4 resultados para Vitis labrusca L.

em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna


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Il massiccio utilizzo di fungicidi in Viticoltura e i loro effetti negativi sulla salute dell’uomo e dell’ambiente sollecitano lo sviluppo di strategie agronomiche e di sistemi agrari innovativi. Il Lavoro di Tesi ha investigato linfluenza della cv Isabella su cultivars di Vitis vinifera in campo, in Fari Agroecologici, sistemi agrari frutto di una gestione partecipativa. L'esperimento ha dimostrato, per la prima volta, che la cultivar Isabella, nota per la sua tolleranza ai principali patogeni fungini, può contenere lIncidenza della peronospora in cultivars di Vitis vinifera consociate e contigue. Studi precedenti dimostrano che i VOCs emessi dalla cv Isabella sono in grado di ridurre la presenza di patogeni fungini. La ricerca pioneristica ha evidenziato il ruolo chiave della biodiversità nella gestione dell’ecosistema vigneto, nella prospettiva della progettazione di sistemi viticoli agroecologici.

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Il seguente elaborato prende le mosse da un progetto, denominato Nutrid’Uva, promosso e attivamente concretizzato dall’azienda bresciana “Cascina Belmonte” di concerto con il laboratorio del Campus di Scienze Alimentari di Cesena (Università di Bologna). In particolare, si è voluta sperimentare lapplicazione di processi innovativi per la produzione di succo d’uva bio e bevande a base di succo d’uva bio proveniente da uve biologiche coltivate nell’areale della Valténesi (sponda occidentale del Garda), stabilizzati mediante luso di alte pressioni idrostatiche e senza trattamento termico. In questi termini, il presente lavoro ha lobiettivo di: delineare il quadro generale in cui si inserisce il progetto, arricchendolo con spunti tratti dalle pratiche di processo seguite in loco; determinare il contenuto delle classi polifenoliche presenti nei campioni di alcuni succhi sottoposti a differenti tecnologie di macerazione in confronto all’abituale processo di lavorazione aziendale (vitigni ibridi diretti produttori, Barbera, Merlot, Cabernet). Si è proceduto dunque attraverso lanalisi spettrofotometrica delle principali classi di composti fenolici e dell’attività antiossidante.

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In a context of climatic change, where high temperatures are frequent in the first phases of ripening, protecting bunches from solar radiation is essential to preserve berry colors. This thesis reports data collected in 2015 within a 3-year experiment conducted in Tebano (Faenza, Italy) in an organically-managed vineyard. Vines of cv Sangiovese submitted to post-veraison (15 Brix), pre-harvest late defoliation and post-veraison shoot positioning were compared with untreated controls. Treatments did not modify berry skin anthocyanins and flavonols, berry weight, soluble solids, pH, titratable acidity. Data are discussed in terms of the relevance of preserving berry skin anthocyanins and increasing berry skin flavonols through sustainable agronomic approaches for improving the color of young (co-pigmentation) and older (formation of polymeric pigments) wines. The benefits of late defoliations as an effective tool against Botrytis cluster rot are also discussed.

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È necessario intraprendere una via maggiormente ecosostenibile e vantaggiosa per gestire le problematiche presenti in vivaio, e in generale in vigneto, adottando tecniche ammesse in agricoltura biologica o, meglio ancora, con una visione agroecologica della gestione. Le osservazioni condotte presso i Vivai Maiorana hanno indagato la diversa suscettibilità di genotipi di vite ai principali patogeni fungini e gli effetti della consociazione sui sintomi causati da tali patogeni. In primo luogo si è osservata la differenza di suscettibilità tra le cultivars di Merlot e la varietà portinnesto Kober 5BB. I genotipi di Vitis vinifera analizzati si sono dimostrati suscettibili, a differenza del portinnesto Kober 5BB che è risultato completamente esente da sintomi. In seguito, le osservazioni si sono concentrate nel lotto del barbatellaio, in cui tre filari di Calabrese e tre filari di Nerello Mascalese sono separati da un filare di Isabella. Le osservazioni svolte hanno permesso di indagare gli effetti della consociazione, sfruttando lattuale impostazione del vivaio, in cui diversi genotipi di vite vengono coltivate a stretto contatto. Si è osservata una variazione dei sintomi di peronospora su Vitis vinifera in relazione alla distanza dalla varietà Isabella. Leffetto è presumibilmente mediato da VOCs specifici. Questi benefici, se opportunamente sfruttati, consentirebbero di ridurre sensibilmente la necessità di intervenire con prodotti esogeni nella gestione del barbatellaio, aumentando la possibilità di impostare una produzione biologica che soddisfi le necessità della viticoltura moderna, con vantaggi agronomici ed ecologici.