295 resultados para canali sottomarini - testate canyon sottomarini - piattaforma continentale -Milazzo


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Progettazione ed implementazione di una piattaforma di cloud computing per erogare macchine virtuali, in particolare macchine utilizzate come proxy server da applicazioni VoIP

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The spatio-temporal variations in diversity and abundance of deep-sea macrofaunal assemblages (excluding meiofaunal taxa, as Nematoda, Copepoda and Ostracoda) from the Blanes Canyon (BC) and adjacent open slope are described. The Catalan Sea basin is characterized by the presence of numerous submarine canyons, which are globally acknowledged as biodiversity hot-spots, due to their disturbance regime and incremented conveying of organic matter. This area is subjected to local deep-sea fisheries activities, and to recurrent cold water cascading events from the shelf. The upper canyon (~900 m), middle slope (~1200 m) and lower slope (~1500 m) habitats were investigated during three different months (October 2008, May 2009 and September 2009). A total of 624 specimens belonging to 16 different taxa were found into 67 analyzed samples, which had been collected from the two study areas. Of these, Polychaeta, Mollusca and Crustacea were always the most abundant groups. As expected, the patterns of species diversity and evenness were different in time and space. Both in BC and open slope, taxa diversity and abundance are higher in the shallowest depth and lowest at -1500 m depth. This is probably due to different trophic regimes at these depths. The abundance of filter-feeders is higher inside BC than in the adjacent open slope, which is also related with an increment of predator polychaetes. Surface deposit-feeders are more abundant in the open slope than in BC, along with a decrement of filter-feeders and their predators. Probably these differences are due to higher quantities of suspended organic matter reaching the canyon. The multivariate analyses conducted on major taxa point out major differences effective taxa richness between depths and stations. In September 2009 the analyzed communities double their abundances, with a corresponding increase in richness of taxa. This could be related to a mobilizing event, like the release of accumulated food-supply in a nepheloid layer associated to the arrival of autumn. The highest abundance in BC is detected in the shallowest depth and in late summer (September), probably due to higher food availability caused by stronger flood events coming from Tordera River. The effects of such events seemed to involve adjacent open slope too. The nMDS conducted on major taxa abundance shows a slight temporal difference between the three campaigns samples, with a clear clustering between samples of Sept 09. All depth and all months were dominated by Polychaeta, which have been identified to family level and submitted to further analysis. Family richness have clearly minimum at the -1200 m depth of BC, highlighting the presence of a general impact affecting the populations in the middle slope. Three different matrices have been created, each with a different taxonomic level (All Taxa AT, Phylum Level PL and Polychaeta Families PF). Multivariate analysis (MDS, SIMPER) conducted on PL matrix showed a clear spatial differences between stations (BC and open slope) and depths. MDSs conducted on other two matrices (AT and PF) showed similar patterns, but different from PL analysis. A 2 nd stage analysis have been conducted to understand differences between different taxonomic levels, and PL level has been chosen as the most representative of variation. The faunal differences observed were explained by depth, station and season. All work has been accomplished in the Centre destudis avanats de Blanes (CEAB-CSIC), within the framework of Spanish PROMETEO project "Estudio Integrado de Caones y Taludes PROfundos del MEdiTErrneo Occidental: un hbitat esencial", Ref. CTM2007-66316-C02- 01/MAR.

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Il lavoro svolto in questa tesi verte sullo sviluppo e l'integrazione del modello teorico conosciuto come Biochemical Tuple Spaces for Self-Organizing Coordination, in breve BTSSOC, in una piattaforma completa, chiamata BTSSOC-Cellulat, per la simulazione di sistemi biochimici, sviluppata utilizzando i linguaggi Java, Prolog, TuCSoN e ReSpecT.

