92 resultados para Reggio, Educazione, Cina


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Scopo del presente elaborato è raccontare una delle tante storie che appartengono al passato di Taiwan, in modo da comprendere approfonditamente gli aspetti più importanti del presente e del futuro dell’isola. La storia e l’identità di Taiwan rappresentano infatti punti chiave per la comprensione degli avvenimenti situati nel presente e delle prospettive future dell’isola, proponendo un’analisi che si inserisce nel quadro del conflitto triangolare tra ROC-RPC-USA.

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Che cos’è la sordità? Chi sono le persone sorde? Essere sordi significa essere “handicappati”, “disabili”, “menomati”? Il presente elaborato si pone come obiettivo quello di rispondere a queste domande attraverso un’analisi socioculturale della sordità. In primo luogo, si parlerà di sordità passando dall’aspetto culturale, ontologico e antropologico, approfondendo i concetti di Deafhood, deafness, Cultura Sorda e Lingua dei Segni. In secondo luogo, si parlerà della visione sociale che si ha della sordità, che è ben diversa dalla sua vera natura, venendo relegata a una condizione unicamente medica e di disabilità: la natura paternalistica della legislazione in materia di sordità e l’abilismo interiorizzato della società ne sono una dimostrazione. Infine, si parlerà di come risolvere la mancanza di educazione e di conoscenza nell’ambito della sordità da parte degli udenti, ovvero con il giusto approccio e metodo educativo sin dall’infanzia, volto all’inclusione e al bilinguismo italiano-LIS, al fine di educare, includere e dare consapevolezza sulla sordità.

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La tesi tratta della traduzione economico-finanziaria. Saranno analizzati il linguaggio di questo settore e le principali sfide e difficoltà che il traduttore deve affrontare in questo ambito. Inoltre, sarà presentata la proposta di traduzione dall'italiano in francese del Quaderno "Educazione Finanziaria #quello che conta sapere".

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Il complesso che ospita la Pinacoteca Nazionale di Bologna e l’Accademia delle Belle Arti si colloca nel quartiere universitario bolognese, tra via delle Belle Arti e via Irnerio. Nato dall’aggregazione di corpi settecenteschi che si alternano a spazi chiostrali, l’edificio oggi ospita anche la Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna e il “Settore Archeologia” della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara. La Pinacoteca nasce dall’esigenza di raccogliere una cospicua produzione di dipinti del patrimonio artistico bolognese, per garantirne la sopravvivenza; si scelse di collocarla in un edificio conventuale dei padri gesuiti dopo le soppressioni degli ordini religiosi. L’impianto originario di edificio a corte a pianta quadrata non fu mai alterato, ma adattato a percorso espositivo nel corso dei secoli, ed è oggi frutto di numerose sopraelevazioni e ampliamenti volumetrici. È possibile individuare tre unità strutturali: la parte storica con ex convento, ex chiesa di Sant’Ignazio ed il rinascimentale Palazzo Ancarano; sul retro, i due corpi più recenti, l’ala Collamarini e l’ala ovest. Le tre unità appartengono a epoche diverse e ognuna rispecchia le soluzioni tecnologiche del proprio tempo: muratura di mattoni e solai a volte del 1700, struttura “mista” di inizio ‘900 e telaio in cemento armato degli anni ’60. Finalità della tesi è quella di effettuare una valutazione della vulnerabilità sismica globale della porzione storica mediante modelli semplificati, accompagnata da una valutazione dei cinematismi locali ritenuti attivabili a causa del sisma. La prima modalità, a livello globale, fornisce una stima della risposta sismica sottoforma di indicatore di vulnerabilità. L’analisi cinematica, a livello locale, pone le basi per indirizzare il progetto di miglioramento strutturale con interventi locali poco invasivi nell’ottica del minimo impatto sul manufatto storico.

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Ogni lingua rispecchia la cultura della nazione alla quale appartiene e il cinese ne è l’esempio più emblematico. È una lingua capace di modificarsi e arricchirsi continuamente in accordo con gli avvenimenti contemporanei. Questa tesi intende presentare i neologismi della lingua cinese degli ultimi vent’anni che rispecchiano appieno i cambiamenti e le innovazioni in diversi ambiti della vita sia in Cina sia in tutto il mondo e che non hanno equivalenti nella lingua italiana. Inoltre, l’elaborato si focalizza sulle caratteristiche e sulle particolarità della morfologia cinese e fornisce un quadro generale dei contesti sociolinguistici e delle strategie collegati alla formazione dei neologismi più recenti.

