9 resultados para MIBK metil isobutil chetone IPA isopropil alcool DAA diaceton alcool MO mesitil ossido DIBK diisobutil chetone MIBC metil isobutil carbinolo TAA triaceton alcool selettività conversione LHSV Liquid Hourly Space Velocity
em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
In this work, we have examined the activity and selectivity of new catalysts for the single-stage production of methyl isobutyl ketone (MIBK, 4- methyl-2-pentanone) from acetone (both in liquid and gas phase), using a fixed bed reactor operated in the temperature range between 373 and 473 K. The main reaction pathways for the synthesis of MIBK from acetone are given in Fig.1. The first step is the self condensation of acetone to diacetone alcohol (DAA, 4-hydroxy-4-methyl-2-pentanone); the second step is the dehydration of DAA to mesityl oxide (MO, 4-methyl-3-penten-2-one); the final step is the selective hydrogenation of the carboncarbon double bond of MO to form MIBK. The most commonly observed side reactions are over-condensations and unselective hydrogenations (also shown in Fig.1). Two types of catalysts were studied: i)Pd supported on MgO-SiO2 mixed oxides with ratio of Mg to Si, synthetized using Ohnishis method and ii)Pd supported on alumina doped with 5% or 10% of MgO. The different Mg-Si and Mg-Al catalysts were characterized by different techniques (XRD, BET, SEM, NH3-TPD and CO2-TPD) and tested under different conditions in the condensation of acetone to diacetone alcohol and its dehydration to mesityl oxide to enhance the activity. Palladium was chosen as metal component, and its hydrogenation activity was studied. A low hydrogenation activity negatively affects the acetone conversion and promotes the production of mesityl oxide. Hydrogenation conditions being too severe may favor the unwanted hydrogenation of acetone to 2-propanol and of MIBK to methyl isobutyl carbinol (MIBC, 4-methyl-2-pentanol) but this effect is less detrimental to the MIBK selectivity than an unsufficient hydrogenation activity.
Resumo:
Il progetto di tesi specialistica svolto durante questo anno accademico si suddiviso in due parti: un primo periodo, da settembre 2010 a gennaio 2011, presso il dipartimento di Chimica Organica A. Mangini della Facolt di Chimica Industriale dellUniversit di Bologna e un secondo periodo in Spagna, da marzo ad agosto 2011, presso la Unitat de Qumica Farmacutica de la Facultat de Farmcia de la Universitat de Barcelona. Nel primo periodo a Bologna mi sono occupato della sintesi di 4-bromo-pirazoli da utilizzare come precursori di composti eterociclici condensati. Inizialmente stato sintetizzato un pirazolo 1,3,5-trisostituito tramite cicloaddizione 1,3-dipolare tra un acetilene e una nitril immina generata in situ da un idrazonoil cloruro. Il pirazolo stato poi bromurato facendo uno screening di diversi agenti bromuranti e condizioni di reazione per ottenere la migliore resa e chemoselettività. Infine stata studiata la ciclizzazione intramolecolare del prodotto bromurato tramite reazione di cross-coupling catalizzata da metalli di transizione. Nel secondo periodo a Barcellona mi sono occupato della sintesi di dicarbossimmidi tricicliche con struttura a gabbia con il fine di creare alcheni altamente piramidalizzati e di studiarne la dimerizzazione ad un derivato del dodecaedrano. La strategia sintetica stata impostata utilizzando come reagente di partenza una semplice succinimmide per giungere, dopo numerosi passaggi, al precursore del prodotto triciclico, del quale stata studiata la ciclizzazione tramite reazione Diels-Alder intramolecolare.
