2 resultados para Case-based teaching
em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
La dieta, nell’antica medicina greca, rappresentava il complesso delle norme di vita, come l’alimentazione, l’attività fisica, il riposo, atte a mantenere lo stato di salute di una persona. Al giorno d’oggi le si attribuisce un significato fortemente legato all’alimentazione, puo` riferirsi al complesso di cibi che una persona mangia abitualmente oppure, con un messaggio un po' più moderno, ad una prescrizione di un regime alimentare da parte di un medico. Ogni essere umano mangia almeno tre volte al giorno, ognuno in base al proprio stile di vita, cultura, età, etc. possiede differenti abitudini alimentari che si ripercuotono sul proprio stato di salute. Inconsciamente tutti tengono traccia degli alimenti mangiati nei giorni precedenti, chi più chi meno, cercando di creare quindi una pianificazione di cosa mangiare nei giorni successivi, in modo da variare i pasti o semplicemente perchè si segue un regime alimentare particolare per un certo periodo. Diventa quindi fondamentale tracciare questa pianificazione, in tal modo si puo' tenere sotto controllo la propria alimentazione, che è in stretta relazione con il proprio stato di salute e stress, e si possono applicare una serie di aggiustamenti dove necessario. Questo è quello che cerca di fare il “Menu Planning”, offrire una sorta di guida all’alimentazione, permettendo così di aver sotto controllo tutti gli aspetti legati ad essa. Si pensi, ad esempio, ai prezzi degli alimenti, chiunque vorrebbe minimizzare la spesa, mangiare quello che gli piace senza dover per forza rinunciare a quale piccolo vizio quotidiano. Con le tecniche di “Menu Planning” è possibile avere una visione di insieme della propria alimentazione. La prima formulazione matematica del “Menu Planning” (allora chiamato diet problem) nacque durante gli anni ’40, l’esercito Americano allora impegnano nella Seconda Guerra Mondiale voleva abbassare i costi degli alimenti ai soldati mantenendo però inalterata la loro dieta. George Stingler, economista americano, trovò una soluzione, formulando un problema di ottimizzazione e vincendo il premio Nobel in Economia nel 1982. Questo elaborato tratta dell’automatizzazione di questo problema e di come esso possa essere risolto con un calcolatore, facendo soprattutto riferimento a particolari tecniche di intelligenza artificiale e di rappresentazione della conoscenza, nello specifico il lavoro si è concentrato sulla progettazione e sviluppo di un ES case-based per risolvere il problema del “Menu Planning”. Verranno mostrate varie tecniche per la rappresentazione della conoscenza e come esse possano essere utilizzate per fornire supporto ad un programma per elaboratore, partendo dalla Logica Proposizionale e del Primo Ordine, fino ad arrivare ai linguaggi di Description Logic e Programmazione Logica. Inoltre si illustrerà come è possibile raccogliere una serie di informazioni mediante procedimenti di Knowledge Engineering. A livello concettuale è stata introdotta un’architettura che mette in comunicazione l’ES e un Ontologia di alimenti con l’utilizzo di opportuni framework di sviluppo. L’idea è quella di offrire all’utente la possibilità di vedere la propria pianificazione settimanale di pasti e dare dei suggerimenti su che cibi possa mangiare durante l’arco della giornata. Si mostreranno quindi le potenzialità di tale architettura e come essa, tramite Java, riesca a far interagire ES case-based e Ontologia degli alimenti.
Resumo:
Global population growth reflects how humans increasingly exploited Earth's resources. Urbanization develops along with anthropization. It is estimated that nearly 60% of the world's population lives in urban areas, which symbolize the denaturalized dimension of current modernity. Cities are artificial ecosystems that suffer most from environmental issues and climate change. The Urban Heat Island (UHI) effect is a common microclimatic phenomenon affecting cities, which causes considerable differences between urban and rural areas temperatures. Among the driving factors, the lack of vegetation in urban settlements can damage both humans and the environment (health diseases, heat waves caused deaths, biodiversity loss, and so on). As the world continues to urbanize, sustainable development increasingly depends on successful management of urban areas. To enhance cities’ resilience, Nature-based Solutions (NbSs), are defined as an umbrella concept that encompasses a wide range of ecosystem-based approaches and actions to climate change adaptation (CCA) and disaster risk reduction (DRR). This paper analyzes a 15-days study on air temperature trends carried out in Isla, a small locality in the Maltese archipelago, and proposes Nature-based Solutions-characterized scenarios to mitigate the Urban Heat Island effect the Mediterranean city is affected by. The results demonstrates how in some areas where vegetation is present, lower temperatures are recorded than in areas where vegetation is absent or scarce. It also appeared that in one location, the specific type of vegetation does not contribute to high temperature mitigation, whereas in another one, different environmental parameters can influence the measurements. Among the case-specific Nature-based Solutions proposed there are vertical greening (green wall, façades, ground based greening, etc.), tree lines, green canopy, and green roofs.