485 resultados para ingressione marina scenari di inondazione erosione costiera modellazione matematica
Resumo:
In questo studio vengono misurati e descritti nel dettaglio i canali sottomarini che si sviluppano sulle testate dei canyon presenti nella Baia di Milazzo (NE Sicilia) attraverso sezioni sismiche a riflessione e dati batimetrici di tipo Multibeam. In base alla creazione della carta geomorfologica della piattaforma continentale che copre l'intera area di studio (31 km2) ed alla correlazione dei profili sismici stato possibile formulare ipotesi sulle dinamiche in atto nell'evoluzione geomorfologica delle testate dei canyon dell'area. L'evoluzione e la posizione attuale delle testate dei canyon sono condizionate dall'intensa attivit tettonica della Sicilia nord-orientale caratterizzata da un forte uplift. Sono anche state descritte le relazioni tra l'assetto tettonico e le dinamiche fluviali poich queste contribuiscono ai fenomeni osservati in ambiente sottomarino. Si visto infine che le testate dei canyon sono in arretramento e che ci produce un forte disequilibrio nel bilancio sedimentario delle spiagge dell'area causandone l'erosione.
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Modellazione di un impianto fotovoltaico connesso alla rete. Simulazione con software Simulink del funzionamento dell'intero sistema fotovoltaico e confronto delle prestazioni legate all'utilizzo degli algoritmi MPPT pi comuni, quali Hill Climbing e Incremental Conductance.
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Un limite rilevante delle apparecchiature elettromedicali presenti in una comune sala operatoria/interventistica rappresentato dal fatto che le informazioni clinico-strumentali che esse sono in grado di fornire vengono gestite localmente in maniera indipendente: ogni fabbricante di apparecchiatura medica, infatti, sviluppa standard proprietari per lacquisizione, la presentazione e larchiviazione dei dati. Ci si chiede se sia possibile una gestione globale, sincronizzata e personalizzata, delle informazioni clinico-strumentali acquisibili da diverse strumentazioni presenti nel medesimo contesto operatorio. La soluzione di SparkBio S.r.l. per colmare il gap esistente in materia di gestione di informazioni clinico-strumentali di sala quella di concentrare le uscite video e le uscite analogiche dei vari dispositivi e visualizzarle contemporaneamente su di un unico monitor master. Il monitor master sar suddiviso tramite una griglia in diversi settori ed ogni area predisposta per visualizzare il segnale video o analogico di un dispositivo presente in sala. Avendo a disposizione unapparecchiatura con questa potenzialit, le applicazioni risultano innumerevoli: larchiviazione di un unico file contenente la registrazione sincronizzata dei segnali delle varie sorgenti permette di documentare lintera esecuzione della procedura al fine di una sua successiva visione e distribuzione: il confronto congiunto, fatto a posteriori, di parametri acquisiti da strumenti diversi rende possibile valutare particolari eventi; la condivisione con la comunit scientifica rende possibile la diffusione del sapere in materia di chirurgia. Inoltre la disponibilit di una collezione di dati concentrati in ununica workstation apre la strada ad applicazioni nel campo della telemedicina: la condivisione a distanza delle varie sorgenti raccolte e sincronizzate via WEB, tramite lintegrazione di un software per videoconferenza, permette di realizzare supporto remoto, e-learning, telementoring e teleproctoring. Lobiettivo di questa tesi analizzare il processo di sviluppo di questo nuovo dispositivo medico denominato OneView, per poi passare alla progettazione di scenari specifici applicabili a diverse procedure chirurgiche.
