655 resultados para Android Sport Sicurezza


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L'applicazione implementata in questa tesi è stata sviluppata per la piattaforma Android ed ha origine da un idea del Sig. Marco Casadio. Lo scopo principale è quella di monitorare l'attività sportiva e di chiamare aiuto in caso di incidente o malore. L'elaborato è stato ottimizzato per supportare un set predefinito di sport, e la tesi ne illustra gli algoritmi.

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Con questo progetto ci si propone di creare un'applicazione per i device mobili intelligenti, in particolare smartphone e smartwatch, con sistema operativo Android, in grado di rilevare una caduta con il conseguente invio automatico di un messaggio di allarme mirato a richiamare i soccorsi in tempo reale. Data la funzionalità, l'app è stata principalmente progettata per un utente di età avanzata.

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Tematiche di violenza e aggressione sono oggi di estrema attualità e sempre più spesso se ne sente parlare al telegiornale o in programmi specializzati. Aggressione per molestie, furto o per scopi razziali; le motivazioni e i casi d'interesse sono vari e spesso hanno inizio senza alcun apparente motivo e la sensazione di sentirsi sempre meno al sicuro, anche appena usciti di casa, può degenerare ad una vera e propria paranoia. L'unica cosa che è sempre al nostro fianco, oggi giorno, sono i nostri smartphone, che risultano sempre più sofisticati e intelligenti; perché, allora, non provare ad usarli come protezione? L'obiettivo su cui si è incentrata questa tesi è, appunto, il riconoscimento di un'aggressione basata sull'analisi della situazione in cui si trova l'utente, attraverso l'uso dei sensori messi a disposizione dagli odierni smartphone in circolazione. Esistono già numerose applicazioni per la sicurezza personale, ma il metodo utilizzato per la segnalazione di un'aggressione è sempre basato sulla pressione di un pulsante o un'azione particolare che l'utente deve svolgere. L'applicazione creata in questo studio, invece, cerca di riconoscere le situazioni di pericolo osservando i movimenti dell'utente e basa il riconoscimento sulla presenza di situazioni fuori dalla normale quotidianità che, attraverso dei "controlli di conferma", permettono di riconoscere il pericolo in maniera completamente autonoma. Si è deciso di approcciarsi ad un riconoscimento autonomo, in quanto, non sempre si ha la possibilità, o il tempo, di prendere in mano il proprio smartphone per avvisare del pericolo e molte volte il panico potrebbe far perdere la lucidità alla vittima, il cui primo pensiero è quello di difendersi e scappare e non utilizzare il dispositivo. Altre volte, distrarsi anche per un secondo, potrebbe essere fatale per la propria sicurezza. Per questo motivo si è ricercato un'approccio di riconoscimento basato "sull'osservazione" di ciò che sta accadendo, piuttosto che sull'attesa di un segnale. L'obiettivo di riconoscimento prefissato è stato quello delle aggressioni in strada e i sensori utilizzati a questo scopo sono stati: accelerometro, giroscopio, GPS e microfono. Attraverso la combinazione di questi sensori, infatti, è stato possibile riconoscere cadute (di forte entità), urla e probabili spinte/strattoni. Si sono studiate, per tanto, le caratteristiche che collegassero queste tipologie di situazioni per ogni sensore preso in esame, costruendo un'approccio di riconoscimento risultato valido per gli obiettivi minimi prefissati.

