460 resultados para Paesaggio, risorsa, sostenibilità ambientale, risparmio energetico, città adriatica


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Il lavoro svolto si concentra sulla città di Mirandola, dopo il terremoto del 2012. Viene svolto uno studio storico della città, e un'analisi sullo stato di fatto. Riflessioni sul limite tra città contemporanea e città storica. Viene proposta la ricostruzione del segno delle mura come limite, in modo da restituire un'identità alla città. Infine, il progetto si concentra sull'area dell'ex convento di San Francesco, complesso abbandonato dopo il sisma. La volontà è quella di riuscire a restituirlo alla cittadini di Mirandola, come nuovo centro culturale. Il progetto si impegna a mantenere l'esistente, aggiungendo un nuovo volume, che verrà occupata da una sala conferenze e da una parte della biblioteca.

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L'energia solare rientra nel gruppo delle energie rinnovabili, ovvero che provengono da una fonte il cui utilizzo attuale non ne pregiudica la disponibilità nel futuro. L'energia solare ha molti vantaggi, poiché è inesauribile ed è una risorsa d'immediata disponibilità perché giunge attraverso i raggi del sole. La conversione fotovoltaica sfrutta il meccanismo di generazione di carica elettrica prodotto dall'interazione della radiazione luminosa su di un materiale semiconduttore. La necessità di creare energia riducendo al minimo l'impatto ambientale ed il contemporaneo aumento del prezzo di fonti fossili come ad esempio il petrolio ed il carbone (senza trascurare il fatto che le riserve di essi sono, di fatto, esauribili) ha portato un aumento considerevole della produzione di energia elettrica tramite conversione fotovoltaica. Allo stato attuale dell'economia e dei mercati, sebbene il settore fotovoltaico sia in forte crescita, non è esente da un parametro che ne descrive le caratteristiche economiche ed energetiche, il cosiddetto rapporto costo/efficienza. Per efficienza, si intende la quantità di energia elettrica prodotta rispetto alla potenza solare incidente per irraggiamento, mentre per costo si intende quello sostenuto per la costruzione della cella. Ridurre il rapporto costo/efficienza equivale a cercare di ottenere un'efficienza maggiore mantenendo inalterati i costi, oppure raggiungere una medio-alta efficienza ma ridurre in maniera significativa la spesa di fabbricazione. Quindi, nasce la necessità di studiare e sviluppare tecnologie di celle solari all'avanguardia, che adottino accorgimenti tecnologici tali per cui, a parità di efficienza di conversione, il costo di produzione della cella sia il più basso possibile. L'efficienza dei dispositivi fotovoltaici è limitata da perdite ottiche, di ricombinazione di carica e da resistenze parassite che dipendono da diversi fattori, tra i quali, le proprietà ottiche e di trasporto di carica dei materiali, l'architettura della cella e la capacità di intrappolare la luce da parte del dispositivo. Per diminuire il costo della cella, la tecnologia fotovoltaica ha cercato di ridurre il volume di materiale utilizzato (in genere semiconduttore), dal momento in cui si ritiene che il 40% del costo di una cella solare sia rappresentato dal materiale. Il trend che questo approccio comporta è quello di spingersi sempre di più verso spessori sottili, come riportato dalla International Technology Roadmap for Photovoltaic, oppure ridurre il costo della materia prima o del processo. Tra le architetture avanzate di fabbricazione si analizzano le Passivated Emitter and Rear Cell-PERC e le Metal Wrap Through-MWT Cell, e si studia, attraverso simulazioni numeriche TCAD, come parametri geometrici e di drogaggio vadano ad influenzare le cosiddette figure di merito di una cella solare.

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Analisi dell'utopia della città ideale, della sintesi di architettura e urbanistica nella megaforma e progetto di un ashram come laboratorio di vita collettiva.

