939 resultados para Modernism and modernization


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Pós-graduação em História - FCHS

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Modernism was a movement that began in the 1920s through the critical activities of Oswald de Andrade, Menotti del Picchia, Mário de Andrade and others who warned of the valuation of national roots. Thus exposed their ideas renewing groups of artists who begin to unite around a new aesthetic proposal. Modern architecture in Brazil had its origins in European avant-garde in the early twentieth century as well, represented by architect Antonio Moya. In 1923 arrives in São Paulo Warchavchik the architect, who always insisted on the same character "modern" time and "Brazil" in its architecture. Years following: architects claim in full, influencing young architects. This research aims to analyze the projects executed by some architects that have reshaped or rewrote the architecture in Brazil with modernism and artistic / visual interference with paneled walls and details entered in these buildings.

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Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP)

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This work aims to characterize and analyze the development and modernization of the Brazilian agricultural sector in the period from 1960 to the end of the Lula government, through the military dictatorship, the plans to combat inflation in the 1980s and 1990s and the programs social Lula's government. The performance of commercial agriculture is emphasized in the FHC and Lula administrations

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With the growth and modernization of the world, physical activity is no longer only a leisurely way, becoming an essential means of maintaining health and well being of the population that is becoming increasingly sedentary day. The work presented aims to show the benefits that music as a means of external motivation can have on physical activity, can make this much more pleasurable practice and increase the performance of the one who performs it. There is a vast amount of sports activities, and each of them relate better to one type of music. Besides all we must take into consideration the musical taste, preference of each, because each individual is different, and the motivation of each being is subjective

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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)

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This paper had as emphasis the study of the mechanization and modernization of the construction job sites of the city of Lorena located in the Vale do Paraíba, São Paulo. From the literature review on this topic, it was possible to understand the main causes of the delay in the job sites relating to the new technology available. The research on the history of construction and equipment evolution, along with interviews with workers, engineers and architects, it was possible to analyze the current situation. One of the main intentions of this study was to propose guidelines for the modernization of the construction sites

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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)

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This paper had as emphasis the study of the mechanization and modernization of the construction job sites of the city of Lorena located in the Vale do Paraíba, São Paulo. From the literature review on this topic, it was possible to understand the main causes of the delay in the job sites relating to the new technology available. The research on the history of construction and equipment evolution, along with interviews with workers, engineers and architects, it was possible to analyze the current situation. One of the main intentions of this study was to propose guidelines for the modernization of the construction sites

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This article studies the Drama and Music Conservatory of São Paulo as an acting school since its foundation in 1906. Although the institution is currently dedicated exclusively to music education, we need to remember that it was the first drama school in South America and represented an important aspect of the growth and modernization of theater in Sao Paulo in the early 1900s. It is on this latter aspect that this study focuses on as it provides background information and examines the role of the institution in the context of São Paulo and Brazilian theater of that period. The essay attempts to understand the artistic orientation of the acting program (until the 1940s when the course was eliminated) and to evaluate its merits and shortcomings throughout the years

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[ES] La «llamada de África» supuso para Sección Femenina una estrategia de expansión y, en buena medida, de empoderamiento. La misión franquista colonial de españolización influyó en la construcción local del género de «provincias españolas» como Guinea y Sahara. Esta investigación etnográfica e histórica se centra en dicha estrategia «desarrollista» y modernizadora en ambas regiones de África, desvelando entre otros, el significativo contraste entre la extraordinaria riqueza de fuentes de archivo sobre las regiones africanas y la limitada producción de estudios publicados sobre la temática, aunque el interés en la materia ha despertado recientemente, incluidas las propias autoras del texto.

