965 resultados para Progettazione dinastica, Marpatech s.r.l., riorganizzazione, sistemi produttivi


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Applicazione del metodo della "Progettazione dinastica" al caso Marpatech s.r.l., azienda inserita nell'ambito del packaging. Tale metodo viene applicato per la riorganizzazione della produzione, in particolare, in questo caso, della metodologia di lavoro all'interno dell'ufficio tecnico. Si è analizzata la varietà dei componenti che costituiscono le linee di trasporto facenti parte delle famiglie "trasporto sfuso" e "trasporto cartoni", per poi definire un capostipite della futura dinastia di prodotti e progettando componenti standard con logiche di modularità, range, fisso/variabile. Infine si sono applicati i risultati ottenuti ad una commessa realizzata nell'anno 2013 ed è stato fatto un confronto tra i due casi. L'obiettivo conseguito è stato ridurre la varietà dei prodotti, definendo il capostipite, e definendo i principali componenti standard, opzionali e speciali, e ridurre i costi e i tempi imputabili all'ufficio tecnico.

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Questo elaborato di tesi si propone di illustrare il lavoro svolto presso Caterpillar Global Paving di Minerbio, finalizzato all’analisi del fabbisogno della gestione e dell’utilizzo di sistemi di avvitatura complessi tramite l’applicazione di principi di ingegnerizzazione di processo e di Change Management.

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Progettazione del nuovo layout per un nuovo stabilimento produttivo, in cui il gruppo Fiorini Industries S.r.l., in un'ottica di espansione e miglioramento dei parametri tecnici e dei flussi aziendali, si insedia lasciando la sua storica sede produttiva. Questo bisogno nasce dall'impossibilità di espansione dello stabilimento odierno e dalla necessità di ridurre i costi di movimentazione dei materiali durante il ciclo di produzione. La tesi si colloca in questo contesto di necessità di verificare le prestazioni del lay-out attuale, valutandone le problematiche e le criticità al fine di potere identificare delle valide soluzioni di layout per la nuova sede produttiva dal punto di vista tecnico-economico e ambientale. Il CAPITOLO1 è volto ad inquadrare il problema affrontato nella situazione odierna; mettendo in evidenza la rilevanza del lay-out. Viene poi spiegato in maniera approfondita l'approccio di progettazione seguito. Al CAPITOLO 2 spetta la presentazione dell'azienda, della sua storia, della sua gamma di prodotti e dei suoi reparti di lavorazione. L'inquadramento aziendale è necessario al fine di capire le esigenze aziendali di cui si dovrà tenere conto durante lo svolgimento del lavoro. Nel CAPITOLO 3 si procede con l'analisi della situazione attuale, recuperando i dati di input necessari alla determinazione del mix produttivo offerto al mercato, quindi con l'analisi dei cicli produttivi, dei flussi e delle risorse impiegate per le movimentazioni. Il CAPITOLO 4 illustra il nuovo polo industriale del gruppo e presenta le alternative di lay-out individuate, che vengono analizzate dal punto di vista economico per individuare il possibile saving economico annuo rispetto alla situazione attuale. Per completezza di informazione vengono presentate anche aree che non vengono progettate tramite l'analisi tecnico economica (Blocco 2 e Uffici). Il capitolo termina con la scelta del nuovo layout per la nuova sede, dove vengono studiati i saving annui in base ai mezzi di movimentazioni attuali e quelli implementabili. L'ultima parte dell'elaborato valuta le emissioni di anidride carbonica dovute alle movimentazioni interne e valuta la possibile riduzione di emissioni di CO2 con il nuovo layout.

