5 resultados para Clark, Andrea (Wendy)
em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
Presentiamo alcune proposte di modifica alle superfici di suddivisione di Catmull-Clark, per garantire la continuità del secondo ordine anche nei vertici straordinari e una buona qualità di forma. La ricerca di questi miglioramenti è motivata dal tentativo di integrazione delle superfici di suddivisione in un sistema di modellazione geometrica in contesto CAD/CAGD, il quale richiede che certi requisiti di regolarità e qualità siano soddisfatti. Illustriamo due approcci differenti per la modifica della superficie limite. Il primo prevede il blending tra la superficie originale e una superficie polinomiale approssimante, definita opportunamente, in modo tale da ottenere la regolarità desiderata. Il secondo metodo consiste nella sostituzione della superficie di Catmull-Clark con un complesso di patch di Gregory bicubici e adeguatamente raccordati. Insieme all’attività di analisi, riformulazione ed estensione di queste proposte, abbiamo realizzato una implementazione in codice C/C++ e OpenGL (con programmi accessori scritti in MATLAB e Mathematica), finalizzata alla sperimentazione e alla verifica delle caratteristiche dei metodi presentati.
Resumo:
At first, the main author of the book was presented together with the Italian source text: it was pointed out her double role of author and protagonist of the very events narrated in the book, inspired from facts which truly happened and which have to do with the story of her family. Afterwards, the translation part itself follows. Some pages taken from the original Italian book were translated into English; the parts which have been chosen are various extracts which were thought as a leading thread to understand the meaning and the intention of the entire book. After the translation, the analysis part was presented, where idiomatic expressions which can be found in great quantity throughout the book, are explained and commented. Here, clarifications can also be found concerning geographical and historical references, and something about the main characters who stand for people that truly existed. Finally some other little extracts from the book were included: they were translated and some translating choices were explained. These extra parts were integrated in the thesis in order to point out the main difficulty of translating the book La Collina, that is, the presence of a great deal of idiomatic and slang expressions both of everyday colloquial use and concerning the field of drugs. The English translation of these parts had to sound natural and spontaneous to an English-speaking readership, which should not notice they were translated from Italian. A great deal of research on the Internet was carried out in order to make sure those expressions didn’t seem contrived and unnatural in English: this was one of the main concerns of the translation.
Resumo:
Nel presente elaborato mi propongo di sviluppare un’analisi sulla letteratura postcoloniale, concentrandomi su un ramo specifico di quest’ultima, la black British literature, con annessa proposta di traduzione di alcuni capitoli del romanzo “Never far from nowhere”, pubblicato nel 1996 da una delle maggiori esponenti della narrativa black British, la scrittrice inglese di origini giamaicane Andrea Levy. Nel primo capitolo, l’intento principale è quello di far luce sulle analogie esistenti fra traduzione letteraria e letteratura postcoloniale. Nel secondo capitolo, mi concentrerò in particolare sulla black British literature: la narrativa inglese prodotta dagli immigrati provenienti dai Paesi del Commonwealth, sviluppatasi in Gran Bretagna in seguito al flusso migratorio degli anni Cinquanta. Il terzo capitolo sarà dedicato alla biografia e alle opere di Andrea Levy, agli episodi che hanno in qualche modo segnato la sua vita e determinato la sua scelta di diventare scrittrice. Nel quarto capitolo, infine, presenterò il romanzo che ho scelto di tradurre, Never far from nowhere. Seguirà un commento alla traduzione in cui ripercorro tutti i passaggi che mi sono parsi più problematici da tradurre. L’obiettivo di questo elaborato è di valorizzare un genere letterario che è stato a lungo sottovalutato, nonostante la sua enorme portata storica e ideologica, il suo carattere di testimonianza e la valenza che ha assunto non solo per l’identità black British, ma per l’identità britannica a tutto tondo.
Resumo:
Il segreto di Pietramala (La nave di Teseo, 2018) è il primo romanzo di Andrea Moro e si caratterizza per la discussione di teorie linguistiche all’interno di una veste narrativa. A partire dai contenuti del romanzo, i cinque capitoli in cui si articola l’elaborato propongono una riflessione sul ruolo che la linguistica riveste e sul modo in cui emerge nella narrazione, sui principi di analogia e anomalia e sul rapporto tra sintassi e cervello, sull’acquisizione del linguaggio e sull’ipotesi di una lingua primigenia, sulla linguistica come scienza empirica e sulla natura della sintassi, sull’impossibilità di stilare graduatorie di valore delle lingue.
Resumo:
Una delle domande che ha da sempre profondamente interessato l’ambito degli studi linguistici è se sia la lingua a riflettere la società dei parlanti o se sia la società dei parlanti a essere plasmata dalla lingua. O, ancora, se esse non siano direttamente coinvolte in una dinamica di reciproca influenza che permette loro di modellarsi a vicenda. Qualunque sia la risposta, certo è che negli ultimi tempi la società ha cambiato radicalmente il proprio modo di pensare e approcciarsi ad alcune tematiche, quali, ad esempio, la questione dell’identità di genere e dei diritti delle comunità LGBTQ+. È dunque inevitabile che il linguaggio che ha a che fare con tale ambito della società rimanga inalterato e non subisca cambiamenti in termini di usi e caratteristiche. L’obiettivo di queste pagine è quello di esplorare le problematiche legate all’uso improprio del linguaggio in relazione alle identità di genere non binarie, facendo riferimento in particolare al testo poetico e alla sua traduzione e fornendo, infine, un esempio pratico di come poche accortezze possano rendere il linguaggio totalmente inclusivo e più accomodante per coloro che attraversano i confini del binarismo di genere.