2 resultados para Calderón de la Barca (Familia)
em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
Este trabajo presenta un análisis de una conversación que aparece en la película La Gran Familia Española de Daniel Sánchez Arévalo y que es muy significativa para ilustrar los rasgos prototípicos de lo oral coloquial. Por un lado, se quieren destacar aquellos rasgos que nos permiten definir este tipo de discurso como coloquial para establecer qué grado de espontaneidad y de imitación de la realidad comunicativa se puede alcanzar en la actuación televisiva o cinematográfica. Por otro, se desea descubrir qué rasgos coloquializadores faltan y qué tipo de planificación del texto sigue reflejándose en la actuación. Asimismo, se quieren destacar también los elementos del lenguaje coloquial juvenil que aparecen en la película. Se esboza, pues, un paralelo entre oralidad espontánea y oralidad ficticia o «prefabricada». El análisis de los rasgos coloquiales se realiza a tres niveles: fónico-fonético, morfosintáctico, léxico.
Resumo:
Nel presente elaborato mi sono proposta di analizzare in che modo il testo viene percepito in maniera diversa da ognuno di noi, a seconda dell’esperienza estetica, e su come questo si rifletta sulla traduzione. Al fine di poter sviluppare tale questione, ho voluto esaminare la traduzione delle opere teatrali La vida es sueño di Pedro Calderón de La Barca e The tempest di William Shakespeare che è stata portata a termine rispettivamente da Pier Paolo Pasolini attraverso l’opera Calderón e da Giorgio Strehler insieme a Agostino Lombardo attraverso la messa in scena de La tempesta. Da un lato, Pasolini adatta e traspone il testo attraverso il suo modo di fare teatro, un “Teatro di Parola”, che non è solo impegno civile e dibattito critico, ma anche poesia e autoriflessione, in cui l’attore rappresenta un veicolo di idee. D’altro canto, la traduzione portata a termine da Giorgio Strehler e Agostino Lombardo è intesa come messa in scena, dove l’attore incarna il testo, con il fine di trasmettere la profondità del testo stesso. La prima parte è dedicata ad una riflessione su tematiche relative a quello che mi sono proposta di sviluppare nell’elaborato, come per esempio l’ermeneutica del testo, l’esperienza estetica, l’esistenza o meno di una traduzione definitiva. La parte centrale, invece, si concentra sulle due opere sopra citate, in particolar modo sui due approcci traduttivi differenti, che rappresentano due modi diversi di interpretare il testo.