18 resultados para Messía, Alonso (S.I.), 1665-1732


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La tesi prende in considerazione un grande patrimonio edilizio spesso, a torto, considerato “minore”, ovvero quello rappresentato dalle abitazioni rurali del territorio collinare e montano della provincia di Bologna. Nella vastità dell’edificato montano la riflessione concerne un territorio rappresentativo della natura e della memoria: il Parco Storico di Monte Sole. Quest’area appenninica fu teatro d’orrore durante la Seconda Guerra che ha determinato un pressoché totale abbandono della zona, ad oggi, disseminata di antichi edifici rurali fatiscenti. La tesi propone una valorizzazione delle preesistenze architettoniche e della viabilità tramite una loro rifunzionalizzazione e messa a sistema, attraverso un confronto che non vuole occultare il passato, operando una frattura con esso, ma che possa evidenziare l’entità di questo luogo simbolico, emblematico di un paesaggio storico eccezionale. Dopo una prima parte di ricerca e analisi, viene proposta una catalogazione di tutte le tipologie edilizie, all’interno del Parco Storico di Monte Sole, con interesse storico-testimoniale. Segue la definizione di lineamenti strategici (relativi al: sistema vegetale e agricolo, viario ed escursionistico, contesto architettonico e sistema insediativo) applicabili sull’intera estensione del territorio e la loro relativa applicazione su un ambito di intervento più circoscritto al fine di poterne evidenziare in modo chiaro e funzionale gli aspetti progettuali. Successivamente, viene preso in considerazione come caso studio l’antico borgo di Caprara, ad oggi, un complesso di ruderi relativo al contesto montano che sarà approfondito con un’ipotesi progettuale volta alla sua riqualificazione e valorizzazione. E’ all’innesto che viene affidato il compito di dialogare con le rovine attraverso una molteplicità di linguaggi e relazioni. Questa situazione puntuale viene rappresentata tramite l’utilizzo di piante, sezioni, viste assonometriche e viste prospettiche renderizzate.

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Ogni anno le industrie alimentari che processano frutta e verdura generano un’enorme quantità di sottoprodotti, tra cui semi, bucce e sansa, che contengono grandi quantità di composti bioattivi come polisaccaridi, fibre alimentari e polifenoli. Per quanto riguarda il settore delle mele, uno dei frutti più consumati al mondo, solo il 70% di queste vengono consumate come fresche, mentre, il 25-30% viene scartato durante le fasi di produzione del succo, di sidro o di aceto di mele. Il principale sottoprodotto ottenuto da queste lavorazioni prende il nome di sansa di mela, la cui composizione è complessa (fibre alimentari, zuccheri fermentescibili, minerali, vitamine, fenoli, carotenoidi, ecc.) e dipende dalla varietà del frutto e dalla tecnologia di lavorazione. La sansa viene utilizzata in applicazioni alimentari e mangimistiche, ma anche nei sistemi di digestione anaerobica. Nonostante ciò, a causa della mancanza di tecniche di estrazione sostenibili, il valore di questi sottoprodotti è considerato trascurabile paragonato a quello di frutta e verdura processata. I metodi di estrazione convenzionali presentano alcune limitazioni in termini di tempo, energia e quantità di solvente utilizzato. L'estrazione assistita da ultrasuoni (UAE) con sonotrodo, tecnica innovativa non termica, permette di estrarre componenti bioattivi in ​​brevissimo tempo, a bassa temperatura e con poco solvente. Tra i componenti bioattivi presenti nella sansa di mela, i composti fenolici rappresentano una classe varia ed interessante, in particolare per la loro azione positiva sulla salute umana. La messa a punto di un metodo completo e affidabile per l’estrazione e per la caratterizzazione dei composti fenolici bioattivi nella mela, utilizzando HPLC-ESI-TOF-MS come potente tecnica analitica, è stato uno degli obiettivi principali di tutta la sperimentazione.

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Il presente studio ha l'obiettivo di individuare una soluzione per l'elevata incidentalità di un'intersezione situata nel comune di Langhirano (PR). L'utilizzo di una rotatoria si rende necessario per poter moderare le velocità di approccio all'intersezione e avere una situazione molto più accettabile dal punto di vista della collettività sia da un punto di vista del costo sociale affrontato dalla collettività stessa e dall'Amministrazione Locale, sia dal punto di vista dell'inquinamento ambientale. Lo studio si compone di tutte le fasi progettuali necessarie per il progetto di un'intersezione a rotatoria e, avendo a disposizione i dati di traffico ricavati da rilievi, si è svolta una simulazione di traffico per simulare gli effetti dell'intervento e confrontare la situazione attuale con quella di progetto. Sono inoltre allegati tutti gli elaborati progettuali necessari per poter configurare il presente studio come un progetto preliminare.