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Fra le varie ragioni della crescente pervasivit di Internet in molteplici settori di mercato del tutto estranei allICT, va senza dubbio evidenziata la possibilit di creare canali di comunicazione attraverso i quali poter comandare un sistema e ricevere da esso informazioni di qualsiasi genere, qualunque distanza separi controllato e controllore. Nel caso specifico, il contesto applicativo lautomotive: in collaborazione col Dipartimento di Ingegneria Elettrica dellUniversit di Bologna, ci si occupati del problema di rendere disponibile a distanza la grande quantit di dati che i vari sotto-sistemi componenti una automobile elettrica si scambiano fra loro, sia legati al tipo di propulsione, elettrico appunto, come i livelli di carica delle batterie o la temperatura dellinverter, sia di natura meccanica, come i giri motore. Lobiettivo quello di permettere allutente (sia esso il progettista, il tecnico riparatore o semplicemente il proprietario) il monitoraggio e la supervisione dello stato del mezzo da remoto nelle sue varie fasi di vita: dai test eseguiti su prototipo in laboratorio, alla messa in strada, alla manutenzione ordinaria e straordinaria. Lapproccio individuato stato quello di collezionare e memorizzare in un archivio centralizzato, raggiungibile via Internet, tutti i dati necessari. Il sistema di elaborazione a bordo richiede di essere facilmente integrabile, quindi di piccole dimensioni, e a basso costo, dovendo prevedere la produzione di molti veicoli; ha inoltre compiti ben definiti e noti a priori. Data la situazione, si quindi scelto di usare un sistema embedded, cio un sistema elettronico di elaborazione progettato per svolgere un limitato numero di funzionalit specifiche sottoposte a vincoli temporali e/o economici. Apparati di questo tipo sono denominati special purpose, in opposizione ai sistemi di utilit generica detti general purpose quali, ad esempio, i personal computer, proprio per la loro capacit di eseguire ripetutamente unazione a costo contenuto, tramite un giusto compromesso fra hardware dedicato e software, chiamato in questo caso firmware. I sistemi embedded hanno subito nel corso del tempo una profonda evoluzione tecnologica, che li ha portati da semplici microcontrollori in grado di svolgere limitate operazioni di calcolo a strutture complesse in grado di interfacciarsi a un gran numero di sensori e attuatori esterni oltre che a molte tecnologie di comunicazione. Nel caso in esame, si scelto di affidarsi alla piattaforma open-source Arduino; essa composta da un circuito stampato che integra un microcontrollore Atmel da programmare attraverso interfaccia seriale, chiamata Arduino board, ed offre nativamente numerose funzionalit, quali ingressi e uscite digitali e analogici, supporto per SPI, I2C ed altro; inoltre, per aumentare le possibilit dutilizzo, pu essere posta in comunicazione con schede elettroniche esterne, dette shield, progettate per le pi disparate applicazioni, quali controllo di motori elettrici, gps, interfacciamento con bus di campo quale ad esempio CAN, tecnologie di rete come Ethernet, Bluetooth, ZigBee, etc. Lhardware open-source, ovvero gli schemi elettrici sono liberamente disponibili e utilizzabili cos come gran parte del software e della documentazione; questo ha permesso una grande diffusione di questo frame work, portando a numerosi vantaggi: abbassamento del costo, ambienti di sviluppo multi-piattaforma, notevole quantit di documentazione e, soprattutto, continua evoluzione ed aggiornamento hardware e software. stato quindi possibile interfacciarsi alla centralina del veicolo prelevando i messaggi necessari dal bus CAN e collezionare tutti i valori che dovevano essere archiviati. Data la notevole mole di dati da elaborare, si scelto di dividere il sistema in due parti separate: un primo nodo, denominato Master, incaricato di prelevare dallautovettura i parametri, di associarvi i dati GPS (velocit, tempo e posizione) prelevati al momento della lettura e di inviare il tutto a un secondo nodo, denominato Slave, che si occupa di creare un canale di comunicazione attraverso la rete Internet per raggiungere il database. La denominazione scelta di Master e Slave riflette la scelta fatta per il protocollo di comunicazione fra i due nodi Arduino, ovvero lI2C, che consente la comunicazione seriale fra dispositivi attraverso la designazione di un master e di un arbitrario numero di slave. La suddivisione dei compiti fra due nodi permette di distribuire il carico di lavoro con evidenti vantaggi in termini di affidabilit e prestazioni. Del progetto si sono occupate due Tesi di Laurea Magistrale; la presente si occupa del dispositivo Slave e del database. Avendo lobiettivo di accedere al database da ovunque, si scelto di appoggiarsi alla rete Internet, alla quale si ha oggi facile accesso da gran parte del mondo. Questo ha fatto s che la scelta della tecnologia da usare per il database ricadesse su un web server che da un lato raccoglie i dati provenienti dallautovettura e dallaltro ne permette unagevole consultazione. Anchesso stato implementato con software open-source: si tratta, infatti, di una web application in linguaggio php che riceve, sotto forma di richieste HTTP di tipo GET oppure POST, i dati dal dispositivo Slave e provvede a salvarli, opportunamente formattati, in un database MySQL. Questo impone per che, per dialogare con il web server, il nodo Slave debba implementare tutti i livelli dello stack protocollare di Internet. Due differenti shield realizzano quindi il livello di collegamento, disponibile sia via cavo sia wireless, rispettivamente attraverso limplementazione in un caso del protocollo Ethernet, nellaltro della connessione GPRS. A questo si appoggiano i protocolli TCP/IP che provvedono a trasportare al database i dati ricevuti dal dispositivo Master sotto forma di messaggi HTTP. Sono descritti approfonditamente il sistema veicolare da controllare e il sistema controllore; i firmware utilizzati per realizzare le funzioni dello Slave con tecnologia Ethernet e con tecnologia GPRS; la web application e il database; infine, sono presentati i risultati delle simulazioni e dei test svolti sul campo nel laboratorio DIE.