The role of the social environment in non-suicidal self-injury among LGBTQ youth: A mixed methods study

Non-suicidal self-injury (NSSI), such as cutting and burning, is a widespread social problem among lesbian, gay, bisexual, transgender, queer, and questioning (LGBTQ) youth. Extant research indicates that this population is more than twice as likely to engage in NSSI than heterosexual and cisgender (non-transgender) youth. Despite the scope of this social problem, it remains relatively unexamined in the literature. Research on other risk behaviors among LGBTQ youth indicates that experiencing homophobia and transphobia in key social contexts such as families, schools, and peer relationships contributes to health disparities among this group. Consequently, the aims of this study were to examine: (1) the relationship between LGBTQ youth's social environments and their NSSI behavior, and (2) whether/how specific aspects of the social environment contribute to an understanding of NSSI among LGBTQ youth. This study was conducted using an exploratory, sequential mixed methods design with two phases. The first phase of the study involved analysis of transcripts from interviews conducted with 44 LGBTQ youth recruited from a community-based organization. In this phase, five qualitative themes were identified: (1) Violence; (2) Misconceptions, Stigma, and Shame; (3) Negotiating LGBTQ Identity; (4) Invisibility and Isolation; and (5) Peer Relationships. Results from the qualitative phase were used to identify key variables and specify statistical models in the second, quantitative, phase of the study, using secondary data from a survey of 252 LGBTQ youth. The qualitative phase revealed how LGBTQ youth, themselves, described the role of the social environment in their NSSI behavior, while the quantitative phase was used to determine whether the qualitative findings could be used to predict engagement in NSSI among a larger sample of LGBTQ youth. The quantitative analyses found that certain social-environmental factors such as experiencing physical abuse at home, feeling unsafe at school, and greater openness about sexual orientation significantly predicted the likelihood of engaging in NSSI among LGBTQ youth. Furthermore, depression partially mediated the relationships between family physical abuse and NSSI and feeling unsafe at school and NSSI. The qualitative and quantitative results were compared in the interpretation phase to explore areas of convergence and incongruence. Overall, this study's findings indicate that social-environmental factors are salient to understanding NSSI among LGBTQ youth. The particular social contexts in which LGBTQ youth live significantly influence their engagement in this risk behavior. These findings can inform the development of culturally relevant NSSI interventions that address the social realities of LGBTQ youth's lives.

Mental Health Experiences within the Hmong American LGBTQ Community: A Qualitative Research Project

Thesis (Master's)--University of Washington, 2016-06

Chronic illness in non-heterosexual contexts: towards a critical LGBTQ health psychology

In this thesis, I contribute to the expansion of lesbian, gay, bisexual, trans and queer (LGBTQ) psychology by examining chronic illness within non-heterosexual contexts. Chronic illness, beyond the confines of HIV/AIDS, has been a neglected topic in LGBTQ psychology and sexual identity is often overlooked within health psychology. When the health of lesbian, gay and bisexual (LGB) people has been considered there has been an over-reliance on quantitative methods and comparative approaches which seek to compare LGB people?s health to their heterosexual counterparts. In contrast, I adopt a critical perspective and qualitative methods to explore LGBTQ health. My research brings together ideas from LGBTQ psychology and critical health psychology to explore non-heterosexuals? experiences of chronic illness and the discursive contexts within which LGB people live with chronic health conditions. I also highlight the heteronormativity which pervades academic health psychology as well as the „lay? health literature. The research presented in this thesis draws on three different sources of qualitative data: a qualitative online questionnaire (n=190), an online discussion within a newsgroup for people with diabetes, and semi-structured interviews with 20 LGB people with diabetes. These data are analysed using critical realist forms of thematic analysis and discourse analysis. In the first analytic chapter (Chapter 3), I report the perspectives of LGB people living with many different chronic illnesses and how they felt their sexuality shapes their experiences of illness. In Chapter 4, I examine heterosexism within an online discussion and consider the ways in which sexuality is constructed as (ir)relevant to a diabetes support forum. In Chapter 5, I analyse LGB people?s talk about the support family and partners provide in relation to their diabetes and how they negotiate wider discourses of gender, sexuality and individualism. In Chapter 6 I explore how diabetes intersects with gay and bisexual men?s sex lives. In the concluding chapter, I discuss the contributions of my research for a critical LGBTQ health psychology and identify some possible areas for future research.

