2 resultados para Council on Environmental Quality (U.S.)
em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
The growing need to assess the environmental status of the Mediterranean coastal marine habitats and the large availability of data collected by Reef Check Italia onlus (RCI) volunteers suggest the possibility to develop innovative and reliable indices that may support decision makers in applying conservation strategies. The aims of this study were to check the reliability of data collected by RCI volunteers, analyse the spatial and temporal distribution of RCI available data, resume the knowledge on the biology and ecology of the monitored species, and develop innovative indices to asses the ecological quality of Mediterranean subtidal rocky shores and coralligenous habitats. Subtidal rocky shores and coralligenous were chosen because these are the habitats more attractive for divers; therefore mlst data are referring to them, moreover subtidal rocky bottom are strongly affected by coastal urbanisation, land use, fishing and tourist activities, that increase pollution, turbidity and sedimentation. Non-indigenous species (NIS) have been recognized as a major threat to the integrity of Mediterranean native communities because of their proliferation, spread and impact on resident communities. Monitoring of NIS’ spreading dynamics at the basin spatial scale is difficult but urgent. According to a field test, the training provided by RCI appears adequate to obtain reliable data by volunteers. Based on data collected by RCI volunteers, three main categories of indices were developed: indices based on species diversity, indices on the occurrence non-indigenous species, and indices on species sensitive toward physical, chemical and biological disturbances. As case studies, indices were applied to stretches of coastline defined according to management criteria (province territories and marine protected areas). The assessments of ecological quality in the Tavolara Marine Protected Area using the species sensitivities index were consisten with those previously obtained with traditional methods.
Resumo:
La nostra tesi propone un progetto di riqualificazione funzionale ed energetica di una porzione dell’area dismessa delle Ex Officine Reggiane a Reggio Emilia che comprende uno spazio scoperto di circa 42.500 m2 e un fabbricato, nel quale proponiamo di realizzare il museo delle officine, spazi per esposizioni temporanee e il nuovo polo archivistico di Reggio Emilia. Le Officine Meccaniche Reggiane sono state un polo industriale di particolare rilevanza a livello nazionale ed internazionale, diventando negli anni ’40 la quarta potenza industriale italiana dopo Fiat,Ansaldo e Breda. Dismesse dal 2009, si presentano oggi come un’area abbandonata di ben 260.000 m2 nella quale convivono la memoria e la speranza futura di rilancio della città di Reggio Emilia nel panorama europeo. Sulle tracce dei progetti già messi in atto dall’Amministrazione comunale, abbiamo fornito una proposta progettuale che consideri le vocazioni funzionali dell’area e le strategie energetiche possibili per rendere il progetto sostenibile sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista economico. Il lavoro è partito dalla definizione di un quadro conoscitivo dell’area attraverso una prima fase di analisi a livello territoriale e microclimatico servendosi per queste ultime del software di simulazione in regime dinamico ENVI-met. Questa prima fase si è conclusa con l’elaborazione di un masterplan, in seguito al quale ci siamo soffermate sul progetto di riqualificazione del capannone 15 e del grande spazio vuoto antistante ad esso. L’intervento sul costruito si può riassumere in tre parole chiave: conservare, aggiornare, integrare. Abbiamo scelto infatti di mantenere la robusta e ritmata struttura in acciaio, ripensare l’involucro edilizio in termini di una maggiore efficienza energetica e confinare i locali climatizzati in volumi autoportanti, garantendo, nell’atrio, condizioni di comfort termico accettabili unicamente attraverso strategie energetiche passive. Per verificare l’effettiva opportunità della soluzione ipotizzata ci siamo servite del software di simulazione fluidodinamica IES VE, il quale, attraverso la simulazione oraria del cambiamento dei parametri ambientali più rilevanti e degli indicatori di benessere (PMV, Comfort index, PPD..), ha confermato le nostre aspettative verificando che non è necessario intervenire con l’introduzione di sistemi di climatizzazione convenzionale. Per quanto riguarda i padiglioni entro i quali sono pensate le attività di servizio e supporto al museo e l’archivio, è stata verificata la soddisfacente prestazione energetica raggiunta attraverso l’utilizzo del software Termolog Epix5, il quale ha attestato che essi rientrano nella classe A con un consumo energetico di 4,55 kWh/m3annuo.