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Lelaborato di Tesi esamina gli strumenti proposti nella letteratura tecnica per effettuare unanalisi di rischio di incidente rilevante per le acque superficiali. In Italia, nel 1988, stata introdotta una normativa apposita per la prevenzione dei grandi rischi industriali, che definisce lindicente rilevante come: un evento quale unemissione, un incendio o unesplosione di grande entit, dovuto a sviluppi incontrollati che si verificano durante lattivit di uno stabilimento e che dia luogo a un pericolo grave, immediato o differito, per la salute umana o per lambiente, allinterno o allesterno dello stabilimento, e in cui intervengano una o pi sostanze pericolose. Tuttavia, in mancanza di metodologie comprensive per il calcolo del rischio ambientale di incidente rilevante, la normativa italiana richiede di valutare il rischio per lambiente solamente in maniera qualitativa. Vengono quindi analizzati in questo elaborato metodi semplificati di valutazione del rischio. Questi metodi sono descritti nel Rapporto ISPRA 2013, che elenca alcune metodologie formulate in ambito europeo e propone un nuovo metodo a indici, utilizzabile per una valutazione preliminare di analisi di rischio per i siti del territorio nazionale. In particolare, in questo elaborato vengono illustrati nel dettaglio: il metodo proposto dal predetto Rapporto, basato sullIndice di Propensione al Rilascio di uno stabilimento e sulla sensibilit ambientale dei corpi idrici posti nelle sue immediate vicinanze; e un metodo a indici proposto dalle autorit svedesi, lEnvironmental Accident Index, che fornisce unanalisi preliminare del rischio intrinseco di uno stabilimento. Vengono poi presi in rassegna software che implementino modelli di dispersione degli inquinanti in acqua, utilizzabili per la valutazione delle conseguenze ambientali di un rilascio che coinvolga un corpo idrico superficiale. Si analizza nel dettaglio ADIOS 2, software gratuito distribuito dalla National Oceanic and Atmospheric Administration, specifico per la modellazione della dispersione di idrocarburi in mari ed estuari. Per effettuare una validazione delle metodologie sopraelencate, se ne considerata lapplicazione ad un caso di studio reale, costituito da un deposito costiero di prodotti petroliferi. Innanzitutto si calcolato per il deposito lindice EAI; si poi applicato il metodo qualitativo proposto dal Rapporto ISPRA 2013 e si effettuata la simulazione di un rilascio di gasolio in acqua con il software ADIOS 2. A conclusione del lavoro svolto possibile affermare che lindice EAI non adatto agli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, in quanto pesato per stoccaggi di sostanze pericolose di piccole dimensioni. Invece, sia il metodo ad indici del Rapporto ISPRA che il software ADIOS 2 sono strumenti utili per una prima valutazione del rischio di contaminazione delle acque superficiali.
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In un sistema radar fondamentale rilevare, riconoscere e cercare di seguire il percorso di un eventuale intruso presente in unarea di osservazione al fine ultimo della sicurezza, sia che si consideri lambito militare, che anche quello civile. A questo proposito sono stati fatti passi avanti notevoli nella creazione e sviluppo di sistemi di localizzazione passiva che possano rilevare un target (il quale ha come unica propriet quella di riflettere un segnale inviato dal trasmettitore), in modo che esso sia nettamente distinto rispetto al caso di assenza dellintruso stesso dallarea di sorveglianza. In particolare lultilizzo di Radar Multistatico (ossia un trasmettitore e pi ricevitori) permette una maggior precisione nel controllo dellarea dosservazione. Tra le migliori tecnologie a supporto di questa analisi vi lUWB (Ultra Wide-Band), che permette di sfruttare una banda molto grande con il riscontro di una precisione che pu arrivare anche al centimetro per scenari in-door. LUWB utilizza segnali ad impulso molto brevi, a banda larga e che quindi permettono una risoluzione elevata, tanto da consentire, in alcune applicazioni, di superare i muri, rimuovendo facilmente gli elementi presenti nellambiente, ossia il clutter. Quindi fondamentale conoscere algoritmi che permettano la detection ed il tracking del percorso compiuto dal target nellarea. In particolare in questa tesi vengono elaborati nuovi algoritmi di Clustering del segnale ricevuto dalla riflessione sullintruso, utilizzati al fine di migliorare la visualizzazione dello stesso in post-processing. Infine questi algoritmi sono stati anche implementati su misure sperimentali attuate tramite nodi PulsOn 410 Time Domain, al fine ultimo della rilevazione della presenza di un target nellarea di osservazione dei nodi.
