2 resultados para Miele (tavaramerkki)
em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
Il miele è un prodotto alimentare da sempre conosciuto e, in virtù delle note proprietà salutistiche e degli innumerevoli utilizzi ai quali si presta è sempre più spesso oggetto di studi. Nello specifico, questo elaborato di tesi si focalizza sul miele di Manuka della Nuova Zelanda, un prodotto unico nel suo genere, ma ancora poco conosciuto in Italia. Questa unicità è essenzialmente attribuibile alla composizione chimica peculiare, per il quale è noto come “superfood”, vantando numerose attività interessanti legate a composti minori bioattivi tra cui: capacità antimicrobica, antibiotica, antiossidante, cicatrizzante. Queste proprietà lo hanno reso oggetto di un gran numero di brevetti e ciò ha contribuito ad aumentare “la corsa al miele di Manuka”, con aumento del prezzo sul mercato e, di conseguenza, gli immancabili fenomeni di frode e adulterazione. La messa a punto di metodologie analitico-strumentali affidabili basate sull’identificazione di traccianti di autenticità approvati dal Ministero delle Industrie Primarie della Nuova Zelanda può offrire maggiori garanzie in tal senso; si rendono comunque necessari ulteriori studi per determinare l’efficacia e la sicurezza del miele di Manuka, oltre che per identificare con precisione i meccanismi responsabili delle sue attività biologiche.
Resumo:
Il presente lavoro ha come obiettivo la descrizione dello studio del degassamento diffuso di CO2 (acquisizione dei dati e loro trattazione) effettuato nell'area vulcanica dei Campi Flegrei (NA), nello specifico nell'area della Solfatara di Pozzuoli. Questo infatti rappresenta attualmente il punto di massimo rilascio di fluidi ed energia dell'intero Distretto Vulcanico Flegreo attraverso attività quali fumarole e degassamento diffuso dal suolo, nonché deformazioni del terreno (bradisismo). Tramite l'acquisizione dei valori di flusso diffuso e delle temperature dei primi 10 cm di suolo, attraverso una trattazione dei dati statistica e geostatistica, è stato possibile distinguere e caratterizzare le sorgenti di CO2 (biologica o vulcanica), la realizzazione di sviluppo di mappe di probabilità e di flusso medio e la quantificazione dell'output totale giornaliero di CO2. Il lavoro è stato suddiviso in due fasi principali: 1. La prima fase ha riguardato l'acquisizione dei dati sul campo nei giorni 19 e 20 marzo 2015, tramite l'utilizzo di una camera d'accumulo ed un termometro munito di sonda, in 434 punti all'interno del cratere della Solfatara e nelle aree circostanti. 2. Nella seconda fase sono stati elaborati i dati, utilizzando il metodo statistico GSA (Graphical Statistic Approach) ed il metodo geostatistico della simulazione sequenziale Gaussiana (sGs). Tramite il GSA è stato possibile ripartire i dati in popolazioni e definire una media (con relativa varianza) per ognuna di esse. Con la sGs è stato possibile trattare i dati, considerando la loro distribuzione spaziale, per simulare valori per le aree prive di misurazioni; ciò ha permesso di generare delle mappe che mostrassero l'andamento dei flussi e la geometria della struttura del degassamento diffuso (Diffuse Degassing Structure, DDS; Chiodini et al., 2001). Infine i dati ottenuti sono stati confrontati con i risultati di precedenti studi e si è messo in relazione la geometria e l'intensità di degassamento con la geologia strutturale dell'area flegrea indagata.