238 resultados para Macchina distribuzione pasta alimentare


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Progettazione del telaio di una macchina automatica formatrice per brik. Per giungere a tale risultato è stato fondamentale risalire alla definizione delle leggi di moto e dei sistemi a camme generanti il movimento delle parti, per poter calcolare correttamente i carichi in gioco sollecitanti la struttura.

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Negli ultimi 50 anni il mercato alimentare è stato caratterizzato da profondi cambiamenti influenzati soprattutto da evoluzioni sociali e da notevoli mutamenti delle abitudini alimentari (Riquelme et al., 1994). La costante diffusione dei grandi supermarket ed il recente interesse verso la salute e l’ambiente, nonché la modifica dello stile di vita da parte del consumatore, hanno portato le industrie alimentari a sviluppare nuovi metodi di conservazione e di distribuzione e tipologie di prodotti innovative, come i prodotti ortofrutticoli minimamente trasformati. La perdita di qualità dei prodotti ortofrutticoli minimamente trasformati è il risultato di complessi meccanismi chimici e biochimici che si traducono macroscopicamente in modificazioni a carico del colore, delle texture e delle caratteristiche organolettiche (Mencarelli & Massantini, 1994). A fronte dei suddetti fenomeni degradativi, in un contesto di incrementale aumento della domanda dei prodotti freschi, sani, ad elevata convenience e senza additivi chimici (Day, 2002) l’introduzione delle atmosfere protettive per la conservazione degli alimenti è risultata strategica per prolungare la shelf-life ed il mantenimento qualitativo dei prodotti freschi (Jeyas & Jeyamkondan, 2002). Le attuali tecnologie disponibili per le industrie alimentari permettono l’applicazione di condizioni di atmosfera modificata sia in fase di stoccaggio di prodotti ortofrutticoli sia in fase di condizionamento. Il primo obiettivo è generalmente la parziale rimozione dell’O2 e l’aumento dei livelli di CO2 nell’ambiente circostante il prodotto. Oltre ai gas usati tradizionalmente per la realizzazione delle atmosfere modificate, quali N2 e CO2, recentemente è aumentato l’interesse verso i potenziali effetti benefici di nuovi gas, quali argon (Ar) e protossido d’azoto (N2O). Questi ultimi, ora permessi in Europa per uso alimentare, sono risultati efficaci nell’inibizione della crescita microbica e delle reazioni enzimatiche degradative, a carico soprattutto del colore e della consistenza dei vegetali minimamente processati (Spencer, 1995; Kader et al., 1989; Watada et al., 1996). Premesso questo, in tale lavoro di tesi è stata effettuata una ricerca sugli effetti di N2, N2O e Ar e di differenti trattamenti ad immersione, noti come dipping (con acido ascorbico, acido citrico e cloruro di calcio), sul metabolismo di prodotti ortofrutticoli. In particolare, per ciò che concerne la parte sperimentale, gli obiettivi principali sono stati quelli di approfondire le potenzialità di tali gas e dipping nel mantenimento qualitativo (colore, consistenza, metabolismo respiratorio) e di verificare l’efficacia di interventi combinati di dipping e MAP (atmosfera modificata) nel prolungamento della shelf-life del prodotto. Questa sperimentazione è stata effettuata su due varietà di lattuga: una da cespo (Iceberg) e una da taglio (Lattughino).

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Le reti di sensori non cablate producono una grande quantità di informazioni sotto forma di flusso continuo di dati, provenienti da una certa area fisica. Individualmente, ogni sensore è autonomo, dotato di batteria limitata e possiede una piccola antenna per la comunicazione; collettivamente, i sensori cooperano su un’ area più o meno vasta per far giungere i dati gene- rati ad un unità centrale. Poiché la sostituzione delle batterie è spesso un operazione troppo costosa o inattuabile, l’efficienza energetica è considerata una metrica prioritaria durante la progettazione delle reti di sensori non cablate. Si richiede non solo di ridurre le richieste energetiche di ogni singolo nodo, ma anche di massimizzare il tempo di vita dell’intera rete, considerando i costi di comunicazione tra sensori. Ciò ha portato allo studio di come rimuo- vere le inefficienze energetiche sotto ogni aspetto: dalla piattaforma hardware, al software di base, ai protocolli di comunicazione al software applicativo. Nella tesi è illustrata una tecnica per il risparmio energetico che consiste nell’applicare memorie fisiche ad alcuni nodi della rete, in modo da accumulare in esse porzioni dei dati ge- nerati; successivamente le informazioni possono essere recuperate dall’unità centrale tramite interrogazioni. Questo permette di ridurre il numero di dati trasmessi, e conseguentemente diminuire l’assorbimento energetico della rete. Scopo della presente tesi è individuare algo- ritmi per determinare la disposizione ottima delle memorie tra i nodi.

