4 resultados para Lens, Crystalline
em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
B0218+357 è un blazar soggetto al lensing che si trova a z=0.944. Questo sistema consiste in due componenti compatte (A e B) e un anello di Einstein. Recentemente è stato associato ad una sorgente gamma soggetta a burst osservata con il satellite Fermi-LAT. Questo blazar ha mostrato una forte variabilità in banda γ da agosto a settembre del 2012. Gli episodi di variabilità osservati hanno consentito di misurare per la prima volta in banda gamma il ritardo temporale previsto dalla teoria del lensing gravitazionale. Le osservazioni in banda gamma sono state seguite da un programma di monitoring con il Very Long Baseline Array (VLBA) in banda radio con lo scopo di verificare l’esistenza di una correlazione tra l’emissione nelle due bande. In questa Tesi tali osservazioni radio sono state analizzate con lo scopo di studiare la variabilità di B0218+357 e, quindi, attestare la connessione tra l’emissione alle alte energie e quella in banda radio. L’obiettivo principale di questo lavoro di Tesi è quello di studiare l’evoluzione della densità di flusso, dell’indice spettrale e della morfologia delle immagini A e B e delle loro sottocomponenti. I dati analizzati sono stati ottenuti con l’interferometro VLBA a tre frequenze di osser- vazione: 2.3, 8.4 GHz (4 epoche con osservazioni simultanee alle due frequenze) e 22 GHz (16 epoche). Le osservazioni hanno coperto un periodo di circa due mesi, subito successivo al flare in banda gamma. La riduzione dei dati è stata effettuata con il pacchetto AIPS. Dall’analisi delle immagini, nella componente B è possibile riconoscere la tipica struttura nucleo-getto chiaramente a tutte e tre le frequenze, invece nella componente A questa struttura è identificabile solo a 22 GHz. A 2.3 e 8.4 GHz la risoluzione non è sufficiente a risolvere nucleo e getto della componente A e l’emissione diffusa risulta dominante. Utilizzando il metodo dello stacking sulle immagini a 2.3 GHz, è stato possibile rivelare le parti più brillanti dell’Einstein ring associato a questa sorgente. Questo è stato possibile poiché la sorgente non ha mostrato alcun segno di variabilità significativa né di struttura né di flusso nelle componenti. Quindi dall’analisi delle curve di luce delle due componenti A e B non è emersa una variabilità significativa chiaramente associabile al flare osservato in banda gamma. Per verificare questo risultato, le curve di luce ottenute sono state confrontate con le osservazioni del radio telescopio OVRO (15 GHz) nel periodo corrispondente alle nostre osservazioni. La curva di luce OVRO è risultata in pieno accordo con le curve di luce ottenute durante questo lavoro di tesi e ha confermato che B0218+257 non ha mostrato un’importante attività radio nel periodo delle osservazioni VLBA. In definitiva, la mancanza di variabilità radio associata a quella osservata nei raggi gamma può essere dovuta al fatto che la regione in cui si è originato il flare gamma è otticamente spessa alle lunghezze d’onda radio, oppure non esiste una precisa correlazione tra le due emissioni, rimanendo quindi un problema aperto da investigare.
Resumo:
La tesi propone alcuni esempi di link fibrati in spazi lenticolari. Sfruttando la compatibilità fra le mosse di chirurgia intera e la nozione di open book decomposition, si ricava un esempio di link fibrato prima in L(p,1), per poi generalizzarlo a L(p,q). Si conclude determinando una struttura di contatto equivalente alla open book relativa agli spazi del tipo L(p,1).
Resumo:
Block copolymers of poly(lactide) and poly(carbonate) were synthetized in three different compositions and characterized by 1H-NMR and ATR analyses. The compatibilization effect of this copolymers on 80/20 (w/w%) PLA/PCL blend was evaluated. SEM micrographs show that all the blends exhibit the typical sea-island morphology characteristic of immiscible blends with PCL finely dispersed in droplets on a PLA matrix. Upon the addiction of the copolymers a reduction on PCL droplets size is observable. At the same time, a Tg depression of the PLA phase is detected when the copolymers are added in the blend. These results indicate that these copolymers are effective as compatibilizers. The copolymer that acts as the best compatibilizer is the one characterized by the same amount of PLA and PC as repeating units. As result, in the blend containing this copolymer PLA phase exhibits the highest spherulitic growth rate. An analyses on PLA phase crystallization behaviour from the glassy state within the blends was evaluated by DSC experiments. Isothermal cold crystallization of the PLA phase is enhanced up an order of magnitude upon the blending with PCL. Annealing experiments demonstrated that the crystallization of the PCL phase induces the formation of active nuclei in PLA when cooled above cooled below Tg. When the crystallization rate of PCL is retarded, a reduction on PLA nucleation is observed.
Resumo:
In the upcoming years, various upgrades and improvements are planned for the CERN Large Hadron Collider (LHC) and represent the mandate of the High-Luminosity project. The upgrade will allow for a total stored beam energy of about 700 MJ, which will need, among others, an extremely efficient collimation system. This will be achieved with the addition of a hollow electron lens (HEL) system to help control the beam-halo depletion and mitigate the effects of fast beam losses. In this master thesis, we present a diffusion model of the HEL for HL-LHC. In particular, we explore several scenarios to use such a device, focusing on the halo depletion efficiency given by different noise regimes.