244 resultados para Bologna. Istituto Geologico.
Resumo:
L’ambiente universitario rappresenta per gli studenti un luogo in cui gli stimoli proposti si concretizzano in passioni ed interessi, consentendo ad ognuno di porre le basi del proprio futuro lavorativo e di vita. Spesso si tratta di una sfida vera e propria in cui gli studenti, soprattutto in entrata, si interfacciano con un nuovo mondo che chiede loro di mettere alla prova le loro conoscenze e le capacità di adattamento, ma questo può provocare ansia, stress e disturbi dell’umore. Sono tanti i motivi che portano gli studenti a vivere emozioni negative durante il percorso universitario e non è semplice trovare una soluzione che possa aiutarli, perché le motivazioni sono spesso personali ed influenzate dai contesti che ognuno sperimenta e vive. Inoltre, a rendere ancora più complessa la ricerca di una soluzione, si sono aggiunte tutte le conseguenze dovute all’insorgere e al perdurare della pandemia da Covid-19, che ha richiesto un intervento immediato per limitare la crescita e favorire la cura dei disturbi della salute mentale. In seguito dunque all’analisi del tema in chiave di prevenzione, la domanda che ha guidato il processo è stata: ‘Come sarà il servizio che permetterà agli studenti universitari di migliorare la loro salute mentale prevenendo stress e ansia?’ Con questo elaborato di tesi si intende individuare quali sono le cause del disagio psicologico degli studenti, comprendere come poter intervenire sulle conseguenze e cercare di fornire una risposta che possa fungere da stimolo futuro per intervenire su questo tema, ancora non propriamente trattato dalle università. Si propone dunque un servizio che risponde ai bisogni degli studenti allo stato attuale dei fatti che richiedono interazione e confronto con gli altri studenti, al fine di generare conforto e sollievo, poiché partecipando al benessere reciproco, l’ansia del singolo viene ‘ridimensionata’ a favore di un ideale più alto, partecipare al benessere mentale di un’intera comunità.
Resumo:
L’incessante urbanizzazione e il continuo aumento della popolazione urbana stanno generando nuove sfide per le pubbliche amministrazioni, le quali necessitano soluzioni per la gestione sostenibile di risorse primarie (cibo, acqua, suolo, fonti energetiche) e la corretta pianificazione delle città, allo scopo di salvaguardare le condizioni ambientali, la salute dei cittadini e il progresso economico: in questo complesso panorama si afferma il concetto di Digital Twin City (DTC) o gemello digitale della città, la controparte virtuale di oggetti e processi in ambiente urbano in grado di comunicare con essi e di simularne, replicarne e predirne i possibili scenari. In questo contesto, un elemento essenziale è costituito dal modello geometrico 3D ad alta fedeltà dell'ambiente urbano, e la Geomatica fornisce gli strumenti più idonei alla sua realizzazione. La presente elaborazione si sviluppa in tre parti: nella prima è stata condotta un’analisi della letteratura sui DTC, in cui sono state evidenziate le sue caratteristiche principali come l’architettura, le tecnologie abilitanti, alcune possibili modellazioni, ostacoli, scenari futuri ed esempi di applicazioni reali, giungendo alla conclusione che un accurato modello 3D della città deve essere alla base dei DTC; nella seconda parte è stata illustrata nel dettaglio la teoria delle principali tecniche geomatiche per la realizzazione di modelli 3D ad alta fedeltà, tra cui le tecniche fotogrammetriche di aerotriangolazione e l’algoritmo Structure from Motion (SfM); nella terza e ultima parte è stata condotta una sperimentazione su tre zone campione del comune di Bologna di cui, grazie ad un dataset di fotogrammi nadirali e obliqui ottenuto da un volo fotogrammetrico realizzato nel 2022, sono state ottenute Reality Meshes e ortofoto/DSM. I prodotti della terza zona sono stati confrontati con i medesimi ottenuti da un dataset del 2017. Infine, sono state illustrati alcuni strumenti di misura e di ritocco dei prodotti 3D e 2D.
Resumo:
The direct attention of this thesis is the maintenance of road elements to improve road safety. The goal of the research is to prioritise maintenance for barriers based on factors such as the terrain of the site, deformations, degradation of the components, and adherence to the original installation. Using these factors, a coefficient is calculated to determine the maintenance priority for each barrier. To ease understanding and visualisation, data was uploaded and processed in a GIS environment to generate analysis and maps. This was done using GIS, a free and open-source GIS software. Information about the features of the barriers was collected through both on-site and online examination. During on-site inspections, a database of geotagged photos was created to aid in the survey. GIS capabilities word fully utilised by using geoprocessing tools for more in-depth analysis.
Resumo:
Tesi in Storia dell'Architettura che si propone di analizzare il complesso architettonico che corona il colle dell'Osservanza a Bologna, descrivendone le stratificazioni per comprendere come si sia consolidato l'assetto odierno. La ricerca ricostruisce tutte le fasi storiche e si concentra sulla rilettura critica degli interventi passati al fine di trovare nuove funzioni compatibili per riqualificare l'area. Partendo dalla costruzione del primo nucleo, costituito dalla rotonda romanica, si è cercato di ipotizzare la struttura del Monastero di Santa Maria del Monte all'apice della sua estensione, arrivando alla successiva villa neoclassica ottocentesca e alla residenza per vedove di guerra edificata in epoca fascista. Tramite lo studio di piante, disegni e planimetrie conservate negli Archivi, si è cercato di ricostruire la scansione temporale dei numerosi progetti di rinascita che si sono succeduti fino ai giorni nostri, ma anche di rintracciare ogni segno delle demolizioni e le trasformazioni subite nel corso dei secoli dalle strutture, come quelli lasciati sulla villa dalla progettazione dell'enfatica cappella di Antonio Serra per una fallita riconversione in chiesa. La tesi prende in esame in particolare la delicata fase dei restauri della rotonda della Madonna del Monte ad opera di Guido Zucchini, intervento fortemente integrativo avvenuto tra gli anni Trenta e Cinquanta del Novecento, il cui approccio stilistico aderiva perfettamente alla concezione di restauro del Comitato per la Bologna Storica e Artistica di quegli anni e del suo maestro Alfonso Rubbiani. Da complesso sacro a vanto architettonico dell'Italia napoleonica, divenuto problema urbanistico e quasi dimenticato, il luogo si trova oggi di fronte a una nuova possibilità: riappropriarsi dei suoi più autentici valori storici, architettonico e simbolici come un moderno “Campidoglio felsineo”, ridefinendo la propria identità nel rispetto delle antiche memorie.