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Il presente lavoro di tesi si colloca nellambito dellanalisi del rischio di contaminazione ambientale dovuto ad incidenti rilevanti, facendo particolare riferimento a due metodologie per la stima di tale rischio. La prima una metodologia ad indici proposta dal Gruppo di Lavoro misto APAT/ARPA/CNVVF, tramite la quale possibile compiere un primo livello di analisi, detto anche IRA-Initial Risk Assessment: lobiettivo principale del metodo ad indici sopra citato quello di individuare situazioni critiche per il suolo e sottosuolo in riferimento alla possibilit di contaminazione da parte di liquidi idrocarburici. La seconda procedura riguarda, invece, una valutazione avanzata del rischio ambientale, detta anche ARA-Advanced Risk Assessment: questultima, applicata solo nel caso in cui lanalisi di primo livello abbia evidenziato situazioni critiche, viene realizzata tipicamente tramite software specifici, in grado di simulare sia nello spazio che nel tempo i fenomeni di migrazione della contaminazione nel sottosuolo. Nellambito del lavoro di tesi stata eseguita per un deposito costiero di liquidi idrocarburici una valutazione del rischio ambientale sia di primo livello (IRA, tramite lapplicazione del metodo ad indici), sia di livello avanzato (ARA, tramite il software HSSM). I risultati ottenuti nei due casi risultano in ottimo accordo. La tesi organizzata in 7 capitoli. Il Capitolo 1, che ha carattere introduttivo, illustra il concetto di rischio di incidente rilevante e si concentra sullimpatto che gli incidenti rilevanti possono avere sullambiente, come emerge chiaramente dallanalisi delle banche dati incidentali. Il Capitolo 2 fornisce una mappatura degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante in Italia. Il Capitolo 3 illustra il metodo ad indici ed il Capitolo 4 riporta le caratteristiche del software HSSM. Il Capitolo 5 contiene la descrizione del caso di studio analizzato, fornendo tutti gli elementi utili ai fini dellapplicazioni delle metodologie di analisi del rischio: pertanto esso contiene la descrizione sia delle principali propriet impiantistiche del deposito e degli scenari incidentali che in esse possono verificarsi, sia delle propriet idrogeologiche del terreno su cui sorge il sito. Il Capitolo 6 riporta in modo ampio e documentato i risultati ottenuti dall'applicazione delle metodologie di valutazione del rischio al caso di studio. Il Capitolo 7 infine contiene alcune considerazioni finali.
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Il lavoro svolto nella presente tesi di laurea magistrale consiste nella modellazione e simulazione numerica, tramite il software commericale COMSOL MULTIPHYSICS, di un reservoir geotermico a bassa entalpia sfruttato mediante un impianto di teleriscaldamento a pompa di calore accoppiato ad un sistema open-loop.
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La presenza sempre pi massiccia di fornitori di servizi basati su web service ha portato in rilievo uno dei limiti di questo approccio, limpossibilit di rendere automatizzabili i task di ricerca, invocazione e orchestrazione dei servizi. Il raggiungimento di questo obiettivo risulta impossibile a causa della mancanza di informazioni comprensibili ad una macchina attraverso le quali un agente software pu effettuare delle scelte tra vari servizi esposti. Il fallimento della ricerca intelligente di un servizio pubblicato sta nella stessa modellazione dei servizi. I linguaggi attualmente disponibili permettono di modellare un servizio solo dal punto di vista sintattico. Definire le operazioni proposte, il tipo di parametri accettati e il tipo di output prodotto non sufficiente a comprendere cosa il servizio pu fare. I web services semantici consentono di superare questo limite fornendo uno stack semantico, il quale ha il compito di racchiudere le informazioni relative ai servizi, il loro funzionamento e gli obiettivi raggiungibili organizzando la conoscenza in ontologie. La formalizzazione dei modelli ontologici e la loro integrazione con i servizi esistenti uno dei problemi pi interessanti che ha catturato lattenzione di numerosi studi di settore. Negli ultimi anni numerose sono state le soluzioni proposte. Tra queste si possono considerare due principali vie di sviluppo che hanno visto unintensa attivit sperimentale. Il primo scenario volto a modellare in maniera formale la conoscenza legata ai servizi esposti, il secondo integra i servizi gi esistenti con nuove strutture semantiche in modo da conservare le infrastrutture presenti. Entrambi i filoni hanno come scopo quello di fornire la conoscenza adatta a sistemi esperti che consentano di automatizzare la ricerca dei servizi in base ai desideri dei clienti, permettendo la loro composizione dinamica basata su uninterazione utile e indipendente dai protocolli che vincolano il trasporto delle informazioni.
