7 resultados para Surf clam Spisula solidissima
em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
Descrizione di varie tipologie di stratificati di fibre per l'ottenimento di manufatti molto economici rispetto a soluzioni precedentemente realizzate.
Resumo:
The Bioconcentration Factor (BCF) is the principal source of information used to assess and regulate the potential hazard and risk for a chemical that has the potential to bioaccumulate in the marine environment, according to the Marine Strategy Framework Directive (MSFD). The main objective of this thesis was to estimate the BCFs of two different emerging contaminants in Ruditapes philippinarum (Manila clam) under controlled laboratory conditions: the UV filter 4-methylbenzylidene camphor (4-MBC) commonly used in skincare products, and the artificial sweetener Acesulfame potassium (ACE-K) used as a food additive. Ruditapes philippinarum organisms were exposed directly to 4-MBC and ACE-K nominal concentration of 1, 10 and 100 μg L-1 during 10 days. Bioconcentration factors (BCFs) were estimated according to 3 different models for both compounds. The 4-MBC estimated BCFs fall in range of 61553 - 539143 L Kg-1, showing that this compound is very bioaccumulative and could also undergo biomagnification in the marine food chain. On the contrary, estimated ACE-K BCF is consistently lower, in order of 7 L Kg-1 for the nominal exposure concentration of 100 μg L-1. The low ACE-K BCF could be explained by its high solubility in water and thus a rapid metabolization by clams during the experiments. In summary, future research focusing on the marine environment is needed on these two emerging compounds.
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Un artificial surfing reef (di seguito ASR) è un’importante opera che ha come obiettivo principe la riproduzione di onde e correnti ideali per eseguire il surf. Com’è noto, questo spettacolare sport si basa sul processo di frangimento delle onde che si propagano a riva. Ciò nonostante gli ASR possono servire come opere di difesa dall’erosione della spiaggia essendo in grado di smorzare sulla loro cresta l’energia ondosa. In questo lavoro di tesi si andrà ad analizzare quali parametri sono necessari per rendere uno paraggio fruibile dai surfers assieme ad una disamina degli effetti che un ASR può ingenerare sull’idrodinamica della costa, oltre a definire compiutamente i criteri di progettazione di un reef artificiale, basandoci su studi pregressi di progettisti e su evidenze sperimentali condotte su modelli fisici. Applicheremo tali criteri progettuali ad un caso pratico sulle coste emiliano - romagnole, nella provincia di Rimini laddove il fiume Conca sfocia in Adriatico. Ci baseremo su una progettazione di massima dell’ASR ed infine, anche sulla base di una sommaria analisi dei costi, valuteremo quale alternativa meglio si addica allo stato della costa e del litorale della regione.
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The ability to represent the transport and fate of an oil slick at the sea surface is a formidable task. By using an accurate numerical representation of oil evolution and movement in seawater, the possibility to asses and reduce the oil-spill pollution risk can be greatly improved. The blowing of the wind on the sea surface generates ocean waves, which give rise to transport of pollutants by wave-induced velocities that are known as Stokes’ Drift velocities. The Stokes’ Drift transport associated to a random gravity wave field is a function of the wave Energy Spectra that statistically fully describe it and that can be provided by a wave numerical model. Therefore, in order to perform an accurate numerical simulation of the oil motion in seawater, a coupling of the oil-spill model with a wave forecasting model is needed. In this Thesis work, the coupling of the MEDSLIK-II oil-spill numerical model with the SWAN wind-wave numerical model has been performed and tested. In order to improve the knowledge of the wind-wave model and its numerical performances, a preliminary sensitivity study to different SWAN model configuration has been carried out. The SWAN model results have been compared with the ISPRA directional buoys located at Venezia, Ancona and Monopoli and the best model settings have been detected. Then, high resolution currents provided by a relocatable model (SURF) have been used to force both the wave and the oil-spill models and its coupling with the SWAN model has been tested. The trajectories of four drifters have been simulated by using JONSWAP parametric spectra or SWAN directional-frequency energy output spectra and results have been compared with the real paths traveled by the drifters.