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La dissertazione affronterà il tema del controllo qualità nei progetti, applicando conoscenze, tecniche e strumenti propri del Project e del Multiproject Management. L’analisi partirà svolgendo, nel primo capitolo, considerazioni introduttive riguardo le due discipline citate. Lo scopo ultimo sarà quello di elaborare un sistema di controllo integrato della qualità, indirizzato principalmente al Project Management che è presente in una qualsiasi organizzazione che opera per progetti. Nel secondo capitolo verrà illustrato il metodo denominato Multidimensional Project control System sul quale il modello sviluppato in seguito si basa. La progettazione di un sistema di controllo è una parte importante dello sforzo di gestione di un progetto. Tale sistema è basato su una serie di obiettivi di progetto e sulla loro importanza relativa e fonda la sua natura su una sistematica valutazione in corso d’opera dello stato di conformità del progetto, sia a livello di processo che a livello di output. Nel capitolo conclusivo si affronta l’obiettivo principale di questo elaborato. Sono stati forniti dati e documenti dall’azienda Despar Italia c.r.l. ed è stato chiesto di sviluppare un metodo di controllo che il Project Management potesse utilizzare per implementare un processo di verifica della qualità di progetto. Viene quindi descritta l’azienda, come il Management pianifica, gestisce e controlla i progetti e quali necessità devono essere soddisfatte. Si procede poi con l’illustrazione e spiegazione del metodo sviluppato, chiarito da un esempio esplicativo. L’elaborato si concluderà con delle riflessioni finali, proponendo critiche e spunti per eventuali sviluppi futuri.

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L’obiettivo dell’elaborato è mostrare come, partendo da una robusta base teorica nelle discipline del Project Management e del Business Process Reengineering, sia possibile ridefinire un sistema di gestione dei progetti (a livello singolo e di aggregato) e sviluppare, presso il personale coinvolto, le competenze necessarie a sostenere autonomamente ed a migliorare il sistema così creato. La reingegnerizzazione della progettazione nell’azienda in esame si è sviluppata nell’arco di un quadriennio: nel 2010 è stata concretizzata la prima release dei processi di gestione del progetto singolo e dell’aggregato, nel 2011 è maturata la seconda release, mentre nel biennio 2012-2013 si sono “congelati” i risultati ottenuti e si è sviluppata l’autonomia dei Project Manager interni e del Project Management Office. Dall’analisi è emersa l’importanza di un solido approccio metodologico negli interventi di innovazione organizzativa.

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Lo scopo del lavoro di tesi, svolto presso gli stabilimenti della Ditan Color Srl di Palazzolo Acreide (SR), è stato quello di realizzare un rivestimento colorato a base acquosa per il settore edile avente uno spessore medio del film essiccato di circa 150 micron, rivestimento definito a “basso spessore”, da applicare con sistemi tradizionali (rullo, spray, pennello) su intonaci “civili”, a base di calce e/o cemento, rasature cementizie e su pitture minerali esistenti. La caratteristica peculiare di questa pittura è la presenza di un sistema sinergico di “leganti” costituito da resine acriliche, silossaniche e da silice colloidale a dimensioni nanometriche. La presenza di PV con leganti acrilici, acril/silossanici, minerali a base di calce aerea o silicato di potassio è una realtà da tempo consolidata. Il mercato offre moltissime soluzioni legate alle caratteristiche delle superfici da trattare, alle esigenze dei clienti o semplicemente alle aree geografiche. Con questo progetto si è valutata la possibilità di includere tra i leganti un nuovo componente, il gel di silice a dimensioni nanometriche (diametro delle particelle < 100 nm) e di monitorare le proprietà del prodotto finito. Le caratteristiche fondamentali per classificare il PV sono: l’adesione della pittura ai supporti, intesa come misurazione dell’aderenza per trazione diretta; la traspirabilità del film essiccato – con conseguente ruolo attivo del PV nello scambio tra ambiente interno ed esterno - intesa come determinazione del grado di trasmissione del vapore acqueo secondo la norma UNI EN ISO 7783; la resistenza all’acqua meteorica - con conseguente protezione dello stato e della salubrità delle murature - intesa come determinazione del grado di trasmissione dell’acqua liquida secondo la UNI EN 1062-3. Lo studio è iniziato con la messa a punto del tipo di sistema disperdente/bagnante e del suo dosaggio, quindi del dosaggio di pigmento TiO2. Successivamente è stato valutato il comportamento di una serie di sistemi leganti contenenti vari tipi di polimeri e l’effetto della presenza di silice colloidale. Infine, sulle formulazioni ottimizzate, sono state condotte prove di adesione al supporto, traspirabilità e resistenza all’acqua meteorica.