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Per lo svolgimento della tesi ci si è rivolti ad un'azienda particolarmente conosciuta per la sua attenzione alle tematiche ambientali: la Mengozzi Rifiuti Sanitari S.p.A.. L'impianto, sito a Forlì, comprende una sezione dedicata alla gestione di contenitori in materiale plastico per rifiuti sanitari e una sezione per la termovalorizzazione di questi. Si è incentrato lo studio sulla prima parte dell'impianto che si occupa della produzione, del trasporto verso la struttura in cui è utilizzato, del ritorno in azienda e del riuso per più cicli previa sanificazione fino al riciclo per lo stampaggio di nuovi contenitori. Si è pensato di prendere in considerazione i bidoni che sono gestiti dalla Mengozzi S.p.A. e se ne è svolta un'analisi LCA comparativa tra il contenitore effettivamente in carico all'azienda e un altro ipotetico con le medesime caratteristiche strutturali ma gestito diversamente (incenerito dopo un solo utilizzo). Essendo il contenitore di plastica si è inoltre svolta una comparazione tra 2 materiali termoplastici di massa aventi caratteristiche molto simili, quali sono il polietilene ad alta densità (HDPE) e il polipropilene (PP). Il software che è stato utilizzato per condurre l'analisi è SimaPro 7.3 e il metodo lo svizzero IMPACT 2002+. Nello svolgimento si sono considerati 12 bidoni monouso che hanno in pratica la stessa funzione dell'unico bidone sanificato dopo ogni utilizzo e infine riciclato. Dall'analisi è emerso (come facilmente ipotizzabile) che il bidone riusato genera un impatto ambientale nettamente minore rispetto a quello monouso mentre non vi è apprezzabile differenza tra differente tipologia di materiale termoplastico costituente il bidone stesso: L'importanza della scelta della più adeguata modalità di gestione del fine vita e del materiale di composizione in termini ambientali è più marcata a causa di un'attenzione sempre crescente verso le tematiche di sostenibilità.

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La tesi si pone l’obiettivo di approfondire i restauri operati nel corso del tempo sulla fortezza di San Leo a seguito del sisma del 1786 ed affronta il delicato e complesso tema delle finiture delle superfici architettoniche esterne. La ricerca si è sviluppata a partire dall’analisi storico-critica delle vicende relative alla fortezza e alla città di San Leo, approfondendo le caratteristiche dell’architettura militare di transizione di Francesco di Giorgio Martini dal momento della sua fondazione nel Montefeltro, al fine di ricostruire la possibile sequenza delle fasi costruttive, anche attraverso la comparazione con altri esempi di fortificazioni sul territorio. L’analisi comparata delle fonti dirette e indirette, delle tracce murarie attraverso un accurato rilievo geometrico del complesso monumentale ottenuto con l’ausilio di molteplici tecniche di misura (topografiche, dirette, fotogrammetriche) opportunamente integrate in un unico sistema di riferimento, e il rilievo critico con tavole tematiche sulle superfici architettoniche, ha permesso di osservare sotto una nuova luce il singolare progetto di restauro elaborato da Giuseppe Valadier per la fortezza di San Leo. Esso rappresenta un’anticipazione della disciplina, maturata nell’ambiente colto romano dell’epoca, e fondata sulla presa di coscienza dei valori del manufatto architettonico. Si è provveduto a catalogare e descrivere più di 150 fonti documentarie, in gran parte inedite, collocate in un arco temporale che va dal Cinquecento, al periodo Moderno e Contemporaneo con le perizie del Genio Civile e della Soprintendenza. Sono state inoltre ordinate cronologicamente e descritte almeno 50 rappresentazioni iconografiche e cartografiche storiche. L’approccio analitico multidisciplinare, e la raccolta di informazioni storico-documentali, è stato completato da un’ultima fase di analisi, utile a determinare la stratificazione e la cronologia degli interventi. Sono state condotte indagini fisiche e chimiche su campioni, prelevati in loco durante il mese di novembre del 2008 sotto l’egida della Soprintendenza, al fine di determinare la formulazione e la microstuttura dei materiali, con particolare attenzione ai materiali lapidei, agli intonaci e alle coloriture, limitando le indagini a quelle strettamente necessarie. Le indagini strumentali sono state effettuate presso il Laboratorio di Scienza e Tecnologia dei Materiali (LASTM) del Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali (DICAM) dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Scuola di Ingegneria e Architettura, seguendo procedure sviluppate dai gruppi di lavoro presso la struttura. Al fine di determinare la composizione chimica dei materiali sono state eseguite calcimetrie e diffrattometrie a raggi x, mentre per quanto riguarda la struttura e la microstruttura sono state eseguite delle analisi granulometriche. L’interpretazione dei dati, ottenuti dalla lettura organica delle fonti, ha permesso di inquadrare i differenti trattamenti superficiali esterni in relazione all’epoca di realizzazione.

