2 resultados para leakage losses
em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
La crescente attenzione verso un utilizzo attento, sostenibile ed economicamente efficiente della risorsa idrica rende di primaria importanza il tema delle perdite idriche e della gestione efficiente dei sistemi idrici. La richiesta di controlli dell’uso dell’acqua è stata avanzata a livello mondiale. Il problema delle perdite idriche nei Paesi industrializzati è stato così affrontato con specifiche normative e procedure di best practice gestionale per avanzare una valutazione delle perdite idriche e una limitazione degli sprechi e degli usi impropri. In quest’ambito, la pressione gioca un ruolo fondamentale nella regolazione delle perdite reali. La regolazione delle pressioni nelle diverse ore del giorno consente, infatti, di poter agire su queste ultime perdite, che aumentano all’aumentare della pressione secondo una cosiddetta legge di potenza. La motivazione della presente tesi è originata dalla necessità di quantificare il livello di perdita idrica in un sistema acquedottistico in relazione alla pressione all’interno del sistema stesso. Per avere una stima realistica che vada al di là della legge della foronomia, si vuole valutare l’influenza della deformabilità della condotta in pressione fessurata sull’entità delle perdite idriche, con particolare attenzione alle fessurazioni di tipo longitudinale. Tale studio è condotto tramite l’introduzione di un semplice modello di trave alla Winkler grazie al quale, attraverso un’analisi elastica, si descrive il comportamento di una generica condotta fessurata longitudinalmente e si valuta la quantità d’acqua perduta. I risultati ottenuti in condizioni specifiche della condotta (tipo di materiale, caratteristiche geometriche dei tubi e delle fessure, etc.) e mediante l’inserimento di opportuni parametri nel modello, calibrati sui risultati forniti da una raffinata modellazione tridimensionale agli elementi finiti delle medesime condotte, verranno poi confrontati con i risultati di alcune campagne sperimentali. Gli obiettivi del presente lavoro sono, quindi, la descrizione e la valutazione del modello di trave introdotto, per stabilire se esso, nonostante la sua semplicità, sia effettivamente in grado di riprodurre, in maniera realistica, la situazione che si potrebbe verificare nel caso di tubo fessurato longitudinalmente e di fornire risultati attendibili per lo studio delle perdite idriche. Nella prima parte verrà approfondito il problema della perdite idriche. Nella seconda parte si illustrerà il semplice modello di trave su suolo elastico adottato per l’analisi delle condotte in pressione fessurate, dopo alcuni cenni teorici ai quali si è fatto riferimento per la realizzazione del modello stesso. Successivamente, nella terza parte, si procederà alla calibrazione del modello, tramite il confronto con i risultati forniti da un’analisi tridimensionale agli elementi finiti. Infine nella quarta parte verrà ricavata la relazione flusso-pressione con particolare attenzione all’esponente di perdita, il cui valore risulterà superiore a quello predetto dalla teoria della foronomia, e verrà verificata l’effettiva validità del modello tramite un confronto con i risultati sperimentali di cui è stata fatta menzione in precedenza.
Resumo:
At the light of what happened in 2010 and 2011, a lot of European countries founded themselves in a difficult position where all the credit rating agencies were downgrading debt states. Problem of solvency and guarantees on the states' bond were perceived as too risky for a Monetary Union as Europe is. Fear of a contagion from Greece as well was threatening the other countries as Italy, Spain, Portugal and Ireland; while Germany and France asked for a division between risky and riskless bond in order to feel more safe. Our paper gets inspiration by Roch and Uhlig (2011), it refers to the Argentinian case examined by Arellano (2008) and examine possible interventions as monetization or bailout as proposed by Cole and Kehoe (2000). We propose a model in which a state defaults and cannot repay a fraction of the old bond; but contrary to Roch and Uhlig that where considering a one-time cost of default we consider default as an accumulation of losses, perceived as unpaid fractions of the old debts. Our contributions to literature is that default immediately imply that economy faces a bad period and, accumulating losses, government will be worse-off. We studied a function for this accumulation of debt period by period, in order to get an idea of the magnitude of this waste of resources that economy will face when experiences a default. Our thesis is that bailouts just postpone the day of reckoning (Roch, Uhlig); so it's better to default before accumulate a lot of debts. What Europe need now is the introduction of new reforms in a controlled default where the Eurozone will be saved in its whole integrity and a state could fail with the future promise of a resurrection. As experience show us, governments are not interested into reducing debts since there are ECB interventions. That clearly create a distortion between countries in the same monetary union, giving to the states just an illusion about their future debtor position.