Resumo:
La realtà aumentata, unitamente a quella mista, stanno rapidamente prendendo pieno all'interno di molti aspetti della vita umana. Scopo di questo lavoro è di analizzare tecnologie e tecniche esistenti al fine di applicarle ad un caso reale, la rilevazione e la sovrapposizione di un oggetto digitale tridimensionale ad uno presente in un museo.
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DUNE (Deep Underground Neutrino Experiment) è un esperimento internazionale attualmente in costruzione al laboratorio Fermilab in Illinois, Stati Uniti. Il suo scopo sarà quello di studiare alcuni dei fenomeni e quesiti aperti che riguardano i neutrini: particelle debolmente interagenti facenti parte del Modello Standard. In particolare DUNE intende studiare il fenomeno dell'oscillazione di sapore dei neutrini, osservare neutrini provenienti da supernove e stelle di neutroni per studiarne la formazione e ricercare l'eventuale decadimento dei protoni. L'esperimento sarà formato da due siti sperimentali distanti circa 1300 km tra loro: il Near Detector situato a Fermilab ed il Far Detector, situato al Sanford Underground Research Facility (SURF) in South Dakota. Questa tesi è rivolta in particolare al sistema di fotorivelazione del Far Detector, che utilizza fotomoltiplicatori al silicio (Silicon Photomultipliers, o SiPM). Questi dispositivi dovranno funzionare in condizioni criogeniche in argon liquido, perciò è stata avviata un'intensiva campagna di test volta alla caratterizzazione e validazione dei sensori che saranno montati nell'apparato. La sezione INFN di Bologna è coinvolta in questa campagna e dovrà testare una parte dei SiPM destinati all'impiego in DUNE. A tale scopo è stato realizzato, nei laboratori INFN, un sistema per il test di tali dispositivi in criogenia su larga scala. L'attività di tesi ha previsto la caratterizzazione di diversi SiPM sia a temperatura ambiente sia in criogenia e l'analisi delle distribuzioni statistiche dei parametri di diversi campioni di SiPM.
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In questo studio, un modello nidificato "child" ad alta risoluzione (risoluzione 1/48°) è ottenuto attraverso la piattaforma SURF. Il modello "child" è ottenuto tramite "downscaling" dei campi medi giornalieri dal modello globale "parent" (1/12°). Questo permette di osservare le caratteristiche della sottomesoscala in due regioni dell'oceano Atlantico settentrionale, Azzorre e Bermuda, dal 4 al 12 gennaio 2021. Questa tesi si propone di condurre un'analisi preliminare della relazione fra il raggio di deformazione baroclino e l'esordio dell'attività di sottomesoscala, nelle regioni di interesse. A questo scopo, vengono effettuati molti confronti fra i campi risultanti dal "parent" e dal "child". In particolare, ci concentriamo sulla Mixed-Layer Instability (MLI) studiata attraverso variabili come la Mixed-Layer Depth (MLD), la vorticità relativa, le velocità orizzontali e verticali, l'energia cinetica e la frequenza di Brunt-Vaisala. Dai risultati, mentre il modello "parent" sembra inadeguato, quello "child" è in grado di rilevare la MLI e la presenza di filamenti e scie topografiche in entrambe le regioni, riproducendo meglio le correnti orizzontali e verticali alla sottomesoscala. Ciò fornisce una connessione tra mesoscala e sottomesoscala: mentre nelle Azzorre la MLI sembra svolgere un ruolo chiave nella ristratificazione della colonna d'acqua, lo stesso non sembra nelle Bermuda dove i vortici di mesoscala sono più ampi, influendo maggiormente sulla stratificazione verticale. Qui, i processi di ristratificazione sembrerebbero correlati alle mesoscale piuttosto che alle sottomesoscale. La MLI giocherebbe comunque un ruolo nella generazione di correnti alla sottomesoscala, insieme ad altri processi come la frontogenesi e le scie topografiche. In conclusione, il valore del raggio di deformazione baroclino non sembra influenzare l'attivazione dei processi di sottomesoscala, mentre sembrerebbe determinare l'importanza della MLI nel processo di ristratificazione.