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In questa tesi si affronta la problematica di determinare l'orientazione della superficie di faglia che sarà interessata da scorrimento relativo, assegnato un certo sforzo tettonico Sigma in base ad un criterio di massima energia rilasciata. Dapprima, introdotte le nozioni di base della meccanica dei continui, si studia il criterio di fagliazione dato dalla teoria di Anderson. In seguito, una volta acquisito questo primo risultato, si applica la teoria delle dislocazioni elastiche, per studiare dal punto di vista energetico la stessa faglia, situata in un semispazio elastico. Assumendo che la faglia massimizzante l'energia rilasciata in seguito alla frattura del mezzo continuo, assegnati i dati del problema, sia quella che più probabilmente sarà soggetta ad attivazione e scorrimento, si confronta quanto ottenuto con i risultati della teoria della fagliazione di Anderson. Entrambi gli approcci presentano conclusioni simili, gli angoli di orientamento infatti sono compresi tra 1/2atan1/f e pi/4 con l'orientazione che tende a pi/4 diminuendo l'influenza dell'attrito o viceversa aumentando lo sforzo applicato sulla superficie di faglia. Tuttavia i due approcci presentano significative differenze quando l'energia rilasciata è molto maggiore di zero.

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Obiettivo di questo studio è fornire le prestazioni ambientali della lana riciclata e l’individuazione delle aree di miglioramento all'interno del ciclo di vita per poi verificare se gli impatti ambientali di questo prodotto, a parità di caratteristiche tecniche, siano inferiori rispetto al processo di realizzazione di lana vergine. è stata usata la metodologia PEF per lo studio LCA. Lo studio si è esteso anche ai filati di lana rigenerata.

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L'elaborato si prefigge di indagare i sistemi di rimozione del particolato attualmente presenti sul mercato o prossimi alla commercializzazione, installabili su apparecchiature di piccola potenza a combustione di biomasse.

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1_analisi sul territorio della bassa pianura modenese nell'area compresa tra Bomporto e Camposanto 2_abaco dei criteri di intervento per la ricostruzione post sisma, diviso su tre livelli: infrastrutture, architettura e paesaggio 3_masterplan e progetto di un percorso ciclo-pedonale sull'argine del fiume Panaro (centro abitato, corti crollate, corti produttivamente attive, sistema di edifici crollati, conservati e riconvertiti, interruzione del percorso, mitigazione delle infrastrutture, stazione ferroviaria)

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La tesi affronta il tema dello spazio collettivo come luogo del tempo libero attraverso il disegno di un progetto a Jesolo, nell'area definita dal masterplan di Kenzo Tange "Central Park". Il progetto affronta la scala territoriale e urbana con forte attenzione al paesaggio e al disegno del suolo. Partendo da un analisi del contesto ambientale e antropico il progetto si definisce a partire dalla logica del "cluster"e dello "stem", principi compositivi sviluppati dagli architetti Smithson e dagli architetti Candilis, Josic e Woods. L'area di approfondimento per il progetto di tesi viene selezionata a partire dal disegno territoriale e propone la realizzazione di due nuove architetture dedicate al tempo libero e al benessere della persona. La tesi alla base è l'interpretazione del tempo libero visto non come un prodotto ma come oggetto che necessita di riappropriazione individuale. Le riflessioni prendono spunto dalle tesi situazioniste e dal lavoro dell' architetto Cedric Price.

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In questa tesi si valutano le modalità di gestione ambientale all'interno di un'organizzazione sanitaria, affinché questa possa essere definita ecoefficiente. Per organizzazione ecoefficiente si intende un'impresa in grado di fornire un servizio di qualità per gli utenti, limitando il suo impatto ambientale applicando sistemi di gestione e politiche ambientali corrette. In questo modo la gestione 'green' porterà all'ente ospedaliero dei vantaggi di tipo economico.

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“La resilienza è intesa come la capacità di un'impresa di ripristinare le normali attività a seguito di un evento imprevisto in grado di generare un'interruzione delle stesse, la cui durata e ampiezza dipende dalla gravità dell'evento. E' dunque la capacità di reagire con rapidità a fronte di instabilità della rete.” Negli ultimi decenni, cambiamenti economici e sociali, hanno contribuito alla formazione di reti produttive più estese, articolate e complesse. Tuttavia,a causa della maggiore complessità, le reti sono oggi più vulnerabili e maggiormente esposte a rischi (interni ed esterni) e situazioni impreviste. Le moderne supply chain hanno cercato di sperimentare e sviluppare nuove soluzioni organizzativeper ottenere una maggiore flessibilità, agilità e resilienza

