3 resultados para OURSOURCING - BARRANQUILLA (ATLANTICO)

em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna


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The aim of this study was to reconstruct a solid phylogeny of four genera of the Rajidae family (Chondrichthyans: Batoidea) using a concatenated alignment of mtDNA genes. Then use the resultant tree to estimate divergence time between taxa based on molecular clock and fossil calibration and conduct biogeographic analysis. The intent was to prove that the actual distribution of species of Eastern Atlantic and Mediterranean skates is due to a series of vicariant events. The species considered belongs to two different tribe: Rajini (Raja and Dipturus) and Amblyrajini (Leucoraja and Rajella). The choice of this genera is due to their high presence in the area of interest and to the richness of endemic species. The results show that despite the ancient origin of Rajidae (97 MYA), the Eastern Atlantic and Mediterranean faunas originated more recently, during Middle Miocene-Late Pliocene, after the closure of connection between these areas and the Indo-Pacific ocean (15 MYA). The endemic species of the Mediterranean (Raja asterias, R. radula, R. polystigma and Leucoraja melitensis) originated after the Messinian salinity crisis (7-5 MYA), when the recolonization of the basin occurred, and are still maintained in allopatric distribution by the presence of biogeographic barriers. Moreover from 4 to 2.6 MYA we can observe the formation of sister species for Raja, Leucoraja and Rajella, one of which has a Northern distribution, and the other has a Southern distribution (R. clavata vs R. straeleni, L. wallacei vs L. naevus, R. fyllae vs R. caudaspinosa and R. kukujevi vs R. leopardus + R. barnardi). The Quaternary and present oceanographic discontinuities that occur along the western African continental shelf (e.g., Cape Blanc and the Angola–Benguela Front) might contribute to the maintenance of low or null levels of gene flow between these closely related siblings species. Also sympatric speciation must be invoked to explain the evolution of skates, for example for the division between R. leopardus and R. barnardi. The speciation processes followed a south-to-north pathways for Dipturus and a north-to-south pathways for Raja, Leucoraja and Rajella underling that the evolution of the genera occurred independently. In the end, it is conceivable that the evolutionary pathways of the tribes followed the costal line during the gondwana fragmentation. The results demonstrate that the evolution of this family is characterized by a series of parallel and independent speciation events, strictly correlated to the tectonic movement of continental masses and paleogeographic and paleoclimatic events and so can be explained by a panbiogeographical (vicariance) model.

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In questo studio, un modello nidificato "child" ad alta risoluzione (risoluzione 1/48°) è ottenuto attraverso la piattaforma SURF. Il modello "child" è ottenuto tramite "downscaling" dei campi medi giornalieri dal modello globale "parent" (1/12°). Questo permette di osservare le caratteristiche della sottomesoscala in due regioni dell'oceano Atlantico settentrionale, Azzorre e Bermuda, dal 4 al 12 gennaio 2021. Questa tesi si propone di condurre un'analisi preliminare della relazione fra il raggio di deformazione baroclino e l'esordio dell'attività di sottomesoscala, nelle regioni di interesse. A questo scopo, vengono effettuati molti confronti fra i campi risultanti dal "parent" e dal "child". In particolare, ci concentriamo sulla Mixed-Layer Instability (MLI) studiata attraverso variabili come la Mixed-Layer Depth (MLD), la vorticità relativa, le velocità orizzontali e verticali, l'energia cinetica e la frequenza di Brunt-Vaisala. Dai risultati, mentre il modello "parent" sembra inadeguato, quello "child" è in grado di rilevare la MLI e la presenza di filamenti e scie topografiche in entrambe le regioni, riproducendo meglio le correnti orizzontali e verticali alla sottomesoscala. Ciò fornisce una connessione tra mesoscala e sottomesoscala: mentre nelle Azzorre la MLI sembra svolgere un ruolo chiave nella ristratificazione della colonna d'acqua, lo stesso non sembra nelle Bermuda dove i vortici di mesoscala sono più ampi, influendo maggiormente sulla stratificazione verticale. Qui, i processi di ristratificazione sembrerebbero correlati alle mesoscale piuttosto che alle sottomesoscale. La MLI giocherebbe comunque un ruolo nella generazione di correnti alla sottomesoscala, insieme ad altri processi come la frontogenesi e le scie topografiche. In conclusione, il valore del raggio di deformazione baroclino non sembra influenzare l'attivazione dei processi di sottomesoscala, mentre sembrerebbe determinare l'importanza della MLI nel processo di ristratificazione.

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Il salmone atlantico (Salmo salar), grazie alle proprie caratteristiche sensoriali e nutrizionali, è una specie ittica ad alto valore commerciale, oggetto di numerose ricerche volte a migliorare l’efficienza del suo allevamento e la qualità dei suoi prodotti trasformati. Ad oggi, l’affumicatura a freddo (< 30°C) è il processo più comunemente applicato per valorizzare il salmone ed estenderne la shelf-life (SL), ma l’esposizione all’ossigeno atmosferico durante suddetta operazione favorisce l’ossidazione dei lipidi e la perdita di valore nutrizionale. Lo scopo del presente lavoro di tesi è stato quello di valutare l’effetto di un processo innovativo di crio- affumicatura sulla SL di filetti di salmone atlantico. A tal fine, dei filetti sono stati affumicati a 5 e 22 °C attraverso un prototipo che sfrutta l'azoto liquido come fluido di raffreddamento e l’azoto gassoso come carrier dei fumi e sono stati confrontati con filetti affumicati a 22°C in aria (affumicatura a freddo convenzionale) per lo stesso tempo (3 ore). Una volta disidratati osmoticamente, affumicati e confezionati sottovuoto, i campioni sono stati sottoposti alle determinazioni di colore, texture, sale, contenuto lipidico, aw, umidità, pH, fenoli e indici di ossidazione lipidica durante 32 giorni di conservazione refrigerata. L’evoluzione della qualità microbiologica dei filetti è stata invece valutata fino a 45 giorni. Dai risultati è emerso che, a parità di durata del trattamento, l’utilizzo della crio-affumicatura in azoto ha permesso di ridurre l’entità della perossidazione lipidica e ottenere una SL microbiologica maggiore rispetto all’affumicatura a freddo in azoto, probabilmente in ragione del mantenimento della catena del freddo. Inoltre, a seguito dell’utilizzo di azoto come gas carrier al posto dell’aria, l’assorbimento dei fenoli è risultato minore, fatto che probabilmente ha determinato una minore inibizione della crescita microbica e, pertanto, una SL microbiologica più breve.