13 resultados para zero divisione
em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
Questa tesi si concentra sul numero zero e ne studia e analizza le situazioni di difficoltà per gli studenti nel caso della divisione.
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Il seguente elaborato è la diretta conseguenza di un periodo di stage, pari a cinque mesi, svolto presso l’azienda INTERTABA S.p.A., a Zola Predosa (BO). Il Dipartimento presso cui è stato svolto il tirocinio è l’Engineering. In particolare è stata compiuta un’analisi dei KPIs presenti e sono state proposte delle azioni migliorative. Il lavoro si è sviluppato in tre fasi. Nella prima fase è stata fatta un’analisi dei KPIs attuali per ciascuna funzione appartenente all’Engineering: Engineering Support, Project Engineering, Plant & Utilities Maintenance, Technical Warehouse e General Services. Nella seconda fase sono state descritte, per ciascuna funzione, alcune proposte migliorative per i KPIs presenti. Infine, per alcune funzioni, sono state proposte alcune iniziative in merito all’implementazione di nuovi KPIs.
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In una formulazione rigorosa della teoria quantistica, la definizione della varietà Riemanniana spaziale su cui il sistema è vincolato gioca un ruolo fondamentale. La presenza di un bordo sottolinea l'aspetto quantistico del sistema: l'imposizione di condizioni al contorno determina la discretizzazione degli autovalori del Laplaciano, come accade con condizioni note quali quelle periodiche, di Neumann o di Dirichlet. Tuttavia, non sono le uniche possibili. Qualsiasi condizione al bordo che garantisca l'autoaggiunzione dell' operatore Hamiltoniano è ammissibile. Tutte le possibili boundary conditions possono essere catalogate a partire dalla richiesta di conservazione del flusso al bordo della varietà. Alcune possibili condizioni al contorno, permettono l'esistenza di stati legati al bordo, cioè autostati dell' Hamiltoniana con autovalori negativi, detti edge states. Lo scopo di questa tesi è quello di investigare gli effetti di bordo in sistemi unidimensionali implementati su un reticolo discreto, nella prospettiva di capire come simulare proprietà di edge in un reticolo ottico. Il primo caso considerato è un sistema di elettroni liberi. La presenza di edge states è completamente determinata dai parametri di bordo del Laplaciano discreto. Al massimo due edge states emergono, e possono essere legati all' estremità destra o sinistra della catena a seconda delle condizioni al contorno. Anche il modo in cui decadono dal bordo al bulk e completamente determinato dalla scelta delle condizioni. Ammettendo un' interazione quadratica tra siti primi vicini, un secondo tipo di stati emerge in relazione sia alle condizioni al contorno che ai parametri del bulk. Questi stati sono chiamati zero modes, in quanto esiste la possibilità che siano degeneri con lo stato fondamentale. Per implementare le più generali condizioni al contorno, specialmente nel caso interagente, è necessario utilizzare un metodo generale per la diagonalizzazione, che estende la tecnica di Lieb-Shultz-Mattis per Hamiltoniane quadratiche a matrici complesse.
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Descrizione del lavoro svolto nella modellazione zero-dimensionale e ai valori medi di un motopropulsore. Lo scopo finale del modello è un funzionamento HIL.
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The aim of this dissertation is to provide a trilingual translation from English into Italian and from Italian into Spanish of a policy statement from the Fédération Internationale de l’Automobile (FIA) regarding road safety. The document, named “Formula Zero: a strategy for reducing fatalities and injuries on track and road”, was published in June 2000 and involves an approach about road safety inspired by another approach introduced in Sweden called ‘Vision Zero’. This work consists of six sections. The first chapter introduces the main purposes and activities of the Federation, as well as the institutions related to it and Vision Zero. The second chapter presents the main lexical, morphosyntactic and stylistic features of the institutional texts and special languages. In particular, the text contains technical nomenclature of transports and elements of sport language, especially regarding motor sport and Formula One. In the third chapter, the methodology is explained, with all the resources used during the preliminary phase and the translation, including corpora, glossaries, expert consultancy and specialised sites. The fourth chapter focuses on the morphosyntactic and terminology features contained in the text, while the fifth chapter presents the source text and the target texts. The final chapter deals with all the translation strategies that are applied, alongside with all the challenging elements detected. Therefore, the dissertation concludes with some theoretical and practical considerations about the role of inverse translation and English as Lingua Franca (ELF), by comparing the text translated into Spanish to the original in English, using Italian as a lingua franca.