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In questa tesi inizialmente ci si è occupati di definire ed approfondire le caratteristiche della tecnologia Wi-Fi Direct, illustrandone il funzionamento, l’architettura e gli scenari di utilizzo. Successivamente è stata sviluppata un’applicazione basata su tale tecnologia, con lo scopo di fornire un servizio di disseminazione di messaggi d’aiuto in situazioni di emergenza o di catastrofi naturali, nelle quali la rete cellulare viene inevitabilmente meno. In queste occasioni c’è il bisogno di avere uno strumento che permetta di comunicare in maniera facile, veloce e che sia alla portata di tutti. Caratteristiche e qualità proprie di uno smartphone, dispositivo che oggigiorno è presente nelle tasche di ognuno di noi. L’obiettivo finale infatti, sarebbe quello di creare un applicativo che possa idealmente essere preinstallato in ogni nostro dispositivo, un servizio che sia diffuso, compreso ed utilizzabile istantaneamente da tutti, in modo tale da essere una sicurezza e un aiuto di vitale importanza in situazioni di pericolo. Per lo sviluppo di una tale applicazione ci si è basati sul sistema operativo Android, che è il più diffuso tra gli utenti di tutto il mondo. Nel primo capitolo ci si è occupati di di presentare ed approfondire la tecnologia Wi-Fi Direct, definendone gli ambiti generali di utilizzo e le problematiche che vengono affrontate. Nel secondo capitolo si prosegue con la presentazione della tecnologia in ambiente Android, descrivendo le API fornite da Google per l’utilizzo del servizio in questione. Nel terzo capitolo, dopo un’analisi dei progetti che coinvolgono tale tecnologia, viene illustrata l’applicazione creata, le sue funzionalità e caratteristiche ed eventuali casi d’uso. Nel quarto capitolo è stata inserita la parte più tecnica, dove illustro i problemi incontrati e le modalità di risoluzione degli stessi, insieme alle strutture ed agli oggetti messi a disposizione da Java che sono stati utilizzati. Infine nel capitolo conclusivo è stato fatto un riepilogo del lavoro svolto, indicando le difficoltà incontrate ed eventuali possibili miglioramenti e sviluppi futuri del mio progetto.

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The aim of this dissertation is to provide a trilingual translation from English into Italian and from Italian into Spanish of a policy statement from the Fédération Internationale de l’Automobile (FIA) regarding road safety. The document, named “Formula Zero: a strategy for reducing fatalities and injuries on track and road”, was published in June 2000 and involves an approach about road safety inspired by another approach introduced in Sweden called ‘Vision Zero’. This work consists of six sections. The first chapter introduces the main purposes and activities of the Federation, as well as the institutions related to it and Vision Zero. The second chapter presents the main lexical, morphosyntactic and stylistic features of the institutional texts and special languages. In particular, the text contains technical nomenclature of transports and elements of sport language, especially regarding motor sport and Formula One. In the third chapter, the methodology is explained, with all the resources used during the preliminary phase and the translation, including corpora, glossaries, expert consultancy and specialised sites. The fourth chapter focuses on the morphosyntactic and terminology features contained in the text, while the fifth chapter presents the source text and the target texts. The final chapter deals with all the translation strategies that are applied, alongside with all the challenging elements detected. Therefore, the dissertation concludes with some theoretical and practical considerations about the role of inverse translation and English as Lingua Franca (ELF), by comparing the text translated into Spanish to the original in English, using Italian as a lingua franca.

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L'utilizzo di percorsi non centralizzati per la comunicazione tra dispositivi mobili presenta notevoli vantaggi, tra i quali una maggiore sicurezza e segretezza e l'indipendenza da infrastrutture esterne (Internet). Gli studi e le implementazioni di questo tipo di funzionalità stanno emergendo recentemente di pari passo con i traguardi raggiunti nel campo della tecnologia mobile, ma si trovano ancora in uno stato sperimentale e poco fruibile in pratica. È stata sviluppata come proof of work un'applicazione che permette di diffondere messaggi tra dispositivi mobili senza connessione a internet, sfruttando un sistema di comunicazione (quasi) peer to peer. Viene descritta in generale l'architettura e il funzionamento dell'applicazione insieme a dei possibili casi d'uso. Inoltre vengono mostrati i metodi vagliati ed effettivamente utilizzati per implementare questo tipo di comunicazione, insieme ad altre caratteristiche secondarie (crittografia). Il risultato conseguito è a tutti gli effetti funzionante e viene ritenuto la soluzione migliore possibile tra tutte quelle trovate, ma presenta comunque diversi difetti. La conclusione raggiunta è che lo stato attuale dell'arte non permetta di raggiungere lo scopo prefissato in maniera ottimale, in quanto è necessario ricorrere a metodi poco funzionali a causa della mancanza di supporto alle tecnologie necessarie.

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This study used the Sport Interest Inventory (SII) to examine the motivation of fans attending a game in the Australian Football League. This is the first study to use the SII for professional men’s team sport outside the United States. Confirmatory factor analysis showed the model provided a good fit for the data collected in Australia, and regression analysis revealed that team interest, vicarious achievement, excitement and player interest were the significant factors in predicting and explaining the level of attitudinal loyalty of fans toward their favourite team.

