411 resultados para calcolo frazionario indice di Hurst moto browniano frazionario


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Lobiettivo di questa tesi lanalisi e la modellizzazione dei flussi dispersi statorici nelle macchine multifase utilizzando la teoria dei vettori di spazio multipli. Lanalisi ed il calcolo del coefficiente di auto induzione di dispersione statorica nei vari spazi cruciale nella progettazione e nel controllo delle macchine elettriche multifase in quanto, per esempio, essa limita il ripple di corrente quando la macchina non alimentata con una tensione perfettamente sinusoidale. Il fine pertanto di giungere alla scrittura di unequazione che leghi il generico vettore di spazio dei flussi dispersi ai vettori di spazio delle correnti che alimentano la macchina elettrica tramite una costante che contenga i coefficienti di auto e mutua induzione di dispersione in cava degli avvolgimenti statorici.

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Lo scopo di questa tesi il calcolo dell'anello di coomologia di de Rham della variet delle bandiere di uno spazio vettoriale complesso. Per prima cosa introduciamo la coomologia di de Rham e riassumiamo le sue principali propriet. Definiamo poi la variet delle bandiere di uno spazio vettoriale complesso, e, utilizzando la teoria delle classi di Chern, ne calcoliamo l'anello di coomologia di de Rham.

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La relazione mira ad illustrare l'importanza del compostaggio, quale tecnologia per lo smaltimento dei rifiuti e recupero di risorse. Vengono descritti il processo di stabilizzazione aerobica, i meccanismi microbici e i parametri fisico-chimici che lo caratterizzano. E' evidenziata l'importanza della raccolta differenziata e della scelta delle matrici compostabili nell'ottimizzazione di questa biotecnologia spontanea per il trattamento di rifiuti e reflui organici putrescibili. E' sottolineato, inoltre, come una corretta gestione del processo permetta di valorizzare residui di varia natura trasformandoli in un buon compost, prodotto valido dal punto di vista agronomico e ambientale. Nella parte finale della relazione verr inoltre descritto un impianto di compostaggio, presente nel territorio regionale, la Nuova Geovis di Sant'Agata Bolognese e dal punto di vista applicativo, verr costruito un modello, che permetta di legare l'andamento della temperatura all'andamento dell'IRD, Indice di Respirazione Dinamico, attraverso dati raccolti presso l'impianto, relativi ovviamente a Indice di Respirazione Dinamico (IRD) e temperatura. Questo anche per valutare il corretto del processo stesso.

