°665/2008 e decisione della commissione N°949/2008), ha l’obiettivo generale di valutare la distribuzione, l’abbondanza e la composizione per taglia delle specie oggetto di pesca presenti nei mari Italiani. La campagna (di seguito indicata come MEDSp10) ha interessato lo Stretto di Sicilia per un’area complessiva di 31386 km2.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

La campagna scientifica Medits, nell’ambito del Programma nazionale Italiano per la raccolta dei dati alieutici (Reg. CE n°199/2008 e n°665/2008), ha l’obiettivo generale di valutare la distribuzione, l’abbondanza e la composizione per taglia delle specie oggetto di pesca presenti nei mari Italiani. L’Istituto di ricerche per l’Ambiente Marino Costiero (IAMC), sede di Mazara del Vallo, del Consiglio nazionale delle Ricerche (CNR), effettua campagne di ricerca in mare nella GSA 16 (FAO, 2001) dello Stretto di Sicilia, tramite rete a strascico (trawl survey), sin dalla primavera del 1985, con l’obiettivo generale di studiare l’abbondanza ed i cicli vitali delle risorse demersali e di stimarne lo stato di sfruttamento.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

La campagna scientifica Medits, nell’ambito del Programma nazionale Italiano per la raccolta dei dati alieutici (Reg. CE n°199/2008 e n°665/2008), ha l’obiettivo generale di valutare la distribuzione, l’abbondanza e la composizione per taglia delle specie oggetto di pesca presenti nei mari Italiani. L’Istituto di ricerche per l’Ambiente Marino Costiero (IAMC), sede di Mazara del Vallo, del Consiglio nazionale delle Ricerche (CNR), effettua campagne di ricerca in mare nella GSA 16 (FAO, 2001) dello Stretto di Sicilia, tramite rete a strascico (trawl survey), sin dalla primavera del 1985, con l’obiettivo generale di studiare l’abbondanza ed i cicli vitali delle risorse demersali e di stimarne lo stato di sfruttamento.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

La campagna scientifica Medits, nell’ambito del Programma nazionale Italiano per la raccolta dei dati alieutici (Reg. CE n°199/2008 e n°665/2008), ha l’obiettivo generale di valutare la distribuzione, l’abbondanza e la composizione per taglia delle specie oggetto di pesca presenti nei mari Italiani. L’Istituto di ricerche per l’Ambiente Marino Costiero (IAMC), sede di Mazara del Vallo, del Consiglio nazionale delle Ricerche (CNR), effettua campagne di ricerca in mare nella GSA 16 (FAO, 2001) dello Stretto di Sicilia, tramite rete a strascico (trawl survey), sin dalla primavera del 1985, con l’obiettivo generale di studiare l’abbondanza ed i cicli vitali delle risorse demersali e di stimarne lo stato di sfruttamento.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

La campagna scientifica Medits, nell’ambito del Programma nazionale Italiano per la raccolta dei dati alieutici (Reg. CE n°199/2008 e n°665/2008), ha l’obiettivo generale di valutare la distribuzione, l’abbondanza e la composizione per taglia delle specie oggetto di pesca presenti nei mari Italiani. L’Istituto di ricerche per l’Ambiente Marino Costiero (IAMC), sede di Mazara del Vallo, del Consiglio nazionale delle Ricerche (CNR), effettua campagne di ricerca in mare nella GSA 16 (FAO, 2001) dello Stretto di Sicilia, tramite rete a strascico (trawl survey), sin dalla primavera del 1985, con l’obiettivo generale di studiare l’abbondanza ed i cicli vitali delle risorse demersali e di stimarne lo stato di sfruttamento.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Initiated by Augustus, Rome’s Atlantic policy seems to have been consolidated in the age of Claudius, with the acknowledgement of the economic potential offered by the Atlantic region. It is in this context that we must understand the development of the salted-fish industry in Lusitania. In the same geographical contexts, and in close relationship with fish-processing factories, are known about 20 pottery centres producing amphorae, located in the regions of Peniche, Sado and Tejo valleys, and the coasts of Alentejo and Algarve. This production extended in time beyond the end of the Western Roman Empire and up to the end of the 5th and 6th centuries, according to the archaeological data of some amphora kilns and fish-processing sites. The identification of Lusitanian amphorae in distant consuming centres and several shipwrecks in the Mediterranean basin confirm the long-distance commerce and the total integration of this “peripheral” region into the trade routes of the Roman Empire.