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Demonstrating socially responsible behaviour has become increasingly important for corporations. Using the Psychological Continuum Model (PCM) as its theoretical framework, this paper examines the meditational role of corporate social responsibility (CSR) on the relationship between sport participation motivation, event attachment and purchase intent of a sport event’s sponsors’ products. A questionnaire was distributed to a sample of sport event participants (N=689) to measure sport participation motivation (recreation and charity), attachment to the event, CSR, and purchase intent of sponsors’ products. Results reveal that CSR fully mediates the link between purchase intent and sport participation motivation and partially mediates the influence of attachment on purchase intent. The authors propose that corporations strategically align with sport events in which participants are attached to allow for CSR and the meaning elicited by the event to work jointly.

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This chapter starts from the observation that new sporting attributes are growing up unnoticed in popular entertainment and ‘reality’ TV. They celebrate not individual heroics but spectator-oriented teamwork which must look effortless and stylish. Instead of objective measurements – ‘faster, higher, stronger’ – winners are picked by voting and consumer choice. Sport and media are converging and integrating. As they do so, what counts as sport, why it is valued, and what it symbolises for contemporary culture, are all changing. I take these changes to be emblematic of something emergent in the culture at large as the modernist paradigm shifts towards a new consumerist paradigm. This is symbolised in new sports, of which the paradigm example is synchronised swimming. The chapter traces these changes via the career and legacy of the Australian swimming and fashion pioneer Annette Kellerman.

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This research investigates how the world’s leading companies, the Fortune Global 500, use sportsrelated terms and phrases on their Web site. An automated process mirrored leading transnational corporations’ Web presence and then searched their sites. Analysis of about four gigabytes of Webbased text revealed regional and industry differences in how the world’s largest corporations use sports terms on their sites.

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In recent decades, concepts and ideas from James J. Gibson’s theory of direct perception in ecological psychology have been applied to the study of how perception and action regulate sport performance. This article examines the influence of different streams of thought in ecological psychology for studying cognition and action in the diverse behavioural contexts of sport and exercise. In discussing the origins of ecological psychology it can be concluded that psychologists such as Lewin, and to some extent Heider, provided the initial impetus for the development of key ideas. We argue that the papers in this special issue clarify that the different schools of thinking in ecological psychology have much to contribute to theoretical and practical developments in sport and exercise psychology. For example, Gibson emphasized and formalized how the individual is coupled with the environment; Brunswik raised the issue of the ontology of probability in human behaviour and the problem of representative design for experimental task constraints; Barker looked carefully into extra-individual behavioural contexts and Bronfenbrenner presented insights pertinent to the relations between behaviour contexts, and macro influences on behaviour. In this overview, we highlight essential issues from the main schools of thought of relevance to the contexts of sport and exercise, and we consider some potential theoretical linkages with dynamical systems theory.

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Cancer represents a major public health concern in Australia. Causes of cancer are multifactorial with lack of physical activity being considered one of the known risk factors, particularly for breast and colorectal cancers. Participating in exercise has also been associated with benefits during and following treatment for cancer, including improvements in psychosocial and physical outcomes, as well as better compliance with treatment regimens, reduced impact of disease symptoms and treatment-related side effects, and survival benefits for particular cancers. The general exercise prescription for people undertaking or having completed cancer treatment is of low to moderate intensity, regular frequency (3-5 times/week) for at least 20 minutes per session, involving aerobic, resistance or mixed exercise types. Future work needs to push the boundaries of this exercise prescription, so that we can better understand what constitutes optimal, desirable and necessary frequency, duration, intensity and type, and how specific characteristics of the individual (e.g., age, cancer type, treatment, presence of specific symptoms) influence this prescription. What follows is a summary of the cancer and exercise literature, in particular the purpose of exercise following diagnosis of cancer, the potential benefits derived by cancer patients and survivors from participating in exercise programs, and exercise prescription guidelines and contraindications or considerations for exercise prescription with this special population. This report represents the position stand of the Australian Association of Exercise and Sport Science on exercise and cancer recovery and has the purpose of guiding Accredited Exercise Physiologists in their work with cancer patients.

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In this chapter we introduce a theoretical framework for studying decision making in sport: the ecological dynamics approach, which we integrate with key ideas from the literature on learning complex motor skills. Our analysis will include insights from Berstein (1967) on the coordination of degrees of freedom and Newell's (1985) model of motor learning. We particularly focus on the role of perceptual degrees of freedom advocated in an ecological approach to learning. In introducing this framework to readers we contrast this perspective with more traditional models of decision-making. Finally, we propose some implications to the training of decision-making skill in sport.