79 resultados para muratura
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Analisi delle vulnerabilit sismiche Liceo Righi di Bologna
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studio di un edificio in muratura ed intervento di miglioramento sismico.
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Obiettivo del presente elaborato quello di condurre unanalisi critica degli interventi atti a ridurre la vulnerabilit sismica di edifici esistenti in muratura al fine di individuare una metodologia che consenta di stimare lintervento o la serie di interventi con il miglior rapporto diminuzione di vulnerabilit/costo dintervento. Partendo dalla definizione dello United Nations Disaster Relief Coordination Office, con il termine vulnerabilit intender il grado di perdita di funzionalit, che pu essere espresso in una scala da zero, che significa nessun danno, o cento, che significa perdita totale. Tale perdita si pu produrre su un certo elemento o su un gruppo di elementi esposti a rischio al seguito del verificarsi di un evento calamitoso, nel caso specifico, il sisma. La normativa vigente individua, nel definire i criteri generali per la valutazione della sicurezza e per la progettazione, lesecuzione ed il collaudo degli interventi sulle costruzioni esistenti, le seguenti categorie di intervento: 1)interventi di adeguamento atti a conseguire i livelli di sicurezza previsti dalla normativa stessa, 2)interventi di miglioramento atti ad aumentare la sicurezza strutturale esistente, pur senza necessariamente raggiungere i livelli richiesti dalla normativa, 3)riparazioni o interventi locali che interessino elementi isolati, e che comunque non comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti. Nel proseguo, circoscriver pertanto lo studio esclusivamente agli interventi di miglioramento, ovvero a quegli interventi che siano comunque finalizzati ad accrescere la capacit di resistenza delle strutture esistenti alle azioni considerate. Tuttavia, poich gli interventi di riparazione del danno raramente sono solo fini a se stessi in quanto comportano sempre anche una componente di miglioramento, e dunque di riduzione della vulnerabilit sismica delledificio, la metodologia che verr presentata potr essere adottata sia nel caso di edifici che non hanno subito eventi sismici, e quindi non danneggiati, sia per gli edifici danneggiati da un evento sismico, scorporando, per questi ultimi, la quota parte del costo dellintervento attribuibile alla sola riparazione del danno da quella attribuibile al miglioramento. Successivamente, partendo dalla descrizione delle schede di 2 livello GNDT (Gruppo Nazionale Difesa Terremoti), si proceder alla definizione di un indice di vulnerabilit degli edifici in muratura che tenga conto delle classi di vulnerabilit associate ai parametri riportati in dette schede in funzione delle carenze strutturali rilevate in fase di sopralluogo. Detto indice verr poi utilizzato per valutare possibili ipotesi di intervento da applicarsi su un edificio in muratura esistente scelto come caso di studio. Per ciascun intervento ipotizzato, verr calcolato il rapporto tra la riduzione di vulnerabilit ed i costi degli interventi stessi individuando, in unottica di analisi costi-benefici, lipotesi dintervento pi idonea.
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La presente tesi ha riguardato lo studio numerico con un modello 3D dell' interazione tra lo scavo di una galleria urbana e un edificio esistente in muratura, la Stazione di Ferrara Porta Reno (risalente ai primi del '900). A tale scopo stato utilizzato il programma di calcolo agli elementi finiti Plaxis 3D. Nello studio numerico, per il terreno stato adottato un modello costitutivo avanzato elasto-plastico con incrudimento isotropo, lHardening soil model with small strain stiffness, mentre per la muratura e stato utilizzato il criterio di Mohr-Coulomb. Inoltre, lo scavo della galleria stato simulato con una procedura per passi, tenendo in conto i principali aspetti del processo. La subsidenza in superficie stata controllata applicando una contrazione fittizia lungo lo scudo. E stata svolta un'analisi numerica in condizione di campo libero, ossia in assenza di strutture, al fine di valutare i movimenti del terreno indotti dal processo di scavo; successivamente sono state eseguite diverse analisi accoppiate, in condizioni di simmetria e con eccentricit della costruzione rispetto all'asse della galleria, per studiare il complesso fenomeno di interazione galleria-terreno-struttura. I risultati di tali analisi accoppiate sono stati utilizzati per effettuare una stima del livello di danno atteso per l'edificio. Le analisi numeriche condotte hanno messo in luce, confermando quanto gi noto in letteratura, che la presenza di un edificio a piano campagna interagente con lopera di scavo modifica la forma del profilo dei cedimenti relativa alle condizioni di campo libero. Tale modifica, che dipende dalle specifiche caratteristiche di rigidezza e peso della struttura presa in esame, generalmente si traduce in una riduzione del cedimento differenziale che pu influenzare in modo significativo la stima del danno sulledificio. Ci tanto pi evidente, quanto maggiore la perdita di volume indotta dallo scavo della galleria.
