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Resumo:
L’idea del presente elaborato è nata da una curiosità ed interesse personale di un corso svolto in Erasmus presso la Fachhochschule Köln. Ho subito pensato di approfondire il tema dell’interprete giudiziario e giuridico come figura determinante sia nel processo penale che nella società. Per dare un quadro generale della situazione ho deciso di dividere la tesi in tre capitoli. Nel primo capitolo spiegherò il concetto di interpretazione, attività interlinguistica tesa a creare una comunicazione tra persone di diverse lingue, presentando le varie tipologie e facendo un accenno alla figura del mediatore linguistico-interculturale. Nel secondo capitolo, porrò l’attenzione sul diritto all’assistenza linguistica dell’imputato e della vittima alloglotta durante il processo penale con l’obiettivo di evidenziare le tutele linguistiche europee e in particolar modo italiane. Mi concentrerò, inoltre, sulla mancanza di una formazione adeguata della professione, in Italia, con lo scopo di delineare la necessità di agire di fronte a una situazione di diritti negati, di ruoli misconosciuti, di assenza di consapevolezza e di conoscenza. Nel terzo ed ultimo capitolo mi soffermerò sull’interpretazione giuridica analizzando il video pedagogico di un interrogatorio della questura di Forlì-Cesena, tratto dal progetto europeo ImPLI - Improving Police and Legal Interpreting, per mettere in evidenza le tecniche di interrogatorio utilizzate e le difficoltà che si presentano nel mediare per le indagini di polizia.
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La volontà di ritornare a un'Italia completamente unita sotto un'unica fede religiosa, quella cattolica, costituisce uno degli elementi che caratterizzarono il regime fascista. Sorge spontaneo chiedersi quali furono le sorti delle altre denominazioni religiose, insediatesi relativamente da poco tempo sul suolo italiano, e come esse reagirono di fronte a questo nuovo potere che cercò di screditarle e limitarle fino a farle scomparire. Si parla spesso della religione ebraica, la minoranza più colpita dalla dittatura: essa dovette subire numerosi provvedimenti che finirono per sfociare in un'aperta persecuzione. Tuttavia, parlare della realtà ebraica durante il regime fascista di Benito Mussolini sarebbe un argomento decisamente troppo esteso per questo mio breve elaborato finale. Mi concentrerò quindi sulle altre minoranze religiose esistenti all'epoca in Italia, tutte riconducibili al protestantesimo, per riflettere sui loro rapporti con il regime e sulle conseguenze che derivarono da determinati provvedimenti presi dal governo. Le mie considerazioni sulle minoranze religiose durante il fascismo inizieranno dai primi atti del nuovo regime, come gli episodi della marcia su Roma e l'attentato all'onorevole Matteotti, fino ad arrivare ad analizzare gli effetti di alcune azioni messe in atto dal governo in ambito religioso e la posizione assunta dalle diverse fedi. Infine, non potendomi soffermare su ogni singola denominazione e sul loro comportamento alla fine della Seconda guerra mondiale, osserverò in linea generale la realtà della Chiesa avventista, indicando i cambiamenti salienti che avvennero nel secondo dopoguerra.
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Le but de ce mémoire de maîtrise a été de fournir les propositions de traduction et sous-titrage de deux sketchs comiques de l’humoriste française Anne Roumanoff. Le travail a été développé en analysant le style et les particularités des sketchs et à travers l’approfondissement du sujet du comique verbal (et des jeux de mots en particulier). Puis, on a mis en évidence la nature du sous-titrage qui, pour les caractéristiques mêmes du produit à traduire, est défini et limité par des facteurs qui sont absents dans la traduction « traditionnelle ». Ensuite, le travail s’est tourné sur les stratégies qui s’adaptent le mieux à la traduction des sketchs humoristiques en adoptant une vision de la traduction qui ne la réduit pas à un simple exercice mécanique de correspondances univoques d’une langue à l’autre mais l’entend plutôt comme un effort de reproduire les fonctions de chaque élément et les effets que les mots et le texte tout entier ont sur le public. Le point de vue adopté s’est révélé nécessaire et efficace pour la traduction et le sous-titrage des textes comiques pris en cause afin de produire des textes dont les fonctions et les effets respectent ceux des textes de départ.
