37 resultados para Galileo modellizzazione storia matematica fisica didattica
Resumo:
«Oggi, la storia» è un programma radiofonico della Radiotelevisione svizzera RSI che «mira a dare, seppur nel breve formato, profondità storico-filosofica a tematiche legate all’attualità o alle ricorrenze del calendario.» Le illustrazioni di Erik Dettwiler sono tratte dalla serie fotografica «Whiter ain't possible!» nata nel corso degli anni in diverse metropoli europee tra Roma, Bucarest e Berlino, ma anche nella città sudafricana di Johannesburg. L'amicizia tra lo storico e l'artista, sfociata in numerose successive collaborazioni, è nata negli anni 2004/2005 durante il loro soggiorno quali membri dell'Istituto Svizzero di Roma.
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Satellite antenna phase center offsets for the GalileoInOrbitValidation(IOV) and FullOperationalCapability (FOC) satellites are estimated by two different analysiscenters based on tracking data of a global GNSS network. The mean x- and y-offsets could be determined with a precision of a few centimeters. However, daily estimates of thex-offsets of the IOV satellites show pronounced systematic effects with a peak-to-peak amplitude of up to 70 cm that depend on the orbit model and the elevation of the Sun above the orbital plane. For the IOV y-offsets, no dependence on the orbit model exists but the scatter strongly depends on the elevation of the Sun above the orbital plane. In general, these systematic effects are significantly smaller for the FOC satellites. The z-offsets of the two analysis centers agree within the 10–15 cm level, and the time series do not show systematic effects. The application of an averaged Galileo satellite antenna model obtained from the two solutions results in a reduction of orbit day boundary discontinuities by up to one third—even if an independent software package is used.
Resumo:
Il paesaggio attuale è un'eredità del passato.Solo chi conosce e capisce il passato è in grado di gestire il futuro.Lo studio dell'evoluzione naturale passata è utile quindi non solo per la comprensione dell'origine del nostro ambiente,ma anche per la pianificazione della gestione futura.Solo da pochi decenni si è per esempio riusciti a capire che gli estesi castagneti del Sud delle Alpi non hanno origine naturale,ma sono dovuti alla mano dell'uomo,che, al tempo della colonizzazione romana,ha iniziato a coltivare il castagno in maniera sistematica. Ma come è possibile ricostruire vicende della natura tanto remote? Sul fondo dei laghi e nelle torbiere i resti fossili di vegetali (p.es.polline e microcarboni) e di animali si sono accumulati nel corso dei millenni, rimanendo inalterati a causa della mancanza di ossigeno e quindi di organismi distruttori. Attraverso la trivellazione e l'analisi in laboratorio degli strati di questi sedimenti è possibile ricostruire il tipo di polline (e per analogia di vegetazione) e la frequenza di microcarboni (e quindi di incendi di bosco) che si sono succeduti nel corso dei millenni. E' quanto è stato fatto nel corso dell'ultimo decennio da parte dell'Università di Berna nei Laghi di Origlio e di Muzzano,ottenendo risultati interessanti e per certi versi anche inaspettati. A partire dal 5.500 a.C.la frequenza degli incendi è aumentata a causa dell'azione dell'uomo:i primi contadini delle nostre terre utilizzavano infatti il fuoco come mezzo per eliminare la foresta e guadagnare spazi aperti per l'agricoltura e l'allevamento del bestiame.Una pratica che nel corso dei millenni ha provocato anche una forte selezione della vegetazione arborea,distruggendo le foreste originali. La trasformazione del paesaggio forestale da parte dell'uomo non è quindi un fenomeno limitato agli ultimi 2.000 anni,ma ha le proprie radici nel Neolitico,oltre 7.000 anni orsono.Nel periodo del Ferro (800-15 a.C.),l'utilizzo del fuoco nella gestione del paesaggio diventa una pratica molto ricorrente, come dimostrano i picchi estremi della frequenza dei microcarboni.Bisognerà attendere l'introduzione del castagno durante l'Epoca Romana per assistere a un netto cambiamento di approccio:i castagneti diventano boschi di reddito da gestire senza l'aiuto del fuoco. A partire da questo momento,la frequenza degli incendi diminuisce drasticamente. Grazie a questi studi è stato quindi possibile capire l'origine della nostra attuale copertura boschiva e intuire quali sarebbero senza l'intervento dell'uomo le specie dominanti nei nostri boschi. Informazioni di estrema importanza per una futura gestione selvicolturale in sintonia con la natura.