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Lo scopo principale di questa tesi di laurea la valutazione della vulnerabilit sismica di un edificio esistente in muratura portante. In particolare si esaminato il corpo Est del padiglione 19 del complesso ospedaliero SanOrsola-Malpighi di Bologna. Dopo una prima fase di conoscenza delledificio, attraverso sopralluoghi e tramite gli elaborati forniti dallufficio tecnico dellospedale, si passati alla modellazione ad elementi finiti mediante il programma di calcolo Sap2000. Mediante modellazione manuale e modellazione FEM sono state eseguite prima le analisi lineari (statiche e dinamiche) e successivamente lanalisi statica non lineare. Lanalisi lineare stata condotta attraverso i tre livelli di analisi sismiche (LV1, LV2, LV3). Nel caso dellanalisi non lineare, si sono studiati prima i singoli maschi murari con modello a mensola e alla Grinter, poi pareti monopiano senza e con fasce di piano. Lanalisi della struttura, infine, stata svolta analizzando pareti multipiano soggette a due differenti distribuzioni di forze orizzontali, confrontando la domanda di spostamento, indotta dallazione sismica, con la capacit di spostamento della struttura stessa. La tesi si conclude con considerazioni finali in merito ad analogie e differenze riscontrate nei due metodi di analisi utilizzati.
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Gli eventi sismici che hanno colpito lEmilia Romagna nel corso del 2012, hanno mostrato come le strutture in muratura qui presenti siano particolarmente sensibili alle azioni di forze dinamiche. Questa vulnerabilit deriva principalmente dal fatto che gran parte del patrimonio edilizio italiano stato realizzato prima dellintroduzione di apposite normative antisismiche e, in secondo luogo, dalla qualit dei materiali utilizzati e dalle tecniche artigianali di realizzazione. La valutazione della vulnerabilit degli edifici pertanto un punto fondamentale per poterne stimare il livello di sicurezza in caso di terremoto. In particolare, i parametri fondamentali da studiare sono: Resistenza caratteristica a compressione (f_k): parametro importante per la stima della resistenza alla rottura in corrispondenza di variazioni delle forze verticali, per effetto di unazione sismica; Resistenza a taglio in assenza di sforzo normale (f_vk0): valore che stima la capacit resistente della muratura quando essa soggetta a sole azioni taglianti. Gli obbiettivi principali di questa tesi sono: Determinare i parametri medi di resistenza sopra descritti per le murature site in Emilia Romagna; Confrontare valori ottenuti mediante prove semi-distruttive e distruttive al fine di verificare la loro affidabilit.
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Nella presente Tesi affrontata lanalisi sperimentale e teorica del comportamento di pareti in muratura rinforzate con FRCM e sollecitate da azioni di taglio fuori piano. Lo schema statico adottato per i campioni sperimentati consiste in uno schema appoggio-appoggio, mentre le forze esterne di taglio sono state applicate secondo uno schema di carico a quattro punti. Durante il corso della prova, i pannelli murari sono inoltre stati soggetti ad un carico di precompressione verticale costante, che simula leffetto della presenza del solaio in un edificio in muratura. Dopo una descrizione teorica delle principali caratteristiche dei materiali compositi e dei loro costituenti, allinterno della Tesi sono richiamati alcuni studi scientifici relativi al comportamento fuori piano di elementi strutturali rinforzati con FRCM. In seguito vengono presentati i materiali impiegati per la campagna sperimentale e le prove di caratterizzazione meccanica eseguite. Vengono poi riportati i risultati sperimentali delle prove a taglio fuori piano in termini di spostamenti, di deformazioni e di scorrimenti, affrontando infine un confronto tra i risultati ottenuti per i campioni esaminati e riportando alcune considerazioni circa la strumentazione impiegata. Lultima parte della Tesi dedicata allanalisi teorica delle pareti. Viene proposto un modello teorico per stimare la resistenza fornita dai muri rinforzati, ipotizzando tre possibili modalit di rottura: rottura a trazione della fibra, rottura per distacco tra FRCM e supporto in muratura e rottura per delaminazione interna. Infine, viene riportata la modellazione agli elementi finiti svolta mediante il codice di calcolo MidasFea, che consente di attribuire ai materiali legami costitutivi adeguati per la modellazione di strutture in muratura, cogliendone il comportamento non lineare e il progressivo danneggiamento.