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Le biomasse sono attualmente la pi promettente alternativa ai combustibili fossili per la produzione di sostanze chimiche e fuels. A causa di problematiche di natura etica la ricerca oggi si sta muovendo verso l'uso delle biomasse che sfruttano terreni non coltivabili e materie prime non commestibili, quali la lignocellulosa. Attualmente sono state identificate diverse molecole piattaforma derivanti da biomasse lignocellulosiche. Tra queste ha suscitato grande interesse la 2-furaldeide o furfurale (FU). Tale molecola pu essere ottenuta mediante disidratazione di monosaccaridi pentosi e possiede elevate potenzialit; infatti considerata un intermedio chiave per la sintesi di unampia variet di combustibili alternativi come il metilfurano (MFU) e prodotti ad elevato valore aggiunto per lindustria polimerica e la chimica fine come lalcol furfurilico (FAL). In letteratura tali prodotti vengono principalmente ottenuti in processi condotti in fase liquida mediante lutilizzo di catalizzatori eterogenei a base di metalli nobili come: Ni-Co-Ru-Pd, Pt/C o Pt/Al2O3, NiMoB/-Al2O3, in presenza di idrogeno molecolare come agente riducente. La riduzione del gruppo carbonilico mediante lutilizzo di alcoli come fonti di idrogeno e catalizzatori a base di metalli non nobili tramite la reazione di MeerweinPonndorfVerley (MPV), rappresenta un approccio alternativo che limita il consumo di H2 e permette di utilizzare bio-alcoli come donatori di idrogeno. Lo scopo di questo lavoro di tesi stato quello di mettere a punto un processo continuo, in fase gas, di riduzione della FU a FAL e MFU, utilizzando metanolo come fonte di idrogeno tramite un meccanismo di H-transfer. In dettaglio il lavoro svolto pu essere cos riassunto: Sintesi dei sistemi catalitici MgO e Mg/Fe/O e loro caratterizzazione mediante analisi XRD, BET, TGA/DTA, spettroscopia RAMAN. Studio dellattivit catalitica dei catalizzatori preparati nella reazione di riduzione in fase gas di FU a FAL e MFU utilizzando metanolo come fonte di idrogeno.
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Lobbiettivo del lavoro la messa a punto di membrane polimeriche nanoporose funzionalizzate con la N-metil-D-glucamina (NMDG), per la rimozione dellarsenico dalle acque. Al fine di ottenere membrane con propriet di filtro molecolare selettivo, si deciso di sfruttare la capacit della NMDG di chelare selettivamente gli ossianioni dellarsenico. La NMDG stata funzionalizzata in maniera da ottenere due monomeri: metacrilato della N-metil-D-glucammina e 4-vinilbenzil-N-metil-D-glucammina, sui quali stata effettuata una sililazione dei gruppi ossidrilici della glucammina in maniera da ottenere composti liquidi e quindi adatti al processo produttivo delle membrane. Con lobbiettivo di ottenere un elevata area superficiale la morfologia della membrana stata controllata mediante imprinting di nanoparticelle di silice colloidale. La cattura del arsenico da parte delle membrane polimeriche stata valutata mediante analisi di assorbimento atomico a seguito dellattacco acido con HF 5% che rimuove le particelle di silice ed i gruppi protettori.
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Il metil metacrilato (MMA) un importante intermedio chimico principalmente utilizzato come monomero per la sintesi del poli metil metacrilato (PMMA). Il processo pi moderno e sostenibile per la sintesi di MMA il processo Alpha, che consiste nell'idrossi-metilazione del metil propionato (MP) con formaldeide (FAL) seguita dalla disidratazione dellintermedio ottenuto. Il MP, attualmente prodotto tramite carbonilazione delletilene in presenza di metanolo (MeOH), pu essere sintetizzato anche da glicerolo (coprodotto dalla produzione del biodiesel), uneconomica molecola piattaforma di origine rinnovabile. Il principale svantaggio del processo Alpha consiste nellutilizzo di FAL pura, notoriamente cancerogena. Questo inconveniente pu essere superato promuovendo la formazione di FAL mediante deidrogenazione in-situ del MeOH, nello stesso reattore in cui avviene la reazione tra MP e FAL. Per questo motivo, la sintesi di MMA a partire da MP e MeOH stata studiata in un reattore in continuo operante in fase vapore, investigando inizialmente due ossidi metallici come catalizzatori eterogenei: ossido di magnesio (MgO) e ossido di gallio (Ga2O3). Questultimo risultato molto pi selettivo grazie alla moderata basicit ed al forte potere redox in grado di favorire la deidrogenazione del MeOH, tuttavia ha mostrato problemi di disattivazione. Nel tentativo di modulare le caratteristiche acido-base e redox dei catalizzatori, sono stati sintetizzati due ossidi misti con rapporto atomico Mg/Ga uguale a 10 e 20. Lintroduzione di Ga3+ nella struttura aumenta lattivit catalitica per la deidrogenazione di MeOH e riduce la basicit totale rendendo il catalizzatore meno attivo per le reazioni parassite di chetonizzazione e riduzione tramite meccanismo di H-transfer. Linfluenza dei principali parametri operativi (T, rapporto MeOH/MP, time factor) sul decorso della reazione stato investigato approfonditamente ed stato possibile proporre un complesso schema di reazione.