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Il lavoro svolto nella presente tesi di laurea si sviluppa allinterno del progetto di ricerca europeo SmooHs (Smart Monitoring of Historic Structures-Monitoraggio intelligente di edifici e strutture storiche) nellambito del 7 Programma Quadro della Commissione Europea. Gli edifici storici sono caratterizzati da elementi architettonici, materiali e soluzioni progettuali uniche e pertanto da valorizzare. Al fine si salvaguardare tali beni storici si richiede una conoscenza approfondita dei processi di deterioramento, legati spesso a fattori ambientali, e una loro rilevazione immediata. Il monitoraggio continuo dei possibili parametri che influenzano i suddetti processi pu contribuire significativamente, ma unapplicazione estesa di questa tecnica finora fallita a causa dei costi elevati di sistemi completi di monitoraggio; per questo sono stati osservati solitamente pochi parametri. Lobiettivo del progetto prevede lo sviluppo di strumenti di monitoraggio e diagnostica competitivi per gli specialisti nel settore che vada al di l del mero accumulo di dati. La normativa, in particolare le Linee Guida per lapplicazione al patrimonio culturale della normativa tecnica di cui allOrdinanza PCM-3274 del 2005, evidenziano limportanza di raggiungere un elevato livello di informazione delloggetto e del suo comportamento strutturale attraverso un percorso conoscitivo pluriramificato. Si ha pertanto la necessit di affinare tecniche di analisi ed interpretazione dei manufatti storici mediante fasi conoscitive dal diverso grado di attendibilit, anche in relazione al loro impatto. La conoscenza pu infatti essere conseguita con diversi livelli di approfondimento, in funzione dellaccuratezza delle operazioni di rilievo, delle ricerche storiche e delle indagini sperimentali (Linee guida per lapplicazione all patrimonio culturale della normativa tecnica di cui allordinanza PCM-3274, 2005). Per quanto riguarda la caratterizzazione meccanica dei materiali, la normativa cita Tecniche diagnostiche non distruttive di tipo indiretto, quali prove soniche ed ultrasoniche, consentono di valutare lomogeneit dei parametri meccanici nelle diverse parti della costruzione, ma non forniscono stime quantitative attendibili dei loro valori, in quanto essi vengono desunti dalla misura di altre grandezze. Non viene identificata una procedura univoca di prove non distruttive per ciascuna tipologia edilizia, pertanto ci domandiamo quale sia la procedura pi idonea da utilizzare, considerando il tipo di risultato che si vuole ottenere. Si richiedono quindi degli studi di fattibilit di diverse tecniche non distruttive, soprattutto tecniche per immagini che diano un risultato pi immediato da comprendere. Per questo scopo stato impostato un programma di ricerca per valutare lefficacia di una tecnica non distruttiva, la tomografia sonica, su provini in muratura costruiti nei laboratori del LaRM (Laboratorio di Resistenza dei Materiali del DISTART dellUniversit di Bologna), reputando questa la strada da percorrere verso una diagnostica strutturale sempre pi dettagliata. I provini in muratura di laterizio PNDE e PNDF, presentano al loro interno dei difetti (in polistirolo espanso) di geometria e posizione nota e diverse tessiture murarie (muratura di laterizio tradizionale e muratura a sacco). Nel capitolo 2 vengono descritte le caratteristiche e le basi teoriche delle prove soniche e di altre tecniche non distruttive, al fine di poterne fare un confronto. La tomografia sonica definita e sono illustrate le sue peculiarit; vengono inoltre riportati alcuni esempi di applicazioni della stessa su strutture storiche lignee e murarie. Nel capitolo 3 sono presentati i provini oggetto di studio ed introdotto qualche accenno sulla natura delle murature di laterizio. Sono specificati i corsi e le sezioni verticali sui quali viene sperimentata la tomografia; essi hanno precise caratteristiche che permettono di eseguire una sperimentazione mirata allindividuazione di anomalie in una sezione e al riconoscimento di diverse tessiture murarie. Nel capitolo 4 illustrata la procedura di acquisizione dei dati in laboratorio e di rielaborazione degli stessi nella fase di post-processing. Dopo aver scelto, in base alla risoluzione, la distanza che intercorre tra le stazioni di misura, sono stati progettati i vari percorsi uscenti da ogni stazione trasmittente, andando a definire i ray-paths delle sezioni sia orizzontali che verticali. I software per il calcolo dei tempi di volo (in ambiente LabView) e per linversione degli stessi (Geotom) sono presentati e vengono definite le istruzioni per lutilizzo. Il capitolo 5 assieme al capitolo 6, mostra i risultati ottenuti dallinversione dei tempi di volo. Per i diversi corsi orizzontali e sezioni verticali sono riportate le mappe di velocit ottenute al variare di diversi parametri di settaggio impostati nel software tomografico. Le immagini tomografiche evidenziano le caratteristiche interne delle sezioni studiate, in base alla risoluzione geometrica della tecnica. Nel capitolo 7 e 8 sono mostrati i risultati delle prove soniche dirette applicate sia sui corsi verticali sia sulle sezioni verticali. Le stazioni di misura considerate sono le stesse utilizzate per la tomografia. Il capitolo 9 riporta il confronto tra le mappe di velocit prodotte dalla tomografia sonica e gli istogrammi delle velocit registrate nelle prove soniche dirette. Si evidenziano le differenze nellindividuazione di difetti tra due metodologie differenti. Infine sono riportate le conclusioni sul lavoro svolto. I limiti e i vantaggi della tecnica tomografica vengono desunti dai risultati ottenuti per varie tipologie di sezioni, a confronto anche con risultati di prove soniche dirette. Ci ci porta a definire la fattibilit di utilizzo della tomografia sonica nella diagnosi delle strutture in muratura.

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Lobiettivo dellelaborato analizzare la fattibilit tecnica ed economica di un impianto di prelievo dacqua da falda artesiana per lo scambio termico nellimpianto frigorifero centralizzato dellospedale civile nuovo di Imola. Esso provvede a fornire acqua refrigerata a tutte le unit di trattamento aria (u.t.a.) del complesso ospedaliero ed finalizzato a garantire per ogni locale le specifiche condizioni igrometriche , nonch il benessere degli operatori e dei pazienti della struttura. Il lavoro di progettazione ha riguardato il dimensionamento di componenti e reti idrauliche con lausilio del software EPANET (programma per la simulazione di reti idrauliche). Lidea che ha guidato il presente elaborato stata la creazione di un ciclo dellacqua tale per cui lacqua di scarto delle torri evaporative viene utilizzata per lirrigazione degli orti nei pressi dei quale sorge il pozzo e successivamente, va ad alimentare la falda stessa. Le scelte progettuali hanno quindi dovuto considerare questo importante vincolo e sono state tese alla minimizzazione dei consumi dacqua e , quindi, alla sostenibilit ambientale dellintero impianto. In generale, infatti non detto che la soluzione economicamente pi vantaggiosa lo sia anche dal punto di vista ambientale. La soluzione adottata con rilancio dellacqua agli orti limita il prelievo medio giornaliero dacqua di falda di 20 m3/gg durante il periodo estivo. Estato dimostrato come il progetto sia tecnicamente fattibile e generi valore per limpresa con indice di rendimento IR(VAN/Capitale investito) pari a 1,29 per i primi 20 anni e pari a 2,06 per n anni di funzionamento dellimpianto con un tempo di recupero del capitale investito pari a sei anni.