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El proyecto cadena de valor ejecutado por el Instituto de Desarrollo Rural (IDR) en la zona seca del departamento de Matagalpa (Terrabona, Darío y Sébaco), contempla el fortalecimiento empresarial de las cooperativas productoras de hortalizas de la zona. A solicitud del IDR se realizó un estudio sobre el desarrollo empresarial y humano de las cooperativas Cooprahort, R.L y Cooprovaseb, R.L en el que se determinaron los puntos críticos, así como las ventajas comparativas que presentan cada una de ellas, tomando en cuenta las condiciones de vida de sus asociados. El estudio es de tipo descriptivo, de corte transversal, se utilizó un enfoque mixto, haciendo uso del método teórico mediante fuentes bibliográficas, y el método empírico con la aplicación de encuestas, entrevistas, guía de observación y grupos focales. Mediante el análisis de indicadores como valores y principios cooperativos y toma de decisión, se determinó que los cooperados hacen uso de los deberes y derechos cooperativos; financiamiento, canales de comercialización y control interno, además, con estos indicadores se determinó el nivel de desarrollo empresarial con que cuentan estas organizaciones. Para la determinación del nivel de desarrollo humano se utilizaron indicadores como el ingreso, vivienda, y participación. Se logró determinar que Cooprahort tiene un nivel de desarrollo empresarial opuesto al de Cooprovaseb; la primera cuenta con toda la infraestructura y maquinaria necesaria para llevar a cabo el suministro de la producción a los diferentes clientes, en cambio, la última no dispone de la misma, por lo cual hace que sea totalmente opuesta a Cooprahort.R.L. A pesar de lo anterior, las condiciones de vida de los asociados de ambas cooperativas son similares, aunque el móvil para lograr bienestar no es el mismo. Los asociados de Coprahort manifestaron que a través de la cooperativa han logrado mejorar su forma de vivir, en cambio para los asociados de Cooprovaseb el móvil para mantener su nivel de vida es la venta de la producción a intermediarios, concluyendo que la cooperativa no ha influido en la mejora como personas.

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La obtención del producto final del rubro café conlleva una serie de procesos, entre ellos está el beneficiado (húmedo y seco). El beneficiado seco es un proceso para reducir la humedad los frutos del cafeto de su estado café pergamino mojado obtenido del beneficiado húmedo, este se realiza en patio exponiendo los granos húmedos durante varios días a los rayos directos del sol, sobre una superficie de cemento o madera. Exponiendo el café a los efectos negativos del ambiente, reduciendo la calidad, elevando los costos, mayor uso de mano de obra y corriendo riesgos constantes de contaminación y a castigos impuestos por la acopiadora en el pesaje por merma de humedad. Como una propuesta a estos riesgos se evaluó el efecto del presecador solar tipo domo en el presecado de granos de café orgánico (Coffea arabica L.), en fincas de pequeños productores de las cooperativas San Isidro R.L Boaco y PROCOSER Nueva Segovia. En el ciclo 2010-2011. Se realizó en dos fases: primera, correspondió a una investigación no experimental donde se utilizo una encuesta semi-estructurada para determinar las características de los productores (datos del productor, datos de la finca, área de café, altura de la finca, variedades de café presentes y actividades que realizan en el beneficiado húmedo). Calidad de corte y prueba de rendimiento de las diferentes localidades seleccionadas. En la segunda, se estableció un experimento unifactorial, al comparar la tecnología (pre secador tipo domo). Las variables a evaluadas fueron: área y altura de la finca, variedades de café, actividades del beneficiado húmedo, temperatura, humedad relativa, peso del grano y rendimientos. Los resultados obtenidos fueron que hubo diferencias en algunas actividades del proceso de beneficiado húmedo entre los productores de los departamentos. La pérdida de humedad en el grano de café fue mayor en el volumen de 11.36 kg/m2 en ambas localidades igualmente la pérdida del peso del grano, los menores costos variables y mayores beneficios netos se los obtuvo el tratamiento de 22.72 kg / m2 fuera del presecador tradicional en el departamento de Boaco mientras que en el departamento de Nueva Segovia fue el de 11.36 kg/m2 dentro del presecador solar tipo domo.