La pubblicità tra presenza LGBTQ+, stereotipi di genere ed inclusione. Le tendenze della rappresentazione queer all’interno degli spot televisivi americani

La pubblicità – quella televisiva passando poi a quella sul web e sui social – subisce numerose trasformazioni che investono soprattutto i metodi comunicativi con cui sviluppare la propria narrazione. Oggi, di fatto, il mondo della pubblicità non si limita alla sola sponsorizzazione di un brand e dei suoi prodotti, ma si cala sempre più nelle dinamiche sociali, civili ed economiche che caratterizzano il nostro quotidiano. La comunicazione commerciale, dunque, si prefigge di essere il più inclusiva possibile, di coinvolgere storie, situazioni e personaggi che, nella pubblicità del “passato”, sarebbero stati esclusi totalmente o rappresentati in modo stereotipato. Se risulta possibile affermare che, nel panorama mediale odierno, si stia rivolgendo maggiore attenzione alle tematiche LGBTQ+, alle lotte contro la discriminazione di genere e all’ingaggio di personaggi appartenenti alla comunità queer, è altrettanto vero affermare come sia ancora possibile ricadere in rappresentazioni stereotipate e strategie di marketing che si fingono inclusive, solo per cavalcare l’onda del successo di eventi quali il Pride. All’interno di questo elaborato si andrà, in primis, a tracciare la storia culturale della comunità LGBTQ+ e ad approfondire come sia evoluta la sua presenza nei diversi media audiovisivi – dal cinema alle serie tv fino alla pubblicità. Ci si concentrerà poi sugli stereotipi ancora ricorrenti in pubblicità televisiva, ossia quello di genere. L’obiettivo della tesi è verificare se sia giusto parlare di inclusione o se si tratti solo una mera strategia di marketing, ossia di rainbow-washing, quando i brand si avvalgono di immagini e di personaggi LGBTQ+ nei propri spot. Nel capitolo finale, attraverso di un’analisi qualitativa di n. 100 spot televisivi americani, si andranno ad evidenziare i trend LGBTQ+, ossia in che modo oggi le pubblicità statunitensi sviluppano immagini, simboli, personaggi e storie LGBTQ+, realmente positive ed inclusive, in pubblicità.

ELLE: traduzione di un albo illustrato francese per l’infanzia a tematica LGBTQ+

L’elaborato consiste nella traduzione dal francese in italiano dell'albo illustrato ELLE, scritto e illustrato da Ania Lemin. La scelta di ELLE è dovuta principalmente all'interesse di questo albo nel contesto di una generale scarsità di libri su queste tematiche, peraltro poco studiati anche da un punto di vista teorico. La tesi si articola in quattro capitoli: il primo presenta un approfondimento teorico sulla letteratura per l’infanzia e sugli albi illustrati, per poi affrontare più specificatamente la rappresentazione di tematiche LGBTQ+ in questo ambito e le differenze fra l’editoria francese e quella italiana, anche in relazione alle due diverse società e culture. Il secondo capitolo espone le problematiche teoriche specifiche alla traduzione di libri sensibili alle tematiche di genere e LGBTQ+ e le strategie da utilizzare, facendo anche attenzione all'uso di un linguaggio inclusivo e non sessista. Il terzo presenta una breve analisi dell’autrice e dell’opera scelta, seguita dalla proposta di traduzione. Infine, l’ultimo capitolo è costituito dal commento alla traduzione, nel quale vengono elencate le problematiche affrontate e le strategie utilizzate per risolverli.

Letteratura per l’infanzia a tematica LGBTQ+ a scuola: risultati di una ricerca empirica tramite questionario rivolto ai genitori

Questa tesi è nata dal desiderio di capire qual è l’opinione dei genitori riguardo alla presenza di personaggi e tematiche LGBTQ+ nei libri per bambini e bambine. Al contrario di paesi come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Francia, in Italia i libri per bambini.e che affrontano il tema dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere sono poco numerosi. Nonostante gli sforzi fatti da alcune case editrici e da diverse associazioni che già da tempo portano avanti dei progetti all’interno delle scuole italiane per educare alle differenze, tali tematiche incontrano ancora forti resistenze. La carenza di libri per l’infanzia a tematica LGBTQ+ e il fatto che il sistema educativo italiano non preveda la lettura di opere volte a educare i.le più piccoli.e al rispetto delle diversità sono in parte dovuti alla resistenza di ambienti e associazioni ultraconservatrici che denunciano la cosiddetta “teoria del gender”. Dopo aver tracciato un quadro dell'offerta editoriale europea e italiana su queste tematiche, l'elaborato si focalizza su una ricerca empirica basata su questionario anonimo. In particolare vengono approfondite l'elaborazione del questionario, centrato sull'opportunità (o meno) di leggere a scuola libri con personaggi LGBTQ+ e rivolto a genitori, e le difficoltà di somministrazione del questionario stesso. Infine è proposta un'analisi dei dati raccolti, analizzando le risposte fornite dai genitori che hanno partecipato.

