2 resultados para Bear Island Wildlife Management Area
em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
Gli squali bianchi sono tra i più importanti predatori dei Pinnipedi (Klimley et al., 2001; Kock, 2002). La loro principale strategia di caccia consiste nel pattugliare le acque circostanti ad una colonia di otarie e nell’attaccarle quando queste sono in movimento, mentre si allontanano o avvicinano all’isola (Klimley et al., 2001; Kock, 2002). Tuttavia, la strategia e la dinamica della predazione osservate anche in relazione al ciclo riproduttivo della preda e le tattiche comportamentali messe in atto dalla preda per ridurre la probabilità di predazione, e quindi diminuire la sua mortalità, sono ancora poco conosciute. Con questo studio, effettuato nell’area di Seal Island all’interno della baia di Mossel Bay in Sud Africa, abbiamo cercato di definire proprio questi punti ancora poco conosciuti. Per studiare la strategia e le dinamica di predazione dello squalo bianco abbiamo utilizzato il sistema di monitoraggio acustico, in modo da poter approfondire le conoscenze sui loro movimenti e quindi sulle loro abitudini. Per dare un maggiore supporto ai dati ottenuti con la telemetria acustica abbiamo effettuato anche un monitoraggio visivo attraverso l’attrazione (chumming) e l’identificazione fotografica degli squali bianchi. Per comprendere invece i loro movimenti e le tattiche comportamentali messi in atto dalle otarie orsine del capo per ridurre la probabilità di predazione nella baia di Mossel Bay, abbiamo utilizzato il monitoraggio visivo di 24 ore, effettuato almeno una volta al mese, dalla barca nell’area di Seal Island. Anche se gli squali bianchi sono sempre presenti intorno all’isola i dati ottenuti suggeriscono che la maggior presenza di squali/h si verifica da Maggio a Settembre che coincide con l’ultima fase di svezzamento dei cuccioli delle otarie del capo, cioè quando questi iniziano a foraggiare lontano dall'isola per la prima volta; durante il sunrise (alba) durante il sunset (tramonto) quando il livello di luce ambientale è bassa e soprattutto quando la presenza delle prede in acqua è maggiore. Quindi possiamo affermare che gli squali bianchi a Seal Island prendono delle decisioni che vanno ad ottimizzare la loro probabilità di catturare una preda. I risultati preliminari del nostro studio indicano anche che il numero di gruppi di otarie in partenza dall'isola di notte sono di gran lunga maggiori di quelle che partono durante il giorno, forse questo potrebbe riflettere una diminuzione del rischio di predazione; per beneficiare di una vigilanza condivisa, le otarie tendono in media a formare gruppi di 3-5 o 6-9 individui quando si allontanano dall’isola e questo probabilmente le rende meno vulnerabili e più attente dall’essere predate. Successivamente ritornano all’isola da sole o in piccoli gruppi di 2 o 3 individui. I gruppi più piccoli probabilmente riflettono la difficoltà delle singole otarie a riunirsi in gruppi coordinati all'interno della baia.
Resumo:
Marine litter and plastics are a significant and growing marine contaminant that has become a global problem. Macrolitter is subject to fragmentation and degradation due to physical, chemical and biological processes, leading to the formation of micro-litter, the so-called microplastics. The purpose of this research is to assess marine litter pollution by using remote sensing tools to identify areas of macrolitter accumulation and to evaluate the concentrations of microplastics in different environmental matrices: water, sediment and biota (i.e. mussels and fish) and to contribute to the European project MAELSTROM (Smart technology for MArinE Litter SusTainable RemOval and Management). The aim is to monitor the presence of macro- and microlitter at two sites of the Venice coastal area: an abandoned mussel farm at sea and a lagoon site near the artificial Island of Sacca Fisola; The results showed that both study areas are characterised by high amounts of marine litter, but the type of observed litter is different. In fact, in the mussel farm area, most of the litter is linked to aquaculture activities (ropes, nets, mooring blocks and floating buoys). In the Venice lagoon site, the litter comes more from urban activities and from the city of Venice (car tyres, crates, wrecks, etc.). Microplastics is present in both sites and in all the analysed matrices. Generally, higher microplastics concentrations were found at Sacca Fisola (i.e., in surface waters, mussels and fish). Moreover, some differences were also observed in shapes and colours comparing the two sites. At Sacca Fisola, white irregular fragments predominate in water samples, blue filaments in sediment and mussels, and transparent irregular fragments in fish. At the Mussel Farm, blue filaments predominate in water, sediment and mussels, while flat black fragments predominate in fish. These differences are related to the different types of macrolitter that characterised the two areas.