412 resultados para linguaggio, genere, sessismo linguistico, identità di genere
Resumo:
La tesi affronta la tematica del sessismo linguistico e analizza le proposte elaborate dalle autorità dei paesi francofoni (Belgio, Francia, Québec, Svizzera) per far fronte a questo problema e garantire una migliore rappresentazione delle donne nella lingua. Dopo una breve spiegazione sul sessismo linguistico, la tesi si sofferma sui decreti, le guide e le circolari ministeriali proposti nel tempo dai singoli paesi, mettendo in luce una sempre maggiore attenzione da parte delle autorità a questa tematica delicata. L'elaborato si conclude con un confronto fra le proposte dei vari paesi, da cui emerge come il Québec sia il paese più all'avanguardia in materia di femminizzazione dei nomi di mestiere, titolo, grado e funzione e la Svizzera lo stato più attivo in quanto a redazione non discriminatoria dei testi.
Resumo:
I Software di editing o manipolazione delle immagini sono divenuti facilmente disponibili nel mercato e sempre più facili da utilizzare. Attraverso questi potenti tool di editing è consentito fare delle modifiche al contenuto delle immagini digitali e violarne l'autenticità. Oggigiorno le immagini digitali vengono utilizzate in maniera sempre più diffusa anche in ambito legislativo quindi comprovarne l'autenticità e veridicità è diventato un ambito molto rilevante. In questa tesi vengono studiati alcuni approcci presenti in letteratura per l'individuazione di alterazioni nelle immagini digitali. In particolare modo è stata approfondita la tecnica di alterazione digitale definita Morphing che, utilizzata in fotografie per il rilascio di documenti di identità di viaggio con elementi biometrici, potrebbe comportare dei rischi per la sicurezza. Il lavoro di questa tesi include, infine, la verifica del comportamento di alcuni Software in commercio in presenza di immagini campione soggette a diversi tipi di alterazione.
Resumo:
Questo elaborato si concentra sullo studio della trasformata di Fourier e della trasformata Wavelet. Nella prima parte della tesi si analizzano gli aspetti fondamentali della trasformata di Fourier. Si definisce poi la trasformata di Fourier su gruppi abeliani finiti, richiamando opportunamente la struttura di tali gruppi. Si mostra che calcolare la trasformata di Fourier nel quoziente richiede un minor numero di operazioni rispetto a calcolarla direttamente nel gruppo di partenza. L'ultima parte dell'elaborato si occupa dello studio delle Wavelet, dette ondine. Viene presentato quindi il sistema di Haar che permette di definire una funzione come serie di funzioni di Haar in alternativa alla serie di Fourier. Si propone poi un vero e proprio metodo per la costruzione delle ondine e si osserva che tale costruzione è strettamente legata all'analisi multirisoluzione. Un ruolo cruciale viene svolto dall'identità di scala, un'identità algebrica che permette di definire certi coefficienti che determinano completamente le ondine. Interviene poi la trasformata di Fourier che riduce la ricerca dei coefficienti sopra citati, alla ricerca di certe funzioni opportune che determinano esplicitamente le Wavelet. Non tutte le scelte di queste funzioni sono accettabili. Ci sono vari approcci, qui viene presentato l'approccio di Ingrid Daubechies. Le Wavelet costituiscono basi per lo spazio di funzioni a quadrato sommabile e sono particolarmente interessanti per la decomposizione dei segnali. Sono quindi in relazione con l'analisi armonica e sono adottate in un gran numero di applicazioni. Spesso sostituiscono la trasformata di Fourier convenzionale.
Resumo:
Questo lavoro nasce dal desiderio di approfondire i fondamenti del linguaggio della matematica, osservandone gli usi ed analizzandone gli scopi dal punto di vista didattico e non solo. Il linguaggio è il mezzo su cui si costruiscono i pensieri o semplicemente lo strumento coi quali si comunica il sapere? Il linguaggio è uno strumento della pratica matematica o è la matematica ad essere un linguaggio? Se lo è, che caratteristiche ha? Queste sono le domande che hanno accompagnato la stesura dei primi capitoli di questa tesi, in cui si approfondisce il tema del linguaggio della matematica da un punto di vista epistemologico, tecnico e didattico, a partire dai riferimenti teorici e dalle ricerche sul campo curate da Bruno D’Amore e Pier Luigi Ferrari. Nella seconda parte si presentano i risultati e le osservazioni della sperimentazione condotta nella classe 5a As del Liceo Scientifico “A. Righi” di Cesena. L’indagine di tipo qualitativo sui protocolli degli studenti ha permesso di definire le modalità d’uso del linguaggio da parte degli stessi al termine del percorso scolastico, di mostrare alcuni possibili legami tra le competenze linguistiche e quelle matematiche e di delineare una classificazione di tre profili di allievi relativamente al loro modo di scrivere e parlare di matematica. La tesi ha favorito uno sguardo trasversale verso la matematica in cui il linguaggio offre una fruttuosa possibilità di incontro tra prospettive opposte nel guardare la scienza e l’uomo. Questo apre alla possibilità di costruire una didattica che non sia la mera somma di conoscenze o la divisione di settori disciplinari, ma il prodotto di elementi che armoniosamente costruiscono il pensiero dell’uomo.