Ça change tout di Cathy Ytak e Daniela Tieni: tradurre le tematiche di genere e LGBTQ+ negli albi illustrati per l’infanzia

Il presente elaborato consiste in una proposta di traduzione dal francese all’italiano dell’albo illustrato "Ça change tout!", scritto da Cathy Ytak e illustrato da Daniela Tieni. Attraverso la scelta dell'albo, la tesi intende esplorare il tema della traduzione della letteratura per l’infanzia che tratta di tematiche di genere e LGBTQ+, ponendo l’accento sul genere dell’albo illustrato e sulle problematiche connesse alla sua traduzione per un pubblico di un altro paese. L'elaborato è composto di tre capitoli: nel primo capitolo viene fornita una definizione di letteratura per l’infanzia, presentandone le principali caratteristiche, seguita da una panoramica storica e letteraria delle tematiche di genere, inclusive e LGBTQ+ affrontate in questo tipo di testi. Nel secondo capitolo si analizzano nel dettaglio le strategie traduttive adottate in rapporto a tali tematiche, evidenziando le particolarità del genere dell’albo illustrato e le specifiche sfide traduttive che lo interessano. L’ultimo capitolo è infine dedicato alla proposta di traduzione dell’albo, con il testo originale a fronte, seguito da un commento alla traduzione in cui viene illustrato l’approccio traduttivo utilizzato e vengono argomentate le scelte traduttive operate.

Disrupting heterosexual space? : the implementation of a campus Positive Space Campaign

Drawing on a growing literature on the interconnection of queer theory, sexuality and space, this thesis critically assesses the development, implementation and impact of a campus-based Positive Space Campaign aimed at raising the visibility and number of respectful, supportive, educational and welcoming spaces for lesbian, gay, bi, trans, two-spirited, queer and questioning (LGBTQ) students staff and faculty. The analysis, based on participatory action research (PAR), interrogates the extent to which the Positive Space Campaign challenges heteronormativity on campus. I contend that the Campaign, in its attempt to challenge dominant notions of sex, gender and sexuality, disrupts heterosexual space. Further, as I consider the meanings of 'queer', I consider the extent to which Positive Space Campaigns may be 'queering' space, by contributing to an 'imagined' campus space free of sexual and gender-based discrimination. The case study contributes to queer theory, the literature on sexuality and space, the literature on queer organizing in educational spaces and to broader queer organizing efforts in Canada.

"They're trying to trick us!": Making sense of anti-oppressive children's literature in the elementary school classroom

This study examines how children make sense of “anti-oppressive” children’s literature in the classroom, specifically, books that integrate and promote positive portrayals of gender non-conformity and sexual diversity. Through a feminist poststructural lens, I conducted ethnographic observations and reading groups with twenty students in a grade one/two classroom to explore how children engage with these storybooks. I further explored how the use of these books in the classroom might help to mediate and negotiate existing gendered and heteronormative beliefs and practices within educational settings. The books used in this study challenge oppressive gender and sexuality regimes within mainstream children’s literature that have traditionally served to marginalize and silence gender non-conforming and LGBTQ individuals. Responses from participants in this study aid in questioning how dominant discourses of gender and sexuality are produced and reinforced, as well as where we may find opportunities for change and reform within the elementary school classroom.

