295 resultados para canali sottomarini - testate canyon sottomarini - piattaforma continentale -Milazzo


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Il lavoro tratta la progettazione di un intervento tecnologico e organizzativo in grado di guidare la creazione di un ecosistema di imprese per un distretto commerciale: Centergross (Funo dArgelato, Bologna). Tale lavoro stato preparato durante un periodo di Stage della durata di cinque mesi effettuato presso Epoca S.r.l (Bologna) a seguito della necessit, riscontrata dalla direzione del distretto, di ripensare il proprio modello di business. Lobiettivo del progetto di intervento di Epoca quello di supportare il distretto in questa fase di cambiamento, da condominio di imprese autonome a ecosistema, grazie allidentificazione e alla realizzazione di strumenti organizzativi e tecnologici che possano costruire opportunit di sinergie, aumentare la completezza dellofferta e sfruttare economie di scopo. Per questo stato realizzato un nuovo sistema informatico (social network e applicazione mobile) in grado di supportare la strategia ed evolvere con essa. La tesi si struttura in tre parti. Nella prima parte, attraverso unindagine della letteratura di riferimento, si sono indagati i principali modelli di cambiamento organizzativo e il ruolo dei sistemi informativi allinterno delle organizzazione. Un approfondimento circa gli approcci, i processi e la gestione del cambiamento in relazione allintroduzione di un nuovo sistema informativo allinterno delle organizzazioni con riferimento alle tematiche del Business Process Reengineering. La seconda parte dedicata allevoluzione del Web con la rivoluzione culturale causata dagli strumenti del web partecipativo, semantico e potenziato: social network e applicazione mobile nello specifico; e allapproccio di progettazione: il Design Thinking. Una tecnica che si prefigge di: trovare il miglior fit fra obiettivi, risorse e tecnologie disponibili; favorire lo sviluppo di nuove idee innovative entrando in empatia con il contesto del problema proponendo soluzioni centrate sui bisogni degli utenti. Lultima parte del lavoro consiste nella descrizione del caso. Vengono presentate la fase di analisi della situazione attuale e i successivi step di progettazione del sistema informatico: la definizione dei prototipi, la popolazione del database, il modello di dominio, le interfacce utente e le esperienze di navigazione allinterno della piattaforma software proposta. Lapproccio prevede che il progetto proceda per iterazioni successive e un adattamento continuo alle esigenze del cliente.

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L'obbiettivo di questa tesi dimostrare che attualmente possibile realizzare un sistema di aggregazione dati in grado di gestire un numero elevato di connessioni contemporanee con relativamente poco sforzo per lo sviluppatore grazie all'utilizzo di Node JS, piattaforma che utilizza internamente una gestione a eventi a livello di linguaggio di programmazione.

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Al giorno doggi, la produzione di energia e di molecole di base per lindustria chimica completamente dipendente da risorse non rinnovabili come petrolio, carbone e gas naturale ; con tali risorse in via di esaurimento e la sempre crescente domanda di energia e materiali da parte di tutte le economie, risulta obbligatorio sviluppare tecniche per la loro produzione da risorse rinnovabili. Le biomasse, oltre ad essere una fonte rinnovabile, generano minori emissioni di gas serra rispetto ai combustibili fossili, perch la CO2 rilasciata nei processi di utilizzo viene bilanciata da quella consumata nel processo di crescita delle biomasse stesse. Tuttavia, ad oggi, lo sfruttamento di queste fonti risulta ancora sfavorito economicamente a causa di processi industriali non ancora ottimizzati, i cui costi si ripercuotono sul prodotto finale. Le molecole derivanti dagli scarti lignocellulosici possono essere usate come molecole di partenza per industrie chimiche di qualsiasi tipo, da quelle farmaceutiche a quelle plastiche. Queste molecole sono gi parzialmente funzionalizzate; ci significa che la sintesi di prodotti chimici specifici richiede un minor numero di stadi rispetto ai building blocks petroliferi, con conseguente diminuzione di prodotti di scarto e sottoprodotti . Una delle molecole piattaforma identificate tra le pi importanti per la produzione di diversi prodotti chimici, risulta essere il 5-idrossimetilfurfurale (HMF) , derivante dalla disidratazione di polisaccaridi esosi, da cui si pu ottenere tramite ossidazione selettiva, lacido 2,5-furandicarbossilico (FDCA), potenziale sostituto dellacido tereftalico nella produzione del PET e molti altri prodotti. Lo scopo di questo lavoro di tesi stato lo studio della reattivit di catalizzatori a base di Pd e Au/Pd utilizzati nella reazione di ossidazione dellHMF a FDCA. Il lavoro svolto ha avuto come obiettivi principali: Lottimizzazione della sintesi di nanoparticelle di Pd e Au/Pd a diverso rapporto molare, e la caratterizzazione delle sospensioni ottenute mediante analisi DLS, XRD e TEM. La preparazione di catalizzatori supportati su TiO2 e la caratterizzazione dei catalizzatori ottenuti tramite analisi BET, TEM e analisi termiche TGA/DSC. Lo studio dellattivit catalitica dei catalizzatori preparati nellossidazione selettiva in fase liquida del 5-idrossimetilfurfurale (HMF) ad acido 2,5-furandicarbossilico (FDCA) e del meccanismo di reazione.

