984 resultados para Italian prose literature.


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This thesis is an examination of the memoirs of three core Holocaust writers, Elie Wiesel (Night and Day), Primo Levi (If This is A Man), and Charlotte Delbo (Auschwitz and After), exploring the ways in which each of the three authors uses his or her memoir to simultaneously document and resist the dehumanizing influence of the concentration camp experience.

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The "SESAME_IT2_ZooAbundance_0-50-100m_SZN" dataset contains data of mesozooplankton species composition and abundance (ind. m-3) from samples collected in the Ionian Sea in the late winter (2-8 March) of 2008 during the SESAME-WP2 cruise IT2. Samples were collected by vertical tows with a closing WP2 net (56 cm diameter, 200 ?m mesh size) in the following depth layers: 100-200 m, 50-100 m, 0-50 m. Sampling was always performed in light hours. A flowmeter was applied to the mouth of the net, however, due to its malfunctioning, the volume of filtered seawater was calculated by multiplying the the area by the height of the sampled layer from winch readings. After collection, each sample was split in two halves (1/2) after careful mixing with graduated beakers. Half sample was immediately fixed and preserved in a formaldehyde-seawater solution (4% final concentration) for species composition and abundance. The other half sample was kept fresh for biomass measurements (data already submitted to SESAME database in different files).Here, only the zooplankton abundance of samples in the upper layers 0-50 m and 50-100 m are presented. The abundance data of the samples in the layer 50-100 m will be submitted later in a separate file. The volume of filtered seawater was estimated by multiplying the the area by the height of the sampled layer from winch readings. Identification and counts of specimens were performed on aliquots (1/20-1/5) of the fixed sample or on the total sample (half of the original sample) by using a graduate large-bore pipette. Copepods were identified to the species level and separated into females, males and juveniles (copepodites). All other taxa were identified at the species level when possible, or at higher taxonomic levels. Taxonomic identification was done according to the most relevant and updated taxonomic literature. Total mesozooplankton abundance was computed as sum of all specific abundances determined as explained above.