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La ricerca si propone di definire le linee guida per la stesura di un Piano che si occupi di qualità della vita e di benessere. Il richiamo alla qualità e al benessere è positivamente innovativo, in quanto impone agli organi decisionali di sintonizzarsi con la soggettività attiva dei cittadini e, contemporaneamente, rende evidente la necessità di un approccio più ampio e trasversale al tema della città e di una più stretta relazione dei tecnici/esperti con i responsabili degli organismi politicoamministrativi. La ricerca vuole indagare i limiti dell’urbanistica moderna di fronte alla complessità di bisogni e di nuove necessità espresse dalle popolazioni urbane contemporanee. La domanda dei servizi è notevolmente cambiata rispetto a quella degli anni Sessanta, oltre che sul piano quantitativo anche e soprattutto sul piano qualitativo, a causa degli intervenuti cambiamenti sociali che hanno trasformato la città moderna non solo dal punto di vista strutturale ma anche dal punto di vista culturale: l’intermittenza della cittadinanza, per cui le città sono sempre più vissute e godute da cittadini del mondo (turisti e/o visitatori, temporaneamente presenti) e da cittadini diffusi (suburbani, provinciali, metropolitani); la radicale trasformazione della struttura familiare, per cui la famiglia-tipo costituita da una coppia con figli, solido riferimento per l’economia e la politica, è oggi minoritaria; l’irregolarità e flessibilità dei calendari, delle agende e dei ritmi di vita della popolazione attiva; la mobilità sociale, per cui gli individui hanno traiettorie di vita e pratiche quotidiane meno determinate dalle loro origini sociali di quanto avveniva nel passato; l’elevazione del livello di istruzione e quindi l’incremento della domanda di cultura; la crescita della popolazione anziana e la forte individualizzazione sociale hanno generato una domanda di città espressa dalla gente estremamente variegata ed eterogenea, frammentata e volatile, e per alcuni aspetti assolutamente nuova. Accanto a vecchie e consolidate richieste – la città efficiente, funzionale, produttiva, accessibile a tutti – sorgono nuove domande, ideali e bisogni che hanno come oggetto la bellezza, la varietà, la fruibilità, la sicurezza, la capacità di stupire e divertire, la sostenibilità, la ricerca di nuove identità, domande che esprimono il desiderio di vivere e di godere la città, di stare bene in città, domande che non possono essere più soddisfatte attraverso un’idea di welfare semplicemente basata sull’istruzione, la sanità, il sistema pensionistico e l’assistenza sociale. La città moderna ovvero l’idea moderna della città, organizzata solo sui concetti di ordine, regolarità, pulizia, uguaglianza e buon governo, è stata consegnata alla storia passata trasformandosi ora in qualcosa di assai diverso che facciamo fatica a rappresentare, a descrivere, a raccontare. La città contemporanea può essere rappresentata in molteplici modi, sia dal punto di vista urbanistico che dal punto di vista sociale: nella letteratura recente è evidente la difficoltà di definire e di racchiudere entro limiti certi l’oggetto “città” e la mancanza di un convincimento forte nell’interpretazione delle trasformazioni politiche, economiche e sociali che hanno investito la società e il mondo nel secolo scorso. La città contemporanea, al di là degli ambiti amministrativi, delle espansioni territoriali e degli assetti urbanistici, delle infrastrutture, della tecnologia, del funzionalismo e dei mercati globali, è anche luogo delle relazioni umane, rappresentazione dei rapporti tra gli individui e dello spazio urbano in cui queste relazioni si muovono. La città è sia concentrazione fisica di persone e di edifici, ma anche varietà di usi e di gruppi, densità di rapporti sociali; è il luogo in cui avvengono i processi di coesione o di esclusione sociale, luogo delle norme culturali che regolano i comportamenti, dell’identità che si esprime materialmente e simbolicamente nello spazio pubblico della vita cittadina. Per studiare la città contemporanea è necessario utilizzare un approccio nuovo, fatto di contaminazioni e saperi trasversali forniti da altre discipline, come la sociologia e le scienze umane, che pure contribuiscono a costruire l’immagine comunemente percepita della città e del territorio, del paesaggio e dell’ambiente. La rappresentazione del sociale urbano varia in base all’idea di cosa è, in un dato momento storico e in un dato contesto, una situazione di benessere delle persone. L’urbanistica moderna mirava al massimo benessere del singolo e della collettività e a modellarsi sulle “effettive necessità delle persone”: nei vecchi manuali di urbanistica compare come appendice al piano regolatore il “Piano dei servizi”, che comprende i servizi distribuiti sul territorio circostante, una sorta di “piano regolatore sociale”, per evitare quartieri separati per fasce di popolazione o per classi. Nella città contemporanea la globalizzazione, le nuove forme di marginalizzazione e di esclusione, l’avvento della cosiddetta “new economy”, la ridefinizione della base produttiva e del mercato del lavoro urbani sono espressione di una complessità sociale che può essere definita sulla base delle transazioni e gli scambi simbolici piuttosto che sui processi di industrializzazione e di modernizzazione verso cui era orientata la città storica, definita moderna. Tutto ciò costituisce quel complesso di questioni che attualmente viene definito “nuovo welfare”, in contrapposizione a quello essenzialmente basato sull’istruzione, sulla sanità, sul sistema pensionistico e sull’assistenza sociale. La ricerca ha quindi analizzato gli strumenti tradizionali della pianificazione e programmazione territoriale, nella loro dimensione operativa e istituzionale: la destinazione principale di tali strumenti consiste nella classificazione e nella sistemazione dei servizi e dei contenitori urbanistici. E’ chiaro, tuttavia, che per poter rispondere alla molteplice complessità di domande, bisogni e desideri espressi dalla società contemporanea le dotazioni effettive per “fare città” devono necessariamente superare i concetti di “standard” e di “zonizzazione”, che risultano essere troppo rigidi e quindi incapaci di adattarsi all’evoluzione di una domanda crescente di qualità e di servizi e allo stesso tempo inadeguati nella gestione del rapporto tra lo spazio domestico e lo spazio collettivo. In questo senso è rilevante il rapporto tra le tipologie abitative e la morfologia urbana e quindi anche l’ambiente intorno alla casa, che stabilisce il rapporto “dalla casa alla città”, perché è in questa dualità che si definisce il rapporto tra spazi privati e spazi pubblici e si contestualizzano i temi della strada, dei negozi, dei luoghi di incontro, degli accessi. Dopo la convergenza dalla scala urbana alla scala edilizia si passa quindi dalla scala edilizia a quella urbana, dal momento che il criterio del benessere attraversa le diverse scale dello spazio abitabile. Non solo, nei sistemi territoriali in cui si è raggiunto un benessere diffuso ed un alto livello di sviluppo economico è emersa la consapevolezza che il concetto stesso di benessere sia non più legato esclusivamente alla capacità di reddito collettiva e/o individuale: oggi la qualità della vita si misura in termini di qualità ambientale e sociale. Ecco dunque la necessità di uno strumento di conoscenza della città contemporanea, da allegare al Piano, in cui vengano definiti i criteri da osservare nella progettazione dello spazio urbano al fine di determinare la qualità e il benessere dell’ambiente costruito, inteso come benessere generalizzato, nel suo significato di “qualità dello star bene”. E’ evidente che per raggiungere tale livello di qualità e benessere è necessario provvedere al soddisfacimento da una parte degli aspetti macroscopici del funzionamento sociale e del tenore di vita attraverso gli indicatori di reddito, occupazione, povertà, criminalità, abitazione, istruzione, etc.; dall’altra dei bisogni primari, elementari e di base, e di quelli secondari, culturali e quindi mutevoli, trapassando dal welfare state allo star bene o well being personale, alla wellness in senso olistico, tutte espressioni di un desiderio di bellezza mentale e fisica e di un nuovo rapporto del corpo con l’ambiente, quindi manifestazione concreta di un’esigenza di ben-essere individuale e collettivo. Ed è questa esigenza, nuova e difficile, che crea la diffusa sensazione dell’inizio di una nuova stagione urbana, molto più di quanto facciano pensare le stesse modifiche fisiche della città.

