2 resultados para Carriera, Rosalba, 1675-1757.

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Felicita Sartori, nata a Pordenone nel 1714 ca. come figlia del notaio Felice Sartori e di Tommasa Scotti, ricevette la sua prima formazione artistica intorno al 1724 da suo zio, il calcografo Antonio dall'Agata a Gorizia. Tramite lo zio la quattordicenne si trasferisce a Venezia dove entra nella bottega-casa di Rosalba Carriera per perfezionarsi nella miniatura e nella pittura a pastello senoché nelle varie tecniche della grafica. Durante gli anni seguenti Felicita diventa, accanto alle sorelle di Rosalba, la collaboratrice piú stretta della Carriera che in questi anni tocca il colmo della fama artistica, dovuto soprattutto al suo strepitoso successo riscosso durante il soggiorno a Parigi dal 1720 al 1721. I numerosissimi incarichi che le giungono da tutta l'Europa incrementano la produttivitá e lasciano supporre che la bottega abbia contribuito in misura notevole a contentare tali richieste. Negli anni dopo il 1730 l'attività di Felicita oltre le varie attività pittoriche entro la bottega della Carriera si estende alla produzione di incisioni per le pubblicazioni di Gaspare Stampa e di Jacques-Bénigne Bossuet. Incide inoltre le stampe dai disegni di Giovanni Battista Piazetta, pubblicati da Antonio Maria Zanetti. La finora anonima collaboratrice della famosa veneziana esce dall'ombra quando, nel 1741, viene nominata artista di corte da Augusto III, principe elettore di Sassonia e ré di Polonia. Trasferitosi a Dresda, si unisce poche settimane dopo la nomina in matrimonio al consigliere di corte Franz Joseph von Hoffmann, che probabilmente aveva concosciuto nel 1740 nello studio veneziano di Rosalba spesso frequentato dall'elettore e del suo seguito. Felicita continua la su attività a Dresda dove nella Gemäldegalerie Alte Meister si conservano tuttora 15 miniature di sua mano. Grazie alle ricerche dedicate a queste opere è stato possibile di aumentare l'œuvre della Sartori di altre opere tra cui una Betsabea al bagno (coll. priv. München) già nelle collezioni reali sassoni. Sembra che l'artista dopo la morte del marito nel 1749, si sia trasferito con un secondo marito a Bamberg ma altre fonti citano la sua presenza a Dresda nel 1753 dove secondo le notizie fornite da Jean Pierre Mariette muore nel 1760 all'età di soli 46 anni.

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The use of virtual reality as tool in the area of spatial cognition raises the question of the quality of learning transfer from a virtual to a real environment. It is first necessary to determine with healthy subjects, the cognitive aids that improve the quality of transfer and the conditions required, especially since virtual reality can be used as effective tool in cognitive rehabilitation. The purpose of this study was to investigate the influence of the exploration mode of virtual environment (Passive vs. Active) according to Route complexity (Simple vs. Complex) on the quality of spatial knowledge transfer in three spatial tasks. Ninety subjects (45 men and 45 women) participated. Spatial learning was evaluated by Wayfinding, sketch-mapping and picture classification tasks in the context of the Bordeaux district. In the Wayfinding task, results indicated that active learning in a Virtual Environment (VE) increased the performances compared to the passive learning condition, irrespective of the route complexity factor. In the Sketch-mapping task, active learning in a VE helped the subjects to transfer their spatial knowledge from the VE to reality, but only when the route was complex. In the Picture classification task, active learning in a VE when the route was complex did not help the subjects to transfer their spatial knowledge. These results are explained in terms of knowledge levels and frame/strategy of reference [SW75, PL81, TH82].