17 resultados para SIP Proxy Relay PJSIP Outbound
Resumo:
In order to estimate depth through supervised deep learning-based stereo methods, it is necessary to have access to precise ground truth depth data. While the gathering of precise labels is commonly tackled by deploying depth sensors, this is not always a viable solution. For instance, in many applications in the biomedical domain, the choice of sensors capable of sensing depth at small distances with high precision on difficult surfaces (that present non-Lambertian properties) is very limited. It is therefore necessary to find alternative techniques to gather ground truth data without having to rely on external sensors. In this thesis, two different approaches have been tested to produce supervision data for biomedical images. The first aims to obtain input stereo image pairs and disparities through simulation in a virtual environment, while the second relies on a non-learned disparity estimation algorithm in order to produce noisy disparities, which are then filtered by means of hand-crafted confidence measures to create noisy labels for a subset of pixels. Among the two, the second approach, which is referred in literature as proxy-labeling, has shown the best results and has even outperformed the non-learned disparity estimation algorithm used for supervision.
Resumo:
In questo elaborato vengono analizzati degli scenari orbitali per le comunicazioni interplanetarie che prevedono l’uso di un satellite relay. L’architettura "two leg" considerata permette di avere un data rate di comunicazione più elevato, utilizzando un veicolo spaziale relay che, attraverso un link ottico, riceve dati da una sonda dello spazio profondo (leg-1) e li trasmette in radiofrequenza verso la Terra (leg-2). Lo scopo dell’elaborato è analizzare diverse posizioni in cui si può collocare il satellite relay, tra cui orbita LEO, orbita GEO e punti lagrangiani, trovando per ognuno vantaggi e svantaggi che permettono di capire quale geometria sia la più efficiente. A tal proposito è stata fatta un’analisi degli angoli SDP e SPD per i pianeti Marte, Venere, Nettuno e Urano, che permette di confrontare il loro andamento in un arco di tempo di dieci anni. Infine, l'elaborato presenta uno studio volto ad analizzare i requisiti della progettazione del sistema ottico, affinché esso possa comunicare con una perdita minima di link availability dovuta alla luce solare; anche in questo caso sono stati messi a confronto diversi scenari orbitali in un periodo di tempo di cento anni per capire quale fosse il più vantaggioso.