999 resultados para analisi fonetico-pragmatica
Resumo:
Il lavoro di ricerca tenta di inquadrare sotto nuove prospettive una problematica ormai classica all’interno della semiotica della pubblicità: l’analisi dello spot. I punti chiave del lavoro – e la pretesa di una certa differenza rispetto a lavori con oggetti affini – consistono sostanzialmente in tre aspetti. Innanzitutto, vi è un ritorno alle origini flochiane nella misura in cui non solo il contesto complessivo e le finalità che la ricerca si propone sono fortemente ancorati all’interno di obiettivi di marketing, ma tutto lo studio nella sua interezza nasce dal dialogo concreto tra metodologia di analisi semiotica e prassi concreta all’interno degli istituti di ricerca di mercato. La tesi non presenta quindi una collezione di analisi di testi pubblicitari condotte in modo autoriferito, quanto piuttosto di “messe alla prova” della metodologia, funzionali alla definizione di disegni di ricerca per la marketing research. Questo comporta un dialogo piuttosto stretto con metodologie affini (sociologia qualitativa e quantitativa, psicologia motivazionale, ecc.) nella convinzione che la priorità accordata all’oggetto di analisi sia sovraordinata rispetto all’ortodossia degli strumenti metodologici. In definitiva, lo spot è sempre e comunque analizzato all’interno di una prospettiva brand-centrica che ha ben in mente la semiotica della situazione di consumo rispetto alla quale lo spot agisce da leva di valorizzazione per l’acquisto. In secondo luogo, gli oggetti analizzati sono piuttosto vari e differenziati: non solo lo spot nella sua versione audiovisiva definitiva (il “girato”), ma anche storyboard, animatic, concept (di prodotto e di comunicazione). La prospettiva generativa greimasiana va a innestarsi su problematiche legate (anche) alla genesi dello spot, alla sua progettazione e riprogettazione/ottimizzazione. La tesi mostra quindi come una semiotica per le consulenze di marketing si diriga sul proprio oggetto ponendogli domande ben circoscritte e finalizzate a un obiettivo specifico, sostanzialmente derivato dal brief contenente le intenzioni comunicazionali del cliente-azienda. Infine, pur rimanendo all’interno di una teoria semiotica generativa (sostanzialmente greimasiana e post greimasiana), la ricerca adotta una prospettiva intrinsecamente multidisciplinare che se da un lato guarda a problematiche legate al marketing, al branding e alla comunicazione pubblicitaria e d’impresa tout court, dall’altro ritorna alle teorie dell’audiovisivo, mostrando affinità e differenze rispetto a forme audiovisive standard (il “film”) e a mutuazioni da nuove estetiche (la neotelevisione, il videoclip, ecc). La tesi si mostra solidamente convinta del fatto che per parlare di efficacia discorsiva sia imprescindibile approfondire le tematiche riguardanti il sincretismo espressivo e le specifiche modalità di manifestazione stilistica. In questo contesto, il lavoro si compone di quattro grandi aree tematiche. Dopo una breve introduzione sull’attualità del tema “spot” e sulla prospettiva analiticometodologica adottata (§ 1.), nel secondo capitolo si assume teoreticamente che i contenuti dello spot derivino da una specifica (e di volta in volta diversa) creolizzazione tra domini tematici derivanti dalla marca, dal prodotto (inteso tanto come concept di prodotto, quanto come prodotto già “vestito” di una confezione) e dalle tendenze socioculturali. Le tre dimensioni vengono valutate in relazione all’opposizione tra heritage, cioè continuità rispetto al passato e ai concorrenti e vision, cioè discontinuità rispetto alla propria storia comunicazionale e a quella dei concorrenti. Si esplorano inoltre altri fattori come il testimonial-endorser che, in quanto elemento già intrinsecamente foriero di elementi di valorizzazione, va a influire in modo rilevante sul complesso tematico e assiologico della pubblicità. Essendo la sezione della tesi che prende in considerazione il piano specificatamente contenutistico dello spot, questa parte diventa quindi anche l’occasione per ritornare sul modello delle assiologie del consumo di Jean-Marie Floch, approntando alcune critiche e difendendo invece un modello che – secondo la prospettiva qui esposta – contiene punti di attualità ineludibili rispetto a schematizzazioni che gli sono successive e in qualche modo debitrici. Segue una sezione (§ 3.) specificatamente dedicata allo svolgimento e dis-implicazione