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Una de las propuestas centrales de este trabajo, como su título lo indica, es estudiar la correlación entre la configuración formal y semántica de la novela venezolana a partir del modernismo y el proceso de formación ("bildung") que se expresa a través de la revelación de la conciencia y de la subjetividad de sus personajes protagónicos. Considero esta correlación en algunas significativas novelas del modernismo y postmodernismo histórico en Venezuela: es decir, novelas de José Gil Fortoul, Manuel Díaz Rodríguez, Rómulo Gallegos y Teresa de la Parra.

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El presente trabajo tiene como objetivo demostrar la importancia de la hidrovía Paraná‐Paraguay dentro del contexto del Mercosur. Esta obra de infraestructura es un elemento clave para la integración física efectiva, ya que permite expandir el desarrollo comercial de la región, reduciendo los costos de transporte. Por sus características, la hidrovía es una de las principales vías fluviales de navegación del mundo, tanto por su longitud como por su caudal. Los gobiernos tanto de Argentina como de Brasil y Paraguay, impulsaron la expansión de la hidrovía Paraguay‐ Paraná, porque lo consideraron un dinamizador potencial de las economías regionales. Los países del Mercosur invirtieron, y probablemente seguirán invirtiendo miles de millones de dólares en la ampliación y modernización de su infraestructura portuaria en los próximos años, más aún cuando consideren que la profundización de la integración también pasa, en gran parte, por la integración hídrica. Dado que la hidrovía es financiada por el sector público, sector privado y organismos internacionales de crédito, sumado ello al controvertido impacto ambiental de las obras, se han generado debates y resistencia al avance de las obras, por parte de organismos no gubernamentales dedicados al medio ambiente. Sin embargo, este debate todavía está inconcluso, así también como las obras, que todavía se encuentran en proyecto de ejecución.