2 resultados para Mare de Déu de la Seu
em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
Questo elaborato si propone di introdurre il lettore all’universo di Andrea Camilleri, con particolare riferimento alle peculiarità linguistiche che contraddistinguono le sue opere. La lingua da lui utilizzata risulta in una combinazione di dialetto siciliano, italiano standard et una lingua familiare semi-inventata, a cui si aggiunge la varietà di registri impiegati, che investono tutte le variazioni del repertorio linguistico italiano. Questo tipo di scrittura complica il lavoro del traduttore, in quanto poche sono le lingue straniere che presentano una varietà dialettale simile a quella italiana. In particolare la lingua francese, profondamente legata alla norma e al bon usage, risulta poco elastica e quindi restia agli “sconvolgimenti” che invece Camilleri apporta, con risultati divertenti e apprezzati. L’opera oggetto del nostro studio, La stagione della caccia, insiste particolarmente sulla varietà diatopica, varietà che la traduttrice francese Dominique Vittoz ha deciso di preservare impiegando una parlata regionale poco conosciuta, ma appartenente al suo ambito familiare: il lionese. In tal modo, ricorrendo a tecniche di equivalenza e di compensazione, la traduttrice riesce abilmente e rendere in francese la stessa espressività del testo italiano, caratterizzando i personaggi attraverso il loro modo di esprimersi. Lo scopo del nostro lavoro è quello di dimostrare, attraverso l’analisi di alcune parti del testo, che la variazione diatopica è presente tanto nell’opera originale quanto nella sua traduzione. Inoltre, questa analisi ci permetterà di confrontare la situazione sociolinguistica di Italia e Francia, e di passare in rassegna i problemi e le strategie della traduzione in prospettiva sociolinguistica, con particolare attenzione alla traduzione di un linguaggio non standard. Una questione che continua a suscitare numerosi dibattiti e affascina traduttori, autori e non solo.
Resumo:
L’ambition de ce mémoire de fin d’études est d’offrir un aperçu général sur la présence des stéréotypes de genre et de sexe au niveau du langage utilisé aussi bien dans l’Hexagone qu’au Maroc relativement à l’univers professionnel et au milieu des entreprises. L’analyse comparative entre le français de France et sa variété marocaine fait ressurgir un éventail d’éléments similaires et en parallèle des nuances en matière des divergences liées au genre des candidates employées pour un poste. En tout premier lieu, ce mémoire montre ce que signifient réellement les stéréotypes de genre et de sexe et en même temps aide à formuler une vue d’ensemble sur les tentatives de lutte contre cet écart existant en termes d’opportunités au niveau du travail. Dans la perspective de fournir une comparaison solide, cette recherche s’appuie sur deux enquêtes de terrain qui décrivent la situation de la France et celle du Maroc. D’un côté, les recherches menées à l’Université de Grenoble et de l’autre côté, l’analyse menée à l’Université de Rabat que nous avons analysées révèlent, à différents degrés, qu’il existe encore une perception d’inégalité à l’intérieur de l’univers professionnel. Au bout du compte, ce mémoire vise à approfondir les stéréotypes déjà existants et leurs implications au quotidien, en y ajoutant à la fois des alternatives envisageables et admissibles à cet écart.