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La preparazione di nanoparticelle (NPs) metalliche risulta complessa a causa di diversi parametri operativi in grado di modificare le propriet del prodotto finale, per questo la ricerca di nuove strategie sintetiche atte a controllare morfologia e geometria di questi sistemi costituisce uno dei temi di maggior interesse scientifico per la chimica della catalisi. La tecnica di sol immobilization permette di ottenere catalizzatori nanostrutturati composti da nanoparticelle stabilizzate da polimeri e depositate su un materiale che funga da supporto. La possibilit di preparare polimeri con propriet specifiche, ha aperto lopportunit di sfruttare questi sistemi per modellare le caratteristiche delle nanoparticelle e la loro attivit catalitica. In particolare, in questattivit di ricerca stato studiato, attraverso una reazione modello, in che modo il peso molecolare ed il grado di idrolisi degli stabilizzanti polimerici a base di poli-vinilalcol, possono influenzare la morfologia e lattivit delle nanoparticelle di oro.
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La valorizzazione di biomasse lignocellulosiche rappresenta la strada che la chimica pu percorrere per svincolarsi dalle fonti fossili e virare verso un futuro incentrato sulla sostenibilit ambientale. In questottica, lacido levulinico (AL) e i suoi esteri, detti alchil levulinati, ottenibili dalla valorizzazione di biomasse di scarto, rappresentano una classe di composti di grande interesse industriale. Infatti, dalla loro riduzione possibile ottenere g-valerolattone (GVL), unimportante molecola piattaforma per lindustria chimica, o alchil valerati, composti interessanti per diverse branche dellindustria chimica e per la formulazione di bio-carburanti. Gi da tempo nota la possibilit di effettuare la riduzione di AL in fase liquida in presenza di alcoli come H-Donor secondo un meccanismo detto Catalytic Transfer Hydrogenation che pu essere promosso da ossido di zirconio (ZrO2). Recentemente, stato ottimizzato un processo che impiega i reagenti appena citati in un reattore continuo operante in fase gassosa con ZrO2 come catalizzatore. In questo lavoro, si dopato tale sistema catalitico con palladio, al fine di promuovere le reazioni di riduzione consecutiva al GVL e si sono ottimizzati i parametri operativi come tempo di contatto, temperatura e rapporto tra substrato e H-Donor.
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La reazione tra due acidi carbossilici o esteri a dare un chetone, H2O e CO2 (chetonizzazione) molto studiata per lupgrading del bio-olio grezzo, perch permette di ridurne lacidit ed il tenore di ossigeno aumentandone il potere calorifico. Tuttavia, con opportuni accorgimenti questa reazione potrebbe essere impiegata anche per la sintesi selettiva di chetoni asimmetrici ad alto valore aggiunto; un esempio lacetil-furano (AF), che trova applicazione come aroma nellindustria alimentare e come intermedio per la sintesi dellantibiotico Cefuroxima. In questo lavoro di tesi la sintesi di AF mediante la chetonizzazione incrociata tra 2-metil furoato (MF) ed etil acetato (EA) oppure acido acetico (AA), stata investigata in fase gassosa con catalizzatori eterogenei (ZrO2, CeO2 e un ossido misto Ce/Zr/O), come alternativa pi sostenibile al processo di sintesi industriale di AF basato sullacilazione di Friedel-Crafts del furano con anidride acetica in fase liquida in reattori batch. Uno screening iniziale dei tre catalizzatori (350 C, = 1 s, stechiometrica MF/AA = 1 in alimentazione) ha dimostrato che ZrO2 di gran lunga pi attivo e selettivo degli altri materiali, e che la chetonizzazione incrociata tra MF e AA di gran lunga pi selettiva di quella tra MF ed EA. Tuttavia, in queste condizioni la omochetonizzazione di AA (reagente limitante) compete con la chetonizzazione incrociata riducendo la massima conversione di MF ottenibile; pertanto, il rapporto AA/MF stato aumentato fino a 4 ed in queste condizioni stato possibile ottenere una conversione di MF quantitativa e una resa in AF pari al 70 %. Infine, la versatilit di questa via sintetica stata ampliata sintetizzando chetoni furanici con catene alifatiche pi lunghe propanoil furano (PF, resa = 82 %) e butanoil furano (BF, resa = 69 %) mediante la chetonizzazione incrociata di MF con acido propionico (AP) ed acido butirrico (AB).