del sincretismo audiovisivo e quindi – specularmente alla precedente, dedicata alle forme e sostanze del contenuto – si concentra sulle dinamiche espressive. Lo spot viene quindi analizzato in quanto “forma testuale” dotata di alcune specificità, tra cui in primis la brevità. Inoltre vengono approfondite le problematiche legate all’apporto di ciascuna specifica sostanza: il rapporto tra visivo e sonoro, lo schermo e la sua multiprospetticità sempre più evidente, il “lavoro” di punteggiatura della musica, ecc. E su tutto il concetto dominante di montaggio, intrinsecamente unito a quello di ritmo. Il quarto capitolo ritorna in modo approfondito sul rapporto tra semiotica e ricerca di mercato, analizzando sia i rapporti di reciproca conoscenza (o non conoscenza), sia i nuovi spazi di intervento dell’analisi semiotica. Dopo aver argomentato contro un certo scetticismo circa l’utilità pragmatica dell’analisi semiotica, lo studio prende in esame i tradizionali modelli di valutazione e misurazione dell’efficacia pubblicitaria (pre- e post- test) cercando di semiotizzarne il portato. Ne consegue la proposta di disegni di ricerca semiotici modulari: integrabili tra loro e configurabili all’interno di progetti semio-quali-quantitativi. Dopo aver ridefinito le possibilità di un’indagine semiotica sui parametri di efficacia discorsiva, si procede con l’analisi di un caso concreto (§ 5.): dato uno spot che si è dimostrato efficace agli occhi dell’azienda committente, quali possono essere i modi per replicarne i fattori di successo? E come spiegare invece quelli di insuccesso delle campagne successive che – almeno teoricamente – erano pensate per capitalizzare l’efficacia della prima? Non si tratta quindi di una semiotica ingenuamente chiamata a “misurare” l’efficacia pubblicitaria, che evidentemente la marketing research analizza con strumenti quantitativi assodati e fondati su paradigmi di registrazione di determinati parametri sul consumatore (ricordo spontaneo e sollecitato, immagine di marca risultante nella mente di user e prospect consumer, intenzione d’acquisto stimolata). Piuttosto l’intervento qui esposto si preoccupa più funzionalmente a spiegare quali elementi espressivi, discorsivi, narrativi, siano stati responsabili (e quindi prospetticamente potranno condizionare in positivo o in negativo in futuro) la ricezione dello spot. L’analisi evidenzia come elementi apparentemente minimali, ancorati a differenti livelli di pertinenza siano in grado di determinare una notevole diversità negli effetti di senso. Si tratta quindi di un problema di mancata coerenza tra intenzioni comunicative e testo pubblicitario effettivamente realizzato. La risoluzione di tali questioni pragmatiche conduce ad approfondimenti teoricometodologici su alcuni versanti particolarmente interessanti. In primo luogo, ci si interroga sull’apporto della dimensione passionale nella costruzione dell’efficacia e nel coinvolgimento dello spettatore/consumatore. Inoltre – e qui risiede uno dei punti di maggior sintesi del lavoro di tesi – si intraprende una proficua discussione dei modelli di tipizzazione dei generi pubblicitari, intesi come forme discorsive. Si fanno quindi dialogare modelli diversi ma in qualche misura coestensivi e sovrapponibili come quelli di Jean Marie Floch, Guido Ferraro, Cosetta Saba e Chiara Giaccardi. Si perviene così alla costruzione di un nuovo modello sintetico, idealmente onnipervasivo e trasversale alle prospettive analizzate.
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Questo lavoro si basa su una delle varietà del tedesco, lingua pluricentrica, e , in particolare, sul tedesco austriaco. L'analisi verrà fatta su un testo di teatro austriaco dell'Ottocento. Si traccerà, quindi, un breve profilo dell’autore, Ferdinand Raimund, e del periodo storico-culturale in cui questo pezzo teatrale si inserisce, l’Alt-Wiener Volkstheater. Si rivolgerà poi l’attenzione sul testo in particolare scelto,"Der Alpenkönig und der Menschenfeind", fornendo una breve descrizione della trama e degli aspetti simbolici principali. Successivamente si passerà all’analisi vera e propria dei tratti del tedesco austriaco più ricorrenti e significativi del testo, cercando di attingere da più campi (fonologia, morfologia, sintassi, lessico e pragmatica). Infine, prima di trarre le conclusioni, si dedicherà una parte del lavoro anche al linguaggio aulico e del XIX secolo e a quello tipico letterario.