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Il concetto di situatedness applicato ad un sistema multi-agente distribuito pu essere riformulato come problema di coordinazione fra i componenti del sistema e le risorse ambientali. Per poter garantire e governare la coordinazione delle parti, viene esteso il modello di coordinazione TuCSoN arricchendo il linguaggio di coordinazione e l'architettura per la comunicazione verso l'ambiente introducendo il concetto di artefatto d'ambiente. In questo elaborato viene definita l'estensione Situated ReSpecT, la nuova componente Transducer e la sua interazione con le Probe, tramite un analisi teorica che si conclude con una verifica pratica su piattaforma Arduino.

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La sintesi industriale di anidride maleica (AM) realizzata mediante ossidazione selettiva di n-butano con un catalizzatore a base di ossidi misti di vanadio e fosforo, il pirofosfato di vanadile, (VO)2P2O7. Allo stesso tempo per, la necessit di sviluppare nuovi processi per la sintesi di molecole piattaforma a partire da fonti rinnovabili, ha portato a sviluppare un processo di produzione di AM a partire da 1-butanolo. Lo studio condotto nel seguente lavoro di tesi, prender in considerazione aspetti relativi ad entrambi i processi di produzione di AM: sintesi a partire da n-butano e sintesi a partire da 1-butanolo. Per quanto riguarda lutilizzo di 1-butanolo, ci si concentrer sullo studio della prima fase della reazione di sintesi di AM, ossia la disidratazione di 1-butanolo a dare buteni, primi intermedi nella reazione di sintesi della AM, mediante lutilizzo di catalizzatori a base di composti poliossometallati di tipo Keggin supportati a diversa composizione. Per quello che invece il processo industriale attuale, ossia la sintesi a partire da n-butano, si studieranno e confronteranno le prestazioni di due sistemi catalitici che vengono comunemente utilizzati in impianto industriale, con lo scopo di ottenere, in laboratorio, informazioni utili al miglioramento del processo industriale stesso.

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Lelaborato descrive la progettazione di un prototipo per misure spettroscopiche di desorbimento termico e i primi esperimenti effettuati con esso. Vengono descritti in dettaglio gli strumenti peculiari di tale apparato, come lo spettrometro di massa quadrupolo e la pompa a diffusione e le parti costruite ad hoc per tale dispositivo, ovvero la struttura del portacampione e del sostegno al forno utilizzato per il riscaldamento delle sostanze analizza- te. Particolare importanza `e posta nella descrizione della parte software del prototipo, che utilizza la tecnologia del DDE (Dynamic Data Exchange) per comunicare i dati tra due programmi diversi operanti su una medesima piattaforma; viene quindi illustrato il funzionamento del software comunicante direttamente con lo spettrometro e del programma LabView creato per il monitoraggio e il salvataggio dei dati raccolti da tale apparato. Lultima parte dellelaborato riguarda i primi esperimenti di spettroscopia di desorbimento termico effettuati, comprendendo sia quelli preliminari per testare la qualit del prototipo sia quelli da cui `e possibile ottenere una curva di desorbimento termico per i vari gas analizzati in camera, come ad esempio idrogeno.