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L’oggetto di questa tesi di laurea è un intervento di recupero e riprogettazione di un edificio non completato, destinato a 24 alloggi di edilizia residenziale pubblica, situato a Rovigo. Questo è stato oggetto di una lunga ed articolata vicenda caratterizzata da continue interruzioni del cantiere, principalmente causate da una cattiva esecuzione dei lavori da parte dell’impresa costruttrice. Allo stato attuale è presente la sola struttura metallica assemblata sulle fondazioni in calcestruzzo armato; tutto il fabbricato risulta abbandonato e congelato da diversi anni dopo i primi collaudi che hanno stabilito la non idoneità del telaio in acciaio. L’obiettivo del progetto è dunque quello di recuperare le fondazioni esistenti e di riprogettare l’edificio in una chiave più attuale e sostenibile. E’ stato effettuato un sopralluogo per comprendere più da vicino le problematiche relative all’area di progetto, oltre ad un’attenta analisi delle documentazioni riguardanti il progetto originario in modo da correggere eventuali punti deboli. Le strategie non hanno tenuto conto dunque solamente di un’ottima efficienza energetica o di un’offerta di alloggi adeguata alla domanda della situazione abitativa attuale, ma anche di tutte le problematiche che sono derivate dalla cattiva gestione del progetto originario. Le scelte progettuali, infatti, sono state il risultato anche delle necessità di limitare tempi e costi di un intervento per il quale sono state sprecate fin troppe risorse, soprattutto economiche. La fase progettuale è stata affiancata dalla realizzazione di simulazioni effettuate tramite software di calcolo (Termolog EpiX 6 e DIALux evo) che hanno permesso di ottenere ottimi risultati per quanto riguarda prestazione energetica e comfort luminoso indoor.
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L’elaborato affronta la tematica della detonazione nel motore a combustione interna, al fine di individuare un modello che sia in grado di riprodurre il fenomeno in modo accurato, con la prospettiva di un uso a scopo predittivo. A tal proposito vengono presentati modelli basati su svariate metodologie: in particolar modo, accanto ai metodi basati sulle grandezze direttamente o indirettamente misurabili del motore ad accensione comandata, vengono presentati un metodo basato sull’applicazione delle reti neurali, una metodologia di controllo basata sull’approccio True Digital Control, e due metodi che si avvalgono di procedimenti di tipo puramente statistico (metodo dei minimi quadrati e metodo Monte Carlo) per ricavare alcune delle grandezze fondamentali per il calcolo della detonazione. Successivamente, dopo una breve parentesi sulle simulazioni di tipo 3D, vengono introdotti i modelli fisici zero-dimensionali. Uno di questi, basato su un indice (definito dal simbolo Kn) capace di dare una valutazione quantitativa del fenomeno, viene applicato ad un insieme di dati sperimentali provenienti dai test al banco di un motore Ducati 1200. I risultati dell’analisi vengono confrontati con le evidenze sperimentali, sottolineando la buona rispondenza delle simulazioni ad essi e di conseguenza la potenzialità di tali metodi, computazionalmente non onerosi e di rapida applicazione.
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Today more than ever, with the recent war in Ukraine and the increasing number of attacks that affect systems of nations and companies every day, the world realizes that cybersecurity can no longer be considered just as a “cost”. It must become a pillar for our infrastructures that involve the security of our nations and the safety of people. Critical infrastructure, like energy, financial services, and healthcare, have become targets of many cyberattacks from several criminal groups, with an increasing number of resources and competencies, putting at risk the security and safety of companies and entire nations. This thesis aims to investigate the state-of-the-art regarding the best practice for securing Industrial control systems. We study the differences between two security frameworks. The first is Industrial Demilitarized Zone (I-DMZ), a perimeter-based security solution. The second one is the Zero Trust Architecture (ZTA) which removes the concept of perimeter to offer an entirely new approach to cybersecurity based on the slogan ‘Never Trust, always verify’. Starting from this premise, the Zero Trust model embeds strict Authentication, Authorization, and monitoring controls for any access to any resource. We have defined two architectures according to the State-of-the-art and the cybersecurity experts’ guidelines to compare I-DMZ, and Zero Trust approaches to ICS security. The goal is to demonstrate how a Zero Trust approach dramatically reduces the possibility of an attacker penetrating the network or moving laterally to compromise the entire infrastructure. A third architecture has been defined based on Cloud and fog/edge computing technology. It shows how Cloud solutions can improve the security and reliability of infrastructure and production processes that can benefit from a range of new functionalities, that the Cloud could offer as-a-Service.We have implemented and tested our Zero Trust solution and its ability to block intrusion or attempted attacks.
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L’obiettivo di questa trattazione è quello di illustrare il processo di realizzazione di una nuova macchina tagliaerba. L’azienda ospitante, Grillo S.p.A., ha permesso di prendere parte attivamente alla realizzazione di un loro nuovo prodotto. Il trattorino tagliaerba in questione appartiene alla tipologia “Zero-Turn” (raggio di sterzata zero) ed è completamente elettrico. Poiché la macchina è già prodotta dalla concorrenza da circa cinque anni, l’obiettivo aziendale è quello di realizzare un articolo robusto e adatto alle esigenze di semi-professionisti, con un prezzo accattivante in modo da accaparrarsi una parte di mercato ancora scoperta. Proprio per differenziarsi, l’idea è di fornire accessori utili all’utente, ancora non presenti su macchine concorrenti. A tal fine, è stato progettato un frustino tagliabordi, installabile come optional nel macchinario, adatto a compensare la problematica insita nei tagliaerba con piatto di taglio centrale che hanno difficoltà nel consentire di contornare alberi, piante e cordoli. Il prodotto consente altresì di tagliare piccole rive o fossi, grazie all’inclinazione regolabile. Sempre nell’ottica della realizzazione di un prodotto innovativo e competitivo, si è deciso di progettare un layout diverso dagli articoli della concorrenza, caratterizzato dalla presenza di un solo motore che aziona le due lame mediante una cinghia di trasmissione.