7 resultados para Sfm

em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna


Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

Nel corso degli ultimi anni è nata a Bologna l’idea di un Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM),il quale si inserisce in un progetto di riassetto del servizio ferroviario regionale dell’Emilia – Romagna che prevede il potenziamento dei collegamenti ferroviari all’interno del bacino Bolognese. Il lavoro di tesi ha lo scopo di fornire una possibile gestione ottimizzata del materiale rotabile, attraverso la determinazione di una flotta omogenea che verrà impiegata all’interno del Servizio Ferroviario Metropolitano del bacino bolognese. Tale gestione ottimizzata prevederà l’impiego di un’unica tipologia di treni declinata in due versioni di diversa capacità in termini di posti a sedere.

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

Nel presente lavoro di tesi è stato analizzato il SFM bolognese con particolare riguardo alla linea 6 prevedendo la sua realizzazione mediante la tecnologia tram-treno.

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

La tesi si pone il duplice obiettivo, da un lato, di seguire e approfondire i lavori di restauro e messa in sicurezza delle facciate di palazzo del Podestà, dall'altro, contemporaneamente, di proporre, sviluppare e sperimentare strumenti digitali da utilizzare durante la progettazione e l'esecuzione degli interventi di Restauro. Il settore del restauro architettonico si presenta, più di tanti altri, caratterizzato dalla molteplicità delle figure che intervengono nel corso del processso produttivo e dalla grandissima varietà e quantità di informazioni che entrano in gioco, partendo dalla fase di rilievo dello stato di fatto, fino all'indispensabile documentazione di fine lavori. Prendendo avvio, dunque, dal tirocinio svolto presso la Leonardo S.r.l. di Bologna, si è svolta una riflessione sui processi gestionali ed operativi legati alle operazioni di restauro e ci si è proposti di sviluppare e proporre alcuni strumenti digitali che, senza stravolgere l'attuale processo produttivo, potessero portare benefici operativi all'attività aziendale, facilitare il controllo ed il feedback da parte del committente e migliorare ed alleggerire l'onere della rendicontazione dei lavori. L'orizzonte di questi strumenti è multiplo: per l'attualità è stata sviluppata, in collaborazione con l'ENEA di Bologna, un'applicazione mobile su piattaforma FileMaker per la gestione delle operazioni di restauro attraverso la creazione di un database per la gestione delle analisi e del cantiere; mentre, per uno sviluppo "a regime" fra qualche anno, si è valutata l'efficacia di tecnologie SfM (Structure from Motion) per il rilievo speditivo e la documentazione. Nell'ottica di sviluppi ancora più lontani, infine, le due fasi saranno riunite nella proposta di tecnologie di realtà aumentata con l'obiettivo futuribile di poter passare direttamente dalla realtà e dal rilievo tridimensionale speditivo al progetto ed alla documentazione, senza dovere necessariamente passare da elaborati grafici bidimensionali. Durante tutte queste fasi lo sviluppo delle tecnologie è proceduto di pari passo con il cantiere di palazzo del Podestà, tanto nelle fasi di approfondita ricerca storica, quanto nella produzione delle schede di intervento. L'occasione della ricerca storica ha anche permesso di stilare un semplice regesto, corredato da immagini e bibliografia che raduna ed integra con materiali inediti i numerosi contributi sul tema che si sono succeduti dalla fine del XIX ai giorni nostri.

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

La tesi si occupa dell'uso di più tecniche fotogrammetriche e di strumenti GIS nel recupero digitale e nell'integrazione di una molteplicità di dati storici, opportunamente georeferenziati, inerenti l'area del Centro Cadore, ai fini anche della valorizzazione turistico-culturale del territorio. Un ampio spazio viene dato alla caratterizzazione del territorio e delle fonti - cartografiche, fotografiche e testuali - che sono state recuperate ed organizzate in archivio. Le applicazioni fotogrammetriche comprendono la generazione di ortofoto digitali a scala territoriale da immagini storiche e modelli 3D close-range ottenuti con tecniche SfM.

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

The ecosystem services provided by bees are very important. Factors as habitat fragmentation, intensive agriculture and climate change are contributing to the decline of bee populations. The use of remote sensing could be a useful tool for the recognition of sites with a high diversity, before performing a more expensive survey in the field. In this study the ability of Unmanned Aerial Vehicles (UAV) images to estimate biodiversity at local scale has been analysed testing the concept of the Height Variation Hypothesis (HVH). This approach states that, the higher the vegetation height heterogeneity (HH) measured by remote sensing information, the higher the vertical complexity and the higher vegetation species diversity. In this thesis the concept has been brought to a higher level, in order to understand if the vegetation HH can be considered a proxy also of bee species diversity and abundance. We tested this approach collecting field data on bees/flowers and RGB images through an UAV campaign in 30 grasslands in the South of the Netherlands. The Canopy Height Model (CHM) were derived through the photogrammetry technique "Structure from Motion" (SfM) with resolutions of 10cm, 25cm, 50cm. Successively, the HH assessed on the CHM using the Rao's Q heterogeneity index was correlated to the field data (bee abundance, diversity and bee/flower species richness). The correlations were all positive and significant. The highest R2 values were found when the HH was calculated at 10cm and correlated to bee species richness (R2 = 0.41) and Shannon’s H index (R2 = 0.38). Using a lower spatial resolution the goodness of fit slightly decreases. For flower species richness the R2 ranged between 0.36 to 0.39. Our results suggest that methods based on the concept behind the HVH, in this case deriving information of HH from UAV data, can be developed into valuable tools for large-scale, standardized and cost-effective monitoring of flower diversity and of the habitat quality for bees.

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

L’incessante urbanizzazione e il continuo aumento della popolazione urbana stanno generando nuove sfide per le pubbliche amministrazioni, le quali necessitano soluzioni per la gestione sostenibile di risorse primarie (cibo, acqua, suolo, fonti energetiche) e la corretta pianificazione delle città, allo scopo di salvaguardare le condizioni ambientali, la salute dei cittadini e il progresso economico: in questo complesso panorama si afferma il concetto di Digital Twin City (DTC) o gemello digitale della città, la controparte virtuale di oggetti e processi in ambiente urbano in grado di comunicare con essi e di simularne, replicarne e predirne i possibili scenari. In questo contesto, un elemento essenziale è costituito dal modello geometrico 3D ad alta fedeltà dell'ambiente urbano, e la Geomatica fornisce gli strumenti più idonei alla sua realizzazione. La presente elaborazione si sviluppa in tre parti: nella prima è stata condotta un’analisi della letteratura sui DTC, in cui sono state evidenziate le sue caratteristiche principali come l’architettura, le tecnologie abilitanti, alcune possibili modellazioni, ostacoli, scenari futuri ed esempi di applicazioni reali, giungendo alla conclusione che un accurato modello 3D della città deve essere alla base dei DTC; nella seconda parte è stata illustrata nel dettaglio la teoria delle principali tecniche geomatiche per la realizzazione di modelli 3D ad alta fedeltà, tra cui le tecniche fotogrammetriche di aerotriangolazione e l’algoritmo Structure from Motion (SfM); nella terza e ultima parte è stata condotta una sperimentazione su tre zone campione del comune di Bologna di cui, grazie ad un dataset di fotogrammi nadirali e obliqui ottenuto da un volo fotogrammetrico realizzato nel 2022, sono state ottenute Reality Meshes e ortofoto/DSM. I prodotti della terza zona sono stati confrontati con i medesimi ottenuti da un dataset del 2017. Infine, sono state illustrati alcuni strumenti di misura e di ritocco dei prodotti 3D e 2D.