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Oggi, la tecnologia è entrata insostituibilmente a far parte della nostra vita quotidiana; le enormi opportunità offerte dalle apparecchiature informatiche possono a lungo termine trascinare un utente in uno stato di stress e distrazione causato dall'abuso dei mezzi e dalla sovrabbondanza comunicativa. Fare un utilizzo sano e consapevole dei propri dispositivi diventa fondamentale per il nostro benessere, ma richiede consapevolezza e abilità; mentre continuare ad ignorare il problema potrebbe trasformare le stesse opportunità offerte in malessere fisiologico, psichico e cognitivo. A tal proposito, è stato delineato il termine “Digital Wellbeing”, per indicare la condizione di chi sa sfruttare al meglio le crescenti opportunità messe a disposizione dagli strumenti digitali, sapendo al contempo controllare e governare gli effetti delle loro dinamiche indesiderate. La tesi approfondisce il rapporto che abbiamo ogni giorno con la tecnologia, quanto l'utilizzo degli strumenti tecnologici è fruttuoso o dannoso al nostro benessere personale psicofisico ed alla qualità della nostra vita. Il digital wellbeing, o benessere digitale, è una condizione soggettiva e mutevole, derivante da condizioni sociali, dallo stato delle tecnologie e dalle attività di ogni persona. Capiremo perché questo tema è importante nella società odierna, quali strumenti possediamo per migliorare il nostro equilibrio con la rete e come l'educazione all'uso risulta fondamentale.

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Il tema della biodiversità sta assumendo sempre più importanza negli ultimi decenni a causa delle condizioni di rischio, dovute alle attività umane, a cui l'intero mondo naturale è costantemente sottoposto. In questo contesto diventa sempre più importante l'educazione ambientale per aumentare la consapevolezza delle persone e per far si che ognuno possa adottare i dovuti accorgimenti nel rispetto e nella preservazione della natura. Questo progetto nasce con l'obiettivo di approfondire il tema della sensibilizzazione, attraverso lo sviluppo di una applicazione nativa android in grado di classificare gli insetti impollinatori e che, grazie all'integrazione di elementi di gamification, sia in grado di motivare l'utente ad approfondire le proprie conoscenze. Il progetto di tesi è suddiviso in tre capitoli: il primo descrive i concetti di biodiversità, gamification e citizen science su cui si basa l'elaborato; il secondo capitolo rappresenta la fase di progettazione per strutturare il database, le interfacce grafiche e per capire le tecnologie migliore da utilizzare; infine il terzo capitolo mostra l'implementazione completa del progetto, descrivendone nel dettaglio le funzionalità.

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Le serie televisive occidentali tendono ad avere un approccio superficiale per quanto riguarda il sesso. Talvolta le tematiche sessuali e la rappresentazione esplicita del corpo sembrano spiattellate per attirare pubblico, risultando anche forzate. Tuttavia, la loro sola messa in scena potrebbe costituire una rivoluzione e creare scalpore, come alle origini della televisione. Con l’arrivo della pay tv, in particolare della via cavo, si è assistito sempre più a un cambiamento nella messa in scena del sesso, arrivando a sdoganare sempre più tabù. Ciò che riguarda la sfera sessuale pian piano è sempre più mostrato, fino a toccare una dimensione personale e sociale, come hanno dato prova la televisione premium e le piattaforme OTT, che scardinano la rappresentazione perbenista e moralista tradizionale. Un dirompente esempio è testimoniato dalla serie televisiva "Sex Education", che, oltre a mettere in scena il sesso, ne affronta le delicate questioni in maniera profonda e con un immancabile pizzico di ironia e comicità. La serie riesce a problematizzare e normalizzare tante delle questioni relative agli aspetti più intimi, di cui raramente si parla in televisione e nella realtà. Diventa così uno spunto di riflessione e un bacino di informazione specialmente per un pubblico giovane, ma non solo. Gli adolescenti hanno bisogno di sapere, di essere informati, di essere rassicurati e "Sex Education" riesce in questo, rendendo fede al suo titolo e tematizzando l’educazione sessuale. Eppure il sesso non riguarda solo i giovani, interessa tutte le età, orientamenti e identità. In questo senso una ricerca sul campo rivela i pareri e le reazioni di un gruppo di spettatori eterogeneo per età, genere e identità sessuale.

