2 resultados para Generación del 98
em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
Obiettivo: dimostrare l'equivalenza tra la sensibilità del Verde Indocianina e quella del Tecnezio radioattivo nella detezione del linfonodo sentinella(LS), nei pazienti affetti da carcinoma mammario allo stadio iniziale. Metodi: linfoscintigrafia con Tc99m-marcato, attraverso Gammacamera e con Verde Indocianina, attraverso Photo Dinamic Eye, per la detezione del LS. Utilizzo della sonda Gamma Probe per la discriminazione dei linfonodi radioattivi da quelli non radioattivi. Analisi statistica dei dati. Risultati: sono stati studiati 200 pazienti per un totale di 387 linfonodi asportati; la sensibilità del ICG risulta essere del 98,09%. Studi statistici hanno confermato la non significatività dei parametri di BMI, taglia mammaria, dose iniettata, tempo iniezione-incisione per il rintracciamento del numero corretto di linfonodi (al massimo 2). Conclusioni: l'elevata sensibilità del ICG permette di affermare l'equivalenza tra la capacità di detezione dei LS con le due sostanze(Tc e ICG). A livello operativo la tecnica con ICG facilita l'asportazione del LS. Data la non significatività della dose di ICG iniettata per la detezione del numero corretto di linfonodi, clinicamente conviene iniettare sempre la dose minima di farmaco.
Resumo:
Sono stati studiati ed applicati metodi “green” per l’estrazione di poliidrossialcanoati (PHA) da colture microbiche singole (Cupriavidus necator) e miste. Sono stati effettuati esperimenti che prevedono l’utilizzo di surfattanti anionici switchable (SAS) per l’estrazione del polimero, al fine di arrivare ad un protocollo ottimale per l’estrazione di PHB da C.necator che prevede l’uso di NH4 laurato come SAS (100 wt% rispetto al peso dei batteri) per tre ore a 90°C. La sostanza ambifilica agisce distruggendo la membrana cellulare esponendo così i granuli di PHB. Il SAS utilizzato si caratterizza per la possibilità di essere recuperabile tramite aggiunta di CO2 al sistema con una resa del 98%. Per le colture microbiche miste, più refrattarie all’impiego dei surfattanti, sono stati utilizzati dei pre-trattamenti, meccanici e fotocatalitici, al fine di indebolire la membrana batterica. Per il trattamento meccanico sono stati impiegati un omogeneizzatore e un sonicatore ad ultrasuoni; mentre per il trattamento fotocatalitico è stata sperimentata l’azione del nano biossido di titanio (sospensione 1% nano-TiO2) in miscela con i batteri, esposti a radiazioni UV. Dai risultati ottenuti sia il trattamento meccanico che quello fotocatalitico non sono risultati adeguati per i batteri misti. Infine il PHB estratto dalla biomassa batterica è stato purificato con un trattamento fotocatalitico che prevede l’utilizzo di nano-TiO2 1% supportato in tessuti, esposti a luce UV. I risultati di questo post-trattamento mostrano che, anche utilizzando diverse tipologie di tessuto, il PHB viene in parte adsorbito dal tessuto, con la seguente perdita di campione. In conclusione il trattamento del C. necator con i SAS risulta essere un ottimo metodo di estrazione di PHB considerando sia la qualità del polimero estratto sia il riciclo e il riutilizzo del surfattante, mentre per il trattamento delle colture microbiche miste ancora non è stato trovato un protocollo soddisfacente.