22 resultados para Arenicola-marina-l

em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna


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L’area del Mar Ligure racchiusa nei confini internazionali del Santuario Pelagos dei Cetacei si distingue nel Mediterraneo sia per l’importanza bio-ecologica sia per la capillare diffusione del traffico navale, così intenso su base annua da profilare un serio rischio di disturbo acustico per i mammiferi marini. La mia tesi si inserisce nel progetto GIONHA i cui obiettivi sono monitorare, prevenire, e ridurre tale importante fonte di inquinamento. Il principale obiettivo è quello di analizzare i passaggi necessari per l’impostazione di un modello che simuli il percorso dell’onda sonora in acqua, per stimare il livello di rumore ricevuto da un cetaceo che si trovi in un punto qualunque dell’area. A tal fine l’attività di tesi ha comportato la comprensione delle premesse teoriche, la raccolta e la selezione dei dati e la scelta dei parametri di simulazione. La tesi presenta come risultati delle mappe di rumore utilizzate per testare il buon funzionamento del modello in un’area all’interno del Santuario. Alla luce di considerazioni ecologiche e del quadro normativo in vigore in Italia per il Santuario dei Cetacei, le mappe prodotte per questo progetto rappresentano un utile strumento per la gestione dell’area protetta ai fini della salvaguardia dei mammiferi marini e dell’ecosistema.

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This study poses as its objective the genetic characterization of the ancient population of the Great White shark, Carcharodon carcharias, L.1758, present in the Mediterranean Sea. Using historical evidence, for the most part buccal arches but also whole, stuffed examples from various national museums, research institutes and private collections, a dataset of 18 examples coming from the Mediterranean Sea has been created, in order to increase the informations regarding this species in the Mediterranean. The importance of the Mediterranean provenance derives from the fact that a genetic characterization of this species' population does not exist, and this creates gaps in the knowledge of this species in the Mediterranean. The genetic characterization of the individuals will initially take place by the extraction of the ancient DNA and the analysis of the variations in the sequence markers of the mitochondrial DNA. This approach has allowed the genetic comparison between ancient populations of the Mediterranean and contemporary populations of the same geographical area. In addition, the genetic characterization of the population of white sharks of the Mediterranean, has allowed a genetic comparison with populations from global "hot spots", using published sequences in online databases (NCBI, GenBank). Analyzing the variability of the dataset, both in terms space and time, I assessed the evolutionary relationships of the Mediterranean population of Great Whites with the global populations (Australia/New Zealand, South Africa, Pacific USA, West Atlantic), and the temporal trend of the Mediterranean population variability. This method based on the sequencing of two portions of mitochondrial DNA genes, markers showed us how the population of Great White Sharks in the Mediterranean, is genetically more similar to the populations of the Australia Pacific ocean, American Pacific Ocean, rather than the population of South Africa, and showing also how the population of South Africa is abnormally distant from all other clusters. Interestingly, these results are inconsistent with the results from tagging of this species. In addition, there is evidence of differences between the ancient population of the Mediterranean with the modern one. This differentiation between the ancient and modern population of white shark can be the result of events impacting on this species occurred over the last two centuries.

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Il presente studio è stato progettato e articolato includendo tre approcci disciplinari sviluppati parallelamente al fine di ottenere dati etologici, endocrinologici, e respiratori riguardo cinque esemplari di trichecho del pacifico (Odobenus rosmarus) ospitati presso l’Oceanografic di Valencia. Il periodo di campionamento si è sviluppato in un lasso di tempo di 12 settimane durante le quali sono stati raccolti dati riguardo i tre ambiti di studio. La raccolta di dati etologici è stata effettuata per mezzo di supporto video il quale ha permesso di generare un totale di 72 ore di filmato. Attraverso l’analisi del materiale multimediale è stato possibile elaborare un catalogo comportamentale con annesso un catalogo video atto alla semplificazione di riconoscimento dei vari moduli comportamentali; la revisione della documentazione video è stata effettuata mediante il software Noldus “Observer 5.0” che si è resa necessaria per la quantificazione dei singoli comportamenti osservati durante il periodo di studio. Succesivamente i dati ottenuti sono stati sottoposti ad analisi statistica al fine di poter valutare le differenze e le analogie comportamentali dei due soggetti principali nell’arco della singola giornata e durante le dodici settimane di analisi. In concomitanza col campionamento video, si è proceduto ialla raccolta dei dati relativi ai pattern respiratori al fine di valutare la durata delle apnee in ambiente controllato. In seguito è stato effettuato un approccio endocrinologico al fine di valutare la possibilità di rilevare e quantificare glucorticoidi quali cortisolo, testosterone e progesterone presenti nei campioni. Si è ricorso alla raccolta di materiale salivare in alternativa al campionamento ematico in modo da stabilire l’effettiva efficacia del metodo. I campioni sono stati poi processati mediante RIA e i livelli ormonali ottenuti sono stati utilizzati per effettuare una comparazione con il manifestarsi dei moduli comportamentali osservati è analizzarne le correlazioni presenti e osservarne gli effetti sull’espressione etologica.