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Lo scopo di questo lavoro è capire come funzionasse la mediazione linguistica tra popoli di continenti diversi e lontani. L’elaborato finale si sviluppa in quattro macrocapitoli. Nel primo parlerò della comunicazione e della mediazione in senso generale e cercherò di fornirne una panoramica a tinte storiche e sociali. Nel secondo accennerò alla figura del mediatore culturale dal punto di vista storico e la analizzerò in un contesto preciso: la colonizzazione delle Americhe da parte degli europei, nei secoli XVI e XVII. Il terzo macrocapitolo introduce due personaggi chiave (Gerónimo de Aguilar e Gonzalo Guerrero) che legano la mediazione di epoca coloniale alla figura de La Malinche e pertanto questo funge da ponte tra il secondo ed il quarto. Nell'ultimo macrocapitolo proverò a raccontare la storia de La Malinche, l'interprete personale del conquistador spagnolo Hernán Cortés, durante la colonizzazione della penisola dello Yucatán, in Messico. Le conclusioni alle quali sono giunto coincidono con le risposte concrete al mio quesito su come funzionasse la mediazione linguistica nel mondo antico. In particolare ho individuato alcune vie principali attraverso le quali è nata la figura del mediatore-interprete. Nello specifico, queste vie sono: l'intreccio amoroso tra conquistatori e donne indigene; lo studio delle lingue native da parte degli ecclesiasti; il rapimento di giovani indigeni o lo scambio di giovani tra europei e nativi così che apprendessero la lingua degli altri e viceversa; lo sfruttamento di schiavi o servi che avevano appreso la lingua tramite la cosiddetta “immersione”; l'inserimento in tribù indigene di giovani avventurieri europei i quali imparavano la lingua per immersione; il caso.
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El propósito de este trabajo es el de profundizar los aspectos fonéticos, morfosintácticos y léxicos que caracterizan en nuestros días el español hablado (y escrito) en Galicia, recopilando las peculiaridades más destacadas y recurrentes en estos tres ámbitos.
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La città di São Paulo è la più grande megalopoli dell’emisfero sud. Alle sue dimensioni esagerate corrisponde una complessità sociale che è difficile afferrare e comprendere nella sua interezza. Questo lavoro analizza come la letteratura brasiliana contemporanea affronti il problema della rappresentazione della megalopoli. Allo stesso tempo, ci si propone di indagare in che modo la scrittura risenta del contesto in cui viene prodotta mettendo in relazione la forma caotica e dispersiva della città con la frammentazione riscontrata nelle opere letterarie. In particolare, sono state analizzate le opere di João Antônio e Luiz Ruffato in cui la città appare non solo come scenario delle vicende narrate, ma come protagonista della narrazione. Nei primi due capitoli sono stati affrontati temi di carattere urbanistico, politico, economico e sociale per descrivere alcune delle dinamiche che nel secolo scorso hanno interessato São Paulo, trasformando la città da piccolo centro di provincia in enorme megalopoli. Privilegiando un approccio di tipo culturale, nel descrivere il processo storico sono stati presi in considerazione testi letterari, film e documenti fotografici oltre che contributi provenienti dalla sociologia e da altre aree delle scienze umane. Quando sono state trattate questioni che hanno interessato l’intero Brasile, come l’abolizione della schiavitù e l’insorgere negli ultimi decenni del preoccupante fenomeno della violenza urbana, è stato necessario uscire dalla dimensione locale per accennare al Paese come Stato nazionale. In questi casi, si è cercato di non cadere nella trappola di un discorso che rappresenti la realtà brasiliana come omogenea. Piuttosto, attraverso una prospettiva critica, si è cercato di far emergere alcune delle molteplici sfaccettature del Brasile, dando particolare rilievo a quelle voci che nel discorso ufficiale sono state emarginate. Lo stesso vale per São Paulo. La tesi sostenuta in questo lavoro è che non esista una São Paulo unica né unitaria; esiste una città diversa a seconda dell’angolo da cui la si osserva. Ciò diventa evidente nelle opere letterarie analizzate nel III capitolo: i racconti di João Antônio, il romanzo di Luiz Ruffato, le mini cronache raccolte per strada di Fernando Bonassi. Senza ambire a un’impossibile visione d’insieme, ognuna di queste opere mette in scena frammenti della realtà paulistana e crea una cartografia propria della città.
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Analisi degli stereotipi femminili sul corpo e sui ruoli, in particolare quelli del mondo televisivo.
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È vero che, rispetto agli anni '50, l'emancipazione femminile ha fatto passi da gigante. La donna è riuscita a uscire dal rigido mondo della famiglia patriarcale, a fare carriera. Eppure, mi sembra che la paura per l'ascesa della donna non sia stata superata, che tutt'ora si continui a considerare la donna inferiore, in termini e con discorsi diversi dagli anni '50, ma pur sempre esistenti.
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L'elaborato si presenta sotto il profilo si una analisi, principalmente teorica, del servizio di assistenza linguistica fornito agli stranieri non italofoni in seno alla Azienda Sanitaria Locale numero 6 di Livorno. Partendo da una giustificazione di carattere giuridico del diritto all'assistenza da parte dei pazienti stranieri, l'analisi procede a descrivere la mediazione linguistica nell'ambito della ASL6 e dei suoi servizi sociali, lasciando spazio a considerazioni di tipo tecnico sul metodo di interpretazione e mediazione, e sulle scelte dei singoli mediatori. Infine, sono tratte conclusioni di vario carattere sui risultati dello studio. Le informazioni sono state raccolte da sitografia e bibliografia ufficiali, oltre che da interviste svolte sul campo.