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Questo lavoro di tesi tratta il tema delle reti complesse, mostrando i principali modelli di rete complessa quali: il modello Random, il modello Small-World ed il modello Scale-free; si introdurranno alcune metriche usate per descrivere le reti complesse quali la Degree centrality, la Closeness centrality e la Betweenness centrality; si descriveranno i problemi da tenere in considerazione durante la denizione e limplementazione di algoritmi su gra; i modelli di calcolo su cui progettare gli algoritmi per risolvere i problemi su gra; unanalisi prestazionale degli algoritmi proposti per calcolare i valori di Beweenness centrality su gra di medio-grandi dimensioni. Parte di questo lavoro di tesi consistito nello sviluppo di LANA, LArge-scale Network Analyzer, un software che permette il calcolo e lanalisi di varie metriche di centralit su grafo.

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La tesi si colloca nell'ambito del Cloud Computing, un modello in grado di abilitare laccesso in rete in maniera condivisa, pratica e on-demand, di diverse risorse computazionali, come potenza di calcolo o memoria di massa. Questo lavoro ha come scopo la realizzazione di una Cloud privata, per la fornitura di servizi, basata su unarchitettura P2P. Lelaborato vuole studiare il caso di un sistema P2P di livello infrastruttura (IaaS) e propone la realizzazione di un prototipo capace di sostenere un insime basilare di API. Verranno utilizzati protocolli di gossip per la costruzione dei servizi fondamentali.

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Questo elaborato si pone l'obiettivo di analizzare e valutare la sostenibilit dell'intera filiera dell'olio di palma, che viene importato da paesi del Sud Est asiatico per essere utilizzato in Europa per scopi sia energetici che alimentari. Nell'introduzione inquadrata la problematica dei biocombustibili e degli strumenti volontari che possono essere utilizzati per garantire ed incentivare la sostenibilit in generale e dei biocombustibili; presente inoltre un approfondimento sull'olio di palma, sulle sue caratteristiche e sulla crescita che ha subito negli ultimi anni in termini di produzione e compra/vendita. Per questa valutazione sono stati impiegati tre importanti strumenti di analisi e certificazione della sostenibilit, che sono stati applicati ad uno specifico caso di studio: l'azienda Unigr SpA. La certificazione RSPO (Roundtable on Sustainable Palm Oil) uno strumento volontario per la garanzia della sostenibilit della filiera dell'olio di palma in termini economici (vitalit nel mercato), ambientali (risparmio delle emissioni di gas ad effetto serra o GHG, conservazione delle risorse naturali e della biodiversit) e sociali (preservazione delle comunit locali e miglioramento nella gestione delle aree di interesse). La Global Reporting Initiative un'organizzazione che prevede la redazione volontaria di un documento chiamato bilancio di sostenibilit secondo delle linee guida standardizzate che permettono alle organizzazioni di misurare e confrontare le loro performance economiche, sociali e ambientali nel tempo. La Direttiva Comunitaria 2009/28/CE (Renewable Energy Directive o RED) invece uno strumento cogente nel caso in cui le organizzazioni intendano utilizzare risorse rinnovabili per ottenere incentivi finanziari. A seguito di un calcolo delle emissioni di GHG, le organizzazioni devono dimostrare determinate prestazioni ambientali attraverso il confronto con delle soglie presenti nel testo della Direttiva. Parallelamente alla valutazione delle emissioni richiesto che le organizzazioni aderiscano a dei criteri obbligatori di sostenibilit economica, ambientale e sociale, verificabili grazie a degli schemi di certificazione che rientrano all'interno di politiche di sostenibilit globale. Questi strumenti sono stati applicati ad Unigr, un'azienda che opera nel settore della trasformazione e della vendita di oli e grassi alimentari, margarine e semilavorati destinati alla produzione alimentare e che ha recentemente costruito una centrale da 58 MWe per la produzione di energia elettrica, alimentata in parte da olio di palma proveniente dal sud-est asiatico ed in parte dallo scarto della lavorazione nello stabilimento. L'adesione alla RSPO garantisce all'azienda la conformit alle richieste dell'organizzazione per la commercializzazione e la vendita di materie prime certificate RSPO, migliorando l'immagine di Unigr all'interno del suo mercato di riferimento. Questo tipo di certificazione risulta importante per le organizzazioni perch pu essere considerato un mezzo per ridurre l'impatto negativo nei confronti dell'ambiente, limitando deforestazione e cambiamenti di uso del suolo, oltre che consentire una valutazione globale, anche in termini di sostenibilit sociale. Unigr ha visto nella redazione del bilancio di sostenibilit uno strumento fondamentale per la valutazione della sostenibilit a tutto tondo della propria organizzazione, perch viene data uguale rilevanza alle tre sfere della sostenibilit; la validazione esterna di questo documento ha solo lo scopo di controllare che le informazioni inserite siano veritiere e corrette secondo le linee guida del GRI, tuttavia non da giudizi sulle prestazioni assolute di una organizzazione. Il giudizio che viene dato sulle prestazioni delle organizzazioni e di tipo qualitativo ma non quantitativo. Ogni organizzazione pu decidere di inserire o meno parte degli indicatori per una descrizione pi accurata e puntuale. Unigr acquister olio di palma certificato sostenibile secondo i principi previsti dalla Direttiva RED per l'alimentazione della centrale energetica, inoltre il 10 gennaio 2012 ha ottenuto la certificazione della sostenibilit della filiera secondo lo schema Bureau Veritas approvato dalla Comunit Europea. Il calcolo delle emissioni di tutte le fasi della filiera dell'olio di palma specifico per Unigr stato svolto tramite Biograce, uno strumento di calcolo finanziato dalla Comunit Europea che permette alle organizzazioni di misurare le emissioni della propria filiera in maniera semplificata ed adattabile alle specifiche situazioni. Dei fattori critici possono per influenzare il calcolo delle emissioni della filiera dell'olio di palma, tra questi i pi rilevanti sono: cambiamento di uso del suolo diretto ed indiretto, perch possono provocare perdita di biodiversit, aumento delle emissioni di gas serra derivanti dai cambiamenti di riserve di carbonio nel suolo e nella biomassa vegetale, combustione delle foreste, malattie respiratorie, cambiamenti nelle caratteristiche dei terreni e conflitti sociali; presenza di un sistema di cattura di metano all'oleificio, perch gli effluenti della lavorazione non trattati potrebbero provocare problemi ambientali; cambiamento del rendimento del terreno, che pu influenzare negativamente la resa delle piantagioni di palma da olio; sicurezza del cibo ed aspetti socio-economici, perch, sebbene non inseriti nel calcolo delle emissioni, potrebbero provocare conseguenze indesiderate per le popolazioni locali. Per una valutazione complessiva della filiera presa in esame, necessario ottenere delle informazioni puntuali provenienti da paesi terzi dove per non sono di sempre facile reperibilit. Alla fine della valutazione delle emissioni, quello che emerge dal foglio di Biograce e un numero che, sebbene possa essere confrontato con delle soglie specifiche che descrivono dei criteri obbligatori di sostenibilit, non fornisce informazioni aggiuntive sulle caratteristiche della filiera considerata. per questo motivo che accanto a valutazioni di questo tipo necessario aderire a specifici criteri di sostenibilit aggiuntivi. Il calcolo delle emissioni dell'azienda Unigr risulta vantaggioso in quasi tutti i casi, anche considerando i fattori critici; la certificazione della sostenibilit della filiera garantisce l'elevato livello di performance anche nei casi provvisti di maggiore incertezza. L'analisi del caso Unigr ha reso evidente come l'azienda abbia intrapreso la strada della sostenibilit globale, che si traduce in azioni concrete. Gli strumenti di certificazione risultano quindi dei mezzi che consentono di garantire la sostenibilit della filiera dell'olio di palma e diventano parte integrante di programmi per la strategia europea di promozione della sostenibilit globale. L'utilizzo e l'implementazione di sistemi di certificazione della sostenibilit risulta per questo da favorire.