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Questo lavoro di tesi fa parte di un piano monitoraggio sulla Pialassa dei Piomboni coordinato dal Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Scienze Ambientali (CIRSA, Università di Bologna) il cui scopo è stato quello di valutare la presenza di batteri solfato-riduttori (sulphatereducing bacteria SRB) in questa laguna costiera sia nell'acqua che nei sedimenti. Lo sviluppo di odori sgradevoli che avviene periodicamente nella Pialassa dei Piomboni ha fatto sorgere la necessità di verificare l'eventuale presenza di questi batteri. La Pialassa dei Piomboni è una laguna costiera a nord della citta di Ravenna. Si tratta di un'area in evidente stato di degrado a causa di pesanti interventi di antropizzazione e industrializzazione che stanno determinando forti problemi di inquinamento. La qualità dell’acqua di tale bacino risente infatti dei numerosi scarichi inquinati provenienti dal polo industriale e portuale, e di ingenti carichi trofici di origine agricola che entrano in laguna soprattutto attraverso l'idrovora di San Vitale. Questi input di nutrienti stimolano la proliferazione fitoplanctonica, la quale aumenta l'input di materiale organico sul fondo con conseguente riduzione della disponibilita di ossigeno e cambiamento nella struttura dei popolamenti bentonici. L'ipossia che ne consegue determina la diffusione di batteri in grado di degradare anaerobicamente la materia organica, quali ad esempio i solfato-riduttori. Questi batteri utilizzano il solfato come accettore finale di elettroni, che viene ridotto a solfuro di idrogeno. La determinare della presenza di batteri solfato-riduttori nei campioni di acqua e sedimento è stata svolta mediante utilizzo di una metodologia molecolare basata sull’estrazione dell’eDNA (environmental DNA) dalle matrici ambientali e la successiva amplificazione (PCR) di un tratto genico codificante l’enzima solfito reduttasi (dissimilatory sulfite reductase dsrAB), specifico di questi batteri.

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L'obiettivo della tesi è la compilazione del glossario culinario italiano-russo che “racchiudere” termini culinari artusiani e propone una versione russa basandosi anche sulla traduzione parziale del libro in lingua russa. La tesi si divide in sette parti: introduzione, capitoli primo, secondo, terzo e quarto, conclusione e bibliografia. Il primo capitolo introduce la figura di Pellegrino Artusi con brevi cenni sulla sua vita e tratteggia, altresì, le peripezie ed il successo internazionale della sua opera ed il suo approdo in Russia. Il secondo capitolo è dedicato alla ricerca terminologica e alle fasi propedeutiche alla creazione del glossario. Inoltre, vengono spiegate le risorse usate per la creazione dei corpora. Avendo a disposizione la traduzione parziale de “La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene” in russo (traduzione di I. Alekberova) fornita dalla Casa Artusi, si cerca di spiegare la scelta dei termini italiani messi a confronto con quelli esistenti nella traduzione russa. Il terzo capitolo introduce il glossario stesso preceduto da una breve spiegazione. Ogni “entrata” contiene il termine, la sua categoria grammaticale e la sua definizione in entrambe le lingue, seguita nella maggior parte dei casi dalle collocazioni o dagli esempi d'uso oppure dai sinonimi. Il quarto capitolo presenta commenti alla compilazione del glossario. Qui vengono analizzati i problemi riscontrati durante la fase compilativa, si presentano le soluzioni trovate e si forniscono esempi concreti. Ci sono anche commenti alle voci non presenti nel glossario. Infine, vi è una breve conclusione del percorso affrontato seguita dalla bibliografia e dalla sitografia. ENGLISH The purpose of this dissertation is to present a bilingual Italian-Russian glossary based on the culinary terms drawn from Artusi's cooking book "The Science of Cooking and the Art of Fine dining". The dissertation consists of an introduction, 4 chapters, conclusions and a list of bibliography. An introduction presents an overview of the entire dissertation. The first chapter includes a presentation of Pellegrino Artusi, brief introduction to his life, his book and the success it has had around the world and mainly in Russia. The second chapter focuses on the creation and use of comparable and parallel corpora that have been created ad hoc for the purpose of the glossary. It also describes the different programs that have been used in order to select the terminology. The third chapter presents the structure of the bilingual culinary glossary followed by the glossary itself. Each entry contains the term, its gramatical category and the definition in both languages followed by, in most but not all cases, collocation, synonyms and additional notes. The fourth chapter presents an analysis of the compilation of the glossary combined with comments and examples. This chapter is followed by final conclusions of the present dissertation. The last part contains a bibliography that includes all the resources that have been used for the completion of this dissertation followed by the webliography.