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Lobiettivo della tesi dimostrare come da unidea progettuale si arriva alla realizzazione di un prodotto finito passando attraverso la sua modelizzazione. In questo caso loggetto dellattivit voleva essere quello di risolvere la problematica degli accessi nelle Ztl. Per risolvere questa problematica sufficiente comunicare laccesso al comando dei vigili urbani, per questo i canali di comunicazione scelti dallazienda sono multipli, in particolare nella tesi verr mostrato in che modo si arriva al prodotto finale attraverso lattivit di modellizzazione, usando il canale APP versione QR-Code.

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Il paesaggio lagunare porta i segni di importanti interventi antropici che si sono susseguiti dallepoca romana ad oggi, a partire dalle prima centuriazioni, per seguire con le grandi opere di bonifica e deviazione dei fiumi sino alla rapida trasformazione di Jesolo Lido, da colonia elioterapica degli anni 30 a localit turistica internazionale. Linsediamento nella zona Parco Pineta si propone come costruzione di un paesaggio artificiale, funzionale alluso particolare del tempo libero in un grande spazio aperto, strettamente connesso alla citt e aderente a luoghi precisamente connotati quali sono la pineta, il borgo, il canale e le residenze turistiche progettate dallarchitetto Gonalo Byrne. Le scale di progetto sono due, quella territoriale e quella architettonica. Il progetto mira a connettere i centri di Jesolo e Cortellazzo con un sistema di percorsi ciclabili. Il fiume Piave consente di combinare il turismo sostenibile con la possibilit di ripercorrere i luoghi delle memorie storiche legate al primo conflitto bellico mondiale. Lintenzione quella di rendere Cortellazzo parte integrante di un itinerario storico, artistico e naturalistico. Il Parco Pineta si configurerebbe cos come il punto di partenza di un percorso che risalendo il fiume collega il piccolo borgo di Cortellazzo con San Don e con il suo gi noto Parco della Scultura in Architettura. Alla scala territoriale larchitettura del paesaggio, il segno materiale, lelemento dominante e caratterizzante il progetto. Larticolazione spaziale dellintervento costruita seguendo la geometria dettata dallorganizzazione fondiaria e la griglia della citt di fondazione, con lintento chiaro di costruire un fatto territoriale riconoscibile. Lunit generale affidata al quadrato della Grande Pianta entro il quale vengono definite le altre unit spaziali. Linsieme propone uno schema organizzativo semplice che, scavalcando il Canale Cavetta, ricongiunge le parti avulse del territorio. Il grande quadrato consente di frazionare gli spazi definendo sistemi integrati diversamente utilizzabili cosicch ogni parte dellarea di progetto abbia una sua connotazione e un suo interesse duso. In questo modo i vincoli morfologici dellarea permettono di costruire ambienti specificamente indirizzati non solo funzionalmente ma soprattutto nelle loro fattezze architettoniche e paesistiche. Oggetto di approfondimento della tesi stato il dispositivo della piattaforma legata allinterpretazione del sistema delle terre alte e terre basse centrale nel progetto di Byrne. Sulla sommit della piattaforma poggiano gli edifici dellauditorium e della galleria espositiva.

