5 resultados para Ne bis in idem

em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna


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Oltre un miliardo di persone non ha oggi accesso allacqua potabile; pi di due miliardi il numero di coloro che vivono in condizioni igienico-sanitarie realmente proibitive. Sono 80 i paesi nel mondo (con il 40% della popolazione totale) in cui si riscontra difficolt di approvvigionamento e presenza di risorse idriche che mancano dei requisiti che dovrebbero essere assicurati per la tutela della salute: quotidianamente e sistematicamente il diritto di accesso allacqua, che nessun individuo dovrebbe vedersi negato, viene violato. Scarsit di acqua e non omogenea distribuzione sulla superficie terrestre sono fattori che concorrono alla crisi della risorsa, cui contribuiscono processsi di natura ambientale (cambiamenti climatici, desertificazione), di natura economica (le sorti dellindustria agroalimentare, la globalizzazione degli scambi, il bisogno crescente di energia), di natura sociale (migrazioni, urbanizzazione, crescita demografica, epidemie), di natura culturale (passaggio dal rurale allurbano, dallagricoltura di sussistenza a quella di profitto). Nellottica di uno sviluppo sostenibile un aumento indiscriminato dellofferta non pu costituire soluzione al continuo incremento della domanda di acqua. Si rende pertanto necessaria la definizione di politiche e strumenti di cambiamento nei modelli di consumo e nella pianificazione che consentano una riduzione degli squilibri nella distribuzione e nella gestione della risorsa a livello domestico e civile, industriale, agricolo. Luso efficiente, e quindi sostenibile, dellacqua da perseguirsi secondo le modalit: Risparmio, inteso come minore consumo di acqua allinizio del ciclo. Riciclo dellacqua in circuito chiuso, inteso come riuso dellacqua di scarico, o uso multiplo dellacqua. Una idonea utilizzazione dipende da una idonea progettazione, che abbia come finalit: La destinazione in via prioritaria delle fonti e delle risorse di pi elevata qualit agli usi idropotabili, con una graduale sostituzione del consumo per altri usi con risorse di minore pregio. La regolamentazione delluso delle acque sotterranee, mediante la limitazione del ricorso allimpiego di pozzi solo in mancanza di forniture alternative per uso civile, industriale, agricolo. Lincentivazione ad un uso razionale della risorsa, anche mediante lattuazione di idonee politiche tariffarie. Laumento dellefficienza delle reti di adduzione e distribuzione, sia civili che irrigue. La promozione di uso efficiente, riciclo e recupero di acqua nellindustria. Il miglioramento dellefficienza ed efficacia delle tecniche di irrigazione. La promozione del riutilizzo delle acque nei vari settori. La diffusione nella pratica domestica di apparati e tecnologie progettati per la riduzione degli sprechi e dei consumi di acqua. In ambito agricolo la necessit di un uso parsimonioso della risorsa impone il miglioramento dellefficienza irrigua, pari appena al 40%. La regione Emilia Romagna a livello locale, Israele a livello internazionale, forniscono ottimi esempi in termini di efficacia dei sistemi di trasporto e di distribuzione, di buona manutenzione delle strutture. Possibili soluzioni verso le quali orientare la ricerca a livello mondiale per arginare la progressiva riduzione delle riserve idriche sono: Revisione dei costi idrici. Recupero delle riserve idriche. Raccolta dellacqua piovana. Miglioramento degli impianti di distribuzione idrica. Scelta di metodi di coltivazione idonei alle caratteristiche locali. Scelta di colture a basso fabbisogno idrico. Conservazione della risorsa attraverso un sistema di irrigazione efficiente. Opere di desalinizzazione. Trasferimento idrico su vasta scala da unarea allaltra. Si tratta di tecniche la cui attuazione pu incrementare la disponibilit media pro capite di acqua, in particolare di coloro i quali non ne posseggono in quantit sufficiente per bere o sono privi di sistemi igienico-sanitari sufficienti.