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Background: Attualmente, diversi approcci riabilitatavi vengono proposti per il miglioramento del dolore e della funzione a seguito di intervento chirurgico alla spalla. La teleriabilitazione si è rivelata una valida alternativa per l’erogazione dei servizi riabilitativi a distanza: grazie all’utilizzo delle tecnologie di telecomunicazione, è possibile fornire consulenza, valutazione, monitoraggio, intervento e educazione, superando le barriere geografiche, temporali, sociali ed economiche. Obiettivo: Lo scopo della revisione è valutare le prove di efficacia presenti in letteratura in merito all’utilizzo della teleriabilitazione per il miglioramento funzionale dei pazienti operati di spalla. Metodi: La revisione è stata redatta secondo la checklist del PRISMA statement. La ricerca è stata condotta da aprile a settembre 2022, consultando le banche dati Cochrane Library, PubMed e PEDro. La ricerca è stata limitata a studi primari sperimentali e quasi, con full-text reperibile in lingua italiana o inglese e senza limiti temporali, inerenti soggetti operati alla spalla trattati con diverse modalità di teleriabilitazione. Come elemento di confronto è stato incluso qualsiasi tipo di intervento riabilitativo convenzionale. La qualità metodologica è stata valutata con la PEDro scale. Risultati: sono stati inclusi 4 RCT e 1 CCT, che hanno indagato misure di outcome relative a: dolore, mobilità articolare, forza, abilità funzionale e qualità della vita. Dall’analisi qualitativa dei risultati degli studi si è osservato che in tutti i gruppi sperimentali si sono ottenuti miglioramenti significativi negli outcome d’interesse; in due studi è stata evidenziata una superiorità statisticamente significativa della teleriabilitazione. Conclusioni: Nonostante la revisione non sia giunta a risultati generalizzabili e di validità assoluta, la teleriabilitazione ha dimostrato di essere una modalità sicura ed efficace nel miglioramento clinico e funzionale dei soggetti operati alla spalla.

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Background: Il dolore pelvico cronico viene definito dall’associazione europea di urologia (EAU) come un dolore persistente, non ciclico, percepito nelle strutture connesse alla pelvi che dura più di 6 mesi. Nella maggior parte dei casi si parla di un dolore non specifico per cui è raccomandato un approccio bio-psico-sociale. Obiettivo: L’obiettivo di questa revisione sistematica è quello di individuare l’efficacia del trattamento fisioterapico nel dolore pelvico cronico femminile. Metodi: Per rispondere al quesito diagnostico è stata effettuata una ricerca nelle banche dati PubMed e PEDro. I criteri di inclusione sono stati i seguenti: incluse tutte le donne, tutte le varie tipologie e tecniche fisioterapiche, il PICOS è soddisfatto dall’articolo, il full-text dell’articolo è reperibile, la lingua di pubblicazione è in italiano o inglese, non ci sono limiti sulla data di pubblicazione ed infine vengono inclusi RCT con qualità metodologica medio-alta. Il rischio di bias è stato valutato tramite l’applicazione della PEDro Scale. Risultati: Dalla selezione degli studi sono stati trovati 11 articoli eleggibili. Il campione negli studi varia da 22 a 212 partecipanti; le dimensioni dei gruppi variano da 11 a 107 pazienti; l’età media varia da 22 a 52 anni. I gruppi di intervento prevedono differenti opzioni di tecniche fisioterapiche (educazione, PFME, rilascio miofasciale, terapia manuale, TENS, IVES, biofeedback, laser, esercizi di rilassamento, desensibilizzazione con focus sul pavimento pelvico, manipolazione dei tessuti e massaggio full body). Tutti gli studi hanno almeno un gruppo di controllo. I risultati ottenuti analizzando l’outcome principale (dolore) e gli outcome secondari (qualità del dolore, qualità di vita e indice delle funzioni sessuali) mostrano un cambiamento positivo in tutti gli studi. Conclusione: Il trattamento fisioterapico si è rivelato efficace nell’approccio al dolore pelvico cronico femminile.

