4 resultados para green economy

em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna


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In questo elaborato viene spiegato il funzionamento di un generico cementificio, come vengono gestiti i rifiuti sia in Italia che in Europa con un focus sulla gestione dei rifiuti in Umbria e infine cosa sia il CSS e come può essere utilizzato come co-combustibile in un forno di una cementeria con conseguente valutazione economica e ambientale.

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Questa tesi si pone l’obiettivo di fornire un quadro generale relativo allo stato della Green Economy in Italia, riservando particolare attenzione alle start-up innovative e all’eco-innovazione, per poi passare ad una analisi particolareggiata delle start-up innovative di Marche, Umbria ed Abruzzo attive nel campo dell’ economia verde. Nel realizzare questo approfondimento ho raccolto, catalogato e rielaborato informazioni presenti nella sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle start-up innovative. Si è trattato di selezionare le imprese green dall’universo delle start-up innovative di Umbria, Marche ed Abruzzo raccogliendone le informazioni più significative (Nome, Provincia, inizio attività, codice Ateco, requisiti d’innovazione, eventuale alto valore tecnologico in ambito energetico, dimensione economica, caratteristiche della risorse umane e mission dell’impresa) creando un dataset tramite un foglio excel. Terminata la fase di raccolta e catalogazione di dati è cominciato il lavoro di analisi che ha condotto allo studio riportato nella tesi. Nel riportare e commentare le informazioni raccolte mi sono avvalso dell’ausilio di grafici.

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H20 è la formula chimica che tutti conoscono. L'acqua, infatti, non è solo la sostanza più diffusa sulla terra, ma è anche la condizione necessaria per la vita. La disponibilità e l’accessibilità di acqua pulita è essenziale per la salute delle comunità, è fondamentale per gli ecosistemi e indispensabile per la prosperità economica. La quantità di acqua dolce sulla Terra è limitata e non equamente distribuita. La scarsità idrica non è più un problema limitato alle regioni più povere del Pianeta: l’acqua è oggi un problema globale che coinvolge sempre più aree del mondo. Ed è proprio grazie al binomio importanza - scarsità che l’acqua è stata soprannominata l'oro blu del XXI secolo, secolo in cui sarà l’acqua a rendere più precari gli equilibri mondiali come, in passato, lo è stato il petrolio. Nella prima parte di questo elaborato l’acqua e i problemi ad essa connessa faranno da protagonisti. Nel capitolo 1 inquadreremo dapprima il problema idrico e parleremo della scarsità di questa importantissima risorsa e dei suoi innumerevoli utilizzi. Nel capitolo 2 presenteremo la Water Footprint o impronta idrica, un indicatore appositamente ideato per quantificare l'uso di acqua di un prodotto, un processo, un individuo, un organizzazione o una nazione. Questo indicatore apre la strada alla focalizzazione sui prodotti dell’industria agroalimentare, il comparto industriale su cui concentreremo la nostra attenzione. Nel capitolo 3 esamineremo l’utilizzo dell’acqua nelle industrie, con particolare attenzione ai temi del riciclo e riuso della risorsa idrica. Nel capitolo 4 analizzeremo alcune esperienze di aziende agroalimentari che hanno intrapreso un percorso di tutela e risparmio della risorsa idrica. Nella seconda parte dell’elaborato inquadreremo il tema della salvaguardia della risorsa idrica in un quadro più generale di tutela ambientale. Nel capitolo 5 presenteremo i temi di green economy, sostenibilità ambientale e ecologia industriale dando rilievo alla dimensione ambientale, economica e sociale. Nel capitolo 6, infine, analizzeremo gli strumenti che le aziende hanno a disposizione per calcolare, certificare e comunicare la loro politica di sostenibilità ambientale.

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Il mio elaborato ha come scopo quello di creare un quadro della situazione regionale dal punto di vista delle start-up eco-innovative. Per fare questo ho utilizzato un sito/piattaforma internet contenente il registro delle start-up innovative in Italia. A partire da tale supporto ho analizzato 700 start-up situate nella regione Emilia-Romagna. Tra queste, ho individuato 78 start-up eco-innovative. Lo studio vuole comprendere le tendenze e la diffusione di tali start-up, studiandone, nell' ordine, la distribuzione geografica, l’inizio delle attività, il codice Ateco, la tecnologia OECD di riferimento. Con questo studio si arriverà poi in definitiva a capire quanto l’ambito della Green Economy sia diffuso in Emilia-Romagna.