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Nella definizione di incidente rilevante presente nelle Direttive Seveso, come pure nel loro recepimento nella legislazione italiana, rientrano eventi incidentali che abbiano conseguenze gravi per il bersaglio ambiente, sia in concomitanza sia in assenza di effetti dannosi per luomo. Tuttavia, a fronte di questa attenzione al bersaglio ambiente citata dalle norme, si constata la mancanza di indici quantitativi per la stima del rischio di contaminazione per i diversi comparti ambientali e, conseguentemente, anche di metodologie per il loro calcolo. Misure di rischio quantitative consolidate e modelli condivisi per la loro stima riguardano esclusivamente luomo, con la conseguenza che la valutazione di rischio per il bersaglio ambiente rimane ad un livello qualitativo o, al pi, semi-quantitativo. Questa lacuna metodologica non consente di dare una piena attuazione al controllo ed alla riduzione del rischio di incidente rilevante, secondo lobiettivo che le norme stesse mirano a raggiungere. E daltra parte il verificarsi periodico di incidenti con significativi effetti dannosi per lambiente, quali, ad esempio lo sversamento di gasolio nel fiume Lambro avvenuto nel febbraio 2010, conferma come attuale e urgente il problema del controllo del rischio di contaminazione ambientale. La ricerca presentata in questo lavoro vuole rappresentare un contributo per colmare questa lacuna. Lattenzione rivolta al comparto delle acque superficiali ed agli sversamenti di liquidi oleosi, ovvero di idrocarburi insolubili in acqua e pi leggeri dellacqua stessa. Nel caso in cui il rilascio accidentale di un liquido oleoso raggiunga un corso dacqua superficiale, lolio tender a formare una chiazza galleggiante in espansione trasportata dalla corrente e soggetta ad un complesso insieme di trasformazioni fisiche e chimiche, denominate fenomeni di oil weathering. Tra queste rientrano levaporazione della frazione pi volatile dellolio e la dispersione naturale dellolio in acqua, ovvero la formazione di una emulsione olio-in-acqua nella colonna dacqua al di sotto della chiazza di olio. Poich la chiazza si muove solidale alla corrente, si pu ragionevolmente ritenere che levaporato in atmosfera venga facilmente diluito e che quindi la concentrazione in aria dei composti evaporati non raggiunga concentrazioni pericolose esternamente alla chiazza stessa. Leffetto fisico dannoso associato allo sversamento accidentale pu pertanto essere espresso in doversi modi: in termini di estensione superficiale della chiazza, di volume di olio che emulsifica nella colonna dacqua, di volume della colonna che si presenta come emulsione olio-in-acqua, di lunghezza di costa contaminata. In funzione di questi effetti fisici possibile definire degli indici di rischio ambientale analoghi alle curve di rischio sociale per luomo. Come una curva di rischio sociale per luomo esprime la frequenza cumulata in funzione del numero di morti, cos le curve di rischio sociale ambientale riportano la frequenza cumulata in funzione dellestensione superficiale della chiazza, ovvero la frequenza cumulata in funzione del volume di olio che emulsifica in acqua ovvero la frequenza cumulata in funzione del volume di colonna dacqua contaminato ovvero la frequenza cumulata in funzione della lunghezza di costa contaminata. Il calcolo degli indici di rischio cos definiti pu essere effettuato secondo una procedura analoga al calcolo del rischio per luomo, ovvero secondo i seguenti passi: 1) descrizione della sorgente di rischio; 2) descrizione del corso dacqua che pu essere contaminato in caso di rilascio dalla sorgente di rischio; 3) identificazione, degli eventi di rilascio e stima della loro frequenza di accadimento; 4) stima, per ogni rilascio, degli effetti fisici in termini di area della chiazza, di volume di olio emulsificato in acqua, di volume dellemulsione olio-in-acqua, lunghezza di costa contaminata; 5) ricomposizione, per tutti i rilasci, degli effetti fisici e delle corrispondenti frequenze di accadimento al fine di stimare gli indici di rischio sopra definiti. Al fine di validare la metodologia sopra descritta, ne stata effettuata lapplicazione agli stabilimenti a rischio di incidente rilevante presenti nei bacini secondari che fanno parte del bacino primario del Po. E stato possibile calcolare gli indici di rischio per ogni stabilimento, sia in riferimento al corso dacqua del bacino secondario a cui appartengono, sia in riferimento al Po, come pure ottenere degli indici di rischio complessivi per ogni affluente del Po e per il Po stesso. I risultati ottenuti hanno pienamente confermato la validit degli indici di rischio proposti al fine di ottenere una stima previsionale del rischio di contaminazione dei corsi dacqua superficiali, i cui risultati possano essere utilizzati per verificare lefficacia di diverse misure di riduzione del rischio e per effettuare una pianificazione demergenza che consenta, in caso di incidente, di contenere, recuperare e favorire la dispersione dellolio sversato.

