8 resultados para Torre Llauder (Mataró : Jaciment arqueològic)
em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
La tesi di laurea elaborata ha come oggetto Villa Torlonia, chiamata anche “ la Torre” , un complesso edilizio risalente al Settecento. Il lavoro effettuato ha compreso prima di tutto uno studio della storia della Torre, l’evoluzione e il rapporto con il suo contesto. È seguita poi un’analisi del complesso, effettuata dal punto di vista sia della consistenza che dello stato di conservazione, per poi studiare l’insieme di interventi che l’hanno caratterizzata e che le hanno conferito l’attuale aspetto.Si tratta di opere di consolidamento, di recupero e di ripristino che hanno occupato un’epoca che va dagli ultimi vent’anni del Novecento fino ad ora. Solo dopo questa fase di studio e di ricerca si è passati ad elaborare un programma di riutilizzo della Villa, che occupa il quinto capitolo della Tesi. L’idea progettuale sviluppata parte dall'intento di valorizzare questo complesso edilizio che, essendo di proprietà comunale, è spesso oggetto di manifestazioni culturali. La grande corte esterna, il piano terra del corpo centrale ed i vecchi magazzini al piano interrato sono oggigiorno sede di incontri di moda e di momenti espositivi temporanei, molti dei quali legati alla produzione calzaturiera locale. San Mauro Pascoli ospita infatti le sede di alcune delle più note marche dell'alta moda calzaturiera e la sua economia così come la sua storia, è legata a questa attività che da più di un secolo rappresenta una vera e propria attrattiva locale. Il tipo di intervento che si viene a delineare parte quindi dal voler privilegiare questa tradizione del luogo, pertanto il progetto prevede l’inserimento di un Museo della scarpa e lo spostamento della scuola calzaturiera CERCAL, al fine di rendere Villa Torlonia un centro di attrazione turistica.
Resumo:
This study investigates biomass and particulate matter also known as PM produced from the combustion of a domestic boiler powered by mais and how to separate PM from the stream of smoke output from the boiler using wet scrubber with structured packing. Sperimentations show the inefficiency of the separator used, so we provide an optimization of the structured packing changing geometric parameters as angle of the bend or thickness of the channels. In order to obtain a higher separation efficiency we remove the structured packinkg and introduce a packed bed composed of spheres of polyethylene with a diameter of 3 mm.
Resumo:
The historical iron ore deposits of eastern Elba held great importance for the region and were its primary source of iron. The Torre di Rio skarn, despite its easily accessible outcrop and vicinity to the larger Rio Marina deposit, was never properly characterized. The results of petrographic and microthermometric study presented in this work provide new constraints on the Torre di Rio skarn. Mineral assemblage of ilvaite, calcite, quartz, iron oxides and sulphides combined with textural evidence indicate that Torre di Rio skarn does not fit into classical skarn model. The complex paragenetic sequence and overlapping of skarn and ore mineralogy is result of fast formation at relatively low temperatures evidenced by the silicon enrichment and pervasive nature of limonite alteration. Hematite-magnetite textural relationship points to boundary conditions of the ore fluid in terms of oxygen fugacity. Eutectic temperatures range from -16 to -33 °C indicating complex fluids. Calculated salinities range from 1.4 to 17.4 wt% NaCleq suggesting multiple fluids of different compositions. Total homogenization temperatures vary from 330 °C to 150 °C with both homogeneously and heterogeneously trapped FIAs. Ore deposition is concentrated where skarn formation was controlled primarily by phase separation during boiling. Calculated fluid pressure at boiling suggest shallow formation depth of a few hundred meters and constrains maximum temperature of ore deposition to c. 260 °C. This work suggest that relatively low salinities of fluid inclusions could indicate dominant marine origin of the hydrothermal fluids that were activated by the Porto Azzurro pluton emplacement and that scavenged Fe from sedimentary host rocks. During boiling at shallow depths and decreasing iron solubility, these fluids started precipitating Fe-minerals at Torre di Rio mineralization. Mixing with batches of more saline fluids at around 236 °C increased salinity abruptly and marked the end of ore deposition.