2 resultados para fluency
em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
Lo studio si occupa di fluency e analizza alcuni aspetti che la definiscono (pause vuote, pause piene, segnali discorsivi, riformulazioni). Si analizzano frequenza e durata di tali fenomeni, attraverso due corpora di produzioni orali di due gruppi di parlanti della lingua inglese: gli studenti italiani del corso di Mediazione Linguistica Interculturale della Scuola di Lingue, Letterature, Interpretazione e Traduzione di Forlì, Università di Bologna, e partecipanti britannici di un programma radiofonico. Si è ritenuto utile comparare le produzioni orali di studenti della lingua inglese a quelle di oratori pubblici madrelingua. Si è cercato di bilanciare i due corpora in termini di genere. Sono stati utilzzati i software Praat, per identificare la morfologia e la durata delle variabili, e Notetab Light, per l'annotazione dei corpora. I risultati della ricerca mostrano che le differenze maggiori tra i due gruppi risiedono nella durata delle pause vuote e nella frequenza, durata e e varietà di suoni delle pause piene, oltre a sillabe aggiuntive, sillabe allungate e riformulazioni. Le sillabe aggiuntive appaiono tipiche della produzione orale degli studenti italiani, in quanto, per la maggior parte, le parole della lingua italiana terminano con un suono vocalico. E' inoltre emersa una questione di genere. Le parlanti di sesso femminile, in entrambi i corpora, impiegano maggiormente le variabili della fluency prese in esame, rispetto ai parlanti di sesso maschile. Sulla base di questa ricerca e ricerche future si potranno ideare moduli di insegnamento dell'inglese basati sulla fluency come fattore primario di competenza linguistica. Il Capitolo 1 introduce lo studio. Il Capitolo 2 presenta lo stato dell'arte sul tema. Il Capitolo 3 presenta la metodologia dello studio. Il Capitolo 4 è dedicato a illustrare e discutere i risultati della ricerca. Il Capitolo 5 presenta considerazioni conclusive e future prospettive per l'insegnamento dell'inglese e per la ricerca.
Resumo:
This study aims at exploring listeners’ perception of disfluencies, i.e. ungrammatical pauses, filled pauses, repairs, false starts and repetitions, which can irritate listeners and impede comprehension. As professional communicators, conference interpreters should be competent public speakers. This means that their speech should be easily understood by listeners and not contain elements that may be considered irritating. The aim of this study was to understand to what extent listeners notice disfluencies and consider them irritating, and to examine whether there are differences between interpreters and non-interpreters and between different age groups. A survey was therefore carried out among professional interpreters, students of interpreting and people who regularly attend conferences. The respondents were asked to answer a questionnaire after listening to three speeches: three consecutive interpretations delivered during the final exams held at the Advanced School of Languages, Literature, Translation and Interpretation (SSLLTI) in Forlì. Since conference interpreters’ public speaking skills should be at least as good as those of the speakers at a conference, the speeches were presented to the listeners as speeches delivered during a conference, with no mention of interpreting being made. The study is divided into five chapters. Chapter I outlines the characteristics of the interpreter as a professional communicator. The quality criterion “user-friendliness” is explored, with a focus on features that make a speech more user-friendly: fluency, intonation, coherence and cohesion. The Chapter also focuses on listeners’ quality expectations and evaluations. In Chapter II the methodology of the study is described. Chapter III contains a detailed analysis of the texts used for the study, focusing on those elements that may irritate listeners or impede comprehension, namely disfluencies, the wrong use of intonation and a lack of coherence or cohesion. Chapter IV outlines the results of the survey, while Chapter V presents our conclusions.