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Il presente lavoro di tesi si inserisce nel Progetto Monitoraggio dei sedimenti del litorale dellARPA-Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente, e ne prende in considerazione parte dei risultati. Il progetto nato con lobiettivo di fornire una caratterizzazione dei sedimenti della costa emiliano-romagnola sommersa. Nello specifico questa tesi ha riguardato lapprendimento e lesecuzione delle analisi ecotossicologiche dei sedimenti compiute su due specie, lAmpelisca diadema (Costa, 1853) e il Paracentrotus lividus (Lamarck, 1816), allo scopo di determinare lo stato di contaminazione dei sedimenti considerati e classificarli secondo classi di giudizio di tossicit predefinite. A tali test ecotossicologici sono stati sottoposti campioni di sedimenti campionati nel 2010 in 104 siti e 4 diverse batimetrie posti lungo tutto il litorale emiliano-romagnolo. I risultati ottenuti nellambito dei due test ecotossicologici sono stati analizzati separatamente e confrontati con dati riguardanti la batimetria e le caratteristiche chimico-fisiche dei sedimenti raccolti (granulometria, contenuto di contaminanti) al fine di poter spiegare il ruolo delle componenti abiotiche nella definizione della tossicit. A tale scopo sono state eseguite delle analisi univariate e multivariate (PCA) dei dati. In seguito si sono stati comparati i risultati ottenuti nei due test. Il presente lavoro ha permesso di avere un quadro preliminare dello stato di contaminazione dei sedimenti della costa sommersa dellEmilia-Romagna

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I sistemi di drenaggio urbano meritano particolare attenzione per limportante compito che devono garantire allinterno della societ. Lallontanamento delle acque reflue dalle zone urbanizzate infatti indispensabile per non creare problemi ed interferenze con attivit sociali ed economiche che in esse si svolgono; inoltre un corretto funzionamento del sistema di drenaggio assicura anche un basso impatto ambientale in termini di qualit e quantit. La disponibilit di nuove tecnologie costruttive e materiali in continua evoluzione devono fare fronte alla crescente complessit idraulica, geotecnica e urbanistica delle strutture componenti i sistemi di drenaggio; in tale elaborato si vuole porre laccento sul problema dello smaltimento delle acque meteoriche nelle zone densamente urbanizzate, la cui soluzione costituita dall'adozione delle cosiddette BMP (Best Management Practices). Le BMP sono definite come strategie, pratiche o metodi per la rimozione, la riduzione, il ritardo o la prevenzione della quantit di costituenti inquinanti e contaminanti delle acque di pioggia, prima che giungano nei corpi idrici ricettori. Tra esse ricordiamo le cisterne o rain barrels, i pozzi asciutti, i sistemi drywell, le vasche verdi filtranti, i tetti verdi, i canali infiltranti, i fossi di infiltrazione, i pozzi perdenti, i planting container, i canali inerbiti, i bacini di infiltrazione, le gross pullutant traps (gpts), gli stagni, i sistemi di fitodepurazione estensiva (sfe), le pavimentazioni drenanti. In Italia esse risultano ancora scarsamente studiate ed applicate, mentre trovano pi ampio sviluppo in realt estere come in Inghilterra ed in Australia. Per comprendere la efficacia di tali tecniche BMP necessario analizzarle e, soprattutto, analizzare il loro effetto sul territorio in cui esse vengono inserite e sul regime idrogeologico dellambiente. Questa analisi pu essere svolta con prove sperimentali su aree di controllo (soluzione economicamente gravosa) o attraverso modelli matematici tramite lutilizzo di software di calcolo che simulino il comportamento delle portate, dei tiranti idrici e degli inquinanti nei canali e nelle strutture accessorie costituenti la rete fognaria, in conseguenza ad eventi di pioggia dei quali sia nota la distribuzione spaziale e temporale. In questo elaborato si modellizza attraverso il programma Matlab un unico elemento BMP e si osservano i suoi effetti; si procede cio alla analisi del funzionamento di un ipotetico brown roof installato nella zona di Rimini e si osservano i benefici effetti che ne derivano in termini di volumi di pioggia trattenuti dal sistema considerando diverse tipologie di pioggia e diversi parametri progettuali per il tetto (i fori dello strato inferiore del tetto, la altezza dello strato di terreno, la sua permeabilit e la sua porosit). Si procede poi con la analisi di una ipotetica zona commerciale che sorge sulle sponde di un fiume. Tali analisi vengono svolte con il software HEC-RAS per quanto riguarda la analisi dei livelli del fiume e delle zone a rischio di inondazione. I risultati forniti da questo studio preliminare vengono poi utilizzati come condizioni al contorno per una successiva analisi effettuata con il software InfoWorks in cui si valutano i benefici che derivano dalla installazione di diverse BMP nella zona commerciale oggetto di studio. Tale modello esamina un verosimile scenario inglese, la cittadina infatti si ipotizza situata in Inghilterra e anche gli eventi pluviometrici a cui ci si riferisce sono tipici eventi di pioggia inglesi. Tutti i dati di input elaborati nelle simulazioni sono stati forniti allinterno di un progetto universitario svolto presso luniversit di Bradford con la supervisione dei professori Simon Tait ed Alma Schellart. Infine la parte conclusiva dellelaborato stata sviluppata in collaborazione con Hera S.p.a. di Rimini allinterno di un percorso di tirocinio curriculare che ha previsto la analisi delle tecnologie BMP adatte per lambiente cittadino di Rimini e la osservazione delle performance garantite da tecnologie esistenti sul territorio: i parcheggi permeabili. La realt riminese infatti deve far fronte a diversi problemi che si innescano durante i periodi di pioggia ed una mitigazione dei volumi di acqua in arrivo alla fognatura grazie a questo tipo di tecnologie, senza quindi ricorrere agli usuali sistemi puntuali, porterebbe sicuramente a notevoli vantaggi. Tali tecnologie per non devono solo essere progettate e costruite in modo corretto, ma devono essere sottoposte a periodici controlli ed adeguate operazioni di manutenzione per non perdere la loro efficacia. Per studiare tale aspetto si procede quindi alla misura della permeabilit di parcheggi drenanti presenti allinterno dei comuni di Cattolica e Rimini ricercando i fattori che influenzano tale caratteristica fondamentale dei parcheggi.