Resumo:
Scopo di questo lavoro di tesi è lo studio di alcune proprietà delle teorie generali della gravità in relazione alla meccanica e la termodinamica dei buchi neri. In particolare, la trattazione che seguirà ha lo scopo di fornire un percorso autoconsistente che conduca alla nozione di entropia di un orizzonte descritta in termini delle carica di Noether associata all'invarianza del funzionale d'azione, che descrive la teoria gravitazionale in considerazione, per trasformazioni di coordinate generali. Si presterà particolare attenzione ad alcune proprietà geometriche della Lagrangiana, proprietà che sono indipendenti dalla particolare forma della teoria che si sta prendendo in considerazione; trattasi cioè non di proprietà dinamiche, legate cioè alla forma delle equazioni del moto del campo gravitazionale, ma piuttosto caratteristiche proprie di qualunque varietà rappresentante uno spaziotempo curvo. Queste caratteristiche fanno sì che ogni teoria generale della gravità possieda alcune grandezze definite localmente sullo spaziotempo, in particolare una corrente di Noether e la carica ad essa associata. La forma esplicita della corrente e della carica dipende invece dalla Lagrangiana che si sceglie di adottare per descrivere il campo gravitazionale. Il lavoro di tesi sarà orientato prima a descrivere come questa corrente di Noether emerge in qualunque teoria della gravità invariante per trasformazioni generali e come essa viene esplicitata nel caso di Lagrangiane particolari, per poi identificare la carica ad essa associata come una grandezza connessa all' entropia di un orizzonte in qualunque teoria generale della gravità.
Resumo:
La sempre maggiore importanza data al luogo, soprattutto dalla normativa attraverso il codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, obbliga i progettisti a prestare maggiore attenzione al contesto in cui operano. I luoghi non possono più essere concepiti come spazi neutri capaci di accogliere qualsiasi forma di progetto, ma devono essere studiati e compresi nella loro essenza più profonda. In aiuto viene il concetto di Genius loci che fin dall'epoca romana soprassedeva i luoghi obbligando l'uomo a scendere a patti con esso prima di qualsiasi pratica progettuale. Nel tempo questo concetto si è trasformato ed ha mutato di senso, andando a coincidere con l'identità propria di un determinato luogo. Per luogo si intende una somma complessa di più elementi non scindibili e in rapporto tra loro nel costruirne l'identità specifica. Capire e rispettare l'identità di un luogo significa capire e rispettare il Genius loci. Filo conduttore di questa disamina è il saggio di Christian Norberg-Schulz “Genius loci. Paesaggio ambiente architettura”, in cui i temi del luogo e dell‟identità vengono trattati principalmente in chiave architettonica. Partendo da questo ho cercato di mettere in evidenza questi concetti in tre progetti sviluppati a scale diverse, evidenziandone l‟applicazione e le problematiche in tre ambiti differenti. I progetti presi in esame sono: in ambito rurale, l‟ecovillaggio sviluppato a San Biagio; in ambito urbano, la riqualificazione di un‟area industriale a Forlimpopoli; in ambito metropolitano, il progetto di abitazioni collettive a Bogotá.