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Il disagio e le conflittualit sociali presenti nelle nostre citt in molteplici casi hanno come teatro le aree verdi e gli spazi non costruiti presenti sul territorio urbano, percepiti spesso da un lato come luoghi non controllati e quindi conquistabili, dallaltro lato, come luoghi trascurati e quindi non sicuri, infrequentabili. Uno sguardo complessivo a queste aree che ne ribalti la prospettiva valorizzandone le potenzialit, pu portare ad un progetto coordinato in cui si cerchi di incrementare e sostenere alcune funzioni ritenute capaci di superare le criticit presenti. In questottica un progetto complessivo di paesaggio che non consideri il non costruito come una spazio residuale, ma come un elemento capace di una relazione attiva con il contesto urbano, pu contribuire alla coesione sociale, alla sensibilizzazione ai temi ambientali, al miglioramento dellofferta di luoghi di ritrovo, allaumento della sicurezza urbana. Negli ultimi anni, la sensibilizzazione nei confronti dei problemi connessi con la salvaguardia dellambiente ha portato a un considerevole incremento delle aree protette e delle zone destinate a verde allinterno delle aree urbanizzate. Spesso per si considerano queste zone, in particolare i parchi e le riserve, come luoghi non totalmente fruibili dalla popolazione, anche al di l delle specifiche e corrette esigenze di conservazione. Questa impostazione rischia di mettere in crisi anche attivit economiche orientate alla gestione sostenibile del territorio come nel caso dellagricoltura. In realt, uno degli errori che si commette pi di frequente quello di considerare le aree verdi e quelle antropizzate come entit fini a s stesse mentre una positiva coesistenza pu essere realizzata solo se si consente una loro positiva interazione dinamica, coniugando esigenze di conservazione e salvaguardia delle attivit sociali ed economiche e fornendo stimoli alla riconversione delle attivit non compatibili con lambiente. Un mezzo per perseguire tale scopo , sicuramente, quello di proporre ai comuni forme alternative di difesa e gestione dellambiente, valorizzando la naturale vocazione del territorio. Vista la notevole incidenza percentuale sulla superficie complessiva, risulta di particolare importanza la tutela e la rivalutazione delle realt rurali che, ormai da lungo tempo, subiscono linarrestabile fenomeno dellespansione edilizia e sono costrette ad una difficile convivenza con la periferia urbana.

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Il progetto per larea Parco-Pineta si confronta con tre differenti aspetti che apparso indispensabile prendere in considerazione: il Masterplan di Jesolo di Kenzo Tange che ne ha contrassegnato la funzione a parco tematico, la storia del luogo che ha visto fronteggiarsi su queste terre italiani e austriaci negli atroci avvenimenti della Grande Guerra, e infine i limiti naturali dellarea, quali il fiume Piave, gli argini e i canali di bonifica che hanno ostacolato ma anche arricchito lintero sistema. Obiettivo del progetto la proposta di un Parco della memoria che attragga i visitatori durante tutto lanno e che permetta di riportare alla luce le tracce abbandonate degli avvenimenti bellici. Una struttura che, tenendo conto dei segni presenti nellarea, sappia oltrepassare i limiti geografici e temporali, dilettando e facendo riflettere al contempo. Il Parco, costituito da un lungo percorso rievocante la trincea militare, condurr il visitatore alla visione dei bunker ancora presenti nellarea e alla conoscenza della storia del luogo, attraverso tagli, passerelle, risalite e snodi labirintici.

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Larea di progetto si trova nella parte orientale della citt di Jesolo, vicino al confine comunale con Eraclea. A nord delimitata dal canale Cavetta, al di l del quale si trova il borgo di Cortellazzo, ad est si trova lultimo tratto del corso del Piave, a sud si trovano la pineta e larea del nuovo quartiere residenziale progettato dallarchitetto Gonalo Byrne, ad ovest vi il progetto di una strada che attraverser il Cavetta, compresa nella nuova viabilit comunale. Le qualit paesaggistiche dellarea rendono evidente il continuo ed inevitabile rapporto del territorio con lacqua. Da una parte ci sono le difficolt che gli abitanti di queste terre hanno sempre avuto, cercando attraverso le bonifiche di difendere le proprie terre, provando a strappare la maggiore quantit possibile di terreno coltivabile alle acque stagnanti. Dallaltra ci sono i benefici che una zona cos ricca di acqua ha portato alle coltivazioni. La lettura dellarea, ma anche del territorio circostante, suggerisce un approccio progettuale che porti alla definizione di una nuova identit del luogo: una identit diversa da quella esistente, ma che sia integrata con gli elementi strettamente legati alla natura del territorio.

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La tesi tratta in primo piano la personalizzazione di un sistema Android utilizzata come piattaforma per la seconda parte del lavoro. Quest'ultima consiste nell'installazione sul sistema operativo Android, personalizzato, un modulo e un'applicazione, il primo denominato Transmission Error Detector (TED), che estende il funzionamento della tecnologia WiFi e la seconda denominata Wvdial che estende invece il funzionamento della tecnologia 3G(o UMTS). Entrambi fanno parte di una architettura per il supporto alla mobilit in contesti eterogenei.