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Il Consiglio di Amministrazione (CdA) è il principale organo di governo delle aziende. La letteratura gli attribuisce tre ruoli: controllo, indirizzo strategico e collegamento con l’ambiente (networking). Precedenti studi empirici hanno analizzato se un Consiglio di Amministrazione è attivo o meno in tutti e tre i ruoli in un dato momento. Nel presente lavoro, invece, si propone un approccio «contingente» e si analizzano i ruoli svolti dal CdA al variare delle condizioni interne (aziende in crisi o di successo) ed esterne (aziende in settori competitivi o regolamentati).. L’indagine empirica è stata condotta su un campione di 301 imprese italiane di grandi dimensioni. I risultati supportano la tesi iniziale secondo cui le condizioni interne ed esterne incidono sul ruolo svolto dal CdA. In particolare i risultati evidenziano che il CdA non svolge sempre tutti e tre i ruoli nello stesso momento, ma esso si concentra sul ruolo o sui ruoli che assumono grande importanza nella situazione in cui si trova l’azienda. Con riferimento alle condizioni interne, nelle imprese in crisi il CdA è attivo in tutti e tre i ruoli, mentre in quelle di successo prevale un orientamento verso la funzione strategica. Nelle aziende che operano in settori competitivi il ruolo di controllo è più pressante mentre nei settori regolamentati prevale una funzione di networking.
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Analisi contrastiva delle modalità di traduzione in finnico dei Tempi verbali e delle perifrasi aspettuali dell italiano (Italian Philology) The topic of this research is a contrastive study of tenses and aspect in Italian and in Finnish. The study aims to develop a research method for analyzing translations and comparable texts (non-translation) written in a target language. Thus, the analysis is based on empirical data consisting of translations of novels from Italian to Finnish and vice versa. In addition to this, for the section devoted to solutions adopted in Finnish for translating the Italian tenses Perfetto Semplice and Perfetto Composto, 39 Finnish native speakers were asked to answer questions concerning the choice of Perfekti and Imperfekti in Finnish. The responses given by the Finnish informants were compared to the choices made by translators in the target language, and in this way it was possible both to benefit from the motivation provided by native speakers to explain the selection of a tense (Imperfekti/Perfekti) in a specific context compared with the Italian formal equivalents (Perfetto Composto/Perfetto Semplice), and to define the specific features of the Finnish verb tenses. The research aims to develop a qualitative method for the analysis of formal equivalents and translational changes ( shifts ). Although, as the choice of Italian and Finnish progressive forms is optional and related to speaker preferences, besides the qualitative analysis, I also considered it necessary to operate a quantitative one in order to find out whether the two items share the same degree of correspondence in frequency of use. In this study I explain translation choices in light of cognitive grammar, suggesting that particular translation relationships derive from so-called construal operations. I use the concepts of cognitive linguistics not only to analyze the convergences and divergences of the two aspectual systems, but also to redefine some general procedures related to the phenomenon of translation. For the practical analysis of the corpus were for the most part employed theoretical categories developed in a framework proposed by Pier Marco Bertinetto. Following this approach, the notions of aspect (the morphologic or morphosyntactic, subjective level) and actionality (the lexical aspect or objective level, traditionally Aktionsart) are carefully distinguished. This also allowed me to test the applicability of these distinctions to two languages typologically different from each other. The data allowed both the analysis of the semantic and pragmatic features that determine tense and aspect choices in these two languages, and to discover the correspondences between the two language systems and the strategies that translators are forced to resort to in particular situations. The research provides not only a detailed and analytically argued inventory about possible solutions for translating Italian tenses and aspectual devices in Finnish that could be of pedagogical relevance, but also new contributions about the specific uses of time-aspectual devices in the two languages in question.
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422 p. : il., gráf. col.
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Ikerlan honetan Euskal Herri osorako et xegint zaren panoramika landu nahi izan da. Horretarako, etxebizitza berriaren eraikuntza za eta bere prezioa hartu dira kontuan. Euskal Herria osat zen duten hiru eremu administratiboen analisi bereizia egin da, bakoit zak bereak dituen ezaugarriak hautemanez. Euskal Autonomia Erkidegoan etxebizitza babestuen eta libreen arteko azterketa egin da, Nafarroan egin den modura. Hori Hego Euskal Herriari dagokionean. Ipar Euskal Herriari dagokionez, analisia etxebizitza librearen eta alokairu sozialaren artekoa izan da, hala azalt zen baitute estatistikek, Frantziako (Europa kontinentalean ant zera)etxebizitza-politikak Espainiakoarenarekin duen aldea agerian ut ziz. Hain zuzen ere, Ipar Euskal Herriko et xebizit za libreetan kolektiboak (apartamentuak) eta indibidualak (txaletak) bereizten dira, Iparraldeko lurralde-antolamenduaren ezaugarriei erantzunet. Azken atalean eremuen arteko antzekotasunak eta desberdintasunak ikertu dira, analisi orokorra aurkezte aldera: batetik etxebizitza libreak eta horren prezioak izandako bilakaerak alderatu dira, eta bestetik eskuhartze publikoaren dimentsio orokor zein alderatua irudikatu da.
