2 resultados para Fighting

em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna


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Child marriage is still a great issue in developing countries and even if the interventions to prevent it are having results, they are not enough to eliminate the problem. Among the strategies that seem to work most to fight child marriage, there is the empowerment of girls with information combined with education of parents and community. As smartphones are more accessible year after year in developing countries, this thesis wants to investigate if a mobile app could be effective in fighting child marriage and which characteristics such an app should have. The research was organized in four phases and used design and creation and case study methodologies. Firstly, the literature was analyzed and an initial design was proposed. Secondly, expert interviews were performed to gain feedback on the proposed design, and afterwards prototype was built. Thirdly, a case study in the Democratic Republic of Congo (DRC) was performed to test the prototype, gaining insights and improvements through group interviews with 26 girls aged 15-19. Finally, a first version of the app was developed and a second phase of the case study was run in the DRC to understand if the girls were able to use the app. This phase included 14 girls of which 6 had participated in the prototype testing and used questionnaires as a data generation method. The app was built following the Principles for Digital Development. Even if this app is built based on the case study in DRC is modular and easily adaptable to other contexts as it is not content-specific. It was shown that is worth continuing to study this topic and it was defined a conceptual framework for designing learning apps for developing countries, in particular, to fight child, early, and forced marriage.

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La pandemia da COVID-19 ha cambiato le nostre vite obbligandoci a vivere mesi di lockdown, distanziamento sociale ed uso delle mascherine. Il distanziamento sociale e l'uso delle mascherine, anche dopo la prima fase della pandemia, sono state le contromisure principali in quanto permettevano di limitare i contagi permettendo comunque alla gente di uscire di casa. Tutte queste contromisure hanno creato gravi danni all'economia del paese e alla vita personale dei cittadini. Dalla fase iniziale della pandemia si è capito che per gestirla al meglio era necessario effettuare il numero maggiore di tamponi possibili per monitorare al meglio la diffusione del virus ma ciò non era possibile in quanto non esistevano le tecnologie necessarie per testare milioni di persone al giorno. Da questa necessità sono nati i sistemi di Contact Tracing, sistemi che permettono di monitorare in modo anonimo e protetto i contatti sociali delle persone così da capire se sono entrate in contatto con persone infette dal COVID-19 e solo in quel caso effettuare un tampone in modo tale da verificare se sono stati contagiati o meno. Tutti i sistemi di Contact tracing sviluppati ad oggi hanno mostrato problemi relativi alla protezione dei dati, alla scarsa ed inefficace comunicazione e non hanno ridotto al meglio il numero di tamponi effettuati per rilevare realmente coloro che erano stati contagiati avendo quindi uno scarso utilizzo soprattutto a causa della poca fiducia degli utenti riguardo l'utilizzo dei loro dati ed al fatto che dovevano autodichiararsi positivi. Con questa tesi presenterò una nuova tecnica per effettuare il Contact Tracing che combina l'utilizzo del Group Testing all'utilizzo dell'IoT e delle reti per tracciare i contatti tra gli utenti ed il virus chiamata Asynchronous Contact Tracing. Mostrerò come è stato progettato e sviluppato e mostrerò le performance grazie a degli esperimenti reali.