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Cos una circoncisione del Guercino mi ha fatto una profonda impressione, perch gi conosco ed amo questo maestro. Gli ho perdonato il soggetto antipatico e ho goduto dellesecuzione, comment Goethe nel suo Viaggio in Italia, quando pass per Bologna tra il 18 ed il 20 ottobre 1786. Lo scrittore tedesco fu una delle ultime personalit che pot ammirare lopera che campeggiava sull' altare maggiore della chiesa di Ges e Maria, autentico tempio del barocco bolognese, oggi scomparso. Labbattimento del complesso intervenne infatti allinizio del XIX secolo con la conseguente dispersione dellintero corpo iconografico e del materiale mobiliare, a testimonianza della qualit e del pregio, non solo delle opere un tempo contenute allinterno, ma anche della struttura architettonica. Linteresse alla chiesa di Ges e Maria stato determinato dal forte impatto che ledificio ed il suo apparato ebbe sui contemporanei, come dimostrano efficacemente i testi di letterati e cronisti bolognesi coevi, quali Carlo Cesare Malvasia e Antonio Masini. Per quanto riguarda invece la celebre pala daltare del Guercino, oltre a Goethe, anche Stendhal ne valut limportanza riportandola come una tra le pi belle di Bologna. La finalit di questa tesi di laurea, dunque, quella di far luce sulla vita di questa opera, a partire dalle testimonianze dirette, ricavate dalla comparazione dei documenti dispersi in diversi fondi archivistici di Bologna, indagando soprattutto sulla possibile paternit del progetto.
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Negli ultimi 10 anni i blooms attribuibili alla dinoflagellata bentonica Ostreopsis cf. ovata sono aumentati in termini di frequenza ed intensit lungo le coste del Mediterraneo, avendo ripercussioni negative sulla salute umana e forti impatti sulle comunit marine bentoniche, ci a seguito della produzione di potenti tossine (composti palitossina-simili) da parte della microalga. Tra i fattori ecologici che innescano o regolano le dinamiche dei bloom tossici le interazioni tra microalghe e batteri sono in misura sempre maggiore oggetto di ricerca. In questo studio stata analizzata la struttura filogenetica della comunit batterica associata ad O. cf. ovata in colture batch e valutate le dinamiche successionali della stessa in relazione alle differenti fasi di crescita della microalga (oltre che in relazione alle dinamiche di abbondanza virale). Lo studio filogenetico stato effettuato tramite lausilio di metodiche molecolari di sequenziamento di next generation (Ion Torrent). Le abbondanze dei batteri e delle particelle virali sono state determinate tramite microscopia ad epifluorescenza; labbondanza cellulare algale stata stimata tramite metodo Uthermohl. Il contributo della frazione batterica ad elevata attivit respiratoria stato determinato tramite doppia colorazione con coloranti DAPI e CTC. Dai dati emersi si evince che la comunit batterica attraversa due fasi di crescita distinte, una pi marcata e concomitante con la fase esponenziale di O. cf. ovata, l'altra quando la microalga in fase media stazionaria. Per quanto concerne la composizione filogenetica della comunit sono stati rilevati 12 phyla, 17 classi e 150 generi, sebbene i dati ottenuti abbiano rilevato una forte dominanza del phylum Proteobacteria con la classe Alphaproteobacteria, seguita dal phylum Bacteroidetes con la classe Sphingobacteria. Variazioni nella struttura filogenetica della comunit batterica, a livello di generi, tra le diverse fasi di crescita della microalga ha permesso di evidenziare ed ipotizzare particolari interazioni di tipo mutualistico e di tipo competitivo.