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Introduzione: Il tumore al seno è il più diagnosticato tra le donne, in Italia. Risulta fondamentale l’adesione delle donne ad un programma di screening organizzato e trova la sua importanza l’autopalpazione del seno, uno strumento aggiuntivo per la prevenzione e con il quale le donne possono incrementare conoscenze e consapevolezza sul proprio corpo. In questo progetto si sono volute indagare le conoscenze delle donne in merito all’autopalpazione, insieme alla loro aderenza e soddisfazione riguardo CheckBreast, un’applicazione creata appositamente, per divulgare informazioni e istruzioni per apprendere l’autopalpazione. Materiali e metodi: Per questo intervento di educazione alla salute si è scelto di utilizzare CheckBreast, un’applicazione per smartphone, diffusa tra le donne attraverso vari canali Social. Per perseguire l’obiettivo della ricerca, si è utilizzato un questionario anonimo accessibile tramite un link all’interno dell’applicazione; le donne potevano rispondere dopo avere seguito le istruzioni fornite su come praticare l’autopalpazione. Risultati: L’applicazione è stata scaricata da 105 utenti e sono state raccolte 45 risposte al questionario. Nonostante la quasi totalità delle donne fosse già a conoscenza dell’autopalpazione, solo una piccola parte ha affermato di praticarla regolarmente. Quasi tutte le donne, dopo avere usato l’applicazione, affermano di avere le idee chiare su come effettuare la pratica e sostengono che CheckBreast è uno strumento facile da usare e utile per ricordarsi di effettuare l’autopalpazione. Sono stati raccolti giudizi estremamente positivi sull’applicazione e in termini di soddisfazione da parte dell’utenza. Conclusioni: L’utilizzo di un’applicazione per smartphone come strumento di educazione alla salute risulta essere efficace e soddisfacente per diffondere informazioni sul tumore al seno, sulla sua prevenzione e sull’autopalpazione e per aumentare conoscenze e consapevolezza del proprio corpo tra tutte le donne.

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La modifica nelle abitudini alimentari della popolazione è un fenomeno a cui si è potuto assistere negli ultimi anni e che ha visto un incremento nel consumo di alcuni alimenti, e conseguentemente nutrienti, a discapito di altri. Mediante l'uso di un questionario si sono raccolti e analizzati dati relativi alle abitudini alimentari del campione (556 soggetti) l’eventuale influenza dei social network e del profilo instagram “jo_incucina” nella scelta delle assunzioni alimentari del campione (130 soggetti) ed infine l'aderenza alla Dieta Mediterranea Sono state inoltre effettuate delle interviste ad un piccolo campione di popolazione (10 soggetti) di età superiore a 75 per considerare le differenze tra i regimi alimentari seguiti in passato da questi soggetti, nel periodo dell’infanzia e adolescenza, e quelli attuali, per confrontarli poi con quelli della popolazione ed evincere le principali discrepanze. I risultati ottenuti hanno confermato i dati presenti in letteratura riguardo alle diverse modifiche nell'alimentazione degli ultimi decenni, legate in particolar modo all'incremento del consumo di grassi saturi e zuccheri semplici ed alla scarsa aderenza alla Dieta Mediterranea, soprattutto nel sesso maschile, che si contrappone alla forte convinzione di seguire una dieta adeguata e salutare riferita dal campione. Inoltre sebbene i social media siano un potente mezzo di comunicazione di massa, il loro ruolo nell'educazione alimentare sembra essere attualmente controverso e non così incisivo nel determinare veri e propri cambiamenti nelle scelte quotidiane della popolazione.

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Nel secolo scorso le donne in Cina sono passate dall'essere considerate schiave in casa propria ad avere le stesse opportunità degli uomini. Il processo di emancipazione e di creazione della propria identità è stato così rapido e pieno di contraddizioni che le donne di oggi si stanno ancora riprendendo dai traumi del passato, cercando anche di capire quale sia la loro posizione nella società e cosa rappresentino. Durante l'epoca imperiale non avevano libertà né alcun tipo di diritto, che sono stati loro concessi solo con l'avvento del comunismo. D'altra parte, il messaggio del Partito Comunista secondo cui "tutti dovevano essere considerati uguali" ha causato profonde ferite nella psiche e nel senso di sé delle donne. Negli anni '80, con l’apertura della Cina al mercato globale, le donne hanno potuto esplorare il loro lato più femminile ed esprimersi senza molte restrizioni. A causa del loro passato travagliato, le donne in Cina oggi stanno ancora cercando di trovare il loro spazio nella società per stabilire chi sono veramente. Questa tesi si concentra sulla rappresentazione delle donne nelle serie televisive cinesi, per via del potere che questi programmi hanno di plasmare l'opinione e le idee del pubblico. In particolare, analizzando quattro TV drama di quattro decadi diverse, si mostrerà come le donne nelle serie TV cambino nei valori e nelle caratteristiche. La tendenza generale a rappresentare donne che incarnano i valori morali confuciani, come la tranquillità e l'obbedienza al marito, sembra essere più comune nelle vecchie serie televisive. Più la serie televisiva è recente, più i valori moderni di indipendenza e imprenditorialità sono le caratteristiche principali dei personaggi. Attraverso la vita delle protagoniste, le serie televisive più recenti vogliono rappresentare fedelmente la realtà della società cinese, dove le donne forti e autonome iniziano a essere rispettate per le proprie scelte.