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Il presente lavoro di tesi si inserisce allinterno del progetto Europeo Theseus (Innovative technologies for European coasts in a changing climate), volto a fornire una metodologia integrata per la pianificazione sostenibile di strategie di difesa per la gestione dellerosione costiera e delle inondazioni che tengano in conto non solo gli aspetti tecnici ma anche quelli sociali, economici e ambientali/ecologici. L'area oggetto di studio di questo elaborato di tesi la zona costiera della Regione Emilia Romagna, costituita unicamente da spiagge sabbiose. In particolare si focalizzata lattenzione sulla zona intertidale, in quanto, essendo lambiente di transizione tra lambiente marino e quello terrestre pu fornire indicazioni su fenomeni erosivi di una spiaggia e cambiamenti del livello del mare, unitamente alla risposta agli interventi antropici. Gli obiettivi della tesi sono sostanzialmente tre: un primo obiettivo confrontare ecosistemi di spiagge dove sono presenti strutture di difesa costiera rispetto a spiagge che ne erano invece prive. Il secondo obiettivo valutare limpatto provocato sugli ecosistemi di spiaggia dallattivit stagionale del bulldozing e in ultimo proporre un sistema esperto di nuova concezione in grado di prevedere statisticamente la risposta delle comunit bentoniche a diversi tipi di interventi antropici. A tal fine stato pianificato un disegno di campionamento dove sono stati indagati tre siti differenti per morfologia e impatto antropico: Cesenatico (barriere e pratica bulldozing), Cervia, dissipativa e non soggetta a erosione (assenza di barriere e ma con pratica del bulldozing) e Lido di Dante, tendenzialmente soggetta a erosione (senza barriere e senza pratica del bulldozing). Il campionamento stato effettuato in 4 tempi (due prima del bulldozing e due dopo) nellarco di 2 anni. In ciascun sito e tempo sono stati campionati 3 transetti perpendicolari alla linea di costa, e per ogni transetto sono stati individuati tre punti relativi ad alta, media e bassa marea. Per ogni variabile considerata sono stati prelevati totale di 216 campioni. Io personalmente ho analizzato i campioni dellultima campagna di campionamento, ma ho analizzato linsieme dei dati. Sono state considerate variabili relative ai popolamenti macrobentonici quali dati di abbondanza, numero di taxa e indice di diversit di Shannon e alcune variabili abiotiche descrittive delle caratteristiche morfologiche dellarea intertidale quali granulometria (mediana, classazione e asimmetria), detrito conchigliare, contenuto di materia organica (TOM), pendenza e lunghezza della zona intertidale, esposizione delle spiagge e indici morfodinamici. L'elaborazione dei dati stata effettuata mediante tecniche di analisi univariate e multivariate sia sui dati biotici che sulle variabili ambientali, descrittori dellhabitat, allo scopo di mettere in luce le interazioni tra le variabili ambientali e le dinamiche dei popolamenti macrobentonici. Linsieme dei risultati delle analisi univariate e multivariate sia dei descrittori ambientali che di quelli biotici, hanno evidenziato, come la risposta delle variabili considerate sia complessa e non lineare. Nonostante non sia stato possibile evidenziare chiari pattern di interazione fra protezione e bulldozing, sono comunque emerse delle chiare differenze fra i tre siti indagati sia per quanto riguarda le variabili descrittori dellhabitat che quelle relative alla struttura dei popolamenti. In risposta a quanto richiesto in contesto water framework directive e in maniera funzionale allelevate complessit del sistema intertidale stato proposto un sistema esperto basato su approccio congiunto fuzzy bayesiano (gi utilizzato con altre modalit allinterno del progetto Theseus). Con il sistema esperto prodotto, si deciso di simulare nel sito di Cesenatico due ripascimenti virtuali uno caratterizzato da una gralometria fine e da uno con una granulometria pi grossolana rispetto a quella osservata a Cesenatico. Il sistema fuzzy nave Bayes, nonostante al momento sia ancora in fase di messa a punto, si dimostrato in grado di gestire l'elevato numero di interazioni ambientali che caratterizzano la risposta della componente biologica macrobentonica nell'habitat intertidale delle spiagge sabbiose.