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INTRODUZIONE: L’integrazione mente-corpo applicata ad un ambito patologico predominante in questi tempi, come il cancro, è il nucleo di questa tesi. Il background teorico entro cui è inserita, è quello della Psiconeuroendocrinoimmunologia (Bottaccioli, 1995) e Psico-Oncologia. Sono state identificate, nella letteratura scientifica, le connessioni tra stati psicologici (mente) e condizioni fisiologiche (corpo). Le variabili emerse come potenzialmente protettive in pazienti che si trovano ad affrontare il cancro sono: il supporto sociale, l’immagine corporea, il coping e la Qualità della Vita, insieme all’indice fisiologico Heart Rate Variability (HRV; Shaffer & Venner, 2013). Il potenziale meccanismo della connessione tra queste variabili potrebbe essere spiegato dall’azione del Nervo Vago, come esposto nella Teoria Polivagale di Stephen Porges (2007; 2009). OBIETTIVI: Gli obiettivi principali di questo studio sono: 1. Valutare l’adattamento psicologico alla patologia in termini di supporto sociale percepito, immagine corporea, coping prevalente e qualità della vita in donne con cancro ovarico; 2. Valutare i valori di base HRV in queste donne; 3. Osservare se livelli più elevati di HRV sono associati ad un migliore adattamento psicologico alla patologia; 4. Osservare se una peggiore percezione dell’immagine corporea e l’utilizzo di strategie di coping disadattive sono associate ad una Qualità della Vita più scarsa. METODO: 38 donne affette da cancro ovarico, al momento della valutazione libere da patologia, sono state reclutate presso la clinica oncologica del reparto di Ginecologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, Italia. Ad ogni partecipante è stato chiesto di compilare una batteria di test composta da: MSPSS, per la valutazione del supporto sociale percepito; DAS-59, per la valutazione dell’immagine corporea; MAC, per la valutazione delle strategie di coping prevalenti utilizzate verso il cancro; EORTC-QLQ30, per la valutazione della Qualità della Vita. Per ogni partecipante è stato registrato HRV di base utilizzando lo strumento emWave (HeartMath). RISULTATI PRINCIPALI: Rispondendo agli obiettivi 1 e 2, in queste donne si è rilevato una alto tasso di supporto sociale percepito, in particolare ricevuto dalla persona di riferimento. L’area rivelatasi più critica nel supporto sociale è quella degli amici. Per quanto riguarda l’immagine corporea, la porzione di campione dai 30 ai 61 anni, ha delle preoccupazioni globali legate all’immagine corporea paragonabili ai dati provenienti dalla popolazione generale con preoccupazioni riguardo l’aspetto corporeo. Invece, nella porzione di campione dai 61 anni in su, il pattern di disagio verso l’aspetto fisico sembra decisamente peggiorare. Inoltre, in questo campione, si è rilevato un disagio globale verso l’immagine corporea significativamente più alto rispetto ai valori normativi presenti in letteratura riferiti a donne con cancro al seno con o senza mastectomia (rispettivamente t(94)= -4.78; p<0.000001; t(110)= -6.81;p<0.000001). La strategia di coping più utilizzata da queste donne è lo spirito combattivo, seguito dal fatalismo. Questo campione riporta, inoltre, una Qualità della Vita complessivamente soddisfacente, con un buon livello di funzionamento sociale. L’area di funzionalità più critica risulta essere il funzionamento emotivo. Considerando i sintomi prevalenti, i più riferiti sono affaticamento, disturbi del sonno e dolore. Per definire, invece, il pattern HRV, sono stati confrontati i dati del campione con quelli presenti in letteratura, riguardanti donne con cancro ovarico. Il campione valutato in questo studio, ha un HRV SDNN (Me=28.2ms) significativamente più alto dell’altro gruppo. Tuttavia, confrontando il valore medio di questo campione con i dati normativi sulla popolazione sana (Me=50ms), i nostri valori risultano drasticamente più bassi. In ultimo, donne che hanno ricevuto diagnosi di cancro ovarico in età fertile, sembrano avere maggiore HRV, migliore funzionamento emotivo e minore sintomatologia rispetto alle donne che hanno ricevuto diagnosi non in età fertile. Focalizzando l’attenzione sulla ricerca di relazioni significative tra le variabili in esame (obiettivo 3 e 4) sono state trovate numerose correlazioni significative tra: l’età e HRV, supporto percepito , Qualità della Vita; Qualità della Vita e immagine corporea, supporto sociale, strategie di coping; strategie di coping e immagine corporea, supporto sociale; immagine corporea e supporto sociale; HRV e supporto sociale, Qualità della Vita. Per verificare la possibile connessione causale tra le variabili considerate, sono state applicate regressioni lineari semplici e multiple per verificare la bontà del modello teorico. Si è rilevato che HRV è significativamente positivamente influenzata dal supporto percepito dalla figura di riferimento, dal funzionamento di ruolo, dall’immagine corporea totale. Invece risulta negativamente influenzata dal supporto percepito dagli amici e dall’uso di strategie di coping evitanti . La qualità della vita è positivamente influenzata da: l’immagine corporea globale e l’utilizzo del fatalismo come strategia di coping prevalente. Il funzionamento emotivo è influenzato dal supporto percepito dalla figura di riferimento e dal fatalismo. DISCUSSIONI E CONCLUSIONI: Il campione Italiano valutato, sembra essere a metà strada nell’adattamento dello stato psicologico e dell’equilibrio neurovegetativo al cancro. Sicuramente queste donne vivono una vita accettabile, in quanto sopravvissute al cancro, ma sembra anche che portino con sé preoccupazioni e difficoltà, in particolare legate all’accettazione della loro condizione di sopravvissute. Infatti, il migliore adattamento si riscontra nelle donne che hanno avuto peggiori condizioni in partenza: stadio del cancro avanzato, più giovani, con diagnosi ricevuta in età fertile. Pertanto, è possibile suggerire che queste condizioni critiche forzino queste donne ad affrontare apertamente il cancro e la loro situazione di sopravvissute al cancro, portandole ad “andare avanti” piuttosto che “tornare indietro”. Facendo riferimento alle connessioni tra variabili psicologiche e fisiologiche in queste donne, si è evidenziato che HRV è influenzata dalla presenza di figure significative ma, in particolare, è presumibile che sia influenzata da un’appropriata condivisione emotiva con queste figure. Si è anche evidenziato che poter continuare ad essere efficaci nel proprio contesto personale si riflette in un maggiore HRV, probabilmente in quanto permette di preservare il senso di sé, riducendo in questo modo lo stress derivante dall’esperienza cancro. Pertanto, HRV in queste donne risulta associato con un migliore adattamento psicologico. Inoltre, si è evidenziato che in queste donne la Qualità della Vita è profondamente influenzata dalla percezione dell’immagine corporea. Si tratta di un aspetto innovativo che è stato rilevato in questo campione e che, invece, nei precedenti studi non è stato indagato. In ultimo, la strategia di coping fatalismo sembra essere protettiva e sembra facilitare il processo di accettazione del cancro. Si spera sinceramente che le ricerche future possano superare i limiti del presente studio, come la scarsa numerosità e l’uso di strumenti di valutazione che, per alcuni aspetti come la scala Evitamento nel MAC, non centrano totalmente il target di indagine. Le traiettorie future di questo studio sono: aumentare il numero di osservazioni, reclutando donne in diversi centri specialistici in diverse zone d’Italia; utilizzare strumenti più specifici per valutare i costrutti in esame; valutare se un intervento di supporto centrato sul miglioramento di HRV (come HRV Biofeedback) può avere una ricaduta positiva sull’adattamento emotivo e la Qualità della Vita.

