49 resultados para Museo archeologico nazionale di Napoli
Resumo:
Il presente lavoro di tesi nasce dall’esigenza di comprendere e studiare come viene affrontata, e gestita, l’emergenza in mare derivante dallo sversamento accidentale, o volontario, di idrocarburi; il sistema di risposta nazionale a questo genere di emergenze si sviluppa su più livelli e per ogni livello sono individuati gli organi responsabili e i relativi compiti. Le azioni da intraprendere sono specificate negli elaborati di pianificazione redatti dall’Agenzia Nazionale di Protezione Civile, dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, dalle Capitanerie di Porto Locali, dalle Province e dai Comuni; i primi 3 si occupano dell’emergenza in mare, mentre le Province e i Comuni si occupano degli interventi da attuare sulla costa in seguito allo spiaggiamento degli idrocarburi. La regione Emilia-Romagna, in particolare, non possiede elaborati di pianificazione per la gestione del rischio di inquinamento costiero; per questo motivo, sulla base delle indicazioni riportate negli elaborati di pianificazione nazionale e consultando elaborati già esistenti di altre regioni adriatiche, è stata redatta una proposta di linee guida per la redazione di un Piano Comunale d’Emergenza che preveda il rischio di inquinamento costiero. Per poter prevedere quale tecnica di bonifica sarà possibile applicare ad uno sversamento di idrocarburi, esistono software che modellano i processi chimico-fisici che la sostanza subisce con il passare del tempo. Ogni tecnica ha dei limiti sia di efficienza che di applicabilità; essi sono principalmente dovuti alle condizioni meteomarine e ai processi che la sostanza subisce nel tempo una volta sversata; la conoscenza di questi limiti permette di effettuare, nella maggior parte delle situazioni, la scelta della tecnica di intervento più appropriata ed efficiente a seconda della situazione. La tesi è strutturata come segue. Nel Capitolo 1 sono descritte le problematiche e le cause relative agli incidenti in mare che comportano il rilascio di idrocarburi in esso e gli effetti che questi hanno sull’ambiente e i cambiamenti che la sostanza subisce una volta sversata in mare. Nel Capitolo 2 sono descritte le strategie di intervento per il recupero degli idrocarburi sversati in mare e le tecniche di bonifica attuabili sulla costa impattata dallo sversamento. Nel Capitolo 3 è illustrato il sistema di risposta nazionale all’emergenza derivante dallo sversamento in mare di idrocarburi; ad ogni livello è dedicato un paragrafo del Capitolo 3. Inoltre sono presentate delle linee guida per la redazione di un Piano Comunale d’Emergenza che preveda il Rischio di Inquinamento Costiero da idrocarburi e altre sostanza nocive. Nel Capitolo 4 è illustrato il software ADIOS 2 che permette di modellare i processi chimico-fisici che la sostanza subisce quando viene sversata in mare e di simulare l’utilizzo di alcune strategie di intervento. Nel Capitolo 5 sono riportate le considerazioni conclusive e i risultati ottenuti.
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L'RCMT (Regional Centroid Moment Tensor), realizzato e gestito dai ricercatori dell'INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), è dal 1997 il catalogo di riferimento per gli eventi sismici avvenuti nell'area Europea-Mediterranea, ossia nella regione avente longitudine compresa tra 10° W e 40° E e latitudine compresa tra 25° N e 60° N. Tale regione è caratterizzata da un'attività tettonica complessa, legata non soltanto alla convergenza delle placche Euroasiatica ed Africana, ma anche al movimento di altre placche minori (ad esempio, la placca Arabica), che tutte insieme danno origine ad una vasta gamma di regimi tettonici. Col termine RCMT si indica un particolare tipo di tensore momento sismico, la cui determinazione avviene su scala regionale, per eventi sismici aventi M_w >= 4.5 (M_w >= 4.0 per gli eventi che avvengono nella penisola italica). Il tensore momento sismico è uno strumento fondamentale per caratterizzare natura ed entità di un terremoto. Da esso, infatti, oltre alla magnitudo momento M_w, si ricava anche il meccanismo focale. Comunemente rappresentato sotto forma di beach ball, consente di individuare il tipo di movimento (distensivo, compressivo o trascorrente, o anche una combinazione del primo o del secondo con il terzo) avvenuto sulla faglia che ha provocato il terremoto. I tensori momento sismico permettono, quindi, di identificare le faglie che si attivano durante una sequenza sismica, di comprendere la loro cinematica e di ipotizzare la successiva evoluzione a breve termine. Scopo di questa relazione di laurea è stato derivare le relazioni che intercorrono fra le M_w dell'RCMT e le M_w del CMT (Centroid Moment Tensor della Columbia University), del GFZ (Deutsches GeoForschungsZentrum di Postdam) e del TDMT (Time Domain Moment Tensor). Le relazioni sono state ottenute applicando il metodo dei minimi quadrati agli eventi comuni, che sono stati selezionati utilizzando alcuni semplici programmi scritti in Fortran.
Resumo:
L’elaborato si propone di analizzare il ruolo di CONSIP, centrale di committenza nazionale per gli acquisti di beni e servizi per la pubblica amministrazione, nell’ambito del Programma di razionalizzazione degli acquisti, con particolare attenzione ai vantaggi ed alle criticità emerse nell’attuazione del sistema di centralizzazione. Il corpo del testo, articolato per capitoli, è preceduto da un Glossario contenente le definizioni e la specificazione di alcuni dei concetti trattati. In appendice sono state inserite le sintesi di tre ricerche, ritenute di interesse per approfondire l’argomento trattato. Il Capitolo 1 descrive l’evoluzione del ruolo e delle attività assegnate a CONSIP in relazione alle modifiche intervenute nel contesto normativo di riferimento. Nel Capitolo 2 vengono trattate in dettaglio le attività di CONSIP, con particolare riguardo al ruolo strategico che la stessa è chiamata a svolgere nel sistema nazionale di e-Procurement e nell’ambito del Programma di razionalizzazione degli acquisti, anche in funzione delle misure previste dalle recenti norme in tema di spending review. Nel Capitolo 3 sono descritti gli strumenti che CONSIP mette a disposizione delle pubbliche amministrazioni, attraverso la piattaforma informatica www.acquistinretepa.it, appositamente predisposta per l’attuazione del Programma di cui al Capitolo precedente, con particolare attenzione al sistema delle convenzioni. Il Capitolo 4 è dedicato all’analisi dei vantaggi e delle criticità riguardanti l’attuazione del Programma di razionalizzazione degli acquisti, con riferimento al sistema di centralizzazione ed all’utilizzo degli strumenti CONSIP, nell’ambito del processo di approvvigionamento delle pubbliche amministrazioni (public procurement). Infine, il Capitolo 5 propone l’esperienza del Progetto di razionalizzazione degli acquisti informatici del Comune di Bologna come caso da cui trarre spunti di riflessione sull’impatto, anche interno, alla singola amministrazione, della centralizzazione degli acquisti e dell’utilizzo delle convenzioni e del mercato elettronico (MEPA) messi a disposizione da CONSIP.
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Storia di Napoli e il Napoletano nel tempo. Sono partita dalle origini della città, cercando di dare sempre un inquadramento storico-politico delle differenti realtà che hanno segnato la storia di Napoli, e successivamente mi sono soffermata soprattutto sulla formazione del suo dialetto, approfondendo in particolare alcune caratteristiche del napoletano legate alle dominazioni straniere; infine, ho provato a dare un piccolo assaggio della città e del suo dialetto attraverso un personaggio che ne mostra il cuore, Eduardo de Filippo.