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Limballaggio alimentare si pu definire come un sistema coordinato per disporre i beni per il trasporto, la distribuzione, la conservazione, la vendita e lutilizzo. Uno dei materiali maggiormente impiegati, nellindustria alimentare, per la produzione di imballaggi sono le materie plastiche. Esse sono sostanze organiche derivanti da petrolio greggio, sono composti solidi allo stato finito, ma possono essere modellate allo stato fluido. Un imballaggio alimentare deve svolgere determinate funzioni tra cui: - contenimento del prodotto - protezione del prodotto da agenti esterni - logistica - comunicativa - funzionale - ecologica L'ultimo punto sopracitato il principale problema delle materie plastiche derivanti dal petrolio greggio. Questi materiali sono difficilmente riciclabili perch spesso un imballaggio composto da pi materiali stratificati o perch si trova a diretto contatto con gli alimenti. Inoltre questi materiali hanno un lungo tempo di degradazione (da 100 a 1000 anni) che ne rendono difficile e costoso lo smaltimento. Per questo nellultimo decennio cominciata la ricerca di un materiale plastico, flessibile alle esigenze industriali e nel contempo biodegradabile. Una prima idea stata quella di imitare la natura cercando di replicare macromolecole gi esistenti (derivate da amido e zuccheri) per ottenere una sostanza plastico-simile utilizzabile per gli stessi scopi, ma biodegradabile in circa sei mesi. Queste bioplastiche non hanno preso piede per lalto costo di produzione e perch risulta impossibile riconvertire impianti di produzione in tutto il mondo in tempi brevi. Una seconda corrente di pensiero ha indirizzato i propri sforzi verso lutilizzo di speciali additivi aggiunti in minima misura (1%) ai classici materiali plastici e che ne permettono la biodegradazione in un tempo inferiore ai tre anni. Un esempio di questo tipo di additivi lECM Masterbatch Pellets che un copolimero di EVA (etilene vinil acetato) che aggiunto alle plastiche tradizionali rende il prodotto finale completamente biodegradabile pur mantenendo le proprie caratteristiche. Scopo di questo lavoro di tesi stato determinare le modificazioni di alcuni parametri qualitativi di nettarine di Romagna(cv.-Alexa) confezionate-con-film-plastici-tradizionali-e-innovativi. I campioni di nettarine sono stati confezionati in cestini in plastica da 1 kg (sigillati con un film flow-pack macroforato) di tipo tradizionale in polipropilene (campione denominato TRA) o vaschette in polipropilene additivato (campione denominato BIO) e conservati a 4C e UR 90-95% per 7 giorni per simulare un trasporto refrigerato successivamente i campioni sono stati posti in una camera a 20C e U.R. 50% per 4 giorni al fine di simulare una conservazione al punto vendita. Al tempo 0 e dopo 4, 7, 9 e 11 giorni sono state effettuate le seguenti analisi: - coefficiente di respirazione stato misurata la quantit di CO2 prodotta - indice di maturazione espresso come rapporto tra contenuto in solidi solubili e lacidit titolabile - analisi di immagine computerizzata - consistenza della polpa del frutto stata misurata attraverso un dinamometro Texture Analyser - contenuto in solidi totali ottenuto mediante gravimetria essiccando i campioni in stufa sottovuoto - caratteristiche sensoriali (Test Accettabilit) Conclusioni In base ai risultati ottenuti i due campioni non hanno fatto registrare dei punteggi significativamente differenti durante tutta la conservazione, specialmente per quanto riguarda i punteggi sensoriali, quindi si conclude che le vaschette biodegradabili additivate non influenzano la conservazione delle nettarine durante la commercializzazione del prodotto limitatamente ai parametri analizzati. Si ritiene opportuno verificare se il processo di degradazione del polimero additivato si inneschi gi durante la commercializzazione della frutta e soprattutto verificare se durante tale processo vengano rilasciati dei gas che possono accelerare la maturazione dei frutti (p.e. etilene), in quanto questo spiegherebbe il maggiore tasso di respirazione e la pi elevata velocit di maturazione dei frutti conservati in tali vaschette. Alimentary packaging may be defined as a coordinate system to dispose goods for transport, distribution, storage, sale and use. Among materials most used in the alimentary industry, for the production of packaging there are plastics materials. They are organic substances deriving from crude oil, solid compounds in the ended state, but can be moulded in the fluid state. Alimentary packaging has to develop determinated functions such as: - Product conteniment - Product protection from fieleders agents - logistic - communicative - functional - ecologic This last term is the main problem of plastic materials deriving from crude oil. These materials are hardly recyclable because a packaging is often composed by more stratified materials or because it is in direct contact with aliments. Beside these materials have a long degradation time(from 100 to 1000 years) that make disposal difficult and expensive. For this reason in the last decade the research for a new plastic material is begin, to make industrial demands more flexible and, at the same time, to make this material biodegradable: At first, the idea to imitate the nature has been thought, trying to reply macromolecules already existents (derived from amid and sugars) to obtain a similar-plastic substance that can be used for the same purposes, but it has to be biodegradable in about six months. These bioplastics havent more success bacause of the high production cost and because reconvert production facilities of all over the wolrd results impossible in short times. At second, the idea to use specials addictives has been thought. These addictives has been added in minim measure (1%) to classics plastics materials and that allow the biodegradation in a period of time under three years. An example of this kind of addictives is ECM Masterbatch Pellets which is a coplymer of EVA (Ethylene vinyl acetate) that, once it is added to tradizional plastics, make final product completely biodegradable however maintaining their own attributes. The objective of this thesis work has been to determinate modifications of some Romagnas Nectarines (cv. Alexa) qualitatives parameters which have been packaged-with traditional and innovative-plastic film. Nectarines samples have been packaged in plastic cages of 1 kg (sealed with a macro-drilled flow-pack film) of traditional type in polypropylene (sample named TRA) or trays in polypropylene with addictives (sample named BIO) and conservated at 4C and UR 90-95% for 7 days to simulate a refrigerated transport. After that, samples have been put in a camera at 20C and U.R. 50% for 4 days to simulate the conservation in the market point. At the time 0 and after 4, 7, 9 and 11 days have been done the following analaysis: - Respiration coefficient wherewith the amount CO2 producted has been misurated - Maturation index which is expressed as the ratio between solid soluble content and the titratable acidity - Analysis of computing images - Consistence of pulp of the fruit that has been measured through Texture Analyser Dynanometer - Content in total solids gotten throught gravimetry by the drying of samples in vacuum incubator - Sensorial characteristic (Panel Test) Consequences From the gotten results, the two samples have registrated no significative different scores during all the conservation, expecially about the sensorial scores, so its possible to conclude that addictived biodegradable trays dont influence the Nectarines conservation during the commercialization of the product qualifiedly to analized parameters. Its advised to verify if the degradation process of the addicted polymer may begin already during the commercialization of the fruit and in particular to verify if during this process some gases could be released which can accelerate the maturation of fruits (p.e. etylene), because all this will explain the great respiration rate and the high speed of the maturation of fruits conservated in these trays.