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Mixed enterprises, which are entities jointly owned by the public and private sector, are spreading all over Europe in local utilities. Well aware that in the vast majority of cases the preference of local authorities towards such governance structure is determined by practical reasons rather than by the ambition to implement new regulatory designs (an alternative to the typical “external” regulation), our purpose is to confer some scientific value to this phenomenon which has not been sufficiently investigated in the economic literature. This paper aims at proposing an economic analysis of mixed enterprises, especially of the specific configuration in which the public partner acts as controller and the private one (or “industrial” partner) as service provider. We suggest that the public service concession to mixed enterprises could embody, under certain conditions, a noteworthy substitute to the traditional public provision and the concession to totally private enterprises, as it can push regulated operators to outperform and limit the risk of private opportunism. The starting point of the entire analysis is that ownership allows the (public) owner to gather more information about the actual management of the firm, according to property rights theory. Following this stream of research, we conclude that under certain conditions mixed enterprises could significantly reduce asymmetric information between regulators and regulated firms by implementing a sort of “internal” regulation. With more information, in effect, the public authority (as owner/controller of the regulated firm, but also as member of the regulatory agency) can stimulate the private operator to be more efficient and can monitor it more effectively with respect to the fulfilment of contractual obligations (i.e., public service obligations, quality standards, etc.). Moreover, concerning the latter function, the board of directors of the mixed enterprise can be the suitable place where public and private representatives (respectively, welfare and profit maximisers) can meet to solve all disputes arising from incomplete contracts, without recourse to third parties. Finally, taking into account that a disproportionate public intervention in the “private” administration (or an ineffective protection of the general interest) would imply too many drawbacks, we draw some policy implications that make an equitable debate on the board of the firm feasible. Some empirical evidence is taken from the Italian water sector.

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In this paper we discussed how the literature traces a growing involvement of the national parliaments in EU policy-making. Three phases can be distinguished: limited or no involvement was the trend until the 1980s; after the Single Act (SEA, 1987), national parliaments started to be interested in European affairs and to set up specialized committees; following the Maastricht Treaty (TUE, 1992), the involvement of national parliaments in EU affairs became a response to the question of "democratic deficit" in the EU (Norton, 1995). The growing number of policies dealt with at the EU level, the consequently increased influence of EU law in national legislations, the new powers of the Union: all of these worked together to push national legislators to seek a scrutiny role in the drafting of EU legislation. According to Laprat (1995: 1), once the TUE was formally approved, a more parliamentary climate prevailed. In more recent years, national parliaments have distinguished themselves for their increased role in the scrutiny of EU legislation (Raunio and Hix, 200I: !52); more specialized MPs sit in the committees on EU affairs; the amount of work for EU specialists has increased. Also, parliamentary scrutiny, initially only optional and ex post, is now increasingly ex ante and/or mandatory (Maurer and Wessels, 2001: 425-475).

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Vol. 6: Supplement. A-Z has half title: Dictionary of the Italian humanists.

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The entries supplement and illustrate the works of the authors in "The literature of the restoration" issued May 1918. cf. Prefatory note.

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"Compendium or abridgement of the early part of the great historical work by Tiraboshi on Italian literature" - Pref. p. vi.

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I. The poets (with an appendix on Homer, by Prof. Sayce).--II. The prose writers (with an index to both volumes)

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Includes index.

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A schedule of classification and index (in English, French, German and Italian), an author catalogue and a closely classified subject catalogue.

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Vols. 4 and 10, without edition statement have only special t.p. with imprint : London, New York, Smart and Stanley [1903]