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Il Parmigiano Reggiano è un formaggio a Denominazione d’Origine Protetta (DOP), a pasta dura, cotta, granulosa, a lunga stagionatura, prodotto con latte crudo, parzialmente scremato, proveniente da vacche alimentate prevalentemente con foraggi della zona d’origine. La trasformazione del latte in questo formaggio DOP è ancora basata su una tecnologia artigianale legata all’esperienza empirica dei casari e tutelata dal Consorzio del Parmigiano Reggiano. L’obiettivo della tesi è stato quello di analizzare l’attività dell’acqua e la texture di 14 punte di formaggio “Parmigiano Reggiano”, provenienti da diverse realtà casearie nelle provincie di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna alla sinistra del fiume Reno e Mantova, alla destra del fiume Po aderenti al consorzio di tutela; al fine di trarre conclusioni sulla struttura di tali campioni. In dettaglio, per valutare in modo sistematico e comprensivo la texture dei campioni è stata valutata mediante i test di Taglio, Texture Profile Analysis (TPA) e Three Point Bending. Al fine di valutare l’effetto della temperatura, le medesime analisi di texture sono state anche effettuate su alcuni campioni di formaggio condizionati alle temperature di 8, 20, 25 e 30°C. I campioni di Parmigiano Reggiano provenienti da diversi caseifici hanno presentato alcune differenze significative in termini di attività dell’acqua, durezza di taglio, elasticità, coesività, gommosità, forza massima, distanza lineare e fratturabilità. Queste variabilità potrebbero essere attribuite a diversità e peculiarità nel processo produttivo e nell’esperienza dei singoli caseari. Inoltre, è stato evidenziato un ruolo significativo delle temperature dei campioni alla quale si effettuano le analisi di texture. In particolare, i campioni condizionati a 8°C rispetto alle altre temperature hanno presentato differenze significative in tutti i parametri di texture analizzati eccetto che per quelli di elasticità e gommosità determinati con il test TPA.

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Per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica del 2050 stabiliti dal Green Deal europeo, l’approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche è considerato essenziale e l’attuale crisi energetica ne ha rimarcato l’importanza. Tra queste materie prime, il neodimio risulta essere fondamentale per un ampio numero di applicazioni tecnologiche di interesse crescente come la mobilità elettrica e la generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili. La produzione mondiale di neodimio è dominata dalla Cina e l’Italia dipende completamente dalle importazioni per soddisfare la propria domanda. Il riciclo dei prodotti a fine vita potrebbe coprire parte della domanda nazionale di neodimio e ridurre la dipendenza dalle importazioni cinesi. Ma, attualmente, la percentuale di riciclo del metallo è inferiore all’1% globalmente con attività di riciclo spesso inesistenti su scala industriale a livello nazionale. Per dare chiarezza sulla catena del valore di neodimio in Italia e dimostrare le potenzialità del suo riciclo, in questa tesi sono state applicate le metodologie di MFA e di LCA. Un modello dinamico retrospettivo di MFA è stato sviluppato col fine di investigare il ciclo antropogenico del neodimio, identificando e valutando i flussi e le riserve nazionali dal 1995 al 2020. Attraverso un modello di distribuzione dei tempi di vita è stata quantificata la riserva in uso del metallo, che ammonta a 3,3 kt Nd o 56 g Nd pro capite. Un riciclo della riserva in uso potrebbe soddisfare l’attuale domanda di neodimio oltre al 2030. I risultati dell’MFA sono stati integrati con i fattori LCA di caratterizzazione di impatto ambientale, dimostrando che il riciclo potrebbe ridurre più dell’80% delle emissioni di gas serra e della energia richiesta associate alla produzione di neodimio primario. Si prevede che lo studio possa contribuire all’implementazione di politiche e strategie di rafforzamento della catena di approvvigionamento del neodimio.