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The hypothalamus-pituitary-interrenal axis is involved in stress response regulation. In addition, arginine vasotocin (AVT) and isotocin (IT) are also considered as important players in this stress regulation. The present study assessed, using the teleost gilthead sea bream (Sparus aurata) as a biological model, hypothalamic mRNA expression changes of AVT and IT and their receptors at hepatic level after an acute stress situation. Specimens were submitted to air for 3 min and place back in their respective tanks after that, being sampled at different times (15 min, 30 min, 1, 2, 4 and 8 hours post-stress) in order to study the time course response. Plasma cortisol values increased after few minutes post-exposure, decreasing during the experimental time while a metabolic reorganization occurred in both plasmatic and hepatic levels. At hypothalamic level, acute stress affects mRNA expression of AVT and IT precursors, as well as hepatic expression of their receptors, suggesting the involvement of both vasotocinergic and isotocinergic systems in the acute stress response. Our results demonstrate the activation and involvement of both endocrine pathways in the regulation of metabolic and stress systems of Sparus aurata, which is stated, at least, through changes in mRNA expression levels of these genes analysed.

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Per lo sviluppo di un modello realistico di formazione ed evoluzione delle galassie è necessario un confronto sistematico con le osservazioni in modo da verificare che i dati vengano ben riprodotti. Lo scopo che si prefigge questo lavoro di Tesi è un confronto tra le caratteristiche delle galassie presenti nei cataloghi simulati (mock), costruiti sulla base di alcuni modelli, e quelle evinte dai dati osservativi di campioni di galassie (surveys) con l'obbiettivo di far luce su quali siano le maggiori discrepanze e quindi sulla direzione in cui i modelli andrebbero perfezionati. Per far questo, si è scelto di far uso della funzione di massa stellare delle galassie (MF), in quanto strumento statistico più indicativo di una popolazione di galassie, considerando sia la totalità delle galassie, sia separatamente le star-forming e le quiescenti. Questo lavoro di Tesi attua un confronto tra le MF a 0

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Vista la crescente frequenza e gravità delle catastrofi naturali legate al clima negli ultimi anni, una risposta collettiva si rende più che mai necessaria. In particolare l’analisi delle evidenze storiche, confermate recentemente anche da alcune tempeste e mareggiate che hanno colpito la zona ravennate, mostra abbastanza chiaramente un quadro di ricorrenza che ha interessato l’area. Infatti i rischi costieri, potenzialmente presenti nell’area di studio considerata in questo lavoro, pur non essendo elevati come in altre zone italiane, sono però ad un livello tale che non può essere del tutto ignorato. Lo scopo è quindi quello di preparare al meglio i territori interessati, adattando gli edifici e le infrastrutture al fine di proteggere le opere, di limitarne i rischi di demolizione e di salvare vite umane in caso di un evento oltremodo critico. Ad oggi si sente l´esigenza di un approccio globale che tenga conto del problema della sicurezza in campo urbanistico, a partire dal disegno concettuale di qualsiasi edificio e indipendentemente dalla sua funzione. Gli obiettivi dei potenziali adattamenti infrastrutturali, visti i rischi costieri dell’area compresa tra Marina di Ravenna e Lido Adriano, sono: • di generare efficaci standard costruttivi e metodologie di progettazione per le infrastrutture che si trovano in zone vulnerabili; • di garantire la sicurezza dei cittadini e delle attività in tali zone; • di ridurre l'impatto socio-economico delle catastrofi naturali. In questa tesi, in particolare, si fornirà un quadro generale dell’area studio, si approfondirà il tema del rischio costiero andando ad analizzare quali sono i rischi potenziali dell’area ed, all’interno di essa, le zone maggiormente in pericolo; si proporrà un metodo di valutazione economica degli stabilimenti balneari e della spiaggia ed infine si analizzeranno i principali adattamenti alle infrastrutture realizzabili.