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The aim of present study is to define the general framework of Merluccius merluccius population structure, to estimate the growth rate and to assess the recruitment dynamics of juveniles from Northern and Central Adriatic, through otoliths analysis. The otoliths of hake specimens collected during the MedITS trawl survey in the 2012 in GSA 17, were cleaned and 102 otoliths out of 506 were embedded, sectioned, grindined and polished to obtain frontal and sagittal sections. The whole sample were analysed under stereomicroscope and optical microscope, with camera and connected to PC provided of an image analyses program. The frequency analysis of size classes and age revealed that the species is dominated by hake with >200mm TL and > one year old. The fish average size of M. merluccius at the end of the first year of life is about 199 mm TL. Allometrics analyses between fish TL and Feret (major axis), MiniFeret (minor axis), Area, Perimeter, showed a direct proportionality among lengths. Among the 88 otoliths sections analysed, the number of daily increments read ranged from 86 to 206, within 55 and 175mm TL range. The age estimate ranged from about 2-3 to 9 months and the growth rate from 20.99 to 27.15mm TL. The hatch-date distribution, obtained by back calculation, showed that the hatching occurs in November-March. In conclusion, strong preventive measures are needed for hake adults because the success of this species seems to be linked to deep water ecosystem protection where big spawners dwell.
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XCModel un sistema CAD, basato su NURBS, realizzato ed utilizzato in ambiente accademico. composto da quattro pacchetti per la modellazione 2D, 3D e la resa foto-realistica, ognuno dotato di una propria interfaccia grafica. Questi pacchetti sono in costante evoluzione: sia per le continua evoluzioni dellhardware che ai cambiamenti degli standard software. Il sistema nel complesso raccoglie la conoscenza e lesperienza nella modellazione geometrica acquisita nel tempo dai progettisti. XCModel, insieme ai suoi sottosistemi, sono stati progettati per diventare un laboratorio di insegnamento e ricerca utile a sperimentare ed imparare metodi ed algoritmi nella modellazione geometrica e nella visualizzazione grafica. La natura principalmente accademica, e la conseguente funzione divulgativa, hanno richiesto continui aggiornamenti del programma affinch potesse continuare a svolgere la propria funzione nel corso degli anni. La necessit di continuare a ad evolversi, come software didattico, anche con il moderno hardware, forse il principale motivo della scelta di convertire XCModel a 64 bit; una conversione che ho svolto in questa tesi. Come molte altre applicazioni realizzate a 32 bit, la maggior parte del codice viene eseguito correttamente senza problemi. Vi sono per una serie di problematiche, a volte molto subdole, che emergono durante la migrazione delle applicazioni in generale e di XCModel in particolare. Questa tesi illustra i principali problemi di portabilit riscontrati durante il porting a 64 bit di questo pacchetto seguendo il percorso da me intrapreso: mostrer gli approcci adottati, i tool utilizzati e gli errori riscontrati.
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Fashion is a mighty social phenomenon, therefore its linguistic representation, like many other aspects, serves as an opportunity to study the bonds between two languages. The first chapter of this thesis examines both the technical jargon of dress makers and the richer, more creative language used in glossy magazines, in an attempt to determine whether the language of fashion should be considered a language for specific purpose (LSP) or not. The second chapter provides a theoretical framework for translating a technical text and contributions of different scholars are taken into account. The third chapter delves deeper into the core of the work, the technical translation itself. It analyses the different strategies, the translation transformations, that proved to be necessary in the transition from Italian into Russian. Since the lexicon of special languages is their most obvious distinguishing characteristic, the commentary focuses on what are considered the most effective ways of enriching the Russian vocabulary of fashion, international words, calques and loanwords, especially form English and French. Overall, this influence has greatly accelerated in the last past decades because of dramatic changes in society and economy.