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Lo scopo principale di questa tesi la valutazione del comportamento globale e dei danni subiti da un edificio in muratura esistente utilizzando un recente programma di calcolo sviluppato appositamente per lo studio in campo non lineare delle strutture in muratura, attraverso una modellazione a telaio equivalente con macroelementi; direttamente connesso a questaspetto vi la valutazione della vulnerabilit sismica delledificio stesso, mediante i coefficienti o parametri definiti per i diversi stati limite considerati.
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La diagnostica strutturale un campo in continuo sviluppo e attualmente sono numerosi gli studi tendenti alla definizione di tecniche e metodi in grado di fornire parametri che possano identificare, in modo sempre pi accurato, lo stato di sicurezza di una struttura. Stato di sicurezza un termine globale che si riferisce alla capacit portante di una struttura e alla sua resistenza alle sollecitazioni esterne, siano esse statiche o dinamiche. Per tanto, un qualsiasi danneggiamento strutturale potrebbe in varia misura influenzare tale stato. Per quanto riguarda i ponti stradali, negli ultimi anni lattenzione stata focalizzata allo studio di metodi di individuazione del danno a partire dai risultati ottenuti dal monitoraggio delle vibrazioni mediante accelerometri. Questo stato possibile grazie agli avanzamenti raggiunti nellidentificazione modale e nei sensori per il monitoraggio strutturale. Questo lavoro si pone come obiettivo quello di proporre una nuova metodologia di analisi dei dati ottenuti da indagini sperimentali che possono essere svolte in sito. La definizione di tale metodologia affidata a simulazioni numeriche volte a rappresentare stati di danneggiamento avanzati su elementi strutturali. In una prima fase verranno analizzati elementi semplificati rappresentativi di strutture esistenti, come ad esempio travi da ponte in calcestruzzo armato. In una seconda fase, il metodo verr testato su modelli pi complessi che tengano conto della tridimensionalit del problema, oltre alle variazioni sezionali e di materiali degli elementi che lo compongono.
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Obiettivo della tesi la valutazione semplificata della vulnerabilit sismica di Palazzo del Parlamento detto "Farnese", sede del municipio di Campli in provincia di Teramo. Il palazza venne costruito a partire dal XIII sec., presenta una struttura in muratura mista e risulta vincolato ai sensi della normativa di tutela deo Beni Culturali. Per valutare la vulnerabilit stata condotta un'analisi LV1,mediante l'ausilio di fogli Excel, che ha permesso di ottenere gli indici di sicurezza. A seguito dell'analisi relativa allo stato di fatto sono state avanzate delle ipotesi di intervento e valutati gli indici relativi agli stati di progetto.
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Applicazione dei metodi di valutazione degli indici di vulnerabilit sismica V e di danno ID, messi a punto dal Dipartimento di Architettura dell'Universit di Bologna, su un edificio isolato in muratura portante situato nel Comune di San Felice sul Panaro, analizzandone inoltre le caratteristiche di apparecchiatura muraria ed individuando un indice di qualit muraria IQM.
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Lutilizzo di compositi fibrorinforzati per il rinforzo e ladeguamento di strutture esistenti in calcestruzzo armato e in muratura ha raggiunto una grande popolarit negli ultimi decenni. Tra i materiali compositi, i fibrorinforzati a matrice cementizia (fiber reinforced cementitious matrix, FRCM) rappresentano una novit nel mondo del rinforzo e la letteratura disponibile a riguardo ancora molto limitata. Il presente lavoro si inserisce allinterno di un contesto di campagne sperimentali volte ad approfondire la conoscenza su questi materiali. Uno dei problemi di maggiore importanza nellutilizzo dei compositi FRCM costituito dalla valutazione della resistenza al distacco (debonding) del composito dal supporto su cui applicato. Nel caso di strutture in muratura, i cicli di cristallizzazione salina sono una della cause principali di degrado della murature. In questa tesi vengono analizzati gli effetti della cristallizzazione salina sul debonding di compositi FRCM, con fibre di acciaio galvanizzato a matrice a base di calce idraulica, applicati alla muratura.