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Trattasi di un sistema basato sulla mappatura degli access point utilizzabile su un'applicazione per smartphone con piattaforma Android. Sono stati usati ambienti di lavoro come Eclipse, affiancato da Lamp e API, utili per visualizzare le mappe da Google Maps. E' stato creato un database online, in modo tale che gli utenti possano condividere le proprie registrazioni (solo quelle che non richiedono una password e quindi utilizzabili da tutti). Il tutto testato tramite un emulatore Android

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Con lavvento di Internet, potentissimo strumento tecnologico di diffusione di informazioni e di comunicazione a distanza, anche le modalit di apprendimento sono cambiate: persino nelle scuole si tende a non utilizzare pi i classici libri di testo, ma ad utilizzare dispositivi dai quali scaricare in formato elettronico, libri, dispense, test, video ed ogni altro genere di materiale di apprendimento, dando vita a un vero e proprio nuovo modo di apprendere chiamato E-learning, pi veloce, comodo e ricco di alternative rispetto al vecchio modello offline che si presentava sottoforma di floppy inizialmente e poi di CD-ROM. E-learning significa, electronic based learning, ed appunto una vera e propria metodologia di didattica che sfrutta e viene facilitata da risorse e servizi disponibili e accessibili virtualmente in rete. Al momento vi sono numerose piattaforme di E-learning, una delle quali il nucleo di questa tesi, ovvero il tool autore AContent. Questo documento di tesi, infatti, raccoglie la descrizione della progettazione e della fase implementativa della gestione delle politiche di copyright per il tool AContent. Lobbiettivo quello di rendere possibile lassegnazione di un copyright a qualsiasi tipo di materiale didattico venga creato, caricato e/o condiviso sulla piattaforma in questione. Pertanto lidea stata quella di dare la possibilit di scegliere fra pi copyright preimpostati, utilizzando degli standard di licenze riguardanti i diritti dautore, lasciando anche lopportunit di inserire la propria politica.

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Negli ultimi decenni sono stati studiati sul mar Mediterraneo dei fenomeni con caratteristiche comuni a quelle dei cicloni tropicali, chiamati medicane. L'obiettivo principale di questa tesi quello di migliorare le attuali conoscenze sui medicane utilizzando un approccio di tipo satellitare per ottenere un algoritmo di detection. Per tale ragione sono stati integrati dati di diverse tipologie di sensori satellitari e del modello numerico WRF. Il sensore SEVIRI ha fornito misure di TB a 10.8m e informazioni sulla distribuzione del vapor dacqua atmosferico attraverso i due canali a 6.2 e 7.3 m. I sensori AMSUB/MHS hanno fornito informazioni sulle propriet delle nubi e sulla distribuzione verticale del vapor dacqua atmosferico attraverso le frequenze nelle microonde nellintervallo 90-190 GHz. I canali a 183.31 GHz, sono stati utilizzati per alimentare gli algoritmi 183-WSL, per la stima delle precipitazioni, e MWCC, per la classificazione del tipo di nubi. Infine, le simulazioni tramite modello WRF hanno fornito i dati necessari per lanalisi dei campi di vento e di vorticit nella zona interessata dal ciclone. Lo schema computazione a soglie di sensibilit dellalgoritmo di detection stato realizzato basandosi sui dati del medicane Rolf che, nel novembre 2011, ha interessato la zona del Mediterraneo occidentale. Sono stati, inoltre, utilizzati i dati di fulminazione della rete WWLLN, allo scopo di identificare meglio la fase di innesco del ciclone da quella matura. La validit dellalgoritmo stata successivamente verificata su due casi studio: un medicane che nel settembre 2006 ha interessato la Puglia e un MCS sviluppatosi sulla Sicilia orientale nell'ottobre 2009. I risultati di questo lavoro di tesi da un lato hanno apportato un miglioramento delle conoscenze scientifiche sui cicloni mediterranei simil-tropicali, mentre dallaltro hanno prodotto una solida base fisica per il futuro sviluppo di un algoritmo automatico di riconoscimento per sistemi di tipo medicane.