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Lo scopo che questa tesi ha di inserirsi nellambito della Smart Mobility, in particolare nell'ambito dellaccessibilit urbana. Obiettivo primario di offrire un software capace di adattarsi alle capacit dellutente nel muoversi nellambiente urbano, in particolare riguardo alle barriere architettoniche che lo ostacolano. Quello che il programma deve fare offrire percorsi per lutente, personalizzati rispetto alle sue richieste. Affinch sia possibile tutto ci, sono necessarie delle fondamenta, nella fattispecie una fonte di dati geografici e uno strumento che permetta di ricercare percorsi da essi e di essere modificato per includere le modifiche volute. La fonte di dati geografici scelta stata OpenStreetMap, un progetto di crowdsourcing che punta a creare una mappa globale completamente accessibile fino al suo livello pi basso e utilizzabile da chiunque, purch sia rispettata la sua licenza. Da questa scelta, derivano i software utilizzabili per calcolare i percorsi: la tesi ne esplorer in particolare due GraphHopper e OpenTripPlanner, entrambi progetti open source. Lultimo, ma non meno importante, scopo della tesi effettivamente implementare un algoritmo di routing capace di considerare le preferenze degli utenti. Queste preferenze, infatti, non devono solo permettere di escludere percorsi con una barriera/architettonica cui lutente non pu accedere, ma anche di favorire percorsi con le facility che lutente preferisce e di sfavorire quelli con facility che lutente non preferisce.

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Lobiettivo del seguente elaborato quello di spiegare le modalit con cui viene monitorato il misfire, le varie strategie a supporto e la calibrazione che ne consegue in un motore V6 Twin Spark con sistema a precamera. Le varie attivit sono state svolte nel gruppo OBD presso il dipartimento Powertrain dellazienda Maserati S.p.A. nellambito della diagnosi misfire. Nella prima parte dellelaborato verr introdotto un quadro illustrativo delle normative vigenti in tema di emissioni per un motore a combustione interna che delineer lesigenza di avere un sistema di monitoraggio On-Board Diagnostic, e verranno descritte le principali diagnosi per i componenti meccanici ed elettronici. Nel secondo capitolo verr introdotto il concetto di misfire, la sua classificazione e i requisiti che devono essere rispettati per il suo monitoraggio; nellultima parte, verr descritto il motore oggetto di studi e le strumentazioni utilizzate per lo sviluppo dellattivit. Nel terzo capitolo verranno introdotte le varie strategie utilizzate per il rilevamento della mancata accensione della miscela e verr illustrato come il sistema a precamera ha richiesto la loro revisione. In particolare, per quanto riguarda lutilizzo della corrente di ionizzazione saranno analizzate le criticit dovute a questo nuovo sviluppo e per lanalisi della variazione di velocit angolare della ruota fonica verr analizzato come tale sviluppo ha impattato nelle temperature del catalizzatore e nella robustezza della diagnosi effettuata. Infine, nellultimo capitolo verr illustrato come ci si approcciati alla calibrazione della finestra di osservazione, partendo dalle prove effettuate al banco, proseguendo con lanalisi di tali prove nelle varie condizioni di funzionamento del motore e concludendo con limplementazione del processo di calcolo automatizzato per la calibrazione. In merito a quest'ultimo punto stato sviluppato un Tool finalizzato a calcolare la finestra ottimale per ogni punto motore.