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Essendo lItalia un territorio soggetto a violenti e frequenti sismi, ed avendo un importante patrimonio in muratura, interessante studiare il rapporto tra i due. La muratura maggiormente resistente contro forze che agiscono nel suo piano, che generano quindi uno sforzo di taglio. Si andr dunque a valutare sperimentalmente la resistenza a taglio delle murature. Tale campagna sperimentale sar svolta su campioni di muratura sotto forma di triplette confezionate con due tipi di malta diversi a tre livelli di precompressione differenti. I risultati cos ottenuti saranno infine rielaborati in un grafico, il grafico della legge di Coulomb, che mira a cercare un legame lineare tra le tau e le sigma di precompressione. Un valore aggiunto dello studio sta nel monitoraggio costante della prova, dal quale si nota che la precompressione durante questa varia. Portando dunque a due risultati diversi: il primo un legame tau-sigma con livelli di sigma normativi e uno con legami di sigma effettivi della rottura. La campagna sperimentale, inoltre, comprende anche la valutazione del modulo elastico per i singoli campioni di laterizio e di malta. La malta sar provata anche per la resistenza a flessione e compressione.
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Lutilizzo degli FRP (Fiber Reinforced Polymer) nel campo dellingegneria civile riguarda essenzialmente il settore del restauro delle strutture degradate o danneggiate e quello delladeguamento statico delle strutture edificate in zona sismica; in questi settori evidente la difficolt operativa alla quale si va in contro se si volessero utilizzare tecniche di intervento che sfruttano materiali tradizionali. I motivi per cui opportuno intervenire con sistemi compositi fibrosi sono: lestrema leggerezza del rinforzo, da cui ne deriva un incremento pressoch nullo delle masse sismiche ed allo stesso tempo un considerevole aumento della duttilit strutturale; messa in opera senza lausilio di particolari attrezzature da un numero limitato di operatori, da cui un minore costo della mano dopera; posizionamento in tempi brevi e spesso senza interrompere lesercizio della struttura. Il parametro principale che definisce le caratteristiche di un rinforzo fibroso non la resistenza a trazione, che risulta essere ben al di sopra dei tassi di lavoro cui sono soggette le fibre, bens il modulo elastico, di fatti, pi tale valore elevato maggiore sar il contributo irrigidente che il rinforzo potr fornire allelemento strutturale sul quale applicato. Generalmente per il rinforzo di strutture in c.a. si preferiscono fibre sia con resistenza a trazione medio-alta (>2000 MPa) che con modulo elastico medio-alto (E=170-250 GPa), mentre per il recupero degli edifici in muratura o con struttura in legno si scelgono fibre con modulo di elasticit pi basso (E80 GPa) tipo quelle aramidiche che meglio si accordano con la rigidezza propria del supporto rinforzato. In questo contesto, ormai ampliamente ben disposto nei confronti dei compositi, si affacciano ora nuove generazioni di rinforzi. A gli ormai classici FRP, realizzati con fibre di carbonio o fibre di vetro accoppiate a matrici organiche (resine epossidiche), si affiancano gli FRCM (Fiber Reinforced Cementitious Matrix), i TRM (Textile Reinforced Mortars) e gli SRG (Steel Reinforced Grout) che sfruttano sia le eccezionali propriet di fibre di nuova concezione come quelle in PBO (Poliparafenilenbenzobisoxazolo), sia un materiale come lacciaio, che, per quanto comune nel campo delledilizia, viene caratterizzato da lavorazioni innovative che ne migliorano le prestazioni meccaniche. Tutte queste nuove tipologie di compositi, nonostante siano state annoverate con nomenclature cos differenti, sono per accomunate dellelemento che ne permette il funzionamento e ladesione al supporto: la matrice cementizia
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La tesi tratta di strumenti finalizzati alla valutazione dello stato conservativo e di supporto all'attivit di manutenzione dei ponti, dai pi generali Bridge Management Systems ai Sistemi di Valutazione Numerica della Condizione strutturale. Viene proposto uno strumento originale con cui classificare i ponti attraverso un Indice di Valutazione Complessiva e grazie ad esso stabilire le priorit d'intervento. Si tara lo strumento sul caso pratico di alcuni ponti della Provincia di Bologna. Su un ponte in particolare viene realizzato un approfondimento specifico sulla determinazione approssimata dei periodi propri delle strutture da ponte. Si effettua un confronto dei risultati di alcune modellazioni semplificate in riferimento a modellazioni dettagliate e risultati sperimentali.