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Durante el proceso de pasantías realizadas en por un periodo de seis meses calendario como forma de culminación de estudio en UCASUMAN R. L Unión de Cooperativas Agropecuarias de Crédito y Servicios Unidas de Mancotal me desempeñe como oficial de crédito en las cooperativas, San Francisco, San Isidro, Rubén Darío, Asturias y La Unión los Robles con 200 productores y productoras que trabajan con tecnologías orgánicas y convencionales certificados por Mercado Justo y Ocia Internacional, cuya función es fomentar una estrategia de desarrollo para las organizaciones de productores. El proceso de Pasantías es importante para el pasante ya que el estudiante participa en el desarrollo de actividades propias de la empresa que incrementa su formación académica y de esta manera se tiene la oportunidad de integrarse al campo laboral como parte del desarrollo de sí mismo en dicha empresa demostrando la habilidad de asumir responsabilidades y desarrollar un puesto de trabajo. La metodología utilizada durante el proceso de pasantías fue la entrevista a los productores mediante visitas directas a la propiedad gestionando cobros realizadas por la oficial de crédito con el objetivo de incentivar al productor a realizar entregas de café al centro de acopio de su cooperativa de base. La función del área de crédito es la colocación de crédito a las cooperativas de base y su recuperación, visitas técnicas y apoyo en campo al área de certificaciones en sus actividades. Durante el periodo de trabajo las funciones del pasante fueron el seguimiento de cartera a través de cartas de cobro para recuperación de cosecha, levantamiento de solicitudes de crédito, apoyo a las cooperativas para las visitas de las certificadoras, levantamientos de fichas diagnosticas para gestión de proyectos parte de la ejecución del plan de trabajo. Las actividades realizadas durante el proceso de proceso de pasantía son: levantamiento de 200 fichas diagnósticas, elaboración y levantamiento de 150 solicitudes de crédito para fines crediticios, 180 visitas de campo para gestión de cobro, llenado de 100 cuadernos de registro y 100 charlas brindadas sobre normas orgánicas para la certificación. El trabajo en equipo realizado por el pasante con sus compañeros de trabajo y jefa inmediata , comunicación con los socios, elaboración o ejecución de planes de trabajo, las diferentes situaciones presentadas en la etapa de campo fueron parte de las lecciones aprendidas durante mi desempeño ya que pude conocer y comprender el modo de producción de estos productores apoyando en la prevención de la contaminación de las fuentes de agua con desechos sólidos, fomentar la reforestación como una opción amigable con el medio ambiente y la implementación de obras de conservación de suelo para mejorar su producción y fertilidad.

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El presente informe tiene como objetivo presentar las actividades realizadas durante el período de pasantía, la que fue realizada en la Unión de Cooperativas Agropecuarias de El Sauce, UCASA R.L, para el proyecto “Desarrollo de la Cadena de Valor Apícola en nueve Municipios de los Departamentos de León y Chinandega (PICV APÍCOLA )” en distintas áreas de la organización. La pasantía tuvo una duración de seis meses, Enero - Julio de 2014, en este período se desarrollaron actividades tales como atención al cliente, apoyo en registro contable, revisión de tarjetas kardex, acopio de miel, preparación de informe de egresos e ingresos, y apoyo a la responsable de caja y auxiliar contable. En el cumplimiento del plan de pasantía se realizó un análisis de la problemática encontrada en las áreas de trabajo, dando solución a la misma, en base a los conocimientos adquiridos por la pasante en el estudio de la carrera Licenciatura en Agronegocios. La realización de todas estas actividades contribuyó a la ampliación de los conocimientos y al desarrollo de capacidades adquiridas para enfrentar el campo laboral.

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Las frutas deshidratadas son una opción a la problemática de pérdidas de cosechas debido a la falta de valor agregado en la producción frutícola nicaragüense, teniendo como ventaja competitiva que este producto tiene mayor vida de anaquel, se conserva manteniendo su valor nutritivo y disponibilidad de la fruta durante todo el año. Basados en la problemática planteada anteriormente la cooperativa La casa Agropecuaria R.L, ha identificado una oportunidad de negocio. Por este motivo se realizó el presente estudio, que consiste en identificar las oportunidades y limitaciones en el comercio. Para el estudio se utilizaron las técnicas de encuesta y de observación por medio de instrumentos básicos de cuestionarios, para su posterior recolección de datos, que brindaron la información primaria. En el municipio de Managua se analizó la oferta, demanda y precios de la fruta deshidratada, Se encontró que existe una demanda insatisfecha del 38% de frutas deshidratadas para el año 2016, los consumidores prefieren adquirir este producto en supermercados, al estudiar el rango de edades y actividad económica se identificó que el 40% son estudiantes. En cuanto a gustos se encontró la piña como preferencia de consumo con un 65% y como principal competidor nacional se encuentra los productos Maya mientras que en el enfoque internacional se analizó los principales países socios comerciales de Nicaragua la mayor demanda se da en la Unión Europea representando el 98% de exportaciones, observando que el coco presento mayor volumen de exportación pero tiene el precio más bajo mientras el plátano seco es el producto mejor pagado con una tasa de crecimiento en el precio del 11% anual. En los resultados obtenidos se determinó que si es viable comercializar frutas deshidratadas en el municipio de Managua y en el mercado internacional.

