5 resultados para Monti, Ricardo

em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna


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Un rilievo laserscanner della Grotta dell'Orso, vicino al Ponte di Veja (Monti Lessini) ha consentito di descrivere in dettaglio questo sistema carsico e trarre alcune conclusioni dal punto di vista morfometrico e speleogenetico.

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Lo scopo del lavoro è stato quello di ipotizzare e comprendere la speleogenesi del sistema carsico del Ponte di Veja, nel Parco Regionale dei Monti Lessini. È stato eseguito un primo rilevamento geomorfologico dell'intero sistema carsico con annessi campionamenti. Il sito è caratterizzato dalla struttura principale dell'arco e dal connesso sistema di grotte. L'arco rappresenta il resto di un antico soffitto della grotta più grande crollato probabilmente durante il Pleistocene, che forma attualmente una dolina. La grotta su cui si basa la gran parte delle ipotesi è la Grotta dell'Orso (grotta A) che è attraversata in parte da un dicco basaltico.

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The Alburni Massif is the most important karstic area in southern Italy and It contains about 250 caves. Most of these caves are located on the plateau, between 1500 m a.s.l. and 700 m a.s.l., and only a few reach the underground streams that feed the springs and the deep aquifer. The main springs are Grotta di Pertosa-Auletta (CP1) and Auso spring (CP31), both located at 280 m a.s.l., the first on the south-eastern margin whereas the second on south-west margin, and the springs present in Castelcivita area, the Castelcivita-Ausino system (CP2) and Mulino di Castelcivita spring (CP865), located at 60 m a.s.l.. Some other secondary springs are present too. We have monitored Pertosa-Auletta’s spring with a multiparameter logger. This logger has registered data from November 2014 to December 2015 regarding water level, electric conductivity and temperature. The hydrodynamic monitoring has been supported by a sampling campaign in order to obtain chemical water analyses. The work was done from August 2014 to December 2015, not only at Pertosa but also at all the other main springs, and in some caves. It was possible to clarify the behavior of Pertosa-Auletta’s spring, almost exclusively fed by full charge conduits, only marginally affected by seasonal rains. Pertosa-Auletta showed a characteristic Mg/Ca ratio and Mg2+ enrichment, as demonstrated by its saturation index that always showed a dolomite saturation. All other spring have characteristic waters from a chemical point of view. In particular, it highlights the great balance between the components dissolved in the waters of Mulino’ spring opposed to the variability of the nearby Castelcivita-Ausino spring. Regarding the Auso spring the variable behavior in terms of discharge and chemistry is confirmed, greatly influenced by rainfall and, during drought periods, by full charge conduits. Rare element concentrations were also analyzed and allowed to characterize further the different waters. Based on all these data an updated hydrogeological map of the Alburni massif has been drawn, that defines in greater detail the hydrogeological complexes on the basis of lithologies, and therefore of their chemical characteristics.

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Il seguente elaborato, composto da quattro capitoli, ha come obiettivo principale la presentazione di una proposta di traduzione commentata del racconto giallo "A perdição do sorriso cromado" dello scrittore portoghese Ricardo Miguel Gomes. Nel commento alla traduzione, vengono analizzati nel dettaglio come il traduttore ha affrontato la traduzione stessa e le problematiche linguistiche e culturali riscontrate durante il lavoro. Inoltre, nella prima parte dell'elaborato, viene illustrata la storia del genere giallo o poliziesco in generale per poi entrare più nel dettaglio esaminando lo sviluppo di tale letteratura in Italia e in Portogallo.

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Bussi Officine è tra i più antichi impianti petrolchimici italiani. I residui di produzione venivano sversati nella discarica I Tre Monti sin dagli anni '70. A circa 2 km di distanza dalla discarica si trova il campo pozzi di Colle S’Angelo, che ha erogato acqua potabile alla città di Pescara fino al 2007. Dal 1992, solventi clorurati sono stati sversati in concentrazioni che variavano nell'ordine di 1x10-1 ppb. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di effettuare uno studio piezometrico, sullo stato di contaminazione dell’area ed uno studio isotopico sulle unità acquifere contaminate. Nel 2017 è stato effettuato il campionamento delle acque sotterranee coinvolgendo 8 piezometri situati nelle zone di contaminazione più gravi applicandovi poi la tecnica CSIA per le analisi isotopiche sui contaminanti ed è stato rilevato il livello piezometrico dei piezometri insieme al livello idrico del fiume Pescara per ricostruire la relazione fiume-falda che è stata riscontrata su tutta l’area; l’andamento si presenta però differente: per gli acquiferi più superficiali si osserva un effetto alimentante del fiume rispetto alla falda; nel caso dell’acquifero più profondo, questo effetto è confermato solo nell’area della discarica, la falda diventa poi alimentante rispetto al fiume nei pressi del campo pozzi. I dati isotopici mostrano un trend verso l’arricchimento che aumenta con la distanza dalla zona sorgente di contaminazione, indice di un processo di degradazione attribuibile alle opere messe in atto per la Messa in Sicurezza d’Emergenza che nel tempo avrebbero causato una riduzione del flusso di ossigeno cambiando le condizioni redox, come testimoniano i valori fortemente negativi del potenziale. Per gli isotopi del cloro l’andamento è più complesso ed apparentemente anomalo rispetto al carbonio: il trend è in verso opposto con un progressivo impoverimento dalla zona sorgente, imputabile ad una possibile coesistenza di più processi provocati dalle opere costruite nel 2012.