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In questa tesi di laurea si affronta lanalisi di diversi modelli per il calcolo della capacit di unintersezione a rotatoria: alcuni di questi sono di tipo empirico, altri invece sono di tipo teorico (teoria del gap acceptance). Innanzitutto si descrivono le caratteristiche di tutti i modelli studiati e si esaminano i risultati ottenuti nel calcolo della capacit al variare del flusso circolante, effettuato su un campione di venti rotatorie. In particolare si cerca di confrontare tra loro i vari modelli e di interpretare il significato dei parametri che compaiono nelle diverse formule. Successivamente si amplia lanalisi, utilizzando i dati raccolti come punto di partenza per una serie di altre elaborazioni ed interpolazioni. Alla base di questa seconda parte dello studio c lidea di provare a vedere se sia possibile ricavare un nuovo modello, derivante da quelli studiati, che possa riassumerli in maniera semplice e aiutare a chiarire quali sono i parametri pi importanti dai quali dipende il valore di capacit di una rotatoria. Questo nuovo modello dovrebbe eventualmente servire pi che altro per interpretare i modelli studiati e per capire se uno di questi si comporti meglio degli altri in situazioni particolari oppure se sia pi adatto in determinate condizioni di traffico piuttosto che in altre. Uno degli obiettivi principali di questo studio infatti quello di provare a capire se la capacit di una rotatoria influenzata maggiormente da aspetti geometrici, legati quindi alla forma e alle dimensioni della rotatoria stessa, oppure se un ruolo predominante svolto da fattori comportamentali, legati quindi allinterazione tra i veicoli e ai processi di scelta degli utenti, che devono decidere se immettersi o meno nella rotatoria.

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Questa tesi tratta dell'ottimizzazione dei componenti di potenza di un convertitore flyback al fine di massimizzare l'efficienza di un caricabatteria per batterie al piombo. Le perdite vengono studiate all'interno di uno spazio di progetto che individua due variabili libere (rapporto spire e indice di ondulazione della corrente). Diverse mappe con le stime di dissipazione derivante da tutti i contributi, permettono l'individuazione del punto ottimo di progetto e consentono la corretta valutazione dei trade-off. Il risultato dell'analisi ha portato al progetto di un dimostratore in cui si potuto verificare la correttezza del valore di efficienza predetta, in questo modo migliorando le performance di un prodotto esistente.