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El Análisis Financiero se utiliza para diagnosticar la situación y perspectiva interna, sin embargo, evaluar la capacidad de una cooperativa para permanecer solvente involucra mucho más que evaluar los recursos líquidos disponibles al cierre de un período contable, se debe tomar en cuenta, cuánto efectivo recibe la empresa durante el año, cuáles son las fuentes de ingresos de efectivo, a cuánto ascienden los desembolsos que se han hecho en el año. Para responder a estas interrogantes se hace necesario analizar el comportamiento de los indicadores financieros de la cooperativa. El trabajo consiste en un estudio de caso que tiene por objetivo analizar la sostenibilidad financiera de la la Unión de Cooperativas de Cafés Especiales Cordillera Isabelia R.L (UCCEI - R.L), Matagalpa, 2010 – 2013, a través del análisis de los principales indicadores fianacieros aplicables a la cooperativa: estructur a de costos, análisis financiero mediante el metodo dinàmico, punto de equilibrio, ratios financieros. La investigación es cuantitativa, no experimental basada en un estudio de caso, retrospectiva de corte transversal, se centra en el análisis financiero de la Unión de Cooperativas de Cafés Especiales Cordillera Isabelia R.L. Para la realización del trabajo se consolidó informacion contable de la empresa para la obtención de estructuras de costos, estados financieros, cálculos de los ratios y punto de equilibrio. Los servicios que oferta la empresa, son el beneficiado de café pergamino y la comercialización de café oro verde, de estos dos servicios en el que se incurre en mayores costos es en el servicio de beneficiado de café. La relación ingresos versus costos de producción total en cada uno de los servicios ofertados, el servicio que genera mayores ingresos es la comercialización (exportación), teniendo un comportamiento creciente en los cuatro periodos en estudio. En cambio, el servicio de beneficiado presenta un déficit en los ingresos, esto por la tarifa de venta establecida en los estatutos de UCCEI, la cual, se mantiene desde hace cinco años en 0.198 centavos dólar por kilogramo, menor a la tarifa de mercado que es de 0.33 centavos dó lar por kilogra mo beneficiado. El punto de equilibrio fue superado en los periodos 2011 al 2013, lo que significa que se han recuperado los costos variables, más los costos fijos asociados a las operaciones de la empresa, permitiendo la obtención de excedentes en estos periodos. La empresa cooperativa, ha sido una empresa Suficientemente sólida, evidenciándose en el comportamiento de los activos versus pasivos, donde los activos circulantes promedios en los cuatro periodos (60.71 por ciento) son mayores a los pasivos circulantes promedios (54.90 por ciento). En el analisis de la rentabilidad por el metodo Dupont, demuestra que no se obtuvo rentabilidad en el 2010, sino hasta el año 2011 con 0.05, incrementando en el 2012 a 0.10 y disminuyò en el 2013 a 0.09, por la baja de los ingresos por ventas y por ende de los excedentes. La empresa cooperativa es sostenible en términos financieros tomando en cuenta el comportamiento de los principales indicadores financieros, punto de equilibrio y la rentabilidad

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Este árticulo explica que el derecho de la información es uno de los denominados derechos individuales del accionista o socio, que se deriva de la titularidad de acciones o participaciones, derecho fundamental e inherente a la condición de socio, e inderogable, que se ostenta por normas imperativas que reconocen dicho derecho. Contribuye a un mayor control y participación del socio en la marcha de la sociedad ya que trata de facilitar a los socios un conocimiento directo sobre la situación y gestión social constituyendo, por tanto, uno de los más importantes derechos del mismo.