Resumo:
Lo scopo di questo lavoro è analizzare se e in quali modi il linguaggio metaforico viene utilizzato nella lingua giuridica italiana e tedesca. In particolare, l’analisi verterà su testi giuridici specifici, quali leggi e sentenze. In un primo momento verrà chiarito che cosa s’intende quando si parla di metafora e verrà illustrato come la concezione di metafora è cambiata nel corso degli anni. Saranno illustrate, quindi, le principali teorie sulla metafora, a partire da Aristotele, colui che coniò il termine, arrivando fino alle teorie di linguisti e filosofi dell’età moderna, facendo particolarmente attenzione all’opera Metaphors We Live By pubblicata nel 1980 dagli studiosi americani Lakoff e Johnson, la quale rappresenta un approccio cognitivista allo studio della metafora. In seguito, il lavoro si concentrerà sulla relazione tra metafora e linguaggi specialistici, citando le famose teorie di Boyd e di Kuhn, per poi soffermarsi sulle posizioni sul linguaggio metaforico nei linguaggi specialistici di autori tedeschi e italiani rispetto alle proprie lingue. Rimanendo in questo ambito, verrà approfondito, dopo una breve illustrazione delle caratteristiche della lingua giuridica, il rapporto tra la metafora e, appunto, la lingua giuridica, fornendo le teorie di linguisti e filosofi tedeschi e italiani, ma anche di giuristi stessi. Si passerà poi al cuore di questo lavoro, ovvero l’analisi dei testi giuridici, in cui si vedrà secondo quali criteri e con che scopi gli autori dei testi presi in esame sfruttano il linguaggio metaforico. L’analisi verterà su testi che Mortara Garavelli definisce testi normativi e testi applicativi, ma siccome l’autrice cita anche testi che definisce interpretativi, verrà condotto anche un confronto tra l’analisi compiuta in questo lavoro sui primi due tipi di testi giuridici e l’analisi compiuta da Veronesi in Wege, Gebäude, Kämpfe: Metaphern im deutschen und italienischen rechtswissenschaftlichen Diskurs sui testi di tipo interpretativo.
Resumo:
Scopo di questa tesi é di evidenziare le connessioni tra le categorie monoidali, l'equazione di Yang-Baxter e l’integrabilità di alcuni modelli. Oggetto prinacipale del nostro lavoro é stato il monoide di Frobenius e come sia connesso alle C∗-algebre. In questo contesto la totalità delle dimostrazioni sfruttano la strumentazione dell'algebra diagrammatica. Nel corso del lavoro di tesi sono state riprodotte tali dimostrazioni tramite il più familiare linguaggio dell’algebra multilineare allo scopo di rendere più fruibili questi risultati ad un raggio più ampio di potenziali lettori.
Resumo:
Nei capitoli I e II ho costruito rigorosamente le funzioni circolari ed esponenziali rispettivamente attraverso un procedimento analitico tratto dal libro Analisi Matematica di Giovanni Prodi. Nel III capitolo, dopo aver introdotto il numero di Nepero e come limite di una particolare successione monotona, ho calcolato i limiti notevoli dell'esponenziale e della sua inversa, che sono alla base del calcolo differenziale di queste funzioni, concludendo poi la sezione dimostrando l'irrazionalità del numero e, base dei logaritmi naturali. Nel capitolo successivo ho dato, delle funzioni circolari ed esponenziali, i rispettivi sviluppi in serie di Taylor ma solamente nel V capitolo potremo renderci veramente conto di come i risultati ottenuti siano fra loro dipendenti. In particolare verrà messa in evidenza come il legame del tutto naturale che si osserva fra le funzioni circolari e le funzioni esponenziali rappresenta le fondamenta di argomenti molto notevoli e pieni di significato, come l'estensione ai numeri complessi dell'esponenziale o le celebri identità di Eulero. L'ultimo capitolo vedrà come protagonista pi greco, così misterioso quanto affascinante, che per secoli ha smosso gli animi dei matematici intenzionati a volerne svelare la natura. Come per il numero di Nepero, non potrà mancare un paragrafo dedicato alla dimostrazione della sua non razionalità.
Resumo:
L’elaborato presenta una ricerca di tipo bibliografico su una serie di articoli estratti da riviste ed archivi elettronici dedicati alla traduzione, interpretazione, comunicazione, e linguistica. La ricerca vuole descrivere lo stato degli studi e delle ricerche relative alle espressioni fisse e a tutte le sottocategorie che vi appartengono: non esiste infatti un accordo unanime circa la loro definizione, classificazione ed uso all’interno della lingua. Il motivo principale che ha portato alla sua realizzazione è il fatto che le espressioni fisse sono fortemente presenti nel linguaggio quotidiano, e si tratta di segmenti composti da più parole che si presentano come un’unica unità di significato culturalmente connotate. Gli obiettivi consistono nel verificare, in primo luogo, se si fosse raggiunto un accordo circa la definizione e categorizzazione delle espressioni fisse; in secondo luogo, elencare le problematiche principali che implica la traduzione o interpretazione di un’espressione fissa; ed in terzo luogo individuare eventuali strategie o suggerimenti proposti dagli studiosi, anche in vista della formazione di traduttori ed interpreti. La prima parte dell’elaborato fornisce un inquadramento teorico dedicato alla definizione delle espressioni fisse e dei concetti di cultura e di intraducibilità. La seconda parte include la ricerca bibliografica vera e propria, e la terza parte propone: in primo luogo, alcune categorizzazioni possibili per descrivere gli articoli trovati; in secondo luogo analizza i problemi evidenziati dagli autori; ed in terzo luogo riassume le strategie e soluzioni elaborate dai diversi studiosi per agevolare traduttori e interpreti (professionisti o in formazione) nella traduzione delle espressioni fisse da una lingua-cultura a un’altra.