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Il termine extravergine, per un olio di alta qualit, rappresenta solo un pre-requisito: la categoria merceologica, intesa come conformit ad una serie di analisi chimico-sensoriali previste dalla normativa Europea, non sufficiente ad esaltare il valore aggiunto che un olio pu avere in termini di attributi di qualit sensoriale e salutistica. Questi ultimi sono fortemente influenzati dalla presenza di alcuni composti minori, come le molecole volatili e quelle a struttura fenolica (biofenoli). I composti volatili sono i principali responsabili dell'aroma di un olio extravergine doliva, mentre i biofenoli lo sono per gli attributi positivi, di amaro e piccante, gi normati dal legislatore. Lo studio ha riguardato le relazioni esistenti tra le sostanze volatili e biofenoliche e le percezioni sensoriali ad esse associate. Tra gli oli extravergini di oliva partecipanti allInternational Olive Oil Award di Zurigo 2012, sono stati selezionati 28 campioni monovarietali di diversa provenienza geografica (principalmente Italia, Spagna e Grecia). La valutazione sensoriale stata eseguita dal panel dellInstitute of Food and Beverage Innovation di Zurigo con limpiego di una scheda di profilo pi descrittiva di quella ufficiale (Reg. CE 640/2008), contenente numerosi attributi positivi secondari valutati su scala discreta a 4 punti, oltre ad armonia e persistenza, su scala continua di 10 cm. I campioni sono stati sottoposti alla caratterizzazione della frazione biofenolica (indice di amaro, contenuto in fenoli totali ed analisi delle principali molecole fenoliche mediante HPLC-DAD/MSD) e dei composti volatili (SPME/GC-MSD). I dati ottenuti sono stati elaborati con lausilio di tecniche di analisi multivariata nel tentativo di valutare le correlazioni esistenti tra le variabili e di individuare gruppi omogenei di oli. La finalit di questo lavoro stata quella di suggerire attributi discriminanti la qualit sensoriale di oli di pregio, che possano essere impiegati come leve di promozione dei prodotti, cos come indicatori addizionali di autenticit.

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La nanotecnologia una scienza innovativa che sviluppa e utilizza materiali di dimensioni nanometriche (< 100 nm). Lo sviluppo e il mercato delle nanoparticelle in merito alle loro interessanti propriet chimicofisiche, accompagnato da una scarsa conoscenza relativa al destino finale e agli effetti che questi nano materiali provocano nell ambiente [Handy et al., 2008]. La metodologia LCA (Life Cycle Assessment Valutazione del Ciclo di Vita) riconosciuta come lo strumento ideale per valutare e gestire gli impatti ambientali indotti dalle ENPs, nonostante non sia ancora possibile definire, in maniera precisa, un Fattore di Caratterizzazione CF per questa categoria di sostanze. Il lavoro di questa tesi ha lobbiettivo di stimare il Fattore di Effetto EF per nanoparticelle di Diossido di Titanio (nTiO2) e quindi contribuire al calcolo del CF; seguendo il modello di caratterizzazione USEtox, lEF viene calcolato sulla base dei valori di EC50 o LC50 relativi agli organismi appartenenti ai tre livelli trofici di un ecosistema acquatico (alghe, crostacei, pesci) e assume valore pari a 49,11 PAF m3/Kg. I valori tossicologici utilizzati per il calcolo del Fattore di Effetto derivano sia da unaccurata ricerca bibliografica sia dai risultati ottenuti dai saggi dinibizione condotti con nTiO2 sulla specie algale Pseudokirchneriella Subcapitata. La lettura dei saggi stata svolta applicando tre differenti metodi quali la conta cellulare al microscopio ottico (media geometrica EC50: 2,09 mg/L, (I.C.95% 1,45 2,99)), lassorbanza allo spettrofotometro (strumento non adatto alla lettura di test condotti con ENPs) e lintensit di fluorescenza allo spettrofluorimetro (media geometrica EC50: 3,67 mg/L (I.C.95% 2,166,24)), in modo tale da confrontare i risultati e valutare quale sia lo strumento pi consono allo studio di saggi condotti con nTiO2. Nonostante la grande variabilit dei valori tossicologici e la scarsa conoscenza sui meccanismi di tossicit delle ENPs sulle specie algali, il lavoro sperimentale e la ricerca bibliografica condotta, hanno permesso di individuare alcune propriet chimicofisiche delle nanoparticelle di Diossido di Titanio che sembrano essere rilevanti per la loro tossicit come la fase cristallina, le dimensioni e la foto attivazione [Vevers et al., 2008; Reeves et al., 2007]. Il lavoro sperimentale ha inoltre permesso di ampliare linsieme di valori di EC50 finora disponibile in letteratura e di affiancare un progetto di ricerca dottorale utilizzando il Fattore di Effetto per n TiO2 nel calcolo del Fattore di Caratterizzazione.