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“Un bambino è un libro da leggere[...]” L’aforisma del poeta e scrittore austriaco Peter Rosegger introduce perfettamente il presente elaborato, il cui scopo è quello di capire il linguaggio segreto delle immagini e dei giochi dei bambini. Il lavoro, infatti, chiarirà come interpretare le immagini infantili e come scoprirne i significati nascosti; inoltre verranno approfonditi i diversi giochi effettuati dai bambini, perché anche questi rappresentano un’importante forma di comunicazione. Per questo, nell’elaborato, verrà attribuito un ruolo di primo piano alla comunicazione non verbale. L’intenzione del presente elaborato è quella di portare l’attenzione del lettore sulle immagini e sui giochi utilizzati dai bambini, in quanto forme di comunicazione che trasmettono messaggi più chiari e veritieri della lingua stessa. Di seguito verranno riportati molti esempi che renderanno più comprensibile l’argomento. L’elaborato è composto da tre macrosezioni: nella prima verrà trattata la prima forma di comunicazione, prestando particolare attenzione al significato del pianto e del sorriso; nella seconda ci si occuperà del linguaggio segreto delle immagini realizzate dai bambini e dell’interpretazione di queste ultime; la terza e ultima sezione, invece, affronterà il linguaggio segreto del gioco attraverso l’analisi di tre giochi conosciuti e significativi.
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Approaching the world of the fairy tale as an adult, one soon realizes that things are not what they once seemed during story time in bed. Something that once appeared so innocent and simple can become rather complex when digging into its origin. A kiss, for example, can mean something else entirely. I can clearly remember my sister, who is ten years older than I am, telling me that the fairy tales I was told had a mysterious hidden meaning I could not understand. I was probably 9 or 10 when she told me that the story of Sleeping Beauty, which I used to love so much in Disney’s rendering, was nothing more than the story of an adolescent girl, with all the necessary steps needed to become a woman, the bleeding of menstruation and the sexual awakening - even though she did not really put it in these terms. This shocking news troubled me for a while, so much so that I haven’t watched that movie since. But in reality it was not fear that my sister had implanted in me: it was curiosity, the feeling that I was missing something terribly important behind the words and images. But it was not until last year during my semester abroad in Germany, where I had the chance to take a very interesting English literature seminar, that I fully understood what I had been looking for all these years. Thanks to what I learned from the work of Bruno Bettelheim, Jack Zipes, Vladimir Propp, and many other authors that wrote extensively about the subject, I feel I finally have the right tools to really get to know this fairy tale. But what I also know now is that the message behind fairy tales is not to be searched for behind only one version: on the contrary, since they come from oral traditions and their form was slowly shaped by centuries of recountals and retellings, the more one digs, the more complete the understanding of the tale will be. I will therefore look for Sleeping Beauty’s hidden meaning by looking for the reason why it did stick so consistently throughout time. To achieve this goal, I have organized my analysis in three chapters: in the first chapter, I will analyze the first known literary version of the tale, the French Perceforest, and then compare it with the following Italian version, Basile’s Sun, Moon, and Talia; in the second chapter, I will focus on the most famous and by now classical literary versions of Sleeping Beauty, La Belle Au Bois Dormant, written by the Frenchman, Perrault, and the German Dornröschen, recorded by the Brothers Grimm’s; finally, in the last chapter, I will analyze Almodovar’s film Talk to Her as a modern rewriting of this tale, which after a closer look, appears closely related to the earliest version of the story, Perceforest.
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Nowadays, modern society is gradually becoming multicultural. However, only in the last few years awareness on its importance has been raised. In the case of Colombia, multiculturalism has existed since the pre-Columbian period and today there are more than 80 ethnic groups and 65 indigenous languages in the country. The aim of this work is to illustrate the status of indigenous languages in Colombia and to enlighten about the importance of recognizing, protecting and strengthening the use of these native languages. Subsequent to this, it will be point out that linguistic diversity should be considered a resource and not a barrier to achieve unity in diversity. Finally, ethno-education will be presented as an adequate educational program that may guarantee an equal linguistic representation in the country.
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Lo scopo di questo lavoro è quello di elaborare una guida turistica alternativa della città di Lisbona, facendo riferimento al percorso del Tram più ricercato, l’Elétrico 28. L’obiettivo di questo progetto di guida sarà quello di accompagnare il passeggero nel suo viaggio fornendogli non le classiche informazioni dettagliate che si potrebbero trovare in una tradizionale guida, bensì dei veri input che lo stimoleranno a voler conoscere sempre di più. Le informazioni fornite provengono, oltre che da guide classiche come Lisbona. Quello che il turista deve vedere di Fernando Pessoa, dall’esperienza diretta e dalle testimonianze degli autoctoni.
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This paper presents an analysis of women's voices, with a particular focus on how they are often criticized, and a discussion about two linguistic trends popular among them: uptalk and vocal fry
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L’elaborato si occupa dell’analisi dell’italiano regionale di Matera. Per effettuare tale analisi, condotta sulla base del progetto LinCi, è stato necessario condurre dei sondaggi su parlanti autoctoni rispondenti a diversi requisiti. Nella prima parte dell’elaborato si dà una descrizione della realtà linguistica di Matera, mentre la seconda parte espone i criteri con cui è stato condotto il sondaggio e risultati.