3 resultados para General semantics.

em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna


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Microprocessori basati su singolo processore (CPU), hanno visto una rapida crescita di performances ed un abbattimento dei costi per circa venti anni. Questi microprocessori hanno portato una potenza di calcolo nell’ordine del GFLOPS (Giga Floating Point Operation per Second) sui PC Desktop e centinaia di GFLOPS su clusters di server. Questa ascesa ha portato nuove funzionalità nei programmi, migliori interfacce utente e tanti altri vantaggi. Tuttavia questa crescita ha subito un brusco rallentamento nel 2003 a causa di consumi energetici sempre più elevati e problemi di dissipazione termica, che hanno impedito incrementi di frequenza di clock. I limiti fisici del silicio erano sempre più vicini. Per ovviare al problema i produttori di CPU (Central Processing Unit) hanno iniziato a progettare microprocessori multicore, scelta che ha avuto un impatto notevole sulla comunità degli sviluppatori, abituati a considerare il software come una serie di comandi sequenziali. Quindi i programmi che avevano sempre giovato di miglioramenti di prestazioni ad ogni nuova generazione di CPU, non hanno avuto incrementi di performance, in quanto essendo eseguiti su un solo core, non beneficiavano dell’intera potenza della CPU. Per sfruttare appieno la potenza delle nuove CPU la programmazione concorrente, precedentemente utilizzata solo su sistemi costosi o supercomputers, è diventata una pratica sempre più utilizzata dagli sviluppatori. Allo stesso tempo, l’industria videoludica ha conquistato una fetta di mercato notevole: solo nel 2013 verranno spesi quasi 100 miliardi di dollari fra hardware e software dedicati al gaming. Le software houses impegnate nello sviluppo di videogames, per rendere i loro titoli più accattivanti, puntano su motori grafici sempre più potenti e spesso scarsamente ottimizzati, rendendoli estremamente esosi in termini di performance. Per questo motivo i produttori di GPU (Graphic Processing Unit), specialmente nell’ultimo decennio, hanno dato vita ad una vera e propria rincorsa alle performances che li ha portati ad ottenere dei prodotti con capacità di calcolo vertiginose. Ma al contrario delle CPU che agli inizi del 2000 intrapresero la strada del multicore per continuare a favorire programmi sequenziali, le GPU sono diventate manycore, ovvero con centinaia e centinaia di piccoli cores che eseguono calcoli in parallelo. Questa immensa capacità di calcolo può essere utilizzata in altri campi applicativi? La risposta è si e l’obiettivo di questa tesi è proprio quello di constatare allo stato attuale, in che modo e con quale efficienza pùo un software generico, avvalersi dell’utilizzo della GPU invece della CPU.

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L'obiettivo della tesi è esplorare i più avanzati dispositivi, sensori e processori per la computazione spaziale, correlarli con i modelli di spatial computing, e derivarne un'architettura concettuale di middleware distribuito che possa supportare le più avanzate applicazioni in mobilità.

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The goal of my study is to investigate the relationship between selected deictic shields on the pronoun ‘I’ and the involvement/detachment dichotomy in a sample of television news interviews. I focus on the use of personal pronouns in political discourse. Drawing upon Caffi’s (2007) classification of mitigating devices into bushes, hedges and shields, I focus on deictic shields on the pronoun ‘I’: I examine the way a selection of ‘I’-related deictic shields is employed in a collection of news interviews broadcast during the electoral campaign prior to the UK 2015 General Election. My purpose is to uncover the frequencies of each of the linguistic items selected and the pragmatic functions of those linguistic items in the involvement/detachment dichotomy. The research is structured as follows. Chapter 1 provides an account of previous studies on the three main areas of research: speech event analysis, institutional interaction and the news interview, and the UK 2015 General Election television programmes. Chapter 2 is centred on the involvement/detachment dichotomy: I provide an overview of nonlinguistic and linguistic features of involvement and detachment at all levels of sentence structure. Chapter 3 contains a detailed account of the data collection and data analysis process. Chapter 4 provides an accurate description of results in three steps: quantitative analysis, qualitative analysis and discussion of the pragmatic functions of the selected linguistic features of involvement and detachment. Chapter 5 includes a brief summary of the investigation, reviews the main findings, and indicates limitations of the study and possible inputs for further research. The results of the analysis confirm that, while some of the linguistic items examined point toward involvement, others have a detaching effect. I therefore conclude that deictic shields on the pronoun ‘I’ permit the realisation of the involvement/detachment dichotomy in the speech genre of the news interview.