2 resultados para Plaza de la Romanilla (Granada, Andalusia)

em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna


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Il presente lavoro ha come scopo lo studio del fenomeno linguistico dell'apertura vocalica nella parlata della città di Granada. Attraverso un'approfondita analisi fonetica della produzione orale di parlanti granadini, viene proposta un'indagine sulle eventuali implicazioni che il fenomeno dell'apertura vocalica può avere sul sistema grammaticale spagnolo, aggiornando al 2012 gli studi su tale argomento.

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Il presente elaborato finale del corso di laurea in Mediazione Linguistica Interculturale si pone come obiettivo quello di fare luce sulla condizione che l’Andalusia versava durante gli anni che precedono e che definiscono la transizione politica degli anni 1975-1979 attraverso l’analisi dell’opera teatrale Quejío della compagnia La Cuadra de Sevilla, guidata da Salvador Távora. Dagli spettacoli di flamenco nelle storiche vie alle tradizioni centenarie e religiose che attraggono turisti da tutto il mondo, mi sono sempre chiesta se il ritratto così perfetto di questa città, e più generalmente, dell’Andalusia, rispecchiasse davvero la realtà, come quella dipinta nelle cartoline e nei quadretti che vendono ai turisti dietro Plaza de España. È proprio da qui che parte la mia analisi: ripercorrere quelle che sono le peculiarità che definiscono la regione dell’Andalusia, comprendendone limiti e manipolazioni folkloriche da parte di generazioni politiche con lo scopo di nascondere la sua vera realtà storica. A questo proposito, prenderò in analisi l’opera Quejío, come ho precedentemente detto, la quale, ricca di metafore e allusioni, rappresenta una denuncia alla povertà e repressione che dilagavano in Andalusia in quegli anni. Significativa è stata la nascita del cosiddetto Teatro Independiente, da cui La Cuadra de Sevilla ne trae gli ideali e le caratteristiche, che fa da sfondo a un periodo critico per l’Andalusia: quello della transizione spagnola, nonché il passaggio dalla dittatura di Francisco Franco alla democrazia. La regione è stata segnata negativamente dalla situazione sociale e politica: una terra rurale e di latifondisti, destinata alla precarietà e alla censura a cui La Cuadra de Sevilla si oppone contribuendo a restituire alla cultura andalusa la propria realtà storica, lontana dallo stereotipo inculcato nei viaggiatori, attraverso un grido di protesta sulle note del flamenco.