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Résumé: Par le biais de cette thèse, nous nous aventurons dans le monde des Villes invisibles d'Italo Calvino à travers un voyage qui nous portera à affronter des thèmes tels que l'insuffisance du langage pour décrire les multiples formes de la réalité ; l'importance de la relation entre l'oeil et l'esprit ; les instruments déployés par Italo Calvino pour atteindre son objectif: toucher du doigt l'essence même de la réalité. Pour ce faire, l'écrivain puisera dans une tradition séculaire d'oeuvres littéraires, y compris et surtout Ovide et ses Métamorphoses, qui fera l'objet dune étude plus poussée étant donné que Calvino et lui partagent la conviction que l'art et l'illusion qu'il comporte nous guident vers une réalité nouvelle. Nous finirons par l'étude de certains concepts récurrents dans la littérature en général, mais surtout dans celle de l'écrivain. Des thèmes comme l'échiquier, le labyrinthe ou encore la carte nous apparaissent comme autant de moyens employés par Calvino pour comprendre notre monde. Le tout à travers un voyage initiatique qui nous permettra non seulement de mieux comprendre la réalité dans laquelle nous vivons et par conséquent nous-même, mais aussi d'entrer dans l'esprit de l'auteur sans toutefois oublier que nous ne pouvons qu'effleurer la surface de ce dernier. Abstract: Through this thesis, we will enter the world of Italo Calvino's Invisible cities in a trip that will bring us to analyse subjects such as the language inadequacy when it comes to describing reality and its multiple forms ; the importance of the link between the eye and the mind ; the tools used by Italo Calvino in order to achieve his goal: reach the very essence of reality. To do so, the writer will make full use of a tradition that comes from centuries of literary books, included and most of all Ovid and his Metamorphoses, which we will study more deeply as Calvino shares with him the belief that art and illusion that derives from it, bring us towards a new reality. Finally, we will analyse some topics which are generally recurrent not only in literature, but also in Calvino's work. Topics such as chessboard, labyrinth, map that are may different ways used by Calvino to understand our world. All of this will take us through an initiatory trip that will allow us not only to better understand the reality we live in and therefore ourselves, but also to enter the writer's mind without however forgetting that we cannot but only scratch the surface of the latter.

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Questa tesi è incentrata sulla traduzione del libro portoghese Lisboa Misteriosa di Marina Taveres Dias e su come questo libro possa essere analizzato sotto una prospettiva turistica. Il libro è basato sulla capitale del Portogallo, Lisbona, e il suo scopo principale è narrare fatti storici e culturali riguardo la città, dove la realtà si perde nella leggenda. La tesi vuole mostrare come un simile libro storico-culturale può essere un valido strumento nella prospettiva turistica. Il primo capitolo fornisce una presentazione generale del libro, descrivendo i temi, lo stile, l’uso delle immagini all’interno del testo e una breve biografia dell’autrice. Il secondo capitolo presenta i principali aspetti della sociologia del turismo, che serviranno per meglio inquadrare le considerazioni successive. Segue una breve analisi di tra guide turistiche italiane e una comparazione tra queste e il libro tradotto. L’ultima parte del capitolo è dedicata ad illustrare come questo volume mette in luce questi aspetti sociologici del turismo e di come può creare una nuova prospettiva per il turista. Gli ultimi due capitoli presentano la traduzione del libro e l’analisi e il commento riguardo a quest’ultima.

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The aim of this dissertation is to analyze the language of evaluation in Italian, English and French sustainability reports in order to observe how firms build their corporate image and to investigate the kind of relationship they develop with their stakeholders. The analysis is carried out by applying Martin & White's Appraisal theory and corpus linguistics methods. For the purposes of this research, a multilingual specialized corpus of sustainability reports has been created, which is the result of two different levels of compilation. At the first level, three sub-corpora have been created with the aim of representing three different languages (Italian, English and French): at this level, the research on evaluative language will show that a standardization process of sustainability reports is underway. At the second level of compilation, each of the three sub-corpora has been split in two further sub-corpora, representative of two different business sectors: at this level, the research will show how the sector where firms operate directly influences the choice of the topics to be discussed. The first chapter of this dissertation introduces the concept of evaluative language, with a particular focus on the framework of Appraisal theory. The second chapter deals with corpus linguistics and describes different types of corpora, the search methods and the criteria for the compilation of corpora. The third chapter discusses the concepts of Corporate Social Responsibility and sustainability reports, focusing mainly on the reporting principles and the linguistic patterns of this genre, and provides an overview of the main guidelines and certifications for the reporting of sustainability actions. Chapter four is dedicated to the description of the methodology used for this research, while the last chapter presents and discusses the results of the analysis, in an attempt to draw generalizations on the use of evaluative language in this emerging genre.