5 resultados para Number symbolism
em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
Lo studio della turbolenza è di fondamentale importanza non solo per la fluidodinamica teorica ma anche perchè viene riscontrata in una moltitudine di problemi di interesse ingegneristico. All'aumentare del numero di Reynolds, le scale caratteristiche tendono a ridurre le loro dimensioni assolute. Nella fluidodinamica sperimentale già da lungo tempo si è affermata l'anemometria a filo caldo, grazie ad ottime caratteristiche di risoluzione spaziale e temporale. Questa tecnica, caratterizzata da un basso costo e da una relativa semplicità, rende possibile la realizzazione di sensori di tipo artigianale, che hanno il vantaggio di poter essere relizzati in dimensioni inferiori. Nonostante l'ottima risoluzione spaziale degli hot-wire, infatti, si può verificare, ad alto numero di Reynolds, che le dimensioni dell'elemento sensibile siano superiori a quelle delle piccole scale. Questo impedisce al sensore di risolvere correttamente le strutture più piccole. Per questa tesi di laurea è stato allestito un laboratorio per la costruzione di sensori a filo caldo con filo di platino. Sono in questo modo stati realizzati diversi sensori dalle dimensioni caratteristiche inferiori a quelle dei sensori disponibili commercialmente. I sensori ottenuti sono quindi stati testati in un getto turbolento, dapprima confrontandone la risposta con un sensore di tipo commerciale, per verificarne il corretto funzionamento. In seguito si sono eseguite misure più specifiche e limitate ad alcune particolari zone all'interno del campo di moto, dove è probabile riscontrare effetti di risoluzione spaziale. Sono stati analizzati gli effetti della dimensione fisica del sensore sui momenti statistici centrali, sugli spettri di velocità e sulle funzioni di densità di probabilità.
Resumo:
La tesi ha lo scopo di iniziare, in quanto non lo esaurisce completamente, a riordinare il percorso fatto nella stima del kissing number.
Resumo:
Nel presente lavoro di tesi ho sviluppato un metodo di analisi di dati di DW-MRI (Diffusion-Weighted Magnetic Resonance Imaging)cerebrale, tramite un algoritmo di trattografia, per la ricostruzione del tratto corticospinale, in un campione di 25 volontari sani. Il diffusion tensor imaging (DTI) sfrutta la capacità del tensore di diffusione D di misurare il processo di diffusione dell’acqua, per stimare quantitativamente l’anisotropia dei tessuti. In particolare, nella sostanza bianca cerebrale la diffusione delle molecole di acqua è direzionata preferenzialmente lungo le fibre, mentre è ostacolata perpendicolarmente ad esse. La trattografia utilizza le informazioni ottenute tramite il DW imaging per fornire una misura della connettività strutturale fra diverse regioni del cervello. Nel lavoro si è concentrata l’attenzione sul fascio corticospinale, che è coinvolto nella motricità volontaria, trasmettendo gli impulsi dalla corteccia motoria ai motoneuroni del midollo spinale. Il lavoro si è articolato in 3 fasi. Nella prima ho sviluppato il pre-processing di immagini DW acquisite con un gradiente di diffusione sia 25 che a 64 direzioni in ognuno dei 25 volontari sani. Si è messo a punto un metodo originale ed innovativo, basato su “Regions of Interest” (ROIs), ottenute attraverso la segmentazione automatizzata della sostanza grigia e ROIs definite manualmente su un template comune a tutti i soggetti in esame. Per ricostruire il fascio si è usato un algoritmo di trattografia probabilistica che stima la direzione più probabile delle fibre e, con un numero elevato di direzioni del gradiente, riesce ad individuare, se presente, più di una direzione dominante (seconda fibra). Nella seconda parte del lavoro, ciascun fascio è stato suddiviso in 100 segmenti (percentili). Sono stati stimati anisotropia frazionaria (FA), diffusività media, probabilità di connettività, volume del fascio e della seconda fibra con un’analisi quantitativa “along-tract”, per ottenere un confronto accurato dei rispettivi percentili dei fasci nei diversi soggetti. Nella terza parte dello studio è stato fatto il confronto dei dati ottenuti a 25 e 64 direzioni del gradiente ed il confronto del fascio fra entrambi i lati. Dall’analisi statistica dei dati inter-subject e intra-subject è emersa un’elevata variabilità tra soggetti, dimostrando l’importanza di parametrizzare il tratto. I risultati ottenuti confermano che il metodo di analisi trattografica del fascio cortico-spinale messo a punto è risultato affidabile e riproducibile. Inoltre, è risultato che un’acquisizione con 25 direzioni di DTI, meglio tollerata dal paziente per la minore durata dello scan, assicura risultati attendibili. La principale applicazione clinica riguarda patologie neurodegenerative con sintomi motori sia acquisite, quali sindromi parkinsoniane sia su base genetica o la valutazione di masse endocraniche, per la definizione del grado di contiguità del fascio. Infine, sono state poste le basi per la standardizzazione dell’analisi quantitativa di altri fasci di interesse in ambito clinico o di studi di ricerca fisiopatogenetica.