HBTQ-personers erfarenheter av vårdpersonalens bemötande inom sjukvården – en litteraturöversikt

Bakgrund. Synen på HBTQ-personer i samhället är under förändring och i takt med att fler vågar vara öppna med sin sexuella läggning, konfronteras det heteronormativa synsättet. Historiskt sett är detta en grupp som mötts av diskriminering och stigmatisering ute i samhället och även i vårdsituationer och i mötet med vårdgivare. Lagändringar har framtagits för att stoppa marginaliseringen av denna grupp, vilket lett till attitydförändringar i samhället. Syftet med litteraturöversikten var att undersöka HBTQ-personers erfarenheter av vårdpersonalens bemötande inom sjukvården. Metod. Litteraturöversikt med 17 kvalitativa och kvantitativa artiklar. Resultatet visade att denna grupp fortfarande erfar stigmatisering och diskriminering i mötet med vård och vårdgivare, samt att vårdpersonalen saknade betydande kunskap om denna grupp. Slutsats. Det finns fortsatta behov av forskning inom området, utbildning av vårdpersonal, samt införande av ämnet HBTQ i utbildningen för allmänsjuksköterskor.

Interview with Stephen Lovegrove

In his December 2014 interview with Michelle Dubert-Bellrichard, Stephen Lovegrove shares his story coming to Winthrop as an “out” student recently kicked out of a religious college. Lovegrove details his perception of the attitude toward LGBTQ people and issues in Winthrop and Rock Hill. Lovegrove identifies resources in the community that are beneficial to LGBTQ people. He also comments on the LGBTQ social movement in terms of growing acceptance and the challenges it will face. This interview was conducted for inclusion into the Louise Pettus Archives and Special Collections Oral History Program.

Interview with Gabriel Paxton

In his February 18, 2015 interview with Michelle Dubert-Bellrichard, Gabriel Paxton shares the story of founding the grassroots organization Rock Hill for Equality. Included are his experiences as an ally in the Southeast and the partnerships he made to support Rock Hill for Equality. Paxton provides insight on this civil rights movement and speculates why the South is slow to change. This interview was conducted for inclusion into the Louise Pettus Archives and Special Collections Oral History Program.

"Love you two" di Maria Pallotta-Chiarolli: Tradurre un romanzo Young Adult di un'autrice italo-australiana

Lo scopo di questa Tesi di Laurea è quello di offrire una proposta di traduzione in italiano del romanzo LGBTQ per Young Adults Love You Two, di Maria Pallotta-Chiarolli. Quest'opera esplora temi delicati, come la bisessualità e il poliamore, dal punto di vista di una adolescente che scopre la propria identità e quella della sua famiglia italo-australiana. Questo studio fornisce inoltre una panoramica del contesto socio-culturale e letterario in cui il romanzo è stato pubblicato. Oltre ad esaminare le caratteristiche del libro, come genere letterario e tipologia, intenzionalità dell'autore, tematiche, funzione, stile e pubblico, si offre un'analisi dettagliata della strategia applicata nel processo traduttivo, che tende a conferire al testo un leggero effetto straniante, tale da evidenziarne le specificità culturale. La presente ricerca è stata condotta in parte in Australia presso la University of Melbourne e la Deakin University e si configura come un tentativo di mostrare la necessità e la possibilità di tradurre e pubblicare letteratura LGBT per ragazzi e ragazze in Italia.

Exploring parental factors and their influence on early adolescent sexual health

Black and Hispanic youth experience the largest burden of sexually transmitted infections, teen pregnancy, and childbirth (Hamilton, Martin, & Ventura, 2011). Minority youth are disporportionately more likely to sexually debut at every age and debut before the age of 13 compared to whites (Centers for Disease Control and Prevention, 2011). However, there is little known about pre-coital sexual activity or protective parental factors in early adolscent minority youth. Parental factors such as parent-child communication and parental monitoring influence adolescent sexual behaviors and pre-coital sexual behaviors in early adolescence. Three distinct methods were used in this dissertation. Study one used qualitative methods, semi-structured, in-depth, individual interviews, to explore parent-child communication in African American mother-early adolescent son dyads. Study two used quantitative methods, secondary data analysis of a cross sectional study, to conduct a moderation analysis. For study three, I conducted a systematic review of parent-based adolescent sexual health interventions. Study one found that mothers feel comfortable talking about sex with adolescents, provide a two-prong sexual health message, and want their sons to tell their when they are thinking of having sex. Study found that parental monitoring moderates the relation between parent-child communication and pre-coital sexual behaviors. Study three found that interventions use a variety of theory, methods, and strategies and that no parent-based programs target faith-based organizations, mother-son or father-daughter dyads, or parents of LGBTQ youth. Adolescent sexual health interventions should consider addressing youth-to-parent disclosure of sexual activity or intentions to debut, addressing both parent-child sexual health communication and parental monitoring, and using a theoretical framework.^