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L’obiettivo del presente lavoro è verificare l’affidabilità di una parte di macchina radiologica di Cefla Dentale, nello specifico del gruppo di fissaggio paziente, attraverso la valutazione sperimentale della risposta strutturale della stessa. Partendo dall’analisi dell’architettura e del funzionamento dei singoli sottosistemi del gruppo, sono stati definiti gli obiettivi (in relazione alle prestazioni desiderate) e la tipologia di prova; a seguire, si è passati alla pianificazione dei test, comprendente l’individuazione dei parametri da monitorare per la verifica finale, la definizione dei carichi nominali, del numero di cicli di funzionamento (corrispondenti alla vita utile media) e la definizione di attrezzature idonee allo scopo specifico. L’intento è stato quello di eseguire i test con contrazione dei tempi di prova, utilizzando come fattori di accelerazione la frequenza di funzionamento unitamente all’applicazione di opportuni sovraccarichi, con il duplice scopo di fare emergere eventuali elementi critici ma in un tempo nettamente inferiore a quello reale di funzionamento della macchina.

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Scopo. Lo scopo di questo studio è esaminare il problema degli sprechi nelle moderne food supply chain, così da consentire una piena comprensione delle principali cause di inefficienza sistemica nell’industria alimentare e individuare potenziali opportunità di miglioramento. Approccio e Metodologia. Per raggiungere gli obiettivi prefissati la presente trattazione si propone di implementare una ricerca empirica basata sull’analisi di due realtà industriali operanti nel settore alimentare. Nello specifico verranno studiate due aziende integrate rispettivamente nel contesto economico italiano e in quello inglese e operanti a due stadi diversi e complementari della filiera alimentare, quello della produzione e quello della distribuzione. Questo studio incrociato consentirà, auspicabilmente, di portare alla luce quegli elementi chiave necessari per una lettura chiara ed esaustiva delle maggiori sfide che le moderne supply chain si trovano a dover affrontare, in una prospettiva di minimizzazione degli sprechi e di accrescimento del valore per il consumatore. Risultati. I risultati che si prevede di ottenere dall’implementazione di questo studio sono fondamentalmente quattro: 1.Piena comprensione del concetto di spreco nell’industria alimentare. 2.Identificazione dei principali fattori chiave che dovrebbero essere attentamente monitorati con lo scopo di conseguire un’efficace riduzione degli sprechi lungo la filiera alimentare. 3.Analisi critica di quelle che sono le più utilizzate pratiche manageriali e operative nelle moderne aziende alimentari. 4.Individuazione dei potenziali sviluppi che potrebbero essere implementati attraverso l’utilizzo delle più recenti ICT in termini di efficienza della supply chain. Valore della Ricerca. Seppure mediante un’analisi prevalentemente di tipo qualitativo, questa trattazione si prefigge di fornire un contributo nell’ambito del food supply chain management che, data la rilevanza del problema relativo agli sprechi, risulta oggi più attuale che mai. L’originalità di questo studio risiede principalmente nelle fonti dei dati che ne hanno costituito le fondamenta: da un lato la ricerca teorica sviluppata nel Regno Unito, dove lo studio della supply chain è ormai da decenni approfondito nelle più importanti Università; dall’altro la ricerca empirica sviluppata sia presso una delle più importanti e moderne aziende alimentari italiane, che presso uno dei più famosi logistics service provider a livello mondiale.

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Modellizzazione della macchina asincrona esafase asimmetrica mediante i vettori di spazio trifase. Determinazione delle trasformazioni esafase dallo studio del campo magnetico rotante. Modellizzazione della macchina asincrona esafase asimmetrica mediante i vettori di spazio esafase. Studio dell’inverter esafase e delle relative tecniche di modulazione. Definizione del modello Simulink dell’azionamento. Studio del ripple della corrente di carico.