Resumo:
Approaching the world of the fairy tale as an adult, one soon realizes that things are not what they once seemed during story time in bed. Something that once appeared so innocent and simple can become rather complex when digging into its origin. A kiss, for example, can mean something else entirely. I can clearly remember my sister, who is ten years older than I am, telling me that the fairy tales I was told had a mysterious hidden meaning I could not understand. I was probably 9 or 10 when she told me that the story of Sleeping Beauty, which I used to love so much in Disney’s rendering, was nothing more than the story of an adolescent girl, with all the necessary steps needed to become a woman, the bleeding of menstruation and the sexual awakening - even though she did not really put it in these terms. This shocking news troubled me for a while, so much so that I haven’t watched that movie since. But in reality it was not fear that my sister had implanted in me: it was curiosity, the feeling that I was missing something terribly important behind the words and images. But it was not until last year during my semester abroad in Germany, where I had the chance to take a very interesting English literature seminar, that I fully understood what I had been looking for all these years. Thanks to what I learned from the work of Bruno Bettelheim, Jack Zipes, Vladimir Propp, and many other authors that wrote extensively about the subject, I feel I finally have the right tools to really get to know this fairy tale. But what I also know now is that the message behind fairy tales is not to be searched for behind only one version: on the contrary, since they come from oral traditions and their form was slowly shaped by centuries of recountals and retellings, the more one digs, the more complete the understanding of the tale will be. I will therefore look for Sleeping Beauty’s hidden meaning by looking for the reason why it did stick so consistently throughout time. To achieve this goal, I have organized my analysis in three chapters: in the first chapter, I will analyze the first known literary version of the tale, the French Perceforest, and then compare it with the following Italian version, Basile’s Sun, Moon, and Talia; in the second chapter, I will focus on the most famous and by now classical literary versions of Sleeping Beauty, La Belle Au Bois Dormant, written by the Frenchman, Perrault, and the German Dornröschen, recorded by the Brothers Grimm’s; finally, in the last chapter, I will analyze Almodovar’s film Talk to Her as a modern rewriting of this tale, which after a closer look, appears closely related to the earliest version of the story, Perceforest.
Resumo:
Lo scopo della presente ricerca è sottolineare la tendenza alla ossessiva e spesso superflua ricerca del simbolismo nell’analisi di opere, specificatamente testi letterari e film, e proporre una possibile soluzione per porre fine o almeno diminuire gli effetti del fenomeno. A partire da una definizione esaustiva della parola simbolo, l’analisi verterà sull’evoluzione del concetto di simbolismo attraverso i media, e il cambiamento intrinseco causato da tale evoluzione. In seguito, analizzerò un semisconosciuto ma emblematico sondaggio, condotto nel 1973 da Bruce McAllister, all’epoca studente, che interrogò acutamente numerosi autori riguardo al loro rapporto con il simbolismo, ponendo l’accento su alcune delle risposte da lui ricevute, che gettano una luce rivelatrice sul symbol hunting e symbol planting. Dopodiché scenderò ancor più nel dettaglio, esemplificando con due storie brevi: Signs and Symbols (Segni e Simboli), di Vladimir Nabokov e Big Two-hearted River (Grande fiume a due cuori) di Hernest Hemingway. Dopodiché, analizzerò il falso simbolismo come luogo cinematografico, ponendo l’accento sugli aspetti di planting e hunting, e mi avvarrò dell’aiuto di due film significativi sul tema realizzati in tempi recenti, ovvero Inception (2010) e Memento (2000), di Christopher Nolan, che possono essere interpretati come una meta-critica dell’abuso di simboli, e rappresentano una pietra miliare nell’analisi di symbol planting e symbol hunting. In conclusione, proporrò la mia personale possibile soluzione, ovvero il prendere le opere d’arte in qualunque forma, specialmente di fiction, “così come sono”, separandole e scindendole dalle proprie aspettative. È necessario prendere in considerazione un ritorno alla letteralità, per poter avvicinarsi maggiormente alla vera anima di una storia, di un libro, di un film, altrimenti esiste la possibilità che tutto ciò che guardiamo o vediamo sia per sempre irrimediabilmente contaminato dalla nostra dimensione privata.