2 resultados para Offray de La Mettrie, Julien: Ihmiskone

em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna


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Il progetto di tesi si sviluppa in una delle tre aree individuate dal bando di concorso indetto dal Comune di Rimini, allo scopo di riqualificare il lungomare della città, donandogli una nuova immagine in Italia e nel mondo. Le aree, tra di loro attigue, si collocano su di un tratto di costa lungo circa due km, che vanno da piazzale Boscovich al Parco Fellini, dal Parco Fellini a piazzale Kennedy e da piazzale Kennedy a piazza Marvelli, già piazza Tripoli. Si tratta di una procedura concorsuale sulla base delle leggi urbanistiche vigenti con la quale nel corso del 2008 l'Amministrazione Comunale di Rimini ha inteso ricercare soggetti privati per ridefinire in senso ambientale, urbano e funzionale, una delle parti più preziose e delicate della città: il waterfront di Marina centro. In particolare il bando stabiliva tutta una serie di obbiettivi da perseguire tra i quali: l'aumento dell'attività turistica per tutto l'arco dell'anno, la riorganizzazione della viabilità, la realizzazione di spazi legati al commercio e al terziario, la riqualificazione urbana, una diversa collocazione degli attuali parcheggi, la completa pedonalizzazione del lungomare, oggi principale elemento viario di questa parte di città. Alla scadenza del bando, il 28 marzo del 2008 sono pervenuti agli uffici comunali tre proposte: dallo Studio Altieri con l'architetto Julien de Smedt e Coopsette con l'architetto Jean Nouvel per il bando relativo al tratto Piazzale Boscovich – piazzale Kennedy; e da Gecos con Foster + Partners per il tratto piazzale Kennedy – piazza Marvelli. Nello sviluppo del progetto mi è sembrato necessario integrare quelle che erano le richieste del bando con alcune scelte programmatiche, di forte impatto, ma a mio avviso indispensabili per assicurare e ritrovare quella “urbanità” che qui sembra sia stata dimenticata. In tal senso in prossimità di piazzale Boscovich ho proposto la realizzazione di una serie di spazi culturali legati allo spettacolo, per mezzo di due auditorium con sale di 250 e 900 posti e una serie di spazi espositivi legati alle varie manifestazioni.

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Pubblicato tra il 1844 e il 1846 come romanzo d’appendice, Il conte di Montecristo è un romanzo di Alexandre Dumas di cui la fama è ormai nota e condivisa. Nonostante il grande successo e apprezzamento da parte dei lettori, l’opera ha dovuto affrontare un lungo percorso di rivalutazione. Per molto tempo, la critica colta ha infatti relegato il romanzo ad una letteratura bassa e popolare, aggettivo a lungo considerato ed utilizzato con accezione negativa. Lo scopo dell’elaborato è dunque quello di comprendere come la reputazione dell’opera abbia influito sull’attenzione dedicata alle edizioni integrali e, in particolare, alle traduzioni italiane. Infatti, per più di un secolo, la maggior parte di queste ultime sono state caratterizzate da tagli e modifiche di cui si è voluto mostrare l’impatto e la natura attraverso il confronto di passaggi scelti appartenenti a tre edizioni ritenute rappresentative: l’edizione Laffont del 1993, l’edizione Mondadori del 1984 e l’edizione pubblicata da Donzelli Editore nel 2010.