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L'obiettivo della tesi la compilazione del glossario culinario italiano-russo che racchiudere termini culinari artusiani e propone una versione russa basandosi anche sulla traduzione parziale del libro in lingua russa. La tesi si divide in sette parti: introduzione, capitoli primo, secondo, terzo e quarto, conclusione e bibliografia. Il primo capitolo introduce la figura di Pellegrino Artusi con brevi cenni sulla sua vita e tratteggia, altres, le peripezie ed il successo internazionale della sua opera ed il suo approdo in Russia. Il secondo capitolo dedicato alla ricerca terminologica e alle fasi propedeutiche alla creazione del glossario. Inoltre, vengono spiegate le risorse usate per la creazione dei corpora. Avendo a disposizione la traduzione parziale de La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene in russo (traduzione di I. Alekberova) fornita dalla Casa Artusi, si cerca di spiegare la scelta dei termini italiani messi a confronto con quelli esistenti nella traduzione russa. Il terzo capitolo introduce il glossario stesso preceduto da una breve spiegazione. Ogni entrata contiene il termine, la sua categoria grammaticale e la sua definizione in entrambe le lingue, seguita nella maggior parte dei casi dalle collocazioni o dagli esempi d'uso oppure dai sinonimi. Il quarto capitolo presenta commenti alla compilazione del glossario. Qui vengono analizzati i problemi riscontrati durante la fase compilativa, si presentano le soluzioni trovate e si forniscono esempi concreti. Ci sono anche commenti alle voci non presenti nel glossario. Infine, vi una breve conclusione del percorso affrontato seguita dalla bibliografia e dalla sitografia. ENGLISH The purpose of this dissertation is to present a bilingual Italian-Russian glossary based on the culinary terms drawn from Artusi's cooking book "The Science of Cooking and the Art of Fine dining". The dissertation consists of an introduction, 4 chapters, conclusions and a list of bibliography. An introduction presents an overview of the entire dissertation. The first chapter includes a presentation of Pellegrino Artusi, brief introduction to his life, his book and the success it has had around the world and mainly in Russia. The second chapter focuses on the creation and use of comparable and parallel corpora that have been created ad hoc for the purpose of the glossary. It also describes the different programs that have been used in order to select the terminology. The third chapter presents the structure of the bilingual culinary glossary followed by the glossary itself. Each entry contains the term, its gramatical category and the definition in both languages followed by, in most but not all cases, collocation, synonyms and additional notes. The fourth chapter presents an analysis of the compilation of the glossary combined with comments and examples. This chapter is followed by final conclusions of the present dissertation. The last part contains a bibliography that includes all the resources that have been used for the completion of this dissertation followed by the webliography.
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Il fine ultimo di questo lavoro di analizzare ed interpretare alcuni parametri morfometrici che riguardano bacini in roccia e canali di colate detritiche nelle Dolomiti, estrapolati tramite lanalisi di un DEM derivato da rilievo LiDAR. La procedura, implementata in ambiente GIS, basata sullanalisi di mappe raster morfometriche derivate dalla rappresentazione digitale del terreno. Lelevata risoluzione di questi modelli digitali del terreno (1m) ha permesso uno studio approfondito della morfologia delle colate detritiche nellarea alpina. Larea di studio, nel comune di Cortina DAmpezzo, caratterizzata da frequenti eventi di colata detritica a causa della particolare e caratteristica morfologia dolomitica che si sviluppa in altezza con imponenti testate rocciose ed alla loro base con conoidi detritici. I bacini di roccia sono di piccole dimensioni, mentre la lunghezza dei canaloni pu variare in base alla pendenza e alla litologia del luogo. In questo tipo di ambiente la causa principale di innesco di tali fenomeni sono i temporali ad elevata intensit i quali trasformano il materiale di deposito in un fluido che scende, grazie alla pendenza, con velocit elevate attraverso i canali. Raggiunte pendenze basse il fluido si arresta e il materiale viene depositato. In questo studio le zone dinnesco di colata detritica sono state indagate con metodologie quali la fotointerpretazione confrontata con il DEM e la modellazione spazialmente distribuita, una procedura automatica volta ad identificare i possibili punti dinnesco e basata sulla relazione tra pendenza locale e area contribuente. Tramite i punti dinnesco individuati con fotointerpretazione sono stati estratti i relativi bacini di colata. In principio sono stati analizzati e interpretati i parametri morfologici e idrologici che caratterizzano i bacini in roccia e i loro rispettivi canali di colata tramite istogrammi di frequenza. Successivamente sono stati confrontati i parametri pi significativi attraverso luso di grafici a dispersione. Nello studio stata posta particolare attenzione soprattutto a quei bacini considerati attivi tramite la raccolta di fonti storiche, con lobbiettivo di analizzare dettagliatamente i parametri morfometrici che risultano essere direttamente legati allattivit dei bacini.