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Lan honen helburua, Euskal Autonomia Erkidegoko energia elektrikoaren etxebizitzen eskaeraren analisia egitea da, eta azterketa honetatik ondorio zehatzak atera eta hauek azaltzea. Azterketa hau egiteko, ekonomiari aplikaturiko metodo estatitistikoak erabiliko ditugu, konkretuki metodo ekonometrikoak.
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Lan hau, oinbularrarekin egindako fútbol jaurtiketaren analisi zinematikoaren ingurukoa da. Ikerketan jaurtiketa mota bi ezberdintzen dira geldikako jaurtiketa eta baloia gidatu osteko jaurtiketa eta horien konparaketa egin da joko lerro ezberdineko jokalarien artean, orokorrean jaurtiketak antzera egiten dituztela ondorioztatuz.
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Lan honen helburua Distribuidora Internacional de Alimentación S.A. banaketa enpresaren analisi ekonomiko-finantzarioa burutzea izan da 2011-2013 aldirako. Ez hori bakarrik, txikizkarien salmenten sektorearekin alderatu dira analisiko aztergai guztiak, hala DIAren posizionamendua ezagutzeko helburuz. Hau lortzeko tresna egokiei esker, sozietatearen eta merkatuaren inbertsio eta finantza egiturak ezagutu dira, besteak beste. Lortutako ondorioen artean, aipagarriak izango dira epe luzearen garrantzia inbertsio-egituran eta ekitaldiko emaitzetatik diruzaintza bihurtzeko gaitasuna.
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[EU] Lan honen bidez aztertuko dut Espainiako probintzien artean dauden desberdintasunak batezbesteko soldata gordinean. Iparraldeko probintzietan soldata-maila altuagoa izan ohi da, baina Espainiako batezbesteko soldata altuena Madrilekoa da. Desberdintasun horien zergatia jakiteko aldagai multzo bat erabiliko dut eta hauen konbinazio batekin erregresio eredu egoki bat lortuko dut. Lortutako eredua KTA estimatzailearen bidez estimatuko dut, erabiltze duen irizpidea hondarrak minimizatzea delako. Planteatutako aldagaiak estatistikoki deskribatu ditut, soldatan nola eragingo duten antzemateko, baina estimatzerakoan ziurtasunez jakin dut zer-nolako eragina duen aldagai bakoitzak probintzien batezbesteko soldata gordinean. Estimazioarekin lortutako emaitzak interpretatu ditut, eta horrekin ondorio batzuk atera ditut. Lan hau buruta ahal izateko INE datu basea oso erabilgarria izan da.
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Proiektu honen helburua, Madrilgo 2010.urteko gizabanakoen soldatetan eragina duten faktoreak zeintzuk diren aztertzea da. Gaur egun, krisi garai honetan, gobernuaren lege berriekin batera soldaten murrizketak eta zergen igoerak, gizartearen kezka handitu du gai honen inguruan. Beraz, sistema kapitalista honetan, nola zehazten diren soldatak oso gai garrantzitsua eta interesgarria da. Horretarako soldatetan eragina duten faktoreak aztertuko dira Instituto Nacional de Estadistica-ra (INE) bitartez eta "Encuesta de Estructura Salarial 2010" inkesta aukeratu da analisia egiteko.
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Lan honetan lehenik eta behin automobilgintza sektorearen analisi orokor bat burutzen da,eta ondoren, SEAT S.A enpresaren analisi ekonomiko-finantzariora joko da, enpresaren hazkundea, egonkortasun finantzarioa, likidezia, errentagarritasuna eta arriskua analizatuko dira, batik bat.
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Gradu amaierako lan honen asmo nagusia Espainiako hegoaldeko soldatak aztertzea da sexuagatiko diskriminazioa dagoen ikusteko. Hainbat ikerketa burutu dira gaurkotasun handia duen gai hau aztertzeko eta baieztatzeko, eta ikusi da, nahiz eta emakumeak lan merkatuan XIX. mendean barneratu, egungo lan merkatuak sexuagatiko bereizkeria erakusten duela, non lan bera egitean emakumeak eta gizonak jasotzen duten soldata ezberdina den. Egoera honen zergaitiak aztertzen dira, eredu ekonometriko baten bidez.