Resumo:
L’idea del presente elaborato è nata a seguito di una esperienza di tirocinio presso l’agenzia di traduzioni New Service Communication, specializzata nella traduzione di brevetti. Durante questo stage ho potuto apprendere questo nuovo tipo di traduzione, che non avevo mai affrontato nel mio percorso di studi, e tradurre il brevetto europeo EP 2 442 329. Di conseguenza, lo scopo del presente elaborato è quello di delineare i tratti principali della traduzione brevettuale, mettendo in luce le caratteristiche per la quale quest’ultima si discosta dagli altri tipi di traduzione. In particolare, nel capitolo 1, dopo una breve presentazione finalizzata a definire il brevetto per invenzione, sarà descritto il sistema brevettuale di tipo europeo, saranno enunciati i requisiti di brevettabilità di un’invenzione e illustrate le varie parti di un documento brevettuale, facendo riferimento a quello europeo da me tradotto. Successivamente, nel capitolo 2 saranno delineati i tratti principali del linguaggio dei brevetti dal punto di vista lessicale e morfosintattico e le caratteristiche di questo tipo di traduzione. Per concludere il capitolo, saranno esposte le diverse fasi dell’iter di traduzione dei brevetti e gli strumenti traduttivi. Infine, nel capitolo 3, saranno presi in esame gli errori commessi durante la traduzione del brevetto europeo EP 2 442 329 con l’aiuto delle correzioni effettuate dal revisore. A questo proposito, saranno forniti esempi per garantire una migliore comprensione del capitolo.
Resumo:
Il lavoro è suddiviso in tre parti, tutte e tre con la cucina come filo conduttore. La prima parte è un'analisi del rapporto tra cucina e cultura e delle caratteristiche comuni a cucina e linguaggio in quanto elementi fondamentali di una cultura. La seconda è un'introduzione alla cucina slovacca, con una visione d'insieme delle sue basi, dei suoi piatti principali e ingredienti base, e delle ragioni storiche e geografiche che hanno influenzato tale tradizione culinaria. La terza parte è un'analisi traduttologica del testo culinario e delle sue caratteristiche peculiari, con commento traduttologico alla traduzione effettuata dal candidato di testi culinari (ricette) dallo slovacco in italiano.
Resumo:
Nell'elaborato si introduce l'operatore del calore e le funzioni caloriche mostrandone alcuni esempi. Di seguito si deduce la soluzione fondamentale dell'operatore H evidenziandone alcune importanti proprietà. Si procede, poi, con l'introduzione dell'Identità di Green per l'operatore del calore e da questa si ricava la formula di media per le funzioni caloriche. Grazie a tale formula di media si evidenzia una cruciale proprietà delle funzioni caloriche: la loro regolarità C-infinito. Di seguito si deduce un'espressione migliorata per la formula di media calorica avente come vantaggio quello di avere un nucleo limitato. Si procede, quindi, mostrando alcune conseguenze dell'espressione migliorata dimostrata: si ricava, infatti, in modo diretto la disuguaglianza di Harnack e il principio di massimo forte. L'elaborato procede, poi, con lo studio del problema di Cauchy relativo all'operatore del calore. Infine si analizzano i teoremi di Liouville per le funzioni caloriche.
Resumo:
Il seguente elaborato analizza le pratiche socio-linguistiche e culturali delle ragazze delle banlieues francesi, studiate in una prospettiva di genere. La tesi si apre con una panoramica sulle origini del verlan, in una prospettiva storico-culturale e sociologica. L'elaborato proseguirà poi con uno studio approfondito dei tratti sociologici e culturali dei ragazzi e delle ragazze che popolano le periferie francesi. Successivamente seguirà un'analisi delle strategie linguistiche dei ragazzi e delle ragazze delle banlieues, con esempi da una parte di un linguaggio prettamente sessista e dall'altra di espedienti linguistici utilizzati dalle ragazze per fare fronte ai loro coetanei. La ricerca si concluderà con la presentazione di due rappresentazioni cinematografiche, L'Esquive e Les Roses Noires che riassumono i tratti salienti dei concetti precedentemente elencati, dapprima da un punto di vista linguistico e successivamente da un punto di vista sociologico e culturale.
Resumo:
Si dice ministra, ministro o la ministro? Avvocata o avvocatessa? Un'analisi attraverso le indicazioni dei linguisti e un corpus